CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 marzo 2019
165.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (V e VIII)
COMUNICATO
Pag. 27

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 27 marzo 2019. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 10.05.

Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori marine, lagunari e lacustri.
C. 1285 Moronese, approvata dal Senato.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 febbraio 2019.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che la Conferenza delle regioni e delle provincie autonome ha trasmesso alle Commissioni in data 22 marzo 2019 un documento di valutazioni approvato in quel consesso lo scorso 18 ottobre 2018, con riguardo al testo della proposta di legge che, al tempo, era oggetto di esame dell'Assemblea del Senato.
  Avverte che sono pervenute 167 proposte emendative (vedi allegato). Al riguardo, le presidenze non ritengono ammissibili gli identici articoli aggiuntivi Buratti 13.01 e Gagliardi 13.02, limitatamente ai commi da 1 a 4, in quanto volti ad introdurre norme specifiche sulle modalità di esercizio della funzione giudiziaria applicabili nelle isole minori, in contrasto con la necessaria uniformità a livello nazionale delle forme di amministrazione della giustizia ai sensi dell'articolo 117 Costituzione.

  Ilaria FONTANA (M5S), sottolinea che il progetto di legge in esame ha l'obiettivo di affrontare e risolvere i problemi connessi all'insularità, attuando misure concrete per la crescita economica e sociale delle stesse, in considerazione del valore unico che esse rappresentano.
  È sufficiente soffermarsi ad analizzare l'articolo 2 del provvedimento per comprendere gli obiettivi che si vogliono raggiungere, come il favorire una buona qualità della vita, la realizzazione di servizi di telecomunicazioni, la mobilità sostenibile, il migliorare ed implementare i servizi di trasporto, promuovere e riqualificare l'offerta Pag. 28turistica, garantire il funzionamento delle strutture sanitarie, realizzare reti intelligenti di distribuzione dell'energia e garantire il rifornimento idrico.
  Ricorda che la proposta di legge in esame ha visto la sua approvazione al Senato con un'ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche e fa presente che il gruppo Movimento 5 Stelle ha presentato in questo ramo del Parlamento alcune proposte emendative finalizzate soprattutto a ridefinire le isole marine e le isole lagunari e lacustri, elencate negli allegati di cui all'articolo 1 proprio per garantire che a trarre beneficio del fondo previsto dal provvedimento in esame, possano essere effettivamente le isole di proprietà pubblica. A tal fine intervengono gli emendamenti 1.10 a sua prima firma e l'emendamento 1.9 a prima firma Vianello, che apportano delle modifiche direttamente agli allegati A e B nonché l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 1.01, il quale prevede che in caso di passaggi di proprietà tra pubblico e privato, il Ministero dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro degli Affari regionali, apporterà, con proprio decreto le modifiche ai suddetti allegati.
  L'emendamento a sua prima firma 1.1 aggiunge il profilo storico, monumentale e paesaggistico oltre a quello naturalistico e ambientale, come valore unico che le isole minori marine lagunari e lacustri rappresentano; inserisce inoltre il patrimonio naturale, paesaggistico e storico-monumentale tra i beni per cui lo Stato, le regioni e i comuni devono adottare gli interventi necessari al fine della loro valorizzazione, tutela e messa in sicurezza e specifica che gli enti locali, gli enti parco e le comunità isolane devono attuare politiche di sviluppo sostenibile al fine di conservare e promuovere le diversità naturali e culturali, di rilanciare lo sviluppo ed il lavoro e di valorizzare le potenzialità economiche e produttive anche attraverso il recupero e la promozione del patrimonio storico, artistico e monumentale.
  L'emendamento 2.14 a prima firma Deiana è volto a promuovere ed incentivare le attività della pesca e dell'acquacoltura non intensiva, scongiurando fenomeni di degrado ambientale e tutelando i piccoli pescatori locali.
  La proposta emendativa a sua prima firma 2. 19 interviene per inserire, fra gli obiettivi della presente legge, quello di favorire il recupero e la riqualificazione dei siti contaminati da bonificare, delle discariche dismesse e dei depositi di rifiuti non più in uso.
  In merito al Comitato istituzionale per le isole minori, l'emendamento a sua prima firma 3.5 ne integra la composizione prevedendo anche la presenza di un rappresentante del Ministero per i beni e le attività culturali, di un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, di un rappresentante del Ministero della salute e di un rappresentante del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
  Con l'emendamento a sua prima firma 8.1 si prevede che i comuni delle isole minori provvedano alla ricognizione del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale presente nel proprio territorio d'intesa con le soprintendenze competenti per territorio.
  L'emendamento a sua prima firma 14.6 prevede che i comuni delle isole minori che non vi abbiano ancora provveduto, devono adottare il piano di protezione civile comunale entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge;
  Con l'emendamento a sua prima firma 17.1 viene inserito il patrimonio culturale quale oggetto di salvaguardia da parte delle regioni che devono procedere ad una ricognizione del fabbisogno finanziario per la realizzazione degli interventi in materia di dissesto idrogeologico;
  L'emendamento a sua prima firma 18.1 intende ridurre il trasporto dei rifiuti sulla terraferma prevedendo che i comuni delle isole minori ne favoriscano la riduzione, anche usufruendo del contributo di sbarco, inserendo i programmi di prevenzione della produzione di rifiuti, il miglioramento della raccolta differenziata, il Pag. 29riutilizzo ed il riciclaggio quali mezzi per favorire la riduzione dello smaltimento finale degli stessi.
  Inoltre segnala che con il suo articolo aggiuntivo 12.02 si prevede l'introduzione nel provvedimento di un nuovo articolo 12-bis che, al fine di realizzare specifici obiettivi di miglioramento dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza nell'ambito delle isole minori marine, lagunari e lacustri, vincola novanta milioni di euro dal 2019 al 2021 a carico del Fondo sanitario nazionale per autorizzare la realizzazione di specifici progetti regionali relativi ai settori delle emergenze-urgenze, della tutela materno-infantile e della riabilitazione, le cui modalità e termini sono individuati con apposito decreto interministeriale.

