CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 ottobre 2018
72.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
Pag. 13

SEDE REFERENTE

  Giovedì 11 ottobre 2018. – Presidenza del presidente della IX Commissione Alessandro MORELLI. – Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 14.50.

D.L. 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze.
C. 1209 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 ottobre 2018.

  Alessandro MORELLI, presidente ricorda che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 19 della giornata odierna.
  Comunica, altresì, che, nella giornata di ieri, mercoledì 10 ottobre, è pervenuto il parere della Commissione Difesa, e nella giornata di oggi è pervenuto il parere della Commissione Politiche dell'Unione europea.
  Avverte, infine, che sono disponibili sul sito internet della Camera le memorie depositate dai soggetti auditi e le memorie scritte che altri soggetti, su nostra richiesta, hanno inviato: Regione Lazio, Autorità di regolazione dei trasporti, ANAS, Confcommercio, Comitato sfollati ponte Morandi e Forum italiano «Salviamo il paesaggio».

  Gianluca ROSPI (M5S), relatore per la VIII Commissione, intervenendo in sede di replica, sottolinea in premessa come il decreto-legge affronti due emergenze assai diverse tra loro, quella conseguente alla caduta del ponte Morandi a Genova e quella conseguente ai recenti eventi sismici che hanno interessato il Paese.
  Quanto all'emergenza che ha colpito la città di Genova, evidenzia che essa, a differenza delle altre emergenze che vengono affrontate nel provvedimento, è dovuta al crollo di un manufatto in concessione ad un privato, sul quale non sono stati fatti i dovuti interventi di manutenzione. Ricorda che già alla fine degli anni Settanta lo stesso ingegner Morandi aveva Pag. 14evidenziato l'esigenza di una manutenzione, il che mette in risalto ancor più le mancanze che per molti anni su quel ponte si sono verificate in termini di manutenzione.
  Passa in rassegna quindi le misure contenute nel provvedimento, volte a garantire il ripristino della viabilità e la ripresa dell'economia nella città di Genova, sottolineando favorevolmente la creazione di una zona franca urbana. Richiama l'esigenza di indennizzare adeguatamente cittadini e imprese che hanno subito un danno conseguente al crollo, utilizzando, a tal fine, il metodo suggerito dal presidente della regione Liguria contenuto nella cosiddetta legge PRIS, relativa ai programmi regionali di intervento strategico.
  Esprime particolare apprezzamento per le misure di prevenzione del rischio contenute nel decreto, ovvero la creazione di un'unica Agenzia per la sicurezza di strade e ferrovie, con l'assunzione di personale di tipo tecnico, attualmente carente nelle strutture ministeriali, e l'istituzione di un archivio delle infrastrutture che rimpiazzerà, migliorandolo e digitalizzandolo, quello che un tempo era l'archivio delle opere d'arte del Genio civile. A tale riguardo sottolinea il valore primario della prevenzione, sia per quanto riguarda gli edifici, da mettere in sicurezza rispetto al rischio sismico, valutando attentamente anche le opere minori di modifica delle strutture, sia relativamente alle infrastrutture, per evitare il verificarsi di eventi come quello recentemente accaduto a Genova.
  Quanto alle disposizioni relative all'isola di Ischia, più volte richiamate nel dibattito, ribadisce che, oltre ad una norma volta alla sola accelerazione dell'esame delle pratiche di condono già presentate ai sensi della normativa vigente, sono presenti numerose misure agevolative per i cittadini, come la sospensione del pagamento di utenze e cartelle esattoriali, che danno risposta alle richieste da questi formulate.
  In ogni caso preannuncia su queste ultime, come su tutte le altre disposizioni del decreto-legge, la massima disponibilità ad introdurre, nella fase emendativa, gli elementi migliorativi richiesti sia nel corso delle audizioni che durante il dibattito.

  Flavio DI MURO (Lega), relatore per la IX Commissione, intervenendo in sede di replica, desidera preliminarmente ringraziare i presidenti delle commissioni e tutti i colleghi per il proficuo lavoro istruttorio fin qui svolto che ha consentito alle commissioni di audire numerosi soggetti ed approfondire molte delle questioni affrontate nel testo del decreto-legge che contiene evidentemente alcune criticità.
  Esprime quindi soddisfazione per aver raccolto la disponibilità di tutti i gruppi parlamentari ad un confronto costruttivo nella consapevolezza che il testo può essere migliorato, ma che senza dubbio andava emanato tempestivamente.
  Si tratta a questo punto di garantire al meglio gli interessi di tutti i soggetti danneggiati, cittadini ed imprese, dal crollo del Ponte Morandi nonché delle popolazioni colpite dalla calamità del sisma e trovare le soluzioni normative più adeguate.
  Per quanto riguarda l'esame parlamentare auspica che il lavoro delle Commissioni si possa concentrare su un numero limitato di emendamenti di qualità, che mirino concretamente a migliorare le norme recate dal decreto-legge, al fine di non deludere le legittime aspettative della città di Genova di mettere tutti i soggetti chiamati a svolgere funzioni di rilevante responsabilità nelle condizioni migliori per operare nell'interesse delle comunità coinvolte. Auspica quindi che la presentazione degli emendamenti non sia viziata da impostazioni ideologiche e che si possa lavorare in un clima il più possibile sereno nell'interesse dei territori.

