CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 17 aprile 2019.

Seguito dell'audizione di Francesco Basentini, Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria presso il Ministero della giustizia, sullo stato dell'amministrazione penitenziaria.

  L'audizione informale si è svolta dalle 14.25 alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza della presidente Francesca BUSINAROLO – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia, Jacopo Morrone.

  La seduta comincia alle 14.55.

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2 e allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 16 aprile scorso.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice, illustra la proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo (vedi allegato 1).

  Francesca BUSINAROLO, presidente, avverte che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2), che non sarà posta in votazione, in caso di approvazione della proposta di parere della relatrice.

  Alfredo BAZOLI (PD) illustra i contenuti della proposta alternativa di parere presentata dal Partito democratico, che considera il Documento di economia e finanza 2019 non soltanto non condivisibile Pag. 42ma anche pericoloso per il Paese. Nel rinviare all'esame dell'Assemblea per la compiuta illustrazione delle ragioni della contrarietà con riguardo agli aspetti economici e finanziari, stigmatizza anche i contenuti del documento in materia di giustizia. Ritiene infatti che nel documento si dia conto di interventi e proposte che appaiono del tutto inadeguati a far fronte alle problematiche del sistema giustizia nel nostro Paese. Con riguardo al processo civile, sottolineando come nel documento di economia e finanza venga riconosciuto che le riforme passate stanno iniziando ad incidere positivamente sulla durata dei processi nei gradi di giudizio superiori, evidenzia che l'unico intervento proposto dal Governo è relativo all'ennesima riforma del processo civile che, come dimostrano le esperienze acquisite, rischia di essere inutile, oltre a creare ulteriori complicazioni al sistema. Con riguardo al processo penale, segnala che nel Documento di economia e finanza si dà conto di alcune iniziative ritenute pericolose dal Partito democratico, a cominciare dalla riforma della prescrizione introdotta con la legge cosiddetta «spazza corrotti» che, a sistema giudiziario invariato, rischia di allungare ulteriormente i tempi dei gradi di giudizio successivi al primo. Relativamente all'organizzazione giudiziaria, evidenzia che la famigerata «quota 100» voluta dal Governo e dalla maggioranza comporterà un esodo di personale che non potrà essere coperto dalle nuove assunzioni richiamate nel Documento di economia e finanza. Nel sottolineare, con riguardo all'esecuzione della pena e alla politica penitenziaria, che il piano carceri, avanzato dal Governo come unica proposta, da solo non sarà in grado di risolvere il problema del sovraffollamento, evidenzia che tali considerazioni hanno determinato la proposta alternativa di parere del Partito democratico.

  Ciro MASCHIO (FdI) fa notare l'assenza del rappresentante del Governo, riservandosi di intervenire quando il sottosegretario sarà arrivato.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, sospende brevemente la seduta, in attesa dell'arrivo del sottosegretario.

  La seduta, sospesa alle 15, riprende alle 15.05.

  Ciro MASCHIO (FdI) manifesta la contrarietà dei componenti del gruppo di Fratelli d'Italia a entrambe le proposte di parere presentate. Pur condividendo con il Partito democratico l'analisi negativa sui dati macroeconomici del DEF, con particolare riguardo alla sostanziale paralisi del PIL e alla precipitosa caduta dei dati economici, decisamente inferiori anche rispetto alla già scarse previsioni del Governo, in materia di giustizia ritiene che la soluzione prioritaria non sia rappresentata dalla riforma dei processi civile e penale, che anzi rischiano di aggravare la situazione del sistema giudiziario italiano. Evidenzia a tale proposito che la questione di fondo è rappresentata dall'insufficienza dei finanziamenti destinati alla giustizia, ritenendo che il loro incremento sia l'unico modo per ovviare alla mancanza di efficienza del sistema nazionale.

  Enrico COSTA (FI), nell'associarsi per motivi di sintesi alle considerazioni svolte dal collega Maschio, segnala un'evidente contraddizione del Documento di economia e finanza, considerato che in merito alla riforma complessiva del codice di procedura civile, secondo la nota 83 di pagina 425, la delega sarà esercitata con l'adozione dei relativi decreti legislativi entro giugno 2019, mentre al momento il disegno di legge di delega non risulta nemmeno adottato dal Consiglio dei Ministri. Nel ritenere impossibile pertanto che si possa mantenere il termine indicato dal DEF, chiede alla relatrice se non ritenga di modificare la proposta di parere favorevole, integrandola con una condizione o un'osservazione che evidenzi tale discordanza. Ricordando che, con grande correttezza, qualche mese fa il sottosegretario Morrone aveva provveduto ad inviare per le vie brevi a tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari il testo della bozza di Pag. 43riforma del codice di procedura civile per ricevere eventuali contributi, stigmatizza il fatto che soltanto ora si venga a sapere che l'intenzione del Governo è quella di procedere tramite delega, con il grave rischio che vengano prosciugati dal codice alcuni principi fondamentali.

  Catello VITIELLO (Misto), ad integrazione delle considerazioni svolte dai colleghi, evidenzia in primo luogo come si apprenda dal Documento di economia e finanza che la riforma dell'istituto della prescrizione, introdotta dalla legge n. 3 del 2019 cosiddetta «spazza corrotti», si applica a tutti i processi e non soltanto a quelli relativi alla pubblica amministrazione. Nel ricordare che le modifiche alla prescrizione entreranno in vigore a gennaio 2020, per consentire la riforma del processo penale ed evitare il conseguente allungamento dei tempi del processo, segnala che siamo quasi a maggio 2019 e tale proposta di riforma non è in vista. Chiede pertanto di sapere come e in che tempi il Governo intenda intervenire, considerato che i poco più di sei mesi che mancano alla fine dell'anno sono decisamente pochi per modificare presidi fondamentali del processo. Invita pertanto a presentare al più presto una proposta di riforma del processo penale, in modo da consentire un esame attento e approfondito, che preveda il contributo di tutti.

  Enrico COSTA (FI) constata l'assenza della relatrice, dalla quale attende una risposta.

  Francesca BUSINAROLO, presidente, nel precisare che la collega Giuliano si è momentaneamente allontanata per il concomitante svolgimento di una interrogazione a risposta immediata in Assemblea, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 15.15, riprende alle 15.45.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice, con riferimento ai rilievi avanzati dal collega Costa, precisa che nel cronogramma contenuto nel Documento di economia e finanza è indicato il termine del 2019 per la riforma del processo civile.

  Enrico COSTA (FI) ritiene che la relatrice non possa prenderlo in giro con tali precisazioni, considerato che permangono le contraddizioni del Documento di economia e finanza in merito al termine per la conclusione della riforma del processo penale e che il disegno di legge di delega, sulla cui base il Governo potrà adottare i decreti legislativi, non è ancora stato approvato dal Consiglio dei ministri. Fa presente che da parte sua si tratta di leale collaborazione nei confronti del Governo e della maggioranza e che si sarebbe aspettato di rimando un leale ascolto delle considerazioni dell'opposizione. Stigmatizza quindi il fatto che non tenere in considerazione neanche una osservazione di natura puramente tecnica, volta ad evidenziare l'errore contenuto nel DEF, rappresenti oltre che una frustrazione per l'interessato anche una presa in giro dell'istituzione parlamentare.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), in difesa della dignità dell'istituzione parlamentare, invita la relatrice a riconsiderare quanto affermato e ad inserire un'osservazione nella proposta di parere, ritenendo un dovere emendare un testo che contiene imprecisioni. Nel sottolineare che in tal modo si svilisce il lavoro parlamentare, ritiene che non faccia una bella figura proprio chi si sta accingendo a votare in senso favorevole alla proposta della relatrice.

  Il sottosegretario Jacopo MORRONE chiarisce l'intenzione del Governo di rispettare i termini indicati nel cronogramma, che è stato stabilito dal Ministro competente. Pur riconoscendo la ristrettezza dei tempi a disposizione, precisa che si sta lavorando per mantenere gli impegni assunti e che non è intenzione del Governo e della maggioranza prendere in giro alcuno. Precisa che, se si dovesse ritenere impossibile rispettare il cronoprogramma Pag. 44indicato, si provvederà all'aggiornamento dello stesso.

  Enrico COSTA (FI), per favorire il rispetto dei termini prefissati, suggerisce in alternativa di avviare l'esame della proposta di legge Colletti C. 1475, che delega il Governo a riordinare le disposizioni concernenti il processo civile.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice, anche alla luce dei chiarimenti forniti dal sottosegretario, conferma la proposta di parere favorevole già formulata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1), risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa di parere presentata dai deputati del Partito democratico.

  La seduta termina alle 15.55.

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