  Manuela GAGLIARDI (FI) osserva che la proposta di legge, seppur condivisibile in linea di principio in quanto viene incontro alle esigenze delle isole minori, presenta tuttavia alcune criticità, segnalate dai rappresentanti dei comuni sui quali insistono tali isole.
  Ritiene che le istanze poste da ultimo dall'ANCIM, che rappresenta i comuni delle isole minori, debbano essere ascoltate e sottolinea, al riguardo, come le proposte emendative presentate dal proprio gruppo vadano nella direzione di accogliere quanto richiesto dall'ANCIM. In particolare, le proposte emendative intervengono sulla governance al fine di assicurare una maggiore incidenza dei comuni nei procedimenti amministrativi, con una maggiore presenza di tali comuni e delle regioni nel Comitato istituzionale per le isole minori. Pur dando atto ai relatori di aver cercato una convergenza tra le forze politiche, deve purtroppo evidenziare come non sia stata trovata una linea comune.
  Evidenzia come le proposte emendative presentate dai gruppi sia di opposizione che di maggioranza siano state in generale formulate in modo tale da raccogliere le istanze provenienti da tutti i soggetti auditi, ad eccezione dell'ANCIM, e chiede pertanto che a quest'ultimo riguardo venga fatta una ulteriore riflessione. Una parte fortemente rappresentativa di un interesse specifico dovrebbe infatti, a suo giudizio, essere ascoltata, soprattutto qualora rappresenti esigenze concrete, quali ad esempio la necessità di poter usufruire delle risorse destinate alle isole minori. Osserva, al riguardo, che l'ANCIM ha segnalato come in passato sia stato possibile utilizzare i fondi ad essi destinati qualora gestiti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre non si è riusciti a farlo quando la competenza sull'attribuzione dei fondi era in capo al Ministro per gli affari regionali.
  Invita pertanto la maggioranza e il Governo ad una ulteriore seria e preliminare riflessione al riguardo, rinviando le considerazioni sulle singole proposte emendative al momento del loro esame.

