CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 22 novembre 2018
98.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 6

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 22 novembre 2018. — Presidenza del presidente Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Jacopo Morrone.

  La seduta comincia alle 18.30.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Atto n. 51.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 13 novembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, rammenta che nella seduta del 13 novembre scorso il relatore, onorevole Paolini, ha presentato una proposta di deliberazione favorevole con un rilievo.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, all'esito di un ulteriore approfondimento, propone di deliberare in senso favorevole senza nessun rilievo (vedi allegato).

  Giusi BARTOLOZZI (FI) dichiara, preliminarmente, di non comprendere le ragioni che hanno indotto il relatore a trasferire nella parte motiva della sua proposta di deliberazione il rilievo contenuto nella prima proposta, presentata il 13 novembre scorso.
  Ciò premesso, chiede al rappresentante del Governo di fornire alla Commissione informazioni sugli stanziamenti destinati all'amministrazione della giustizia nel precedente Pag. 7triennio, al fine di consentire alla Commissione di comprendere se gli stanziamenti previsti per i prossimi anni siano o meno sufficienti e se ci sia un incremento o un decremento delle risorse. Evidenziando poi che nel disegno di legge di bilancio per il 2019 è prevista una rimodulazione in negativo per 10 milioni di euro interamente imputata al capitolo relativo all'edilizia giudiziaria in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia e ritenendo che l'edilizia carceraria, ad esempio in Sicilia, necessiti di interventi, chiede al rappresentante del Governo di fornire alla Commissione chiarimenti anche su tale tema.
  Evidenzia, inoltre, che il comma 2 dell'articolo 1 del provvedimento in titolo dispone l'individuazione degli interventi nell'ambito dei diversi settori di spesa secondo le procedure previste a legislazione vigente, anche, ove necessario, nel caso di interventi rientranti nelle materie di competenza regionale o delle province autonome, e limitatamente agli stessi, attraverso l'intesa con i livelli di governo decentrati e il sistema delle autonomie. Ritiene, al riguardo, che la Commissione dovrebbe segnalare che, in materia di edilizia giudiziaria, occorre prevedere sempre l'acquisizione del parere in sede di Conferenza Stato-regioni, in quanto gli interventi in questo campo rientrano nelle materie di competenza regionale.

  Il sottosegretario Jacopo MORRONE si riserva di fornire alla Commissione i chiarimenti richiesti dalla deputata Bartolozzi.

  Giulia SARTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 18.35.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 22 novembre 2018. — Presidenza del presidente Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Jacopo Morrone.

  La seduta comincia alle 18.35.

DL 113/2018: Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell'interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
C. 1346 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 21 novembre 2018.

  Fabio Massimo BONIARDI (Lega), relatore, formula una proposta di parere favorevole sul provvedimento in titolo.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel preannunciare il voto favorevole del gruppo di Forza Italia, che condivide l'impostazione complessiva del provvedimento, sottopone all'attenzione del relatore e dei colleghi – pur comprendendo la difficoltà di modificare il testo, dati i tempi stretti previsti per il suo esame – alcuni punti che ritiene possano essere suscettibili di miglioramento, preannunciando che le relative proposte saranno oggetto di ordini del giorno che il suo gruppo presenterà nel corso dell'esame in Assemblea.
  Con riguardo all'articolo 16 del provvedimento, che introduce il controllo, anche attraverso il braccialetto elettronico, dell'ottemperanza al provvedimento di allontanamento dalla casa familiare per chi si sia reso responsabile di reati in danno dei prossimi congiunti o del convivente, nell'esprimere soddisfazione per il fatto che il testo ricalca in gran parte il contenuto di una proposta di legge a sua firma, invita la maggioranza a riflettere sulla possibilità di introdurre nel codice di Pag. 8procedura penale alcune modifiche volte a rafforzare ulteriormente la tutela della persona offesa, con particolare riguardo alle vittime di stalking. Si tratta di proposte aventi lo scopo di rafforzare l'informazione delle vittime di reati in ordine all'applicazione e alle vicende delle misure cautelari, nonché all'eventuale scarcerazione dell'autore del reato o all'estinzione del reato o della pena, prevedendo l'obbligo di comunicazione dei relativi provvedimenti sia al difensore sia alla persona offesa. In particolare, propone di modificare il comma 2-bis dell'articolo 299 del codice di procedura penale, per prevedere che i provvedimenti di revoca o sostituzione di misure coercitive o interdittive debbano essere immediatamente comunicati sia alla persona offesa sia al difensore, anziché – come previsto oggi – al difensore o «in mancanza» alla persona offesa. Propone inoltre di aggiungere un articolo 308-bis per prevedere che i provvedimenti di estinzione di misure restrittive debbano essere immediatamente comunicati alla persona offesa e al suo difensore, nonché di modificare l'articolo 659 per prevedere la stessa cosa in caso di provvedimenti di scarcerazione adottati dal giudice di sorveglianza.
  Con riguardo invece all'articolo 31-bis del provvedimento in esame, che introduce il divieto di eseguire la misura cautelare degli arresti domiciliari presso un «immobile occupato abusivamente», ritiene preferibile la locuzione più generale e comprensiva di «immobile occupato sine titulo», anche in considerazione del fatto che l'espressione utilizzata nel decreto è suscettibile di provocare incertezze interpretative.

