CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2018
71.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 ottobre 2018. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 13.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella giornata di martedì 9 ottobre scorso.

  Stefania PEZZOPANE (PD) premettendo che quella in corso è una discussione importante in quanto prelude alla manovra di bilancio, sottolinea il disagio di dover discutere su un testo che è stato oggetto di numerose e recenti bocciature. Richiamando le considerazioni già svolte dalla collega Braga nella seduta di ieri – i cui contenuti critici sono oggetto di una proposta di parere alternativo del suo Gruppo – ritiene il documento in esame confuso, contraddittorio e irrealistico e, diversamente da quanto si afferma, del tutto inadeguato a rispondere agli interessi e alle aspettative del popolo.
  Fa presente che è la terza volta che la Commissione affronta la materia delle emergenze e esprime forte sorpresa per l'assenza di qualsivoglia misura di prevenzione sismica. Pur condividendo la conferma delle misure di agevolazione cosiddette sisma bonus, osserva che non vi è alcuna proposta alternativa conseguente alla soppressione delle strutture Casa Italia e Italiasicura. Rileva, inoltre, che non è esplicitato l'intendimento del Governo sui temi importantissimi della difesa del suolo e della gestione dell'acqua.

  Tommaso FOTI (FdI) sottolinea preliminarmente la forte discrasia tra la situazione tendenziale dell'economia italiana e le aspirazioni della maggioranza enunciato nel documento programmatico. Viene peraltro giustamente evidenziato che l'attuale congiuntura rischia finanche una evoluzione in senso peggiorativo, a seguito del preventivato aumento del costo del Pag. 139petrolio nel 2019 e la possibilità che i dazi applicati dagli Stati Uniti ad acciaio e alluminio siano estesi al settore automobilistico.
  In contraddizione con il tanto annunciato cambio di passo, il documento appare a suo avviso quasi fotocopiato dai precedenti, del tutto privo di ogni originalità rispetto al passato, essendo l'inversione di tendenza degli investimenti pubblici un leit motiv di tutti i documenti economico-programmatici del passato.
  Osserva che le previsioni contenute nel Documento, secondo le quale dei 150 milioni di investimento 118 milioni sarebbero immediatamente cantierabili, potrebbero essere realistiche solo nel caso in cui si prevedessero per ogni opera pubblica procedure semplificate e derogatorie del codice degli appalti, come si è fatto per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova. La realtà invece vede avanzare con molta fatica e per periodi che si prolungano in anni e decenni le procedure di svolgimento del lavori pubblici.
  Fa presente che le pubbliche amministrazioni hanno difficoltà a trovare al loro interno livelli di progettazione adeguati e osserva che questa difficoltà sarà aggravata dalla cosiddetta «quota 100» che indurrà chi ne ha la possibilità ad andare in pensione, sguarnendo gli uffici del personale di più lunga esperienza che – almeno questo è l'auspicio – verrà rimpiazzato da dipendenti che dovranno maturare la medesima esperienza, con i fisiologici ritardi nella realizzazione delle opere che ognuno può immaginare.
  Giudica una assoluta utopia immaginare che un miliardo e mezzo di euro di opere diffuse possa invertire la tendenza del PIL, circostanza che non può prescindere dalla realizzazione delle grandi opere che, come noto, invece subisce una battuta d'arresto legata all'improvvisa esigenza di rinnovare per una ennesima volta l'analisi costi/benefici.
  Stigmatizza l'assenza del tema della logistica, essendo l'Italia, per vocazione geografica, la piattaforma logistica del Mediterraneo e ritiene una riflessione sulla logistica assai più produttiva delle infrastrutture ipotizzate nel Documento, come ad esempio la costruzione di piste ciclabili, certamente di aiuto per lo sviluppo del turismo ma che non incidono significativamente sullo sviluppo del Paese.
  Giudica necessario un ripensamento al tema dell'edilizia pubblica, esplicitando gli interventi che si intendono mettere in campo. Osserva che la situazione attuale è ben diversa da quella degli anni Sessanta e che il Governo deve dare una risposta sociale alla pari di quella data dagli altri Paesi europei.
  Sottolinea l'importanza del tema della rete idrica e fa presente che il project financing, se si vogliono avere investitori, deve contenere progetti bancabili.
  Esprime perplessità sull'elenco dei collegati alla legge di stabilità che, da un lato appaiono fin troppo numerosi e dall'altro lato, riguardano per la maggior parte materie di relativo interesse.
  Quanto al patrimonio dello Stato, giudica necessario fare una riflessione approfondita che valuti, in luogo dell'alienazione dei beni, il loro recupero o la trasformazione per altro utilizzo. A tale riguardo ritiene contraddittoria la sbandierata assenza di alloggi per le Forze di polizia in presenza di numerose caserme chiuse.
  Auspica, in conclusione, che nel programma di lavoro indicato dal documento in esame, che copre un raggio di cinque anni, vengano date risposte ai numerosi interrogativi che emergono in questa prima fase.

