CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 gennaio 2019
126.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 16 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che la pubblicità dell'odierna seduta di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera Pag. 97dei deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-01214 Viscomi: Dati relativi al numero di lavoratori dipendenti che si sono avvalsi della facoltà di cui all'articolo 1, comma 26, della legge n. 190 del 2014, in materia di liquidazione diretta mensile della quota maturanda del trattamento di fine rapporto.

  Debora SERRACCHIANI (PD), in qualità di cofirmataria dell'interrogazione, ne illustra brevemente il contenuto, soffermandosi sulla importanza di acquisire i dati della sperimentazione, conclusasi nel 2018, relativi alla liquidazione diretta mensile della quota di trattamento di fine rapporto maturanda.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), assicurando il suo impegno ad acquisire i dati della sperimentazione, in corso di elaborazione, e a metterli al più presto a disposizione dell'interrogante e di tutti i deputati interessati.

  Debora SERRACCHIANI (PD) ribadisce l'importanza di acquisire i dati ufficiali della sperimentazione, anche allo scopo di verificare se vi sia la convenienza a prorogare l'istituto.

5-01215 Murelli: Situazione dei lavoratori dell'azienda Italtel di Settimo Milanese.

  Elena MURELLI (Lega) illustra brevemente la sua interrogazione, volta a verificare la possibilità di intervento in favore dei lavoratori dell'azienda Italtel di Settimo Milanese, ai quali l'azienda ha azzerato i trattamenti retributivi derivanti dalla contrattazione di secondo livello.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elena MURELLI (Lega), ringraziando il sottosegretario, si dichiara soddisfatta della risposta e sottolinea l'importanza del coordinamento tra il Ministero e la regione Lombardia e delle risorse che si prevede di stanziare. In ultimo, dichiara di apprezzare l'attenzione posta ai cambiamenti nell'assetto societario, che avranno certamente una ricaduta positiva sullo sviluppo dell'intero territorio.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che, su richiesta dei firmatari, lo svolgimento dell'interrogazione Polverini 5-01216 non avrà luogo nella seduta odierna.
  Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE.

  La seduta comincia alle 14.

Variazioni nella composizione della Commissione.

  Andrea GIACCONE, presidente, comunica che la deputata Giulia Zanotelli ha cessato di far parte della Commissione.

Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
C. 1354, approvata dal Senato, e abb.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca l'esame in Pag. 98sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla XII Commissione (Affari sociali), della proposta di legge n. 1354, approvata dal Senato, e delle proposte di legge abbinate, recanti: Istituzione e disciplina della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza e del referto epidemiologico per il controllo sanitario della popolazione.
  Invita la relatrice, onorevole Legnaioli, a svolgere la relazione introduttiva.

