CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 maggio 2022
801.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Martedì 24 maggio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, Valentina Vezzali.

  La seduta comincia alle 13.40.

Audizione della sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport, Valentina Vezzali, sullo stato di avanzamento della Componente 2 dell'investimento 3.1 della Missione 5 del Piano nazionale di ripresa e resilienza, «Sport e inclusione sociale» nonché sul bando «Sport e Periferie 2020» del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Vittoria CASA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  La sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Maria Valentina VEZZALI svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione e risponde contestualmente alle interrogazioni Gavino Manca 5-07849, Boniardi 5-07866 e Versace 5-07946.

  Intervengono per formulare quesiti e osservazioni i deputati Federico MOLLICONE (FDI), Luigi CASCIELLO (FI), Andrea ROSSI (PD), Daniele BELOTTI (LEGA), Filippo MATURI (LEGA), Vincenzo SPADAFORA (M5S).

  La sottosegretaria Maria Valentina VEZZALI risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

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  Vittoria CASA, presidente, ringrazia la sottosegretaria per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.
  Avverte che, avendo la sottosegretaria fornito risposta alle interrogazioni Gavino Manca 5-07849, Boniardi 5-07866 e Versace 5-07946, tali atti di sindacato ispettivo si intendono svolti.

  La seduta termina alle 14.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 24 maggio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per l'anno 2022.
Atto n. 391.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dell'atto del Governo n. 391.

  Marco BELLA (M5S), relatore, riferisce che lo schema di decreto di cui oggi si avvia l'esame reca la ripartizione del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca pubblici vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca (FOE) per il 2022. Ricorda brevemente che il fondo è stato istituito dal decreto legislativo n. 204 del 1998 che, all'articolo 7, ha previsto che ad esso confluissero, dal 1° gennaio 1999, gli stanziamenti da destinare ai seguenti enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'università e della ricerca: Consiglio nazionale delle ricerche (CNR); Agenzia spaziale italiana (ASI) (i cui contributi sono ora a carico del nuovo Fondo per il finanziamento dell'Agenzia spaziale italiana, come disposto dall'articolo 30 del decreto-legge n. 36 del 2022); Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (OGS); Stazione zoologica «Anton Dohrn» di Napoli; Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV); Istituto nazionale per la fisica della materia (INFM) (confluito, ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 127 del 2002, nel CNR). Inoltre, ha disposto che, dalla medesima data, affluissero al Fondo altri contributi e risorse finanziarie stabiliti per legge in relazione alle attività di questi altri enti: Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN); INFM e relativi laboratori di Trieste e di Grenoble; Programma nazionale di ricerche in Antartide (PNRA), Istituto nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica sulla montagna (soppresso dall'articolo 7, comma 19, del decreto-legge n. 78 del 2010). Con successivi interventi, sono stati inclusi fra i destinatari del FOE anche i seguenti enti: Consorzio per l'area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste; Istituto nazionale di alta matematica (INDAM); Istituto italiano di studi germanici; Museo storico della fisica e Centro di studi e ricerche Enrico Fermi; Istituto nazionale di astrofisica (INAF); Istituto nazionale di ricerca metrologica (INRIM); Sincrotrone di Trieste Spa; Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa (INDIRE); Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI); e Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR).
  Ricordando che l'ammontare annuo del FOE è stabilito direttamente dalla legge di bilancio (sezione II), segnala che la legge di bilancio 2022 (legge n. 234 del 2021), relativamente al FOE, ha previsto: un incremento del fondo di 90 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 e di 100 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2025; un contributo ordinario, per un importo annuo di 1,5 milioni di euro, con erogazione diretta alla società consortile Biogem (Biologia e genetica molecolare) con conseguente riduzione del FOE, per la parte destinata al CNR, di 1,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022; un contributo al CNR, pari a 60 milioni di euro a decorrere dal 2022 e un ulteriore contributo di 20 milioni di euro annui a Pag. 47decorrere dal 2023, al fine di «riorganizzare e rilanciare le sue attività»; un ulteriore contributo, al medesimo ente, di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024 al fine di «sostenere le attività di ricerca finalizzate al contenimento della diffusione dell'organismo nocivo Xylella fastidiosa».
  Segnala che l'art. 30 del decreto-legge n. 36 del 2022 (relativo all'attuazione del PNRR, attualmente in corso di esame alla Camera), nel riordinare l'Agenzia spaziale italiana (ASI), finora oggetto di finanziamenti a carico del FOE, ha stabilito che le entrate dell'ASI sono tra l'altro costituite dai contributi ordinari a carico del nuovo Fondo per il finanziamento dell'Agenzia spaziale italiana (ASI) e non più dai contributi ordinari a carico del Fondo per il finanziamento degli enti pubblici di ricerca. Il nuovo fondo, istituito nello stato di previsione del MEF, ha una dotazione di 499 milioni di euro a decorrere dal 2022, ed è destinato alla copertura delle spese di funzionamento e gestione dell'ASI, nonché al finanziamento delle sue attività, ivi comprese quelle di svolgimento dei programmi in collaborazione con l'ESA. Le risorse del predetto Fondo sono trasferite al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per essere assegnate all'Autorità delegata per le politiche spaziali e aerospaziali, che ne cura la ripartizione. Agli oneri derivanti dall'istituzione di questo nuovo Fondo destinato all'ASI, pari a 499 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del FOE.
  Ricorda che l'andamento delle risorse del FOE dal 2011 al 2022, secondo quanto riportato nella relazione di accompagnamento del Governo, è stato il seguente: 2011: 1.794.000 euro; 2012: 1.792.000 euro; 2013: 1.768.000 euro; 2014: 1.754.000 euro; 2015 1.697.000 euro; 2016 1.680.000 euro; 2017: 1.678.000 euro; 2018: 1.697.000 euro; 2019: 1.773.000 euro; 2020: 1.754.000 euro; 2021: 1.793.000; 2022: 1.860.000.
  Il FOE è ripartito annualmente fra gli enti interessati con uno o più decreti ministeriali, recanti anche indicazioni per i due anni successivi, emanati previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Nelle more del perfezionamento dei decreti di riparto, il Ministero può erogare acconti, calcolati sulla base delle previsioni contenute negli schemi dei medesimi decreti e degli importi assegnati nell'anno precedente.
  Le regole per la ripartizione del FOE sono state definite, da ultimo, con il decreto legislativo n. 218 del 2016, il quale, attraverso il combinato disposto dell'articolo 5, comma 1, e dell'articolo 6, comma 2, prevede che il MUR tenga conto, ai fini della ripartizione del FOE, della programmazione strategica preventiva, della Valutazione della qualità dei risultati della ricerca (VQR), nonché dei Piani triennali di attività (PTA). La Valutazione della qualità dei risultati della ricerca (VQR) è effettuata ogni 5 anni dall'ANVUR. Le quote del FOE assegnate per specifiche finalità e non più utilizzabili per esse possono essere destinate ad altre attività o ad altri progetti, previa autorizzazione del MUR.
  Tutto ciò premesso, passa ad analizzare lo schema di decreto in esame.
  Lo schema è composto di 2 articoli e 15 tabelle. Le tabelle riepilogano le previsioni di assegnazione ordinaria e di altre assegnazioni (tabella 1), nonché le progettualità di carattere straordinario, le attività di ricerca a valenza internazionale e le progettualità di carattere continuativo (tabelle 2, 3 e 4) e per singolo ente (tabelle 5-15). Lo schema è accompagnato dalla relazione illustrativa la quale evidenzia che lo schema si rapporta, fra l'altro, con il Programma nazionale per la ricerca 2021-2027 (PNR) approvato dal CIPE il 15 dicembre 2020.
  La disponibilità complessiva del Fondo 2022 è pari a 1.360.678.607 euro. Ricorda che delle risorse originarie del Fondo (che in base alla relazione illustrativa ammontavano a 1.860.000.000 per il 2022) 499.204.993 sono stati trasferiti sul nuovo Fondo destinato all'ASI. Nell'ambito dell'importo indicato, le assegnazioni complessive agli enti di ricerca vigilati dal MUR – al netto degli importi destinati alla società Sincrotrone di Trieste, a INDIRE e INVALSI – ammontano a circa euro 1.328.923.493.Pag. 48
  Il totale delle assegnazioni ordinarie ammonta a 1.126.828.493 milioni di euro, da ripartire tra gli enti; gli altri contributi, per un totale complessivo di 202.095.000 euro sono costituiti dalle somme per il finanziamento di progettualità di carattere straordinario, per un totale complessivo di 11.410.000 euro; dalle somme per attività di ricerca a valenza internazionale, per un importo complessivo di 115.280.000 euro; dalle somme per progettualità di carattere continuativo, per un totale di 75.405.000 euro.
  Gli importi complessivi da assegnare a ciascun ente sono i seguenti:

