CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 settembre 2018
59.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 9

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 18 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI.

    La seduta comincia alle 9.05.

Indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge C. 791 Salafia, recante disposizioni in materia di azione di classe.
(Deliberazione).

  Giulia SARTI, presidente, sulla base di quanto convenuto dall'ufficio di presidenza, Pag. 10integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione svoltasi giovedì 13 settembre 2018 ed essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, propone lo svolgimento di un'indagine conoscitiva, ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, in relazione all'esame della proposta di legge C. 791 Salafia, recante disposizioni in materia di azione di classe.
  Fa presente, quindi, che l'indagine conoscitiva prevede le audizioni di rappresentanti di Confindustria, di Confcommercio, dell'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici (ANIA), dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI), dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (CNCU), di professori universitari esperti della materia e di altri soggetti comunque interessati alla tematica oggetto del provvedimento.
  Al fine di garantire il rispetto dei tempi previsto per ciascuna audizione, propone di prevedere due interventi di due minuti ciascuno per ogni gruppo, in modo da lasciare spazio alle repliche degli auditi.

  Enrico COSTA (FI), nel precisare di essere favorevole a che la Commissione avvii un'indagine conoscitiva in merito all'esame del provvedimento in titolo, esprime perplessità circa le modalità organizzative della medesima. Rammenta, infatti, che la finalità di un'indagine conoscitiva è quella di fornire contributi da parte di esperti della materia ai gruppi parlamentari affinché questi ultimi possano, sulla base degli stessi, predisporre eventuali emendamenti volti a migliorare il testo all'esame della Commissione. Ritiene che per il provvedimento in discussione tale finalità non possa essere perseguita, essendo stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti (previsto per le ore 10 della giornata di domani) in maniera eccessivamente ravvicinata rispetto alla conclusione dell'indagine stessa. Chiede, quindi, alla presidenza se la Conferenza dei Presidenti di gruppo abbia già calendarizzato il provvedimento per la prossima settimana.

  Giulia SARTI, presidente, nel replicare al collega Costa, comunica che, non essendo stato ancora inserito il provvedimento in esame nel calendario dei lavori dell'Assemblea della prossima settimana, nell'ufficio di presidenza odierno sarà valutata l'opportunità di differire il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Enrico COSTA (FI) precisa che le osservazioni testé formulate sono riferite al metodo di lavoro e non al merito del provvedimento e auspica che per il futuro i lavori della Commissione non debbano prevedere accelerazioni su provvedimenti non inseriti nel calendario dei lavori dell'Assemblea.

  Giulia SARTI, presidente, rammenta che nello scorso ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, aveva precisato di aver saputo per le vie brevi che il provvedimento avrebbe potuto essere inserito nel calendario dell'Assemblea entro il mese di settembre e sulla base di tale eventualità aveva programmato i lavori della Commissione. Nel constatare che, invece, il provvedimento non risulta attualmente inserito nel calendario dell'Assemblea, ribadisce che nell'Ufficio di presidenza che si terrà nella giornata odierna si valuterà l'opportunità di prorogare il termine per la presentazione degli emendamenti.

  Walter VERINI (PD) ritiene che i rilievi sollevati dal collega Costa siano pertinenti e che la richiesta rivolta ai gruppi parlamentari di indicare con la massima urgenza eventuali nominativi di soggetti da audire nell'ambito della indagine conoscitiva che la Commissione è chiamata oggi a deliberare, sia stata quantomeno discutibile. Ciò premesso, fa presente che il gruppo del Partito Democratico ha comunque deciso di indicare alcuni esperti da convocare in audizione in considerazione dell'importanza del provvedimento da esaminare che, nella scorsa legislatura, era Pag. 11stato approvato all'unanimità dall'Assemblea. Precisa, inoltre, che sebbene il Regolamento contempli tempi più rapidi per l'esame di provvedimenti già approvati in Aula nel corso della legislatura precedente, le Commissioni non sono tenute comunque ad iniziare l'esame degli stessi prima del loro inserimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea. Auspica, quindi, il rispetto sostanziale, oltre che formale, delle prerogative della Commissione per il prosieguo della legislatura. Considerando, quindi, chiuso «l'incidente» odierno, invita la presidenza a non tenere rapporti preferenziali con alcuni gruppi parlamentari, ma a svolgere un ruolo imparziale nella conduzione dei lavori.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) osserva che nella scorsa legislatura presso il Senato il provvedimento in materia di class action era stato assegnato alle Commissioni riunite Giustizia Industria, Commercio e Turismo. Ritiene che sarebbe opportuno allargare l'ambito dell'indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 791, prevedendo l'audizione anche di ricercatori e di esperti di economia, per valutare se dall'entrata in vigore della stessa possa derivare una minore appetibilità sul piano imprenditoriale del nostro Paese rispetto a quello che è il contesto economico finanziario attuale.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che al termine della seduta odierna della Commissione è convocato l'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi durante il quale si discuterà in merito al prosieguo dei lavori sul provvedimento in titolo.