  Donatella LEGNAIOLI (Lega), relatrice, ricorda che la proposta di legge n. 1354, approvata in prima lettura dal Senato e adottata come testo base dalla XII Commissione nel corso dell'esame in sede referente, senza che fossero approvate proposte emendative, riproduce sostanzialmente il testo di un provvedimento che, approvato in prima lettura dalla Camera, non ha concluso l’iter di approvazione nella XVII legislatura.
  Venendo al merito del provvedimento, rileva che esso consta di otto articoli e che l'articolo 1 dispone l'istituzione della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza dei sistemi sanitari regionali, che ha molteplici finalità, tra le quali segnala, in quanto riconducibile alle competenze della Commissione, il monitoraggio dei fattori di rischio di origine professionale, anche attraverso forme di connessione e di scambio di dati con i sistemi informativi esistenti, con particolare riferimento al sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP) di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (comma 1, lettera m)). Le restanti disposizioni recate dall'articolo 1 riguardano le competenze e le modalità di individuazione dei dati, la loro gestione, i soggetti abilitati all'immissione, nonché i principi cui devono essere improntate le attività e i compiti della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza. Tra gli scopi della valutazione dei dati, segnalo, in particolare, la valutazione dell'incidenza di fattori di carattere professionale sulla diffusione di patologie oncologiche (comma 5, lettera b)). Infine, al comma 6, si prevede la possibilità per il Ministero della salute di stipulare accordi di collaborazione a titolo gratuito con università, con centri di ricerca pubblici e privati e con enti e associazioni scientifiche che da almeno dieci anni operino, senza fini di lucro, nell'ambito, tra gli altri, della formazione degli operatori.
  Rileva, quindi, brevemente che l'articolo 2 disciplina la partecipazione di enti del terzo settore all'attività della Rete nazionale dei registri dei tumori e dei sistemi di sorveglianza; l'articolo 3 introduce modifiche alla procedura per l'aggiornamento periodico degli elenchi dei sistemi di sorveglianza e dei registri di mortalità, di tumori e di altre patologie e di impianti protesici; l'articolo 4 prevede l'istituzione del referto epidemiologico, per il controllo sanitario della popolazione con particolare attenzione alle aree più critiche del territorio nazionale, e ne disciplina il funzionamento; l'articolo 5 prevede che la raccolta e il conferimento dei dati alla Rete nazionale dei registri dei tumori costituisce un adempimento ai fini della verifica della erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) da parte del Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei LEA e del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, di cui agli articoli 9 e 12 dell'Intesa 23 marzo 2005, sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Gli articoli 6, 7 e 8, infine, dispongono, rispettivamente, l'obbligo di presentazione al Parlamento, con cadenza annuale, di una relazione sull'attuazione della legge, la clausola di invarianza finanziaria e la previsione del coordinamento da parte delle regioni delle disposizioni attualmente vigenti con le previsioni del provvedimento in esame.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani, nella quale si procederà all'espressione del parere.

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Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018.
C. 1432 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la Commissione è convocata, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, per l'esame in sede consultiva del disegno di legge n. 1432 Governo, recante: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2018, approvato, con modificazioni, dal Senato della Repubblica.
  Ricorda, in proposito, che le Commissioni in sede consultiva esaminano le parti di competenza e approvano una relazione sul disegno di legge europea, nominando altresì un relatore, che può partecipare alle sedute della XIV Commissione. La relazione, trasmessa alla XIV Commissione, potrà essere accompagnata da eventuali emendamenti approvati dalle Commissioni.
  Per quanto riguarda la fase emendativa, ricorda che il termine per la presentazione delle proposte emendative riferite alle parti di competenza del disegno di legge di europea 2018 è fissato alle ore 17 della giornata odierna.
  Fa presente che possono ritenersi ricevibili solo gli emendamenti il cui contenuto è riconducibile alle materie di competenza specifica di ciascuna Commissione di settore. Nel caso in cui membri della Commissione intendano proporre emendamenti che interessano gli ambiti di competenza di altre Commissioni, tali emendamenti dovranno essere presentati presso la Commissione specificamente competente. Gli emendamenti presentati saranno quindi sottoposti allo specifico vaglio da parte della Presidenza della Commissione ai fini della verifica della loro ammissibilità. Fa presente, in ogni caso, che i deputati hanno facoltà di presentare emendamenti direttamente presso la XIV Commissione, entro i termini dalla stessa stabiliti. Gli emendamenti approvati dalle Commissioni di settore e trasmessi alla XIV Commissione potranno essere da questa respinti solo per motivi di compatibilità con la normativa europea o per esigenze di coordinamento generale. Gli emendamenti respinti dalle Commissioni di settore non potranno essere presentati presso la XIV Commissione, che li considererà irricevibili, ma potranno, invece, essere ripresentati in Assemblea.
  Ricorda, infine, che, per prassi consolidata, gli emendamenti presentati direttamente alla XIV Commissione sono trasmessi alle Commissioni di settore competenti per materia, ai fini dell'espressione del parere, che assume una peculiare valenza procedurale.
  Dà quindi la parola al relatore, onorevole Invidia, per la sua relazione introduttiva.

