CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 10 luglio 2018
33.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 10 luglio 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 11.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Anna ASCANI (PD) ricorda la sua richiesta, avanzata in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di attivazione delle forme di pubblicità di volta in volta consentite per le diverse sedute.

  Luigi GALLO, presidente, alla luce della richiesta avanzata dalla deputata Ascani, e non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

DL 55/2018: Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
C. 804 Governo.
(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che il decreto-legge sul quale la Commissione è chiamata ad esprimere il parere in sede consultiva alla Commissione Ambiente deve essere convertito entro il 28 luglio e che la Conferenza dei presidenti di gruppo ne ha previsto la discussione in Assemblea a partire da lunedì prossimo, 16 luglio. Propone quindi – se la relatrice ritiene che ve ne siano le condizioni – di esprimere il parere già oggi, con l'intesa che, se la Commissione Ambiente dovesse modificare il testo su aspetti di competenza della VII Commissione, nella mattina di giovedì, prima dell'inizio dei lavori di Aula, la Commissione si riunisca per esprimere un nuovo parere.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, ritiene, per quanto la riguarda, che vi siano le condizioni per esprimere il parere già oggi.

  Luigi GALLO, presidente, prende atto che non vi sono obiezioni a che si proceda all'espressione del parere nella seduta di oggi.

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  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, introducendo l'esame, premette che si limiterà a riferire sulle parti di competenza della VII Commissione, ovvero sulle disposizioni che si riscontrano negli articoli 08 e 011, introdotti dal Senato.
  Specifica che l'articolo 08 interviene sulla disciplina che regola l'inammissibilità ai contributi per la ricostruzione dei ruderi e degli edifici cosiddetti collabenti, cioè non produttivi di reddito in quanto malmessi e fatiscenti. Ricorda che, attualmente, il decreto-legge n. 189 del 2016 prevede l'erogazione di contributi per le spese di ricostruzione di edifici danneggiati dal sisma che nel 2016 ha colpito Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. L'articolo 10 del decreto-legge citato, nel testo anteriore alla modifica, precisa che non sono ammissibili a contributo gli edifici destinati ad abitazione o attività produttiva che al momento del terremoto non avevano i requisiti per essere impiegati come tali, perché collabenti, fatiscenti, inagibili per motivi statici o igienico-sanitari o privi di impianti e non allacciati alle reti di pubblici servizi. L'articolo in esame – oltre ad eliminare il riferimento alla mancanza di allacciamento alle reti di pubblici servizi, che pertanto non costituisce più causa di non accedibilità al contributo – dispone che le disposizioni testé richiamate non si applichino agli immobili formalmente dichiarati di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004).
  Introducendo l'articolo 011, ricorda che esso modifica la disciplina riguardante i soggetti attuatori degli interventi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali riguardanti gli immobili di proprietà degli enti ecclesiastici. In generale, i soggetti attuatori previsti dall'ordinamento vigente sono, a seconda del tipo di opera da realizzare: le Regioni interessate, il Ministero dei beni e delle attività culturali, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'Agenzia del demanio e le Diocesi. Le diocesi, in particolare, sono soggetti attuatori degli interventi su immobili di enti ecclesiastici per lavori di importo inferiore alla soglia di rilevanza comunitaria; per i lavori di importo superiore la funzione di soggetto attuatore è svolta invece dal Ministero dei beni e delle attività culturali.
  Sottolinea che la norma introdotta dal Senato prevede che anche i comuni – oltre alle diocesi – siano soggetti attuatori in materia di lavori sui beni degli enti ecclesiastici di importo sotto la soglia comunitaria. La norma Senato prevede inoltre che la funzione di soggetto attuatore possa essere svolta dal Ministero dei beni e delle attività culturali anche per gli interventi di importo inferiore alla soglia comunitaria, qualora per tali interventi non si siano proposte le diocesi. In generale, la norma introdotta dal Senato dispone che per i beni ecclesiastici il ruolo di soggetto attuatore possa essere assunto anche dalle Regioni interessate, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti o dall'Agenzia del demanio. La norma medesima puntualizza poi che gli interventi di competenza delle Diocesi di importo non superiore a 500 mila euro per intervento dovranno seguire, ai fini della selezione dell'impresa esecutrice, le procedure previste per la ricostruzione privata dal medesimo decreto-legge n. 189 del 2016, al comma 13 dell'articolo 6. È previsto infine che con ordinanza del commissario straordinario, sentiti il presidente della CEI e il Ministro dei beni e delle attività culturali, sono stabiliti le modalità di attuazione di questa disposizione, dirette ad assicurare il controllo, l'economicità e la trasparenza nell'utilizzo delle risorse pubbliche, nonché le priorità di intervento e il metodo di calcolo del costo del progetto. Entro sessanta giorni, deve essere istituito un tavolo tecnico presso la struttura commissariale per definire le procedure adeguate alla natura giuridica delle Diocesi ai fini della realizzazione delle opere di importo superiore a 500.000 euro e inferiore alla soglia di rilevanza europea. La norma introdotta dal Senato conferma in ogni caso il protocollo d'intesa – previsto dal decreto-legge n. 189 del 2016 – tra il commissario straordinario per la ricostruzione, Pag. 96il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e il rappresentante delle diocesi proprietarie dei beni ecclesiastici, al fine di concordare priorità, modalità e termini per il recupero dei beni danneggiati. Il protocollo è stato firmato il 21 dicembre 2016 e stabilisce le modalità attraverso cui rendere stabile e continuativa la consultazione e la collaborazione tra i soggetti coinvolti nei lavori di ripristino al fine di affrontare e risolvere concordemente i problemi in fase di ricostruzione. Per inciso, con l'ordinanza del commissario straordinario n. 38 dell'8 settembre 2017 è stato approvato il primo piano di interventi sui beni del patrimonio artistico e culturale, compresi quelli sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio.
  In conclusione, si riserva di ascoltare gli eventuali interventi, preannunciando che intende proporre alla Commissione di esprimere parere favorevole.

  Giorgia LATINI (Lega), dopo aver evidenziato lo stato di totale devastazione di alcuni borghi, sottolinea l'importanza del ruolo della Commissione cultura, che può dare un energico impulso alla ricostruzione dei beni di interesse culturale. A tale proposito, apprezza la norma introdotta dal Senato, che permetterà di velocizzare la ricostruzione dei luoghi di preghiera di interesse storico e culturale, che rappresentano, soprattutto per i piccoli centri, importanti punti di aggregazione sociale e il cui ripristino consentirebbe di restituire agli abitanti quella parvenza di normalità che è andata smarrita ormai da quasi due anni. Riferisce, quindi, alcuni dati relativi alla consistenza del patrimonio culturale, in termini di volumi, archivi e beni recuperati che sono stati ricoverati nei depositi di diverse città. Al riguardo, auspica che vengano quanto prima restituiti alla fruibilità del pubblico. Ricorda, altresì, che l'Università di Bari e la Normale di Pisa hanno realizzato studi di fattibilità e programmi per un veloce recupero dei beni. Conclude, sottolineando che la recente visita del Ministro Bonisoli, che ha fatto seguito a quella del Presidente del Consiglio Conte e del Ministro Bussetti nei territori colpiti dagli eventi sismici, testimonia che gli abitanti di quelle regioni sono in cima alle priorità del nuovo Governo.

  Anna ASCANI (PD), dopo aver ricordato le sue origini umbre e quindi la sua perfetta contezza della situazione del Centro Italia, sottolinea la tempestività degli interventi del precedente Governo in favore delle zone colpite dal terremoto, anche in favore di enti di diritto privato, ma di interesse pubblico. Avverte che il lavoro, già iniziato, sarà molto lungo e invita la Commissione a vigilare con attenzione e puntualità sull'attuazione delle misure necessarie. Ricorda che il patrimonio culturale costituiva la forza economica di quei territori che, con la distruzione portata dal terremoto, hanno perso moltissimo in termini di ricchezza. Preannuncia, infine, il voto favorevole del suo gruppo.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, invita la relatrice a formalizzare la sua proposta di parere.

  Alessandra CARBONARO (M5S), relatrice, propone di esprimere parere favorevole.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 11.55.