  Enrico COSTA (FI) chiede ai sensi di quale disposizione del Regolamento la Commissione stia deliberando l'indagine conoscitiva sulla proposta di legge C. 791.

  Giulia SARTI, presidente, precisa che la Commissione è chiamata a deliberare l'indagine conoscitiva in titolo ai sensi dell'articolo 79, comma 5, del Regolamento, essendo stata acquisita l'intesa con il Presidente della Camera ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del medesimo Regolamento.

  Enrico COSTA (FI), richiamando il disposto dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento che prevede l'intesa con il presidente della Camera per lo svolgimento di indagini conoscitive, si chiede come sia possibile autorizzare un'indagine conoscitiva su un provvedimento la cui discussione in Aula potrebbe essere prevista tra pochissimi giorni. Nello stigmatizzare la circostanza che nel corso della seduta dell'11 settembre scorso, alla sua richiesta di svolgere un'indagine conoscitiva in materia di intercettazioni la presidenza ha replicato che tale richiesta avrebbe dovuto essere valutata dall'Ufficio di presidenza, ritiene opportuno che la Commissione adotti un criterio univoco in materia di indagini conoscitive.

  Giulia SARTI, presidente, nel sottolineare nuovamente che nel corso dell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi convocato per la giornata odierna, sarà discussa nuovamente l'articolazione dei lavori in sede referente sulla proposta di legge C. 791, ribadisce la proposta di svolgimento di un'indagine conoscitiva in relazione all'esame della proposta di legge C. 791 Salafia, recante disposizioni in materia di azione di classe.

  La Commissione approva la proposta della presidente.

  La seduta termina alle 9.25.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 18 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI.

  La seduta comincia alle 9.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna Pag. 12sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

Audizione di Giovanni Doria, professore di diritto privato presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», di Arnaldo Morace Pinelli, professore di diritto privato presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», di Paolo Papanti Pelletier, professore di diritto civile presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», di Vincenzo Vigoriti, professore di diritto privato comparato presso l'Università degli studi di Firenze, e di Ilaria Pagni, professoressa di diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Firenze.
(Svolgimento e conclusione).

  Giulia SARTI, presidente, introduce l'audizione.

  Giovanni DORIA, professore di diritto privato presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», Arnaldo MORACE PINELLI, professore di diritto privato presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», Paolo PAPANTI PELLETIER, professore di diritto civile presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», Vincenzo VIGORITI, professore di diritto privato comparato presso l'Università degli studi di Firenze e Ilaria PAGNI, professoressa di diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Firenze, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e considerazioni, i deputati Angela SALAFIA (M5S), Marzia FERRAIOLI (FI), Alfredo BAZOLI (PD), Pierantonio ZANETTIN (FI) e Ingrid BISA (Lega).

  Paolo PAPANTI PELLETIER, professore di diritto civile presso l'Università degli studi di Roma «Tor Vergata», Vincenzo VIGORITI, professore di diritto privato comparato presso l'Università degli studi di Firenze e Ilaria PAGNI, professoressa di diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Firenze, forniscono chiarimenti in merito ai quesiti posti.

  Giulia SARTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU).
(Svolgimento e conclusione).

  Giulia SARTI, presidente, introduce l'audizione.

  Maria IACONIS, rappresentante dell'Unione per la difesa dei consumatori, Marco GAGLIARDI, rappresentante del Movimento consumatori, Silvia CASTRONOVI, rappresentante di Altroconsumo, Ivano GIACOMELLI, rappresentante dell'Associazione Codici e Marco RAMADORI, rappresentante del Codacons, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per porre quesiti e considerazioni i deputati Alfredo BAZOLI (PD), Angela SALAFIA (M5S), Franco VAZIO (PD) e Simone BALDELLI (FI).

