CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza della presidente della II Commissione, Francesca BUSINAROLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la Giustizia, Jacopo Morrone.

  La seduta comincia alle 15.20.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
Doc. XXII n. 17 Palazzotto ed altri e Doc. XXII n. 36 Sabrina De Carlo ed altri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 16 aprile 2019.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, comunica che sono stati presentati 5 emendamenti (vedi allegato 1) al Doc. XXII n. 36, adottato come testo base.

  Sabrina DE CARLO, relatrice per la III Commissione, anche a nome del relatore per la II Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Turri 1.1 a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Esprime parere contrario sugli emendamenti Zanettin 1.2 e Costa 3.1, nonché parere favorevole sugli emendamenti Formentini 5.1 e 7.1.

  Il sottosegretario Jacopo MORRONE esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Roberto TURRI (Lega) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 1.1 proposta dai relatori, pur precisando che la proposta emendativa da lui presentata era stata predisposta recependo le osservazioni avanzate dal professor Mario Esposito nel corso dell'audizione svolta nella giornata di ieri.

  Catello VITIELLO (Misto), nel premettere di avere sino ad ora ritenuto opportuna l'istituzione della Commissione parlamentare di inchiesta oggetto del provvedimento in esame, fa notare che la riformulazione dell'emendamento Turri 1.1, Pag. 12proposta dai relatori, rischia di configurare nell'attività della Commissione di inchiesta un duplicato dell'operato del pubblico ministero. Evidenzia, quindi, la necessità che le Commissioni riflettano sull'opportunità di istituire un organo che abbia tra i suoi compiti quello di svolgere un lavoro che sarebbe prerogativa esclusiva della magistratura.

  Laura BOLDRINI (LeU), intervenendo sull'emendamento Turri 1.1, rappresenta il consenso di fondo del suo gruppo sul testo dell'articolo 1 così come formulato nel testo base. In merito alla proposta di riformulazione avanzata dalla relatrice De Carlo, esprime apprezzamento per lo sforzo da lei profuso al fine di guadagnare il consenso anche di quelle forze politiche inizialmente più riluttanti rispetto alla proposta di inchiesta parlamentare. La riformulazione appare, peraltro, precisare meglio i compiti della istituenda Commissione d'inchiesta, ragion per cui il voto del suo gruppo sulla proposta emendativa come riformulata non potrà che essere positivo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), associandosi alle considerazioni della collega Boldrini, evidenzia l'opportunità di convergere su un testo che raccolga il più ampio consenso possibile, tenendo conto che la tragica morte di Giulio Regeni rappresenta una ferita ancora aperta e volendo ripristinare il prima possibile le tradizionali ottime relazioni tra l'Italia e l'Egitto. Nel ringraziare la relatrice per l'impegno profuso, dichiara a sua volta il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Turri 1.1, come riformulato.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), ritenendo che la riformulazione dell'emendamento Turri 1.1 proposta dai relatori utilizzi formule improprie nella definizione dei compiti che una Commissione di inchiesta parlamentare è chiamata a svolgere, considera migliore la formulazione originaria della proposta emendativa in questione. In proposito, richiamando la deliberazione istitutiva della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, osserva come tra i compiti di tale Commissione parlamentare d'inchiesta fossero previsti quello di verificare le dinamiche dei fatti che avevano portato al crimine, quello di esaminare e di valutare le possibili connessioni tra il crimine e altri delitti, nonché quello di analizzare le modalità, la completezza e l'attendibilità dell'operato delle amministrazioni dello Stato, ma non anche quello di accertare o di chiarire le responsabilità dei reati. Richiama, quindi, l'attenzione sul contenuto dell'emendamento a sua firma 1.2 che meglio definisce i compiti che dovrebbero essere propri della Commissione d'inchiesta. Invita quindi, in un'ottica di collaborazione e di miglioramento del provvedimento in discussione, i relatori ed il rappresentante del Governo a rivalutare il parere sull'emendamento a sua firma 1.2 o, in alternativa, ad accogliere l'emendamento Turri 1.1 nella sua formulazione originaria.

  Roberto TURRI (Lega) desidera precisare che il suo gruppo parlamentare ha richiesto che le Commissioni svolgessero un ciclo di audizioni sul provvedimento in discussione, non certo in quanto riluttante all'istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, bensì per permettere a tale Commissione d'inchiesta di operare nelle condizioni migliori non solo per accertare la verità su quanto accaduto, ma anche per incrementare i livelli di protezione delle persone che si trovino in condizioni analoghe a quelle del ricercatore italiano. Per tale motivo, le osservazioni emerse nel corso delle audizioni di esperti di diritto costituzione sono confluite nell'emendamento a sua prima firma 1.1 che è volto ad evitare che possano sorgere conflitti di competenza tra la Commissione di inchiesta e la magistratura.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Turri 1.1 (nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Francesca BUSINAROLO, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione Pag. 13dell'emendamento Turri 1.1 (nuova formulazione), è preclusa la votazione della proposta emendativa Zanettin 1.2.

  Enrico COSTA (FI) illustra e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 3.1, volto a prevedere che la Commissione d'inchiesta possa procedere ad audizioni solo con il consenso di una maggioranza qualificata. A suo avviso, infatti, molto spesso in alcune Commissioni d'inchiesta le audizioni vengono richieste dalle forze politiche più per determinare clamore mediatico che per accertare la veridicità di determinate circostanze. Nel considerare, pertanto, corretto che nella valutazione se svolgere o meno audizioni vengano coinvolte le minoranze parlamentari, ritiene che qualora la proposta emendativa in esame venisse respinta, ciò rappresenterebbe un chiaro segnale di come la maggioranza intenda agire nello svolgimento dei lavori della Commissione d'inchiesta.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Costa 3.1.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo sugli emendamenti Formentini 5.1 e 7.1, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo ritenendo comunque più congrua, ai fini dei compiti della Commissione, la formulazione originaria del testo base in merito ai profili di finanziamento e di durata.

  Laura BOLDRINI (LeU), intervenendo a sua volta sugli emendamenti Formentini 5.1 e 7.1, dichiara di preferire la formulazione del testo del Doc XXII, n. 36, che prevede una durata maggiore della Commissione rispetto a quella prevista dalla proposta a prima firma Palazzotto. Alla luce del parere favorevole espresso dai relatori sulla proposta emendativa Formentini 7.1, prende atto che vi è stata una riconsiderazione da parte della maggioranza in chiave di ridimensionamento della durata della Commissione, oltre che dei fondi. Preannuncia in ogni caso il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Formentini 7.1 in coerenza con l'articolato della proposta a prima firma Palazzotto.

  Paolo FORMENTINI (Lega) precisa che l'emendamento a propria firma 7.1 va inquadrato in uno spirito di dialogo costruttivo con le opposizioni, volto ad accogliere taluni elementi della proposta a prima firma Palazzotto.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Formentini 5.1 e 7.1 (vedi allegato 2).

  Francesca BUSINAROLO, presidente, avverte che il testo del provvedimento, come risultante dagli emendamenti approvati, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva al fine dell'acquisizione dei prescritti pareri.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.40.

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