CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 maggio 2019
193.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 43

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 29 maggio 2019. — Presidenza del vicepresidente Riccardo Augusto MARCHETTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 10.10.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese.
Atto del Governo n. 81.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Valentina PALMISANO (M5S), relatrice, prima di procedere alla formulazione della proposta di parere, con riferimento ai rilievi avanzati dalla collega Bartolozzi nella seduta di ieri, precisa che, essendo il fondo appena istituito, i relativi stanziamenti sono aggiuntivi rispetto alla dotazione finanziaria dei Ministeri. Nell'evidenziare che le risorse del fondo sono finalizzate al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali e allo sviluppo del paese, ricorda che nell'ambito del bilanciamento generale delle diverse esigenze prospettate, al Ministero della giustizia sono stati assegnati 650 milioni di euro. Come già precisato nella seduta di ieri, ribadisce che il funzionamento del comparto giustizia nel nostro paese e la realizzazione delle necessarie riforme non sono naturalmente affidati a questo unico finanziamento. Tutto ciò premesso, formula una proposta di valutazione favorevole (vedi allegato).

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel sottolineare che le osservazioni della relatrice non Pag. 44appaiono sufficienti a comprendere la questione, precisa di essere perfettamente consapevole che si tratta di stanziamenti aggiuntivi, ricordando tra l'altro che un analogo fondo è stato istituito dalla legge di bilancio per il 2017 con l'obiettivo di promuovere gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese. Non avendo ricevuto una risposta convincente, chiede nuovamente di sapere se i 650 milioni assegnati al Ministero della giustizia corrispondano alla richiesta avanzata dal Ministro Bonafede, che evidentemente ritiene di poter realizzare a costo zero le epocali riforme annunciate, o se la dotazione sia stata decurtata in ragione del suo scarso peso politico nell'ambito del Governo. Nel ritenere necessario che vengano fornite ulteriori informazioni, chiede alla relatrice da quali elementi abbia evinto che le riforme non saranno finanziate dalle risorse in esame.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, con riferimento alle considerazioni svolte dalla deputata Bartolozzi, sottolinea preliminarmente che il riparto del fondo in esame deve essere considerato alla luce della valutazione complessiva delle consistenti risorse già assegnate al Ministero della giustizia. A tale proposito precisa che la legge di bilancio 30 dicembre 2018, n. 145, all'articolo 1, comma 95, ha previsto un Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del Paese che prevede una dotazione finanziaria di 740 milioni di euro per l'anno 2019, di 1.260 milioni di euro l'anno 2020, di 1.600 milioni per l'anno 2021, di 3.250 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023, di 3.300 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028 e di 3.400 milioni per ciascuno degli anni dal 2029 al 2033 – istituito nell'ambito dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze e destinato alla realizzazione di interventi per investimenti volti allo sviluppo del Paese nei limiti della dotazione pluriennale dello stesse risorse per il periodo 2019-2033. Ricorda altresì che il successivo comma 96 prevede una specifica finalizzazione, a valere sulle risorse del predetto fondo, per un importo complessivo di euro 900 milioni nel periodo 2019/2027 per la realizzazione del prolungamento della linea metropolitana 5 (M5) da Milano a Monza. Precisa inoltre che ai fini del riparto della residua disponibilità del Fondo, da attuare con specifico decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l'Amministrazione della Giustizia, nei termini prestabiliti, ha trasmesso al competente Ministero dell'economia e delle finanze il quadro degli interventi di competenza programmati, per un impegno finanziario complessivo stimato in euro 1.036.907.974 per gli anni dal 2019-2033, di cui euro 386.819.000 per interventi di edilizia giudiziaria, euro 30.000.000 per interventi di edilizia penitenziaria e euro 620.088.974 per interventi di potenziamento del settore dell'informatizzazione giudiziaria. Sottolinea che, alla luce degli ulteriori elementi istruttori richiesti dal Ministero dell'economia e delle finanze e in ragione delle richieste avanzate dalle altre amministrazioni statali, ben superiori alle reali disponibilità del fondo in questione, sono state assegnate al Ministero della giustizia risorse finanziarie per un ammontare complessivo pari a euro 650.000.000, risultanti inferiori rispetto alla richiesta iniziale. Precisa che di tale importo euro 386.819.000 risultano destinati a interventi di edilizia giudiziaria, euro 30.000.000 a interventi di edilizia penitenziaria e euro 233.181.000 a interventi connessi all'informatizzazione giudiziaria. Rappresenta, comunque, che l'Amministrazione della Giustizia, in aggiunta alle ordinarie dotazioni finanziarie, ha iscritte nel proprio bilancio ulteriori e più ampie risorse da destinare ad interventi infrastrutturali. Fra queste annovera la precedente ripartizione del Fondo di cui alla legge n. 205 del 2017, articolo 1, comma 1072, che ha rifinanziato il Fondo già destinato agli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale del Paese, ai sensi dell'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. A tale riguardo evidenzia che, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 novembre Pag. 452018, registrato alla Corte dei Conti il 14 gennaio 2019, sono state ripartite le risorse tra le varie Amministrazioni centrali dello Stato e che al Ministero della giustizia sono stati assegnati fondi per un ammontare complessivo pari a euro 725.400.000 per il periodo che va dall'anno 2018 all'anno 2033. Precisa inoltre che la dotazione complessiva pluriennale a disposizione del Ministero della giustizia per i principali settori di spesa destinati al potenziamento infrastrutturale risulta la seguente: edilizia giudiziaria 990 milioni di euro fino all'anno 2032; edilizia penitenziaria 415 milioni di euro fino all'anno 2033; informatica giudiziaria 1.481 milioni di euro fino all'anno 2033.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) ribadisce l'esigenza di conoscere a quanto ammontava l'importo, a valere sul Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese, richiesto dal Ministro della giustizia da destinare al proprio dicastero e chiede chiarimenti in ordine agli importi destinati al medesimo Ministero dal Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale istituito dalla legge di bilancio per il 2017.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI ribadisce che la richiesta avanzata dal Ministro della giustizia al Ministro dell'economia e delle finanze era di oltre un miliardo di euro.