  Silvia CASTRONOVI, rappresentante di Altroconsumo, Ivano GIACOMELLI, rappresentante dell'Associazione Codici, Marco GAGLIARDI, rappresentante del Movimento consumatori, Marco RAMADORI, rappresentante del Codacons, e Maria IACONIS, rappresentante dell'Unione per la difesa dei consumatori forniscono chiarimenti in merito ai quesiti posti.

  Giulia SARTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione. Sospende, quindi, brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.20, riprende alle 12.30.

Pag. 13

Audizione di rappresentanti di Confindustria e di Confcommercio.
(Svolgimento e conclusione).

  Giulia SARTI, presidente, introduce l'audizione.

  Antonio MATONTI, direttore area affari legislativi di Confindustria, e Roberto CERMINARA, responsabile settore commercio e legislazione d'impresa di Confcommercio, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione

  Intervengono per porre quesiti e considerazioni i deputati Angela SALAFIA (M5S), Giusi BARTOLOZZI (FI), Mario PERANTONI (M5S), Felice Maurizio D'ETTORE (FI), Simone BALDELLI (FI) e Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), nonché la presidente Giulia SARTI.

  Antonio MATONTI, direttore area affari legislativi di Confindustria, e Roberto CERMINARA, responsabile settore commercio e legislazione d'impresa di Confcommercio forniscono chiarimenti in merito ai quesiti posti.

  Giulia SARTI, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.25.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 18 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 13.50.

Schema di decreto legislativo recante disciplina dell'esecuzione delle pene nei confronti dei condannati minorenni.
Atto n. 20.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 6 settembre 2018.

  Devis DORI (M5S), relatore, nel rammentare che lo schema di decreto legislativo all'esame della Commissione è stato elaborato da un Esecutivo che nella scorsa legislatura era sostenuto da una diversa maggioranza, evidenzia di aver utilizzato, nell'elaborazione della proposta di parere sullo stesso, un approccio non preclusivo, bensì volto a dotare le strutture che si occupano dell'esecuzione della pena nei confronti dei condannati minorenni di una nuova disciplina, attesa da oltre quaranta anni.
  Ciò premesso, presenta ed illustra una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in discussione (vedi allegato 1), soffermandosi, in particolare, sull'illustrazione della condizione numero 1), volta a prevedere l'introduzione di una disposizione diretta a precisare che, relativamente alla misura dell'affidamento terapeutico, trovi applicazione la disciplina generale di cui all'articolo 94 del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 e sull'osservazione di cui alla lettera a) della proposta di parere, diretta a rendere l'articolo 2, comma 3, dello schema di decreto legislativo chiaramente compatibile con la costante giurisprudenza della Corte costituzionale in ordine al divieto di automatismi e preclusioni per i minori di età.

  Giulia SARTI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, invita i gruppi parlamentari a far pervenire entro le ore 10 della giornata di domani, mercoledì 19 settembre, eventuali ulteriori osservazioni al fine di consentire al relatore di valutarle in vista della deliberazione della Commissione. Pag. 14Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale.
Atto n. 37.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 13 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, avverte che sullo schema di decreto legislativo in discussione è pervenuto il parere del Garante per la protezione dei dati personali e che pertanto la Commissione è in grado di concludere l'esame del provvedimento.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, nel presentare ed illustrare una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 2) sul provvedimento in discussione, evidenzia, in particolare, che l'articolo 2 del provvedimento, nel modificare l'articolo 5, comma 1, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, sostituisce il limite finale di conservazione delle iscrizioni, attualmente individuato nel compimento, da parte del soggetto intestatario delle stesse, dell'ottantesimo anno di età, con quello del decorso di cento anni dalla nascita della persona cui si riferiscono, anche se anteriormente deceduta. Osserva che, secondo quanto evidenziato dalla relazione illustrativa, la disposizione trova la sua ratio giustificativa nell'esigenza di allineare il nostro ordinamento «a quanto previsto nella maggior parte degli altri Paesi europei». Evidenzia, inoltre, che, come già evidenziato dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, nella relazione approvata nella seduta del 27 aprile 2016 (DOC XXIII, n. 13) non è ancora disponibile una aggregazione sistematica e unitaria dei dati. Ritiene opportuno che il Governo agisca per risolvere tale problematica, di natura burocratica.

