CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 febbraio 2019
137.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 5 febbraio 2019

Audizione di Francesco Basentini, Capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia, sullo stato dell'amministrazione penitenziaria.

  L'audizione informale si è svolta dalle 11.45 alle 13.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 5 febbraio 2019.

Audizione, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 649 Bartolozzi, recante «Delega al Governo per l'istituzione del Tribunale superiore dei conflitti presso la Corte di cassazione», di Filippo Patroni Griffi, Presidente del Consiglio di Stato.

  L'audizione informale si è svolta dalle 13.05 alle 13.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Giulia SARTI.

  La seduta comincia alle 13.50.

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Modifiche all'articolo 5 della legge 1o dicembre 1970, n. 898, in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell'unione civile.
C. 506 Morani.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 31 gennaio 2019.

  Giulia SARTI, presidente, con riferimento alla richiesta della relatrice di svolgere un ciclo di audizioni sul provvedimento in esame, invita i gruppi a far pervenire entro le ore 18 di giovedì 7 febbraio le eventuali indicazioni di soggetti da audire. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 febbraio 2019. — Presidenza della presidente Giulia SARTI.

  La seduta comincia alle 13.55.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016.
C. 1332 Grande.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Iolanda DI STASIO (M5S), relatrice, ricorda ai colleghi che la II Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del prescritto parere alla Commissione di merito, la proposta di legge C. 1332 recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo di dialogo politico e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Cuba, dall'altra, fatto a Bruxelles il 12 dicembre 2016 ed entrato in vigore in via provvisoria, per le parti di competenza dell'Unione europea, il 1o novembre 2017.
  Segnala preliminarmente che l'Accordo oggetto di ratifica è finalizzato a promuovere le relazioni tra l'UE e Cuba, attraverso il rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione bilaterale in un gran numero di settori. L'Accordo fornisce inoltre la base per un'azione comune su questioni internazionali e in consessi multilaterali, stabilisce i principi e gli obiettivi generali delle relazioni tra l'UE e Cuba e crea una struttura istituzionale per la sua gestione. L'Accordo, già ratificato dal Parlamento europeo, entrerà in vigore integralmente quando sarà ratificato da tutti gli Stati membri dell'Unione europea.
  Passando a illustrarne il contenuto, segnala che esso si compone di 89 articoli, suddivisi in cinque parti, di cui la I, relativa alle disposizioni generali, sancisce i principi e gli obiettivi dell'Accordo (articoli 1 e 2), ribadendo l'impegno a favore di un sistema multilaterale solido, nel pieno rispetto del diritto internazionale e dei principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite.
  Evidenzia che la Parte II, che comprende gli articoli da 3 a 14, è relativa al dialogo politico e, oltre a definirne gli obiettivi, individua i settori strategici comuni che saranno l'oggetto del dialogo politico medesimo: diritti umani; commercio illegale di armi; disarmo e non proliferazione delle armi di distruzione di massa; lotta contro il terrorismo; gravi crimini di portata internazionale; misure coercitive unilaterali; lotta contro la tratta di esseri umani e traffico di migranti; lotta contro la produzione, il traffico e il consumo di droghe illecite; lotta contro la discriminazione razziale, la xenofobia e l'intolleranza ad esso associate; sviluppo sostenibile.
   Ricorda che la Parte III, riguardante la cooperazione e il dialogo strategico settoriale, si compone di sette titoli. In particolare, il Titolo III (articoli da 27 a 36), dedicato alla promozione della giustizia, alla sicurezza dei cittadini e al fenomeno della migrazione, stabilisce meccanismi di cooperazione nei settori della: protezione Pag. 18dei dati personali, prevenzione e repressione del traffico di droga, di armi leggere, del riciclaggio di denaro, della lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo, la migrazione, il traffico di persone e di migranti. Viene sottolineato, inoltre, il potenziale contributo della società civile per il raggiungimento degli obiettivi definiti dall'Accordo e si stabilisce il comune impegno a promuovere una maggiore partecipazione della società civile alle attività di cooperazione.
   In tale ambito, per quel che riguarda i profili di stretta competenza della Commissione giustizia, ritiene opportuno richiamare l'attenzione sul contenuto degli articoli 29, 30, 31 e 32.
  Rileva che l'articolo 29 stabilisce che le parti convengono di collaborare a prevenire e contrastare il riciclaggio dei proventi di attività criminali quali il traffico di droghe illecite e la corruzione e il finanziamento del terrorismo. In particolare, la cooperazione si concentrerà sullo scambio di informazioni pertinenti nell'ambito dei quadri legislativi delle Parti nonché sull'adozione e attuazione efficace di norme adeguate per combattere il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, equivalenti a quelle adottate dagli organismi internazionali competenti attivi nel settore. Relativamente al contrasto alla criminalità organizzata (articolo 30), compresa la criminalità organizzata transnazionale, e la criminalità finanziaria, in conformità alle norme e gli strumenti pertinenti concordati a livello internazionale, sono previste: attività di cooperazione regionale tra le autorità giudiziarie e di polizia; programmi di formazione e scambio delle migliori prassi in materia di elaborazione dei profili criminali; scambi di opinioni sui quadri legislativi; assistenza tecnica e amministrativa volta a rafforzare le capacità istituzionali e operative delle autorità di contrasto, nonché scambi di informazioni e misure intese a rafforzare la cooperazione in materia di indagini. Quanto all'articolo 31 dell'Accordo, relativo alla lotta contro la corruzione, si prevede che le parti collaborino in particolare al fine di: procedere allo scambio delle migliori prassi per rafforzare le istituzioni competenti, comprese le autorità di contrasto e il sistema giudiziario; prevenire la corruzione attiva e passiva nelle operazioni internazionali; agevolare le misure di identificazione e di recupero dei beni. Le parti convengono inoltre di collaborare per prevenire e contrastare il traffico illecito di armi leggere e di piccolo calibro (articolo 32 dell'Accordo), nonché di contrastare il terrorismo per prevenire e reprimere gli atti terroristici attraverso la cooperazione giudiziaria e di polizia e per garantire che sia assicurato alla giustizia chiunque partecipi al finanziamento, alla pianificazione, alla preparazione o all'esecuzione di atti terroristici o sostenga tali atti. A tal fine le Parti si scambieranno esperienze e informazioni sui gruppi terroristici e sulle loro reti di sostegno, in conformità alla legislazione internazionale e interna, e sui mezzi, i metodi e le migliori pratiche per contrastare il terrorismo.
  Passando, quindi, alla Parte IV, in materia di scambi e cooperazione commerciale, segnala che la stessa definisce, agli articoli da 60 a 80, gli obiettivi della cooperazione in tale settore. La Parte V, relativa a disposizioni istituzionali e finali, agli articoli da 81 a 89, istituisce, infine, il quadro istituzionale, composto da un Consiglio congiunto e da un Comitato misto, e ne disciplina la composizione e il funzionamento.
  Nel passare quindi all'esame della proposta di legge di ratifica, fa presente che la stessa consta di quattro articoli. Gli articoli 1 e 2 recano, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione dell'Accordo. L'articolo 3 reca la clausola di invarianza finanziaria, mentre l'articolo 4 riguarda l'entrata in vigore dell'Accordo.

  Giulia SARTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.