  Valentina PALMISANO (M5S), relatrice, precisa che il fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese istituto dalla legge di bilancio per il 2017, al quale si è riferita la collega Bartolozzi, era analogo, ma distinto da quello oggetto dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri attualmente in esame. Precisa che tale fondo ha avuto due distinti finanziamenti e due riparti e che, sommando gli importi derivati dai due riparti, al Ministero della giustizia sono stati assegnati negli anni dal 2017 al 2033 un totale di 2.052, 4 milioni di euro. Evidenzia, quindi, che l'importo di 650 milioni di euro stanziato dal fondo in discussione si aggiunge a quelli già previsti dal fondo precedente.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) nel replicare alla relatrice, precisa di essere consapevole della differenza dei due fondi citati ed evidenzia come, mentre nella legislatura precedente il Partito Democratico avesse stanziato per analoghi interventi ben due miliardi di euro, l'attuale Esecutivo si sia limitato a prevedere risorse per 650 milioni di euro. Chiede, quindi, se le ragioni di un incremento di solo 650 milioni di euro siano giustificate da una precisa politica giudiziaria o se invece siano determinate dal «minor peso» del Ministro Bonafede rispetto a quello di altri ministri, all'interno del Consiglio dei ministri.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, nell'osservare come sia naturale che tutti i dicasteri tendano a richiedere il massimo possibile degli stanziamenti, ribadisce che la cifra va valutata per l'intero investimento previsto ed evidenzia come le somme destinate al Ministero della giustizia siano ingenti. In proposito, sottolinea come la «vera sfida» che l'Esecutivo dovrà affrontare non è certo quella di reperire risorse bensì quella di utilizzare tali fondi portando a compimento i necessari interventi di edilizia carceraria.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di valutazione favorevole della relatrice.

  La seduta termina alle 10.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 29 maggio 2019. — Presidenza della presidente Francesca BUSINAROLO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 14.10.

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Sui lavori della Commissione.

  Matilde SIRACUSANO (FI) avanza una formale protesta da parte del gruppo di Forza Italia per il fatto che, per l'ennesima volta, la Commissione Giustizia è convocata contemporaneamente alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, rendendo pertanto difficile la partecipazione ai lavori parlamentari ai deputati membri di entrambe le Commissioni.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, nel prendere atto della protesta dei componenti del gruppo di Forza Italia, evidenzia la difficoltà di organizzare i lavori delle Commissioni permanenti, tenuto conto che esse non possono riunirsi nelle stesse ore nelle quali vi è seduta dell'Assemblea. Nel rilevare che analogo obbligo non sussiste rispetto ai lavori delle Commissioni bicamerali e d'inchiesta, manifesta comunque l'intenzione di tenere conto per quanto possibile dell'esigenza testé sollevata.

Disposizioni per il contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive.
C. 1603-ter Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame avviato nella seduta dell'8 maggio scorso.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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