  Giulia SARTI, presidente, invita i gruppi parlamentari a far pervenire entro le ore 10 della giornata di domani, mercoledì 19 settembre, eventuali ulteriori osservazioni al fine di consentire al relatore di valutarle in vista della deliberazione della Commissione.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE) concorda con l'osservazione del relatore in merito alla necessità di una aggregazione sistematica e unitaria dei dati, ma rileva che tuttavia nella proposta di parere testé illustrata tale osservazione non è prevista.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, nel replicare al collega Vitiello, fa presente di non aver predisposto alcuna osservazione in tal senso, essendo tale aggregazione già prevista dalla normativa. Ritiene, invece, opportuno sollecitare l'Esecutivo, affinché si addivenga velocemente ad un adeguamento amministrativo.

  Enrico COSTA (FI) pone all'attenzione della Commissione la questione dei «carichi già pendenti». Sottolinea il diritto, attualmente non garantito, per coloro nei confronti dei quali è stata emessa una sentenza di assoluzione o di archiviazione a che non sia ulteriormente evidenziato il fatto di essere stati soggetti indagati.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, nel concordare con il collega Costa, osserva come la questione dallo stesso sollevata, degna di attenzione in quanto danneggia le persone oneste, non costituisca un problema normativo, bensì un ritardo amministrativo.

  Carmelo MICELI (PD) ritiene che il problema sia squisitamente di mancanza di previsione normativa. Osserva, infatti, che la legge non prevede un termine entro il quale debba avvenire la cancellazione Pag. 15dei carichi pendenti dal casellario giudiziale, che, invece, dovrebbe essere contestuale alla sentenza di archiviazione o di assoluzione. Nel constatare che sulla questione vi è la convergenza da parte di tutti i gruppi parlamentari, auspica che sia possibile prevedere una disposizione volta a stabilire termini stringenti per la cancellazione.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, nel concordare con le osservazioni testé formulate dai colleghi, osserva che dovrebbe essere previsto un sistema informatico che nel momento in cui viene registrata la sentenza di assoluzione o di archiviazione automaticamente aggiorni il casellario giudiziale. In tal proposito, ritiene che la Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati del Ministero della Giustizia dovrebbe attivarsi per risolvere tale criticità.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE) osserva che la banca dati delle Forze di Polizia, la cui gestione è demandata al Ministero dell'Interno, è dissociata da quelle del casellario giudiziale e dei carichi pendenti. Ritiene, pertanto, necessario il coinvolgimento anche del Ministero dell'interno.

  Manfredi POTENTI (Lega) esprime soddisfazione per le modifiche apportate dallo schema di decreto legislativo all'esame della Commissione all'articolo 28 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, evidenziando come tale articolo abbia fatto insorgere problemi di non poco conto per coloro che hanno commesso reati di scarso rilievo.

  Marzia FERRAIOLI (FI) evidenzia che sarebbe opportuno prevedere un'aggregazione sistematica anche con il casellario giudiziale europeo.

  Luca Rodolfo PAOLINI (Lega), relatore, con riferimento alle considerazioni della collega Ferraioli precisa che la revisione della disciplina del casellario giudiziale, perseguendo l'obiettivo della semplificazione del procedimento e della riduzione degli adempimenti amministrativi, dovrebbe conseguentemente agevolare l'aggiornamento delle informazioni anche a livello di casellario giudiziale europeo. Riconosce tuttavia che il provvedimento in esame non persegue l'allineamento contestuale dei dati del casellario giudiziale nazionale con quelli del casellario giudiziale europeo. A tale proposito, propone di esprimere un parere favorevole sullo schema in esame, rinviando eventualmente ad una successiva proposta di legge la soluzione delle criticità evidenziate sia con riguardo al termine entro il quale debba avvenire la cancellazione dei carichi pendenti dal casellario giudiziale sia per quanto concerne l'aggregazione sistematica anche con il casellario giudiziale europeo. Evidenzia comunque la difficoltà di incidere con uno strumento normativo sulla funzionalità e sulle procedure organizzative degli uffici, posto che le questioni sollevate attengono a problemi di carattere tecnico, prima ancora che burocratico.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, con riguardo ai profili normativi, ricorda che lo schema in esame, intervenendo in materia nei limiti dei principi e dei criteri direttivi dettati dalla delega contenuta nel comma 18 dell'articolo 1 della legge n. 103 del 2017, non avrebbe potuto affrontare anche gli altri aspetti evidenziati. Ringraziando comunque i colleghi per le sollecitazioni scaturite dal dibattito, manifesta l'intenzione del Governo di intervenire, già nel prossimo disegno di legge di bilancio, per ovviare alla conclamata carenza di organico e di risorse finanziarie del settore della giustizia.