  Niccolò INVIDIA (M5S), relatore, ricorda preliminarmente che il disegno di legge europea, di cui oggi la Commissione avvia l'esame in sede consultiva relativamente al progetto di legge riferito all'anno 2018, costituisce lo strumento normativo che, nell'ambito del sistema di interventi disciplinato dalla legge n. 234 del 2012, è volto a modificare o abrogare le disposizioni statali in contrasto con gli obblighi derivanti dall'appartenenza all'Unione europea ovvero oggetto di procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea nei confronti della Repubblica italiana o di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, nonché a introdurre ulteriori disposizioni necessarie per dare attuazione ad atti dell'Unione europea o trattati internazionali conclusi nel quadro delle relazioni esterne dell'Unione europea, ovvero disposizioni emanate nell'esercizio del potere sostitutivo nei confronti delle Regioni.
  Tale strumento si affianca al disegno di legge di delegazione europea 2018, finalizzato al recepimento delle direttive dell'Unione Pag. 100europea, approvato in prima lettura dalla Camera e attualmente all'esame del Senato.
  In particolare, nel disegno di legge in esame, secondo quanto previsto dall'articolo 30 della legge n. 234 del 2012, sono inserite le disposizioni finalizzate a porre rimedio ai casi di non corretto recepimento della normativa dell'Unione europea nell'ordinamento nazionale, che hanno dato luogo a procedure di pre-infrazione, avviate nel quadro del sistema di comunicazione EU PILOT, e di infrazione, ai sensi degli articoli 258 e 260 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, laddove il Governo abbia riconosciuto la fondatezza dei rilievi mossi dalla Commissione europea.
  Ricorda che il sistema EU PILOT, dal 2008, è lo strumento principale di comunicazione e cooperazione tramite il quale la Commissione, mediante il Punto di contatto nazionale – che in Italia è la struttura di missione presso il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio –, trasmette le richieste di informazione agli Stati membri al fine di assicurare la corretta applicazione della legislazione europea e prevenire possibili procedure d'infrazione. Il sistema viene utilizzato quando per la Commissione la conoscenza di una situazione di fatto o di diritto all'interno di uno Stato membro è insufficiente e non permette il formarsi di un'opinione chiara sulla corretta applicazione del diritto europeo e in tutti i casi che potrebbero essere risolti senza dover ricorrere all'apertura di una vera e propria procedura di infrazione. EU PILOT, di fatto, ha sostituito l'inoltro delle lettere amministrative agli Stati membri tramite le Rappresentanze permanenti a Bruxelles e spesso ha portato alla conclusione positiva di molti casi, senza l'apertura di una vera e propria procedura d'infrazione.
  Venendo al merito del disegno di legge in esame, rileva che esso consta di diciannove articoli, suddivisi in otto Capi. Per quanto riguarda, in particolare, le disposizioni riconducibili all'ambito di competenza della XI Commissione, segnala l'articolo 1, che, allo scopo di superare la procedura di infrazione n. 2018/2175, riguardante il riconoscimento delle qualifiche professionali, introduce modifiche al decreto legislativo n. 2016 del 2007, di attuazione della direttiva 2005/36/CE. Infatti, al comma 1, la lettera a) provvede a eliminare dall'attuale definizione di cittadino dell'Unione europea legalmente stabilito, il requisito della residenza, non previsto dalla direttiva europea, e, come si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge, causa di problemi applicativi. La lettera b) dispone aggiornamenti delle denominazioni degli enti preposti all'esame delle richieste di riconoscimento di talune qualifiche professionali. Le lettere c) e d) introducono modifiche alla vigente procedura per il rilascio della tessera professionale europea, riducendo, la prima, gli oneri burocratici a carico dei richiedenti e modificando, la seconda, alcuni termini previsti per il rilascio. Sulla base della lettera e), per superare uno dei rilievi alla base della procedura di infrazione, si introduce il principio della piena collaborazione con i centri di assistenza degli Stati membri ospitanti, che, come disposto dalla normativa europea, forniscono l'assistenza necessaria in favore dei cittadini europei che intendano ottenere il riconoscimento di una qualifica professionale nel medesimo Stato ospitante. La lettera f) provvede a regolamentare i casi in cui non vi è esatta corrispondenza tra professioni e titoli professionali. In particolare, il numero 1) attribuisce all'autorità competente, ogniqualvolta vi sia la necessità, il compito di scegliere tra la prova attitudinale e il tirocinio di adattamento ai fini del riconoscimento di talune qualifiche professionali, mentre il numero 2) elimina le attuali restrizioni circa il luogo di maturazione delle conoscenze, abilità e competenze formalmente convalidate da un organismo competente di uno Stato membro. Le lettere g) e h), infine, integrano la normativa vigente con riferimento, in particolare, a titoli professionali conseguiti in Croazia.
  Passa, quindi, all'articolo 2, che, con l'obiettivo di superare la procedura di infrazione n. 2018/2175, introduce modifiche alla legge n. 39 del 1989, concernente Pag. 101la disciplina della professione di mediatore. In particolare, la norma allenta il vigente regime di incompatibilità per l'esercizio della professione di agente d'affari in mediazione, limitandolo all'ipotesi di attività imprenditoriali di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni e servizi afferenti al medesimo settore merceologico per il quale si esercita l'attività di mediazione.
  Rileva, quindi, che l'articolo 7 amplia il novero dei requisiti richiesti agli esaminatori di patenti di guida diverse da quella per gli autoveicoli (patente B), prevedendo, in aggiunta a quelli già previsti e in alternativa alla titolarità di una patente di categoria corrispondente a quella per la quale l'esaminatore è chiamato a svolgere la propria attività, il possesso di un diploma di laurea in ingegneria del vecchio ordinamento o di laurea magistrale in ingegneria. Come si legge nella relazione illustrativa del disegno di legge, la modifica, oltre a essere conforme a quanto stabilito dall'allegato IV della direttiva 2006/126/CE, risponde all'esigenza di valorizzare le formazioni professionali di almeno una quota di dipendenti che devono abilitarsi alla funzione di esaminatore. Infatti, il ventennale blocco del turn-over ha impedito al Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale di assumere nuovo personale per sostituire i funzionari andati in quiescenza o dimessi. Le uniche risorse che, in questi anni, hanno implementato l'organico del Dipartimento sono funzionari provenienti da enti disciolti, ovvero in mobilità da altre Amministrazioni, i quali, pur avendo alta professionalità tecnica, non sono in possesso delle patenti di guida delle categorie richieste dall'allegato IV del decreto legislativo n. 59 del 2011 e quindi non possono essere né ammessi a frequentare i corsi per esaminatori né tantomeno essere adibiti a svolgere tale mansione.

  Debora SERRACCHIANI (PD) preannuncia che il suo gruppo del presenterà le sue proposte emendative direttamente presso la XIV Commissione.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.20.

COMITATO RISTRETTO

Modifiche al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernenti l'ordinamento e la struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
C. 479 Carla Cantone e C. 1158 Murelli.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 16 gennaio 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 15.30.

7-00044 Bucalo: Iniziative urgenti per l'eliminazione degli effetti pregiudizievoli di recenti interventi normativi sui docenti appartenenti alle categorie protette.
7-00103 Vizzini: Iniziative urgenti per l'eliminazione degli effetti pregiudizievoli di recenti interventi normativi sui docenti appartenenti alle categorie protette.
7-00128 Serracchiani: Iniziative urgenti per l'eliminazione degli effetti pregiudizievoli di recenti interventi normativi sui docenti appartenenti alle categorie protette.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Andrea GIACCONE, presidente, avverte che la Commissione prosegue la discussione Pag. 102congiunta delle risoluzioni n. 7-00044 Bucalo, 7-00103 Vizzini e n. 7-00128 Serracchiani, in materia di iniziative urgenti per l'eliminazione degli effetti pregiudizievoli di recenti interventi normativi sui docenti appartenenti alle categorie protette, rinviata nella seduta del 19 dicembre 2018. Ricorda che in tale sede le firmatarie degli atti di indirizzo avevano proposto il rinvio della discussione congiunta, al fine di verificare la possibilità di giungere alla definizione di un testo unificato delle risoluzioni.
  Avverte, altresì, che la deputata Vizzini, firmataria della risoluzione n. 7-00103, ha preannunciato la presentazione di una riformulazione della sua risoluzione. Chiede, pertanto, alla deputata Vizzini di illustrare i termini della riformulazione.