  Walter VERINI (PD), nel preannunciare il voto contrario del gruppo del Partito democratico, ne illustra sinteticamente le motivazioni, anticipando che le stesse verranno espresse con maggior dettaglio nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.
  Evidenzia in primo luogo come alcuni dei rilievi critici avanzati dal Partito democratico siano contenuti anche nel parere espresso, con valenza puramente tecnica, dal Consiglio superiore della magistratura, sottolineando come la sua approvazione da parte di tutti i membri togati del Consiglio dovrebbe suggerire alla maggioranza l'opportunità di riflettere più attentamente sul contenuto del decreto-legge.
  Sottolinea come una delle maggiori contrarietà della sua parte politica sia dovuta alla stretta operata dal decreto-legge sui permessi umanitari: stretta che, oltre a configurare una grave violazione dei diritti umani e dei principi costituzionali, provoca il forte rischio di un aumento del contenzioso.
   Stigmatizza lo smantellamento del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che ha fin qui funzionato, garantendo a livello locale l'integrazione reale e la protezione delle persone che hanno diritto all'asilo. Nel rilevare, a tale proposito, che saranno soprattutto i minori ad essere penalizzati da tale scelta del Governo, ricorda che l'ANCI ha evidenziato diversi rilievi critici, che si sono tradotti in proposte emendative al decreto-legge, in quanto gli amministratori locali si sentono abbandonati.
  In terzo luogo, sottolinea che il ricorso allo strumento del rimpatrio, tanto evocato nel corso della campagna elettorale, non è materialmente possibile, considerato che i 600.000 rimpatri promessi dal ministro Salvini richiederebbero, con i tempi attuali, circa 60 anni, oltre alla stipula di accordi bilaterali con i Paesi di origine dei migranti. Lamenta, inoltre, l'eccesso di discrezionalità attribuita ai questori in tema di trattenimento, evidenziando il rischio che si rasenti l'arbitrio.
  Ritiene pertanto su tali basi che il cosiddetto decreto-legge «sicurezza», incrementando l'incertezza e l'illegalità, finirà in effetti con l'aumentare il livello di insicurezza generale.
  Stigmatizza da ultimo le modifiche introdotte all'attuale disciplina sui beni confiscati alle organizzazioni criminali, sottolineando come l'allargamento delle maglie dell'assegnazione ai privati possa comportare Pag. 9il rischio che tali beni tornino, grazie all'utilizzo di prestanome o di altri espedienti, alla mafia.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), nel ringraziare la collega Bartolozzi per i suggerimenti, chiede il suo parere di magistrato in ordine alla possibilità di utilizzare, oltre alle comunicazioni formali già previste per le notifiche alle vittime di reato, anche il metodo informale della comunicazione via whatsapp. Con riguardo invece alle affermazioni del collega Verini, sottolinea come il nuovo sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati introdotto con il provvedimento in esame sia – proprio al contrario di quanto da lui sostenuto – volto ad incrementare la tutela dei minori, indirizzando l'azione di protezione dove ve ne sia la reale necessità. Scopo della sua parte politica non è di negare protezione a chi ne ha diritto, ma di escludere coloro che cercano di ottenerla in modo fraudolento senza averne il diritto.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel rispondere al collega Paolini, ritiene che non sia possibile utilizzare whatsapp per le notifiche urgenti. Integrando, poi, il precedente intervento, evidenzia che il decreto-legge in titolo prevede che i proventi della vendita dei beni confiscati confluiscano interamente nelle casse dello Stato. Ritiene, invece, che sarebbe più opportuno prevedere che almeno una parte di tali proventi fosse devoluta ai territori vessati dalla mafia.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che, nel corso dell'esame del decreto-legge presso l'altro ramo del Parlamento, è stato approvato un emendamento che prevede una differente ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita dei beni confiscati, e in particolare stabilisce che il novanta per cento di tali somme confluisca nel Fondo Unico Giustizia, mentre il restante dieci per cento confluisca in un fondo istituito presso il Ministero dell'interno per le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni.

  Fabio Massimo BONIARDI (Lega), relatore, ringrazia la collega Bartolozzi per i suggerimenti forniti. Con riferimento alle considerazioni espresse dal collega Verini in merito al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ritiene che le stesse non siano corrette. Evidenzia come il vecchio sistema non abbia riscosso il giudizio favorevole degli amministratori locali, in quanto attribuiva alla prefettura la facoltà di prevedere nei comuni la realizzazione di strutture d'accoglienza senza neanche sentire il parere dei sindaci. Ritiene, inoltre, che l'affermazione in base alla quale nel provvedimento in discussione non si tutelino i minori sia priva di fondamento; anzi il decreto accresce le forme di tutela dei minori e dei soggetti più deboli. Nel concordare, infine, con l'osservazione della collega Bartolozzi sull'opportunità di prevedere che una quota della ripartizione dei proventi derivanti dalla vendita di beni confiscati vada ai territori, la invita a presentare un ordine del giorno da sottoporre alla valutazione dell'Esecutivo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 19.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19 alle 19.15.

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