  Carmelo MICELI (PD), con particolare riguardo alla carenza di organico, sottopone al sottosegretario l'annosa questione dei soggetti risultati idonei all'ultimo concorso da assistenti giudiziari, proponendo di procedere allo scorrimento della graduatoria.

Pag. 16

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI nel ricordare che il Ministro Bonafede si è già pronunciato sulla questione, evidenzia come si sia già proceduto all'assunzione di 600 idonei. Manifesta la volontà del Governo ad utilizzare tutti gli strumenti a disposizione, dallo scorrimento delle graduatorie all'indizione di concorsi straordinari, allo scopo di risolvere il problema della carenza di personale.

  Giulia SARTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante riforma dell'ordinamento penitenziario.
Atto n. 39.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 13 settembre 2018.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, con riferimento alle richieste in tal senso avanzate nel corso della seduta del 12 settembre, deposita agli atti della Commissione, perché venga messo a disposizione dei suoi componenti, il documento consegnato dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome nella seduta del 6 settembre scorso della Conferenza Unificata, contenente gli emendamenti allo schema di decreto (vedi allegato 3).

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 4), riservandosi una sua eventuale integrazione anche alla luce della documentazione depositata dal Governo.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), con riferimento al comma 5 del nuovo articolo 11 della legge 46 luglio 1975, n. 354, introdotto dall'articolo 1 dello schema in esame, esprime la propria soddisfazione per il fatto che, pur in assenza del pericolo di fuga, si possa disporre il piantonamento dei detenuti e degli internati degenti presso strutture sanitarie esterne di diagnosi e di cura, nell'eventualità che sia necessario tutelare l'incolumità personale di soggetti terzi. Sempre a proposito del medesimo comma, ritiene tuttavia che la formulazione adottata – in base alla quale i suddetti detenuti e internati «possono non essere sottoposti a piantonamento» – sia eccessivamente generica e ponga maggiori difficoltà interpretative e applicative rispetto alla disposizione vigente – dove si chiarisce che a disporre il piantonamento è l'autorità giudiziaria o in caso di urgenza il direttore dell'istituto – senza che siano chiare le ragioni della modifica del testo.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, prende atto delle considerazioni della collega, che si impegna a valutare ai fini di un'eventuale integrazione della proposta di parere.

  Carmelo MICELI (PD), con riferimento alla proposta di modifica dell'articolo 1, comma 1, alinea 2, dello schema in esame, avanzata dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, ritiene opportuno che venga mantenuto nel testo lo specifico riferimento al servizio farmaceutico. A tale proposito segnala infatti la grande difficoltà delle persone detenute a ricevere un'assistenza farmacologica di base, con particolare riferimento ai medicinali cosiddetti da banco, vuoi perché si tratta di prodotti a pagamento vuoi perché le carceri non ne sono dotate nella maggior parte dei casi. Auspica pertanto una attenta riflessione del Governo circa l'accoglimento integrale dell'emendamento proposto dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome.

  Mario PERANTONI (M5S), nel concordare con le considerazioni della collega Bartolozzi circa la non felice formulazione del comma 5 del nuovo articolo 11 della legge sull'ordinamento penitenziario, ipotizza che si sia voluto lasciare alla discrezionalità Pag. 17del magistrato la decisione di disporre il piantonamento.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) con riferimento all'intervento del collega Perantoni esprime la convinzione che in tal caso la disposizione avrebbe dovuto essere formulata in maniera più chiara, esplicitando tale ulteriore requisito.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI manifesta la disponibilità a fornire chiarimenti alle osservazioni svolte nel corso del dibattito nonché ad ulteriori rilievi che dovessero pervenire entro la giornata odierna.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, invita i colleghi a sottoporre eventuali ulteriori rilievi entro le ore 19 della giornata odierna in modo da valutarli in vista della deliberazione della Commissione sul parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 18 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni in materia di azioni di classe.
C. 791 Salafia.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 25 luglio 2018

  Giusi BARTOLOZZI (FI) rileva che le audizioni che si sono svolte nella mattinata odierna nel corso dell'indagine conoscitiva in merito all'esame della proposta di legge in titolo, hanno fornito importanti contributi evidenziando sulla materia oggetto del provvedimento uno spaccato ben diverso da quello emerso durante l'esame del provvedimento nella passata legislatura. Auspica pertanto che per la programmazione dei lavori su tale proposta di legge si comprenda che il tema in esso contenuto non può essere compresso in tempi eccessivamente ridotti.

  Alfredo BAZOLI (PD), nell'unirsi alle considerazioni testé svolte dalla collega Bartolozzi, auspica che alla Commissione siano sempre garantite le proprie prerogative, soprattutto quando deve esaminare temi delicati come quello oggetto della proposta di legge Salafia C. 791. Ritiene che le criticità emerse nel corso dell'audizione odierna abbiano consegnato alla Commissione spunti di riflessione che meritano un'approfondita valutazione. Evidenzia l'importanza, quindi, di non comprimere i tempi dell'esame su un provvedimento come quello in materia di azioni di classe che nella scorsa legislatura aveva registrato un'ampia convergenza da parte di tutte le forze politiche.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE), in considerazione dei molti problemi tuttora irrisolti evidenziati dai soggetti auditi, esprime le proprie perplessità sul testo all'esame della Commissione, pur trattandosi di un provvedimento approvato all'unanimità dalla Camera nel corso della precedente legislatura. Sottolinea in particolare la rilevanza di molte delle osservazioni avanzate dalla professoressa Pagni che, con grande competenza, ha evidenziato gli aspetti del provvedimento che necessitano di un intervento migliorativo. Inoltre, pur non condividendo le considerazioni di carattere politico svolte in audizione dal rappresentante del Codacons, ne condivide tuttavia l'invito a valutare attentamente i principi e i criteri direttivi di un efficace intervento in materia di azione di classe, a partire dalla scelta tra il sistema opt-in e il sistema opt-out. In terzo luogo, pur manifestando la propria Pag. 18generale perplessità circa i reali intendimenti dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori, evidenzia la fondatezza di alcuni rilievi dagli stessi evidenziati nel corso dell'audizione, a partire dall'obiezione del rappresentante del Codacons secondo cui i costi della pubblicità delle azioni di classe rischiano di ricadere sui consumatori. In conclusione, evidenzia la necessità di avere a disposizione tempi adeguati per un'attenta valutazione dei contenuti del provvedimento.

  Roberto CATALDI (M5S) esprime a titolo personale alcune considerazioni sul provvedimento in esame. In primo luogo, evidenzia il rischio che il lavoro svolto dalla Commissione potrebbe rivelarsi inutile nell'eventualità che il Governo, come ventilato, proceda ad unificare tutti i riti del processo civile. Inoltre, pur condividendo pienamente le finalità del provvedimento, volto a rendere effettiva l'azione di classe, ritiene indispensabile valutare le molte obiezioni avanzate dai soggetti auditi. Evidenzia in particolare il fatto che la formulazione del nuovo articolo 840-quinquies, invertendo il principio generale del codice civile secondo cui il pagamento anticipato delle eventuali spese legali spetta all'attore, prevede che quando è nominato un consulente tecnico, a pagare le spese, l'acconto e il compenso a quest'ultimo, sia il convenuto. Pone altresì l'attenzione sul rischio di porre in capo all'eventuale consulente tecnico un onere finanziario non sostenibile, considerato che, come previsto dal testo attuale, l'inottemperanza all'obbligo al pagamento delle spese di una delle parti non costituisce motivo di mancata accettazione o di rinuncia all'incarico. Considerate in conclusione le importanti riflessioni scaturite dalle audizioni odierne, invita tutti i colleghi a concentrarsi sugli aspetti più rilevanti e a lavorare per migliorare un testo che, lungi dall'essere contro le aziende, si prefigge di tutelare i cittadini che siano vittime di comportamenti sleali e scorretti.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.05.

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