  Gloria VIZZINI (M5S), dopo aver fatto presente che le firmatarie degli atti di indirizzo in discussione non hanno trovato l'accordo per la formulazione di un testo unificato degli stessi, fa presente che, nel frattempo, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con la pubblicazione del bando del concorso, ha superato il problema, garantendo ai 1.569 docenti disabili interessati, di cui 54 laureati, la riserva dei posti prevista dalla legge. Alla luce di tale mutamento di prospettiva, pertanto, ha inteso modificare la sua risoluzione, prendendo atto, nelle premesse, dei contenuti del bando di concorso e impegnando il Governo ad applicare la riserva dei posti per i docenti disabili. Quindi, a suo giudizio, la Commissione potrebbe procedere già nella seduta odierna alla votazione delle risoluzioni, a meno che i colleghi non desiderino approfondire la sua risoluzione, nel testo riformulato.

  Carmela BUCALO (FdI) non concorda con la collega Vizzini, dal momento che, a suo giudizio, il problema dell'accesso dei docenti disabili al concorso non è affatto superato, in quanto non il bando, ma una mera FAQ (Frequently Asked Questions), pubblicata sul sito istituzionale del Ministero, priva di valore giuridico, ha affrontato la questione, in maniera, a suo giudizio, comunque non risolutiva. Pertanto, prendendo atto della impossibilità di giungere alla formulazione di un testo unificato, auspica che la Commissione proceda alla votazione delle risoluzioni all'esame.

  Debora SERRACCHIANI (PD), lamentando il clima di scarsa collaborazione che non ha permesso, a suo giudizio, di verificare le reali possibilità di giungere alla redazione di un testo unificato degli atti di indirizzo in discussione, ritiene necessario approfondire i contenuti delle modifiche della risoluzione Vizzini 7-00103 prima che la Commissione proceda alle votazioni.

  Gloria VIZZINI (M5S) fa osservare alla collega Bucalo che il bando da lei citato, all'articolo 4, comma 6, lettera q), prevede espressamente la quota di riserva per i docenti disabili. Quanto alla scarsa collaborazione lamentata dalla collega Serracchiani, ritiene che la mancata interlocuzione tra i gruppi sia imputabile a un fraintendimento, piuttosto che alla volontà di escludere le opposizioni.

  Debora SERRACCHIANI (PD), non ritenendo condivisibili le opinioni espresse dalla collega Vizzini, sottolinea che tutti i gruppi presenti in Commissione avrebbero dovuto essere coinvolti negli approfondimenti riguardanti il merito degli atti di indirizzo in discussione.

  Elena MURELLI (Lega) fa presente alla collega Bucalo che anche le FAQ hanno valore legale.

  Carmela BUCALO (FdI), pur concordando in linea di principio con quanto testé affermato dalla collega Murelli, sottolinea che né il bando citato dalla deputata Vizzini, né la FAQ di chiarimento del medesimo bando sono idonei al superamento del problema alla base della sua risoluzione, ovvero la necessità di prevedere espressamente la riserva di posti per i docenti disabili già di ruolo e, come tali, Pag. 103impossibilitati a iscriversi nelle liste di collocamento, come richiesto dalla norma di legge che ha autorizzato il bando di concorso.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI si riserva di esprimere il parere del Governo sulle risoluzioni in discussione in una successiva seduta.

  Andrea GIACCONE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire e prendendo atto della necessità espressa da alcuni degli intervenuti di approfondire i termini della riformulazione della risoluzione Vizzini 7-00103, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

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