CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 ottobre 2018
68.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 4 ottobre 2018. — Presidenza del presidente Filippo GALLINELLA.

  La seduta comincia alle 10.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a un piano pluriennale di ricostituzione del pesce spada del Mediterraneo e recante modifica dei regolamenti (CE) n. 1967/2006 e (UE) 2017/2107.
COM(2018) 229 – C8-0162/2018 – 2018/0109(COD).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dell'atto in oggetto, rinviato nella seduta del 19 settembre 2018.

  Filippo GALLINELLA, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 19 settembre scorso il relatore, onorevole Viviani, ha svolto la relazione introduttiva. Ricorda altresì che la Commissione ha quindi audito i rappresentanti italiani presso la Commissione Pesca del Parlamento europeo, congiuntamente alla XIV Commissione, e, nella giornata di ieri, il professor Fulvio Garibaldi, docente presso il Dipartimento scienze della terra, dell'ambiente e della vita (Distav) dell'Università degli studi di Genova.

  Lorenzo VIVIANI (Lega), relatore, sottolinea preliminarmente il rilevante contributo offerto nell'approfondimento dei diversi aspetti della disciplina in esame, dalle audizioni degli europarlamentari italiani della Commissione Pesca e dal professor Garibaldi. Evidenzia, inoltre, che il professor Garibaldi, affrontando anche in generale il tema della gestione dei grandi pesci pelagici del Mediterraneo, ha fornito riflessioni interessanti in vista delle prossime decisioni che dovranno essere assunte dall'ICCAT con le quali dovranno poi coordinarsi alcune norme contenute nella proposta di regolamento in oggetto. Pag. 113
  Nella valutazione della proposta di regolamento in esame, invita i colleghi a non fermarsi alla mera analisi della formulazione delle norme, ma ad approfondire l'aspetto delle implicazioni pratiche connesse alla loro applicazione nella realtà italiana. Ricordato che l'attività delle Marinerie italiane si caratterizza prevalentemente per la pratica della pesca artigianale e osservato che la pesca del pesce spada – anche riportando la sua personale esperienza – è tra le più difficili e gravose, ritiene che alcune norme del regolamento introducano, rispetto a quanto stabilito in sede ICAAT, vincoli ulteriori, talvolta neanche supportati dal buon senso, che rischiano di risultare vessatori nei confronti dei pescatori. Rammenta, infatti, a tal riguardo, che gli operatori del settore sono già tenuti a rispettare complessi adempimenti burocratici di derivazione europea, che, se aggravati ulteriormente, produrranno l'effetto di trasformare i pescatori nell'anello debole del sistema.
  Osserva, quindi, in linea con quanto emerso nell'audizione degli europarlamentari, che alcune norme del regolamento sono prive di senso logico e che altre mal si adattano alla realtà dei pescherecci italiani. Si sofferma, a titolo di esempio, sull'articolo 20, comma 2, che, nell'aumentare dal 5 al 20 per cento delle navi con palangari pelagici dedite alla cattura del pesce spada la presenza di osservatori scientifici su tali imbarcazioni – obiettivo di per sé più che condivisibile – mal si adatta alla realtà italiana caratterizzata da piccole imbarcazioni e da stringenti regole internazionali sulla sicurezza in mare che costringerebbero i pescatori a ulteriori gravosi adempimenti burocratici.
  Analoghe riflessioni svolge con riferimento all'obbligo di installazione del VMS (Vessel Monitoring System) per tutte le imbarcazioni autorizzate alla pesca del pesce spada superiori a 12 metri di lunghezza, introdotto dall'articolo 18 della proposta di regolamento, nonché all'obbligo della notifica preventiva di rientro nel porto e sbarco con un anticipo di 4 ore per le barche autorizzate di lunghezza inferiore a 12 metri, di cui all'articolo 24. Concordando con le osservazioni svolte in audizione dal professor Garibaldi, rileva come in entrambi i casi si introducano pratiche che comportano costi eccessivi o che si traducono in adempimenti meramente burocratici, che rischiano di danneggiare l'attività delle Marinerie italiane.

  Filippo GALLINELLA, presidente, non essendovi richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.15 alle 10.25.