  Il Viceministro Edoardo RIXI, intervenendo in sede di replica, nel ringraziare i componenti delle Commissioni per l'attenzione dimostrata e per l'analisi proficua del testo del provvedimento, preannuncia la massima disponibilità del Governo a Pag. 15tenere conto, in sede emendativa, di quanto emerso nel corso sia delle audizioni che del dibattito.
  Ritiene che la conversione del decreto-legge dovrà aggiungere elementi di concretezza per l'attuazione delle misure in esso contenute e ritiene che in questa fase di emergenza taluni atteggiamenti politici, pur legittimi, vadano posposti all'esigenza di far ripartire una città colpita da un evento tragico. È consapevole che il verificarsi di un siffatto evento, peraltro sicuramente ascrivibile ad una causa non naturale, suscita un dibattito del tutto nuovo su come regolare il rapporto con il concessionario privato, garantendo la ricostruzione del ponte in tempi celeri e la tutela dell'interesse pubblico, limitando al massimo gli oneri a carico dello Stato. A questo riguardo, l'attuale formulazione della norma si pone l'obiettivo di distinguere chiaramente e tenere separato l'interesse pubblico da quello privato della concessionaria.
  Invita pertanto a concentrare l'azione emendativa sulla definizione di norme che tutelino l'interesse pubblico, in presenza dell'interesse privato della concessionaria. Comprendendo l'esigenza di evitare il più possibile eventuali contenziosi, giudica la disciplina contenuta nel decreto già una buona base di partenza, sia in ordine alla limitazione di futuri ricorsi sia in ordine alla celere ricostruzione del ponte Morandi, le cui risorse, in caso di mancato pagamento da parte del concessionario, saranno anticipate dallo Stato che poi si rivarrà sul soggetto privato.
  A quanti chiedevano le motivazioni dell'assenza di disposizioni che quantificassero l'onere per i rimborsi a cittadini e imprese risponde che al momento dell'emanazione del decreto-legge era ancora in corso l'istruttoria avviata dalla Regione Liguria al riguardo, ma assicura che in sede di conversione tale tema sarà affrontato ed adeguatamente risolto.
  Quanto all'analisi dei tempi di intervento del Governo, sui quali sono state mosse numerose critiche da parte delle forze di opposizione, ricorda che rappresentanti del Governo erano presenti a Genova un'ora dopo il tragico crollo del ponte, coordinando le azioni di recupero e rinforzando il presidio dei Vigili del fuoco. Due giorni dopo il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato, ha stanziato 5 milioni per le prime emergenze e ha nominato un Commissario straordinario. Il 18 agosto sono stati stanziati ulteriori 28,5 milioni di euro che hanno consentito, in un solo mese, cosa mai avvenuta in passato, di ricollocare tutti gli sfollati, attraverso il pieno coordinamento tra Governo ed enti locali, che a partire dall'evento hanno sempre tenuto un dialogo fattivo e proficuo. Il 27 agosto è stata riaperta una prima linea ferroviaria e il 15 settembre è stata attivata una viabilità alternativa che, anche a seguito dell'intervento del Vicepresidente del Consiglio Di Maio, ha potuto attraversare l'area dell'Ilva. Il 26 settembre sono state riaperte le linee ferroviarie Bastioni e Sommergibile, al servizio del porto di Genova.
  Quanto alle motivazioni del ritardo nell'emanazione del decreto-legge, annunciato per la prima volta il 13 settembre e pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 28 settembre, fa presente la difficoltà nella raccolta e valutazione di tutte le istanze provenienti dal territorio e da tutti soggetti coinvolti e la necessità di inserire nel provvedimento disposizioni relative ad altre emergenze che si è ritenuto di voler affrontare con la stessa urgenza.
  Esprime apprezzamento per l'attenzione mostrata dalle Commissioni, che si sono recate a Genova ancor prima della presentazione di un provvedimento al Parlamento e sottolinea, come ben noto ai commissari presenti, la difficoltà di poter in quel momento definire misure efficaci ad affrontare l'emergenza, non essendoci ancora sufficienti elementi di valutazione.
  Consapevole della necessità di stanziare ulteriori risorse a beneficio dei soggetti coinvolti nel crollo del ponte Morandi e di intervenire su altre tematiche urgenti, come ad esempio l'introduzione della cassa integrazione guadagni in deroga, auspica che vi sia una collaborazione proficua tra le forze di maggioranza e di opposizione e che ci si concentri sulle Pag. 16tematiche più urgenti da affrontare, delineando una strada condivisa che faccia uscire la città di Genova dall'emergenza e definisca e chiuda tutte le partite apertesi a seguito dei recenti eventi sismici che hanno colpito il centro Italia.
  Ritiene inopportuno affrontare all'interno del provvedimento il tema delle grandi opere, che, pur legate al territorio ligure, costituiscono un argomento di carattere politico estraneo alle questioni oggetto del decreto.
  Auspica che quello che uscirà dal decreto-legge diventi un modello efficace per affrontare ulteriori emergenze che dovessero verificarsi e valuta molto positivamente l'attenzione data dal provvedimento al tema della prevenzione e del monitoraggio delle infrastrutture finalizzato ad un loro adeguamento. Osserva che il sistema infrastrutturale italiano è caratterizzato da costi di gestione molto più alti di quelli di altri Paesi europei a causa di numerosi viadotti e gallerie presenti sul territorio. Si augura quindi che un cambio di mentalità che focalizzi l'attenzione sulla programmazione degli interventi in ragione della loro urgenza possa evitare il deterioramento della rete infrastrutturale e il ripetersi di eventi come quello accaduto a Genova lo scorso 14 agosto.

  Alessandro MORELLI, presidente, dichiara quindi conclusa la discussione sulle linee generali.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.25 alle 15.30.