  Rossella MURONI (LeU) riconosce come molti degli obiettivi enunciati dal documento in esame siano in linea di principio del tutto condivisibili, quali ad esempio l'innovazione ambientale, la lotta contro i cambiamenti climatici, le sfide energetiche e lo slancio verso le energie rinnovabili, la previsione di realizzare infrastrutture leggere diffuse sul territorio – ivi compresa la rete cicloviaria – che possono apportare grandi benefici ai territori. Deve tuttavia rilevare come essi rimangano del tutto indefiniti, laddove non è indicato alcuno strumento concreto per la loro attuazione. Pag. 140
  Ad esempio, riguardo al tema dei canoni è imprecisato se l'intervento annunciato dal Governo andrà nella direzione di rivederne l'importo, soprattutto per quanto riguarda i beni ad alto impatto ambientale, quali le concessioni balneari, le attività estrattive, nonché all'attenzione dell'opinione pubblica quali le concessioni autostradali.
  Ritiene i sussidi per l'autotrasporto previsti nel documento in radicale conflitto con il principio della mobilità sostenibile e con l'obiettivo emissioni zero e ritiene un'occasione mancata non aver cominciato proprio in questo documento a delineare una nuova politica della mobilità che parta dalle città. Stigmatizza l'assenza di un progetto sulla riqualificazione delle periferie urbane e di misure di fiscalità ambientale che premino l'economia circolare.
  Pur apprezzando il tentativo del Governo di mettere in campo obiettivi ambiziosi, osserva che non viene in alcun modo fatto riferimento a quella che ritiene ormai un'emergenza nazionale, ossia il tema della riqualificazione della rete idrica, da affrontare immediatamente, anche in ragione della procedura di infrazione avviata nei confronti dell'Italia.
  Ritiene indispensabile, sempre nel quadro della promozione della mobilità sostenibile, che il Governo, in luogo dei contributi ai fossili presenti nel documento, preveda forti investimenti sul ferro, con indicazioni molto stringenti, volti al miglioramento ambientale e alla riduzione delle emissioni inquinanti.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) fa presente che la Commissione, in conseguenza del ritardo con il quale è stato presentata al Parlamento la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, si trova nella condizione di non poterne svolgere un esame approfondito, anche per la coincidenza con l'esame assai impegnativo del decreto-legge cosiddetto «emergenze».
  Una prima valutazione del documento tuttavia fa già intendere che si tratta di un libro dei sogni, dove tutti gli enunciati sono altamente condivisibili, in particolare quelli relativi alla tutela del suolo e alla prevenzione del rischio idrogeologico, che affligge in particolare la regione da cui proviene, ma rispetto ai quali non vengono esplicitati gli strumenti con i quali attuare le misure che si intendono mettere in campo.
  Sottolinea che la Commissione si troverà a breve ad affrontare il tema della gestione dell'acqua e della rete idrica, sul quale gli italiani si sono chiaramente espressi con una consultazione referendaria, che pone non pochi problemi a partire dai materiali di cui sono fatte le condotte sotterranee, per lo più di cemento amianto.
  Osserva che nel documento in esame non sono contenute le misure più volte enunciate dal Ministro Costa, da ultimo nell'audizione sulle linee programmatiche svoltasi davanti alla Commissione, e pur comprendendo che i tempi di elaborazione del documento non hanno consentito l'inserimento di tutto quanto enunciato in via di principio, ritiene alcune di esse imprescindibili e meritevoli di una particolare urgenza.

  Vincenza LABRIOLA (FI) osserva che si sarebbe aspettato un reale e concreto cambio di passo su tematiche importante sia per rispettare gli accordi presi in sede europea sia per garantire ai cittadini condizioni di vivibilità migliori delle attuali.
  Ricorda che nell'ambito del provvedimento di riordino dei Ministeri era stata prevista la perimetrazione delle zone della terra dei fuochi, che non sono presenti nel documento in esame. Al pari non sono presenti le risorse per garantire monitoraggi sanitari gratuiti nella terra dei fuochi, che auspica di trovare nella legge di bilancio. Stigmatizza altresì l'assenza di misure relative al tema della rete idrica, così come di numerose altre misure promesse finora dal Governo, che non hanno trovato ancora specifica attuazione.

  Adriano VARRICA (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).Pag. 141
  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che è pervenuta una proposta di parere alternativo da parte del gruppo del PD (vedi allegato 2).

  Chiara BRAGA (PD), intervenendo in sede di dichiarazione di voto, intende motivare le ragioni della contrarietà del proprio Gruppo, In particolare, tra le tante criticità. sottolinea come la spesa programmata per investimenti 2019 cresca solo dello 0,2 per cento del PIL, rispetto al tendenziale, incremento esiguo rispetto alle esigenze di sostegno agli investimenti pubblici per manutenere il territorio e la rete di infrastrutture, stigmatizza il fatto che l'analisi costi/benefici non tenga conto del lavoro di project review già realizzato dal precedente Governo, rileva l'assenza di una strategia di intervento sulle aree urbane, sulla messa in sicurezza sismica del territorio, fatto salvo l'impegno condivisibile di stabilizzare il sisma bonus e l'eco bonus e di una politica efficace di fiscalità ambientale.
  Rinvia in ogni caso alla proposta di parere alternativo presentata dal gruppo per una maggiore e più articolata evidenziazione della critiche politiche al documento in esame.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, pone in votazione la proposta di parere del relatore, con l'avvertenza che, ove approvato, sarà preclusa la votazione della proposta di parere alternativo.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 1), risultando pertanto preclusa la votazione della proposta di parere alternativo (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13.50.

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