  Umberto BURATTI (PD) osserva che la proposta di legge all'esame delle Commissioni è stata approvata al Senato con la piena condivisione di tutte le forze politiche, in un testo però completamente diverso da quello originario, stravolgendo completamente, come segnalato dall'ANCIM, l’input originariamente dato al Parlamento. Rifacendosi alla sua precedente esperienza di amministratore locale, sa che nessuno meglio dei sindaci conosce la situazione dei territori amministrati e i problemi delle loro comunità. Confidando nella condivisione del suo punto di vista da parte dei molti amministratori locali del gruppo della Lega, invita i colleghi del Movimento 5 Stelle, che hanno fatto della partecipazione una loro bandiera, a valutare concretamente il coinvolgimento delle comunità locali nella definizione di regole che le riguardano, che costituisce a suo giudizio l'unica forma efficace di partecipazione.
  Fa presente che l'ANCIM ha salutato il provvedimento approvato dal Senato come l'istituzione di un «parerificio», in evidente contrasto con l'esigenza di semplificazione dei procedimenti amministrativi, per la quale è stata istituita una apposita Commissione parlamentare. Osserva che è preferibile non avere una legge piuttosto che averne una che genera ulteriori problematiche Pag. 30alle isole minori e in via generale invita ad una riflessione volta a non procedere all'approvazione, solo per ragioni statistiche, di una legge che sin da subito necessita di modifiche.
  Quanto alle proposte emendative presentate dal Partito democratico evidenzia come esse abbiano la finalità di intervenire sulla governance, con particolare riguardo alla competenza per l'emanazione del decreto di riparto dei fondi, che si ritiene preferibile attribuire alla Presidenza del Consiglio dei ministri in luogo del Ministro per gli affari regionali. Sottolinea, infine, con favore le proposte emendative presentate anche dalle forze di maggioranza volte ad integrare il Comitato istituzionale per le isole minori.

  Adriano VARRICA (M5S), relatore per la VIII Commissione, nel ringraziare i colleghi delle altre forze politiche con i quali nelle scorse settimane si è svolto un proficuo confronto sui temi della proposta di legge, esprime il proprio dissenso rispetto alle considerazioni del collega Buratti sul ritenere preferire nelle condizioni date la mancata approvazione della legge.
  Sarebbe utile non dimenticare che la proposta di legge non ha contenuti solo di carattere ordinamentale ma, al contrario, prevede uno stanziamento cospicuo di fondi, 180 milioni di euro, preziosi per le amministrazioni locali interessate.
  Quanto alla governance, ricorda che il testo attuale della proposta di legge prevede che siano i comuni nei quali insistono le isole minori, insieme alle loro comunità, a selezionare ed individuare i progetti finanziabili, che dovranno poi passare alle regioni, per poi passare al Comitato, che dovrà individuare i criteri per la ripartizione, sulla base dei requisiti fissati nella legge. Il Comitato dovrà poi formulare una proposta al Ministro per gli affari regionali sul riparto dei fondi, da ratificare con decreto. Sottolinea come tutto il procedimento parta dai comuni interessati, che devono individuare i progetti finanziabili.
  Quanto alla competenza per l'emanazione del decreto di riparto dei fondi, evidenzia che le strutture della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Dipartimento degli affari regionali sono profondamente cambiate negli anni e, in qualità di legislatore, respinge la necessità di escludere una struttura da un procedimento amministrativo solo in ragione del fatto che in passato si siano rilevate delle criticità. Ritiene invece che le criticità vadano risolte e il procedimento amministrativo delineato nel modo più corretto possibile, attribuendo le competenze in capo a chi deve averle.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.30.

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