ENTI

TOTALE ASSEGNAZIONE 2022

  CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)

686.307.765

  ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE (INFN)

326.697.972

  ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA (INAF)

132.426.795

  ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA

77.077.921

  ISTITUTO NAZIONALE DI RICERCA METROLOGICA (INRIM)

28.531.040

  ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA E GEOFISICA SPERIMENTALE (OGS)

22.311.565

  STAZIONE ZOOLOGICA «ANTHON DOHRN»

15.757.307

  CONSORZIO PER L'AREA DI RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA DI TRIESTE (AREA SCIENCE PARK)

31.766.179

  ISTITUTO NAZIONALE DI ALTA MATEMATICA (INDAM)

3.403.967

  MUSEO STORICO DELLA FISICA E CENTRO DI STUDI «E. FERMI»

2.495.137

  ISTITUTO ITALIANO DI STUDI GERMANICI

2.147.845

  La residua quota di euro 31.755.114 è destinata al finanziamento delle seguenti iniziative fissate per legge o altra disposizione o per specifiche iniziative:

  ELETTRA – SINCROTONE DI TRIESTE

14.000.000

  ISTITUTO NAZIONALE DI DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE E RICERCA EDUCATIVA (INDIRE)

12.364.653

  ISTITUTO NAZIONALE PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE (INVALSI)

5.390.461

  L'articolo 2, comma 1, reca le indicazioni per il 2023 e il 2024. In particolare, per tali anni si stabilisce che gli enti, ai fini dell'elaborazione dei bilanci di previsione, potranno considerare come riferimento il 100 per cento dell'assegnazione complessiva stabilita per il 2022, fatte salve eventuali riduzioni derivanti da disposizioni di contenimento della spesa pubblica o per diversa assegnazione disposta con il decreto di riparto dell'anno di riferimento.
  Il comma 2 dispone che le assegnazioni, arrotondate senza decimali, e le correlate motivazioni saranno pubblicate sul sito del Pag. 49MUR, mentre il comma 3 prevede che all'assunzione dei relativi impegni di spesa si provvederà con decreti dirigenziali.

  Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

  Martedì 24 maggio 2022. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi.
C. 3580 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luigi CASCIELLO (FI), relatore, premette che la Commissione avvia oggