CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 14 maggio 2019
188.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 73

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 14 maggio 2019.

Disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.
Emendamenti C. 1074-A Ruocco.

  Il Comitato dei nove si è riunito dalle 9 alle 9.15 e dalle 15.20 alle 15.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Martedì 14 maggio 2019. – Presidenza della presidente Carla RUOCCO.

  La seduta comincia alle 15.10.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese.
Atto n. 81.
(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e conclusione – Deliberazione di rilievi).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Silvia COVOLO (Lega), relatrice, ricorda che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio in esame è emanato su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, in attuazione del comma 98 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio per il 2019), che disciplina il riparto del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, istituito dai commi 95-96 dell'articolo 1 della medesima legge, con una dotazione complessiva di circa 43,6 miliardi di euro per gli anni dal 2019 al 2033.
  Il comma 98 prevede che nei medesimi decreti devono essere indicate le modalità di utilizzo dei contributi, sulla base di criteri di economicità e contenimento della spesa, anche attraverso operazioni finanziarie con oneri di ammortamento a carico del bilancio dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti (BEI), con la Pag. 74Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB), con la Cassa depositi e prestiti S.p.A. e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria (ai sensi del decreto legislativo n. 385 del 1993 – Testo Unico Bancario), compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica.
  Le risorse del Fondo sono genericamente finalizzate al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese. Una quota parte – peraltro non quantificata – viene espressamente destinata alla realizzazione, allo sviluppo e alla sicurezza di sistemi di trasporto pubblico di massa su sede propria. Ritenuto di procedere all'assegnazione di 900 milioni di euro per il prolungamento della linea metropolitana 5 (M5) da Milano fino al comune di Monza, con lo schema di decreto in esame si procede al riparto della quota residua del Fondo, per complessivi 42,7 miliardi di euro, nel periodo 2019-2033.
  Venendo al contenuto dello schema, evidenzia che le predette risorse, con il comma 1 dell'articolo 1, vengono ripartite tra le Amministrazioni centrali dello Stato, come da elenco riportato nell'Allegato 1 allo schema di decreto.
  La proposta di riparto del Fondo è stata definita tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri. Le risorse del Fondo sono state assegnate per oltre due terzi (37,7 per cento) al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per il 16,8 per cento al Ministero dello sviluppo economico, per il 13,6 per cento al Ministero della difesa e per il 9,4 per cento al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. A tutti gli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al cinque per cento. Nello specifico, al Ministero dell'economia e delle finanze per gli anni 2019-2033 sono stati assegnati in totale 1.700 milioni di euro, così ripartiti: 71 milioni per il 2019, 75 per il 2020, 76 per il 2021, 85 per il 2022, 85 per il 2023, 103 per il 2024, 115 per il 2025, 146 per il 2026, 145 per ciascuno degli anni 2027, 2028, 2029 e 2030, 134 per il 2031, 125 per il 2032 e 105 per il 2033. Non viene specificata la destinazione di tali importi.
  Il comma 2 dispone l'individuazione degli interventi da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito degli stanziamenti assegnati secondo le procedure previste a legislazione vigente anche, ove necessario, attraverso l'intesa con i livelli di governo decentrati e il sistema delle autonomie.
  I commi 3 e 4 riguardano il monitoraggio e il controllo dei programmi finanziati, previsto nel comma 105 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2019.
  I commi 5 e 6 riguardano le somme assegnate ma non impegnate.
  In particolare, il comma 5 richiama il comma 98 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018, che prevede l'individuazione, nei decreti di riparto, dei criteri e delle modalità per l'eventuale revoca degli stanziamenti, anche pluriennali, non utilizzati entro diciotto mesi dalla loro assegnazione, e la loro diversa destinazione nell'ambito delle finalità del Fondo.
  Il comma 6 concerne le somme assegnate per l'anno 2019, nell'ambito delle quali, tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il MEF, da adottare entro il 15 novembre 2020, devono essere individuate le somme non impegnate e determinate quelle da riassegnare alle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito delle finalità del Fondo.
  Segnala che, poiché non si rilevano specifiche questioni di competenza della Commissione Finanze, si ritiene di poter riferire favorevolmente alla Commissione Bilancio.

  Luca PASTORINO (LeU) rileva che lo schema di decreto in esame avrebbe dovuto essere adottato dal Governo entro il 31 gennaio 2019.

  La Commissione approva la proposta di rilievi favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.