CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 aprile 2019
176.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 73

INTERROGAZIONI

  Martedì 16 aprile 2019. — Presidenza della vicepresidente Marica FANTUZ. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 13.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Marica FANTUZ, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

5-01150 Braga: Sulla «Casa Militare Umberto I».

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Chiara BRAGA (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per l'impegno assicurato dal dicastero della Difesa nel tentare di risolvere la questione del rinnovo del Consiglio di amministrazione della Casa militare Umberto I, ma prende atto che la situazione rimane tuttora irrisolta.
  Ritiene importante che sia stata sollecitata la regione Lombardia a designare il proprio rappresentante, tuttavia invita a valutare la possibilità di esercitare ulteriori azioni al fine di ottenere risultati definitivi.Pag. 74
  Si domanda, quindi, se non sussista qualche ragione recondita che impedisca di rendere pienamente operativa la Fondazione e giudica positivamente la disponibilità della Difesa a valutare l'opportunità di modifiche statutarie che consentano all'amministrazione comunale di Turate (Como) di annoverarsi tra i membri effettivi della Fondazione.

5-01384 Labriola: Sull'emergenza igienico-sanitaria nello stabilimento dell'Arsenale di Taranto.

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Vincenza LABRIOLA (FI) evidenzia come le criticità che hanno determinato l'emergenza igienico-sanitaria nello stabilimento dell'Arsenale della Marina militare di Taranto siano state risolte grazie alle risorse messe a disposizione dalla Forza armata, che sta lavorando per assicurare ulteriori fondi a partire dal prossimo mese di giugno.
  Sottolinea, quindi, la grande importanza che riveste l'Arsenale di Taranto nell'ambito degli assetti della Marina militare e ringrazia il rappresentante del dicastero della Difesa per l'attenzione con la quale sono seguite le vicende che interessano questa fondamentale struttura della Forza armata.

5-01687 Ficara: Sull'istallazione di due antenne delle stazioni HF della Marina militare a Santa Panagia (Siracusa).

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paolo FICARA (M5S) ringrazia il sottosegretario Volpi per la risposta che, finalmente, fa un po’ di chiarezza su una vicenda che, prima d'ora, era sempre stata trascurata.
  Osserva, quindi, che l'area interessata dall'installazione delle antenne, in seguito all'espansione urbanistica della città di Siracusa, non può più considerarsi come una zona libera da insediamenti, ma sarebbe ricompresa in una zona interessata da intensi processi di sviluppo e di valorizzazione.
  Auspica, quindi, che in futuro si riesca ad individuare un'altra area dove posizionare le strutture della Marina militare e possano essere accolte le richieste dell'ente locale.

  Marica FANTUZ, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.20.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 aprile 2019. — Presidenza della vicepresidente Marica FANTUZ. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Raffaele Volpi.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Marica FANTUZ, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, n. 2 e Allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, introduce l'esame del documento ricordando Pag. 75che il Documento di economia e finanza (DEF) consta di tre sezioni e di una serie di allegati.
  Osserva, quindi, che le tre sezioni contengono, rispettivamente, il Programma di stabilità dell'Italia, il rapporto su Analisi e tendenze della finanza pubblica e il Programma nazionale di riforma (PNR).
  Sottolinea, poi, che dopo il passaggio parlamentare, che avviene affinché le Camere si esprimano su obiettivi e strategie di politica economica definiti dal Governo, il Programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma vengono inviati, entro il 30 aprile, al Consiglio dell'Unione europea e alla Commissione europea.
  Segnala, preliminarmente, che il DEF 2019, il primo del nuovo Governo, ripercorre i risultati conseguiti in dieci intensi mesi di attività.
  Nella premessa infatti si legge che «il Governo ha pienamente realizzato il programma iniziale di riforma economica e sociale descritto a inizio autunno nella Nota di aggiornamento del DEF 2018» nonostante «un contesto economico internazionale ed europeo che si è fatto progressivamente più difficile».
  Il documento in esame, inoltre, evidenzia che il Governo conferma gli obiettivi fondamentali della sua azione, ovvero ridurre progressivamente il gap di crescita con la media europea che ha caratterizzato l'economia italiana soprattutto nell'ultimo decennio e, al tempo stesso, il rapporto debito/PIL. La strategia che l'Esecutivo intende adottare per conseguire tale obiettivo ribadisce sia il ruolo degli investimenti pubblici come fattore fondamentale di crescita, sia l'azione di riforma fiscale in attuazione progressiva di un sistema di flat tax, come componente importante di un modello di crescita più bilanciato, sia, infine, il sostegno alle imprese impegnate nell'innovazione tecnologica e il rafforzamento contestuale della rete di protezione e inclusione sociale.
  Rileva, quindi, che nel DEF si dà conto di due pacchetti di misure che il Governo sta predisponendo per sostenere gli investimenti e che, contemporaneamente, presentano un impatto neutrale sulla finanza pubblica, a testimonianza dell'attenzione dell'Esecutivo alla disciplina di bilancio: il primo, il decreto-legge «Crescita», introdurrà misure di sostegno agli investimenti privati accompagnate da un aumento delle risorse di bilancio per gli investimenti degli enti territoriali; il secondo, il decreto-legge «Sblocca cantieri», sarà volto a dare nuovo vigore alla ripresa del settore delle costruzioni, creando le condizioni per una vera ripresa di un settore che resta cruciale per l'occupazione e l'andamento generale dell'economia.
  Passando al quadro macroeconomico complessivo, segnala che nel DEF 2019 si ricorda che, nell'accordo di fine anno con la Commissione europea, il Governo aveva indicato una previsione di indebitamento netto per il 2019 pari al 2 per cento del PIL e che la legge di bilancio 2019 (legge n. 145, del 30 dicembre 2018) contiene una clausola che, in caso di deviazione dall'obiettivo di indebitamento netto, prevede il blocco di due miliardi di spesa pubblica. Al riguardo viene precisato che sulla base delle nuove previsioni pubblicate nel documento in esame, tale scenario appare ora probabile e che il Governo attuerà, pertanto, tale riduzione di spesa senza procedere, quindi, ad alcuna manovra aggiuntiva.
  Il deficit per l'anno in corso è stimato al 2,4 per cento del PIL e, tenendo conto della flessibilità concordata con la Commissione europea in relazione a spese straordinarie per il contrasto dei rischi idrogeologici e interventi straordinari sulle infrastrutture, il risultato di quest'anno rientrerebbe comunque nei limiti del Patto di Stabilità e Crescita (PSC).
  Evidenzia, inoltre, che pur influenzata dai vincoli di bilancio, la previsione relativa alla crescita del PIL nello scenario programmatico è superiore a quella dello scenario tendenziale, attestandosi allo 0,2 per cento per il 2019 per poi aumentare allo 0,8 per cento nei tre anni successivi.
  Al riguardo, il DEF precisa che il Governo ha dato la priorità all'inclusione sociale, al contrasto alla povertà, all'avvio al lavoro della popolazione inattiva e al miglioramento dell'istruzione e della formazione. Pag. 76Il «decreto Dignità» punta a ridurre la precarietà del lavoro, disincentivando l'utilizzo eccessivo dei contratti a termine e promuovendo l'utilizzo di quelli a tempo indeterminato. Il «Reddito di Cittadinanza» ha la duplice finalità di contrasto alla povertà e di attivazione dei beneficiari in termini di ricerca del lavoro e di sentieri formativi. La revisione del sistema pensionistico operata con «Quota 100» intende consentire un accesso più agevole alla pensione, favorendo anche il ricambio generazionale e l'innovazione e la produttività di imprese e Amministrazioni pubbliche.
  In sintesi, l'obiettivo fondamentale del programma di Governo è il ritorno a una fase di sviluppo economico contraddistinta da un miglioramento dell'inclusione sociale e della qualità della vita, tale da garantire la riduzione della povertà e la garanzia dell'accesso alla formazione e al lavoro, agendo al contempo anche nell'ottica di invertire il trend demografico negativo.
  Passando alle parti del Documento che riguardano più da vicino le materie di competenza della Commissione, segnala che nel DEF 2019 «Duplice uso sistematico delle Forze armate» e «resilienza» sono le due parole chiave che orientano il settore della Difesa, in continuità con le linee programmatiche presentate dal Ministro della Difesa Elisabetta Trenta al Parlamento lo scorso 26 luglio 2018.
  In particolare, viene sottolineato come il Governo intenda migliorare e rendere più efficiente il settore della Difesa, assegnando un'elevata priorità al tema della sicurezza attraverso uno strumento militare efficace e moderno.
  Nel Documento si legge infatti che il Governo rimane fortemente impegnato a profondere ogni sforzo per assicurare il più efficace e virtuoso utilizzo dei fondi assegnati alla Difesa, nonché a garantire i livelli di finanziamento necessari alla modernizzazione delle Forze armate, al fine di preservarne ed accrescerne le capacità operative ed adeguare, progressivamente, la dimensione del nostro sforzo economico-finanziario agli impegni assunti in ambito NATO e UE.
  Si continuerà, pertanto, ad operare nell'alveo delle organizzazioni e delle alleanze cui tradizionalmente il nostro Paese aderisce, contribuendo agli interventi necessari per la tutela degli interessi nazionali e prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati.
  Nello specifico, nell'ambito della Cooperazione Strutturata Permanente (Permanent Structured Cooperation – PESCO), l'Italia intende sostenere e valorizzare le opportunità offerte dal Fondo europeo della difesa (European Defence Fund – EDF), che prevede finanziamenti sia per la ricerca tecnologica sia per lo sviluppo di capacità strategiche, nonché dal Programma europeo di sviluppo industriale per la difesa (European Defence Industrial Development Programme – EDIDP), finalizzato a supportare progetti di cooperazione industriale multilaterale tra aziende europee nel settore della Difesa.
  Viene inoltre sottolineato come lo strumento militare abbia svolto e verosimilmente continuerà a svolgere con sempre maggiore impegno, rilevanti iniziative in concorso e a sostegno delle autorità civili in caso di disastri naturali o antropici. Da tale considerazione consegue che, da un punto di vista strategico, anche gli equipaggiamenti per le Forze armate, o almeno buona parte di essi, dovranno essere disegnati e costruiti in vista di un loro molteplice uso militare e civile – denominato «multipurpose by design». Un così «sistemico» utilizzo anche in ambito civile delle competenze e delle capacità a duplice uso di cui la Difesa contribuirebbe ad incrementare le capacità di «resilienza nazionale» del Paese a supporto della collettività.
  Nell'analisi dei fattori di rischio del Paese particolare attenzione viene data alla minaccia cibernetica e alla conseguente necessità di investire in adeguati programmi di difesa cibernetica. In particolare, con riferimento alla necessità di garantire elevati sistemi di difesa della rete energetica nazionale contro possibili intrusioni di natura cibernetica, il Governo intende potenziare le capacità di resilienza Pag. 77del sistema, favorire la produzione e l'approvvigionamento da fonti eco-sostenibili e adoperarsi per la riduzione dei consumi e dei fabbisogni. In tale contesto il Governo esaminerà la possibilità di implementare «distretti energetici intelligenti» (smart military district), nei quali sia massimizzato il ricorso all'autoconsumo in un alveo certo di sicurezza cibernetica, in perfetta simbiosi con il binomio cyber security – energy security.
  Il Documento afferma, poi, che dovranno proseguire gli sforzi per razionalizzare il parco infrastrutturale militare, eliminando le infrastrutture non più necessarie e accorpando, ove possibile, quelle che svolgono funzioni similari e promuovendone una progressiva e più bilanciata distribuzione su tutto il territorio nazionale, con particolare riferimento al Sud e alle aree di maggiore reclutamento del personale.
  Massima attenzione continuerà ad essere rivolta al personale, militare e civile, che rappresenta la risorsa fondamentale della Difesa, proseguendo l'azione di salvaguardia della salute e la tutela della sicurezza, la valorizzazione della condizione e delle professionalità di tutte le categorie. In tale contesto, a fronte del progressivo invecchiamento del personale civile e militare della Difesa, oltre allo sblocco del turn over, resta centrale procedere a nuove assunzioni.
  Sempre in tale ambito, il Governo dichiara di voler proseguire la compiuta regolamentazione dell'esercizio dell'associazionismo sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di Polizia ad ordinamento militare.
  Al riguardo, ricorda che la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 120 del 2018, nel riconoscere la legittimità di associazioni professionali a carattere sindacale, ha sottolineato la necessità di una puntuale regolamentazione della materia e che, attualmente, sono in corso di esame presso la Commissione difesa della Camera le proposte di legge C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi, C. 1702 Pagani.
  Infine, con riferimento alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali, nel Documento di economia e finanza 2019, viene confermato che nella prossima manovra di finanza pubblica sarà previsto uno stanziamento di 1,5 miliardi di euro.
  Passando all'esame degli allegati al DEF, segnala l'Allegato VI che reca la Relazione sul monitoraggio degli obiettivi di spesa dei Ministeri per il triennio 2018-2020.
  Ricorda che, in base alla nuova procedura prevista dall'articolo 22-bis della legge n. 196 del 2009, in fase di formazione del disegno di legge di bilancio, il contributo delle amministrazioni centrali dello Stato alla manovra di finanza pubblica è ancorato a specifici obiettivi assegnati. Questi sono specificati, in aggregato con il Documento di Economia e Finanza di aprile e ripartiti per ciascuna amministrazione con un successivo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con indicazione delle priorità politiche del Governo circa l'allocazione delle risorse tra i settori di intervento.
  Al riguardo l'allegato VI evidenzia che gli interventi adottati dal Ministero della difesa per la realizzazione del risparmio di spesa assegnato hanno riguardato principalmente: provvedimenti di efficientamento delle attività negoziali e di procurement afferenti al sotto-settore di spesa del vettovagliamento, nella forma del servizio di ristorazione; provvedimenti di razionalizzazione della spesa per consumi energetici, relativamente al Centro di Responsabilità Amministrativa «Arma dei carabinieri» con contestuale diminuzione dello stanziamento del Fondo per l'acquisto di beni e servizi per l'Arma dei carabinieri; infine, riduzione di stanziamento del capitolo 1153 «Fondo per la riallocazione delle funzioni connesse al programma di razionalizzazione, accorpamento, riduzione e ammodernamento del patrimonio infrastrutturale, per le esigenze di funzionamento, ammodernamento e manutenzione e supporto dei mezzi, eccetera».
  Il monitoraggio previsto dal comma 5 dell'articolo 22-bis della legge n. 196 evidenzia, con riferimento alla riduzione Pag. 78della spesa per il sotto-settore di spesa «vettovagliamento», il pieno raggiungimento degli obiettivi di spesa per il 2018 e l'assenza di criticità per il conseguimento di tali obiettivi per gli anni successivi.
  Quanto all'intervento di razionalizzazione della spesa energetica, dal monitoraggio emerge che, pur non addivenendo alla definizione di dedicati accordi con le Società erogatrici del servizio di fornitura dell'energia elettrica, l'adesione a dedicate convenzioni stipulate dalla CONSIP ha consentito il transito di ben 17 utenze «energivore» al mercato libero, a fronte del pagamento di una quota parte del debito maturato dalle stesse. Ciò consente di poter apprezzare, a decorrere dal 2019, i discendenti benefici finanziari, in termini di riduzione della spesa, per consentire all'Amministrazione di disporre di maggiori risorse da destinare alla riduzione del debito pregresso.

  Salvatore DEIDDA (FdI) osserva come, con specifico riguardo alle Forze armate e allo strumento militare, il Documento di economia e finanza 2019 continui a propendere per un loro utilizzo duale e per una razionalizzazione basata su una politica di drastica riduzione delle risorse.
  Sottolinea, quindi, che sia pure vengano impiegate nelle emergenze civili, le Forze armate assolvono ad una funzione ben diversa, che è quella di proteggere il nostro Paese e gli interessi nazionali anche nelle missioni all'estero.
  Ricorda, quindi, che tutti i Capi di stato maggiore, nelle audizioni svolte ad inizio legislatura, hanno manifestato forte preoccupazione per la possibilità che le nostre Forze armate non siano più in grado di assicurare l'efficiente adempimento dei compiti assegnati qualora le risorse a disposizione dovessero ulteriormente ridursi nel tempo.
  Rileva, quindi, che nel documento in esame manca una politica di investimenti nella Difesa e di ciò risentono le nostre Forze armate che non hanno più a disposizione strumenti e mezzi efficienti e moderni. Altri problemi gravi si riscontrano nella manutenzione delle basi, delle caserme e delle altre infrastrutture militari. Non meno grave è la situazione del personale militare, il cui reclutamento è in progressiva contrazione.
  Invita, quindi, il Governo e la maggioranza a riflettere sull'esigenza della difesa di disporre di maggiori risorse finanziarie per gli specifici bisogni dello strumento militare.

  Michele GUBITOSA (M5S) sottolinea come il Documento di economia e finanza 2019 assicuri risorse in maniera congrua per la difesa e la sicurezza, mantenendo al contempo alta l'attenzione sulle esigenze del personale militare e operando con la massima trasparenza sull'acquisizione dei sistemi d'armamento.

  Luigi IOVINO (M5S) apprezza lo sforzo del Governo nel promuovere investimenti nel settore della difesa e sicurezza cibernetica, anche con riguardo alla formazione del personale specializzato.
  Sottolinea l'importanza di prevenire le minacce informatiche e di potere gestire le crisi derivanti dai cyber-attacchi e giudica positivamente lo spirito unitario con cui sono state reperite le necessarie risorse. Ricorda, infatti, che con la legge di bilancio 2019 sono state destinate risorse finanziarie agli investimenti nella sicurezza cibernetica anche attraverso stanziamenti provenienti da fondi del Ministero dello sviluppo economico.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Raffaele VOLPI sottolinea l'esigenza di assicurare alle nostre Forze armate, impegnate all'estero in numerosi teatri di crisi e nelle aree di conflitto, gli strumenti necessari per difendere gli interessi del Paese e la loro stessa vita.

  Elio VITO (FI) si associa alle considerazioni del rappresentante del Governo ed esprime rammarico per il fatto che non sia stata ancora adottata la deliberazione del Pag. 79Consiglio dei ministri relativa alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali per l'anno 2019.
  Preannuncia, quindi, suo malgrado, un voto contrario del gruppo di Forza Italia sulla proposta di parere del relatore, motivando tale scelta in considerazione della decisione assunta dal Governo di bloccare le spese per gli investimenti della Difesa.
  Ritiene che sia necessario sviluppare una riflessione sul significato di uso duale dello strumento militare, dato che gli investimenti per la difesa producono nel tempo ricadute anche nel mondo civile, ma occorre anche tenere conto della specificità che le Forze armate devono mantenere.
  Considera importante fare chiarezza su questo aspetto e rileva, criticamente, che nel documento in esame ciò non avviene.

  Salvatore DEIDDA (FdI) preannuncia il voto contrario del gruppo di Fratelli d'Italia e ribadisce la necessità di assicurare ai nostri soldati impiegati nei teatri operativi gli strumenti più efficienti.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega) si associa alle considerazioni dei colleghi che hanno espresso sentimenti di ringraziamento per l'operato dei nostri militari all'estero e condivide l'esigenza di assicurare il massimo sforzo perché siano dotati dei mezzi necessari per svolgere la loro missione con pienezza e senza rischio della loro vita.
  Evidenzia come il documento in esame abbia carattere programmatico e auspica che nel percorso che dovrà portare al varo delle legge di bilancio per il prossimo anno tale esigenza possa tradursi in risorse congrue da destinare alle nostre Forze armate.

  Giovanni RUSSO (M5S), relatore, evidenzia come l'azione del Governo ponga particolare attenzione alla tutela delle condizioni di vita e di sicurezza del personale militare, impegnato anche in compiti di controllo del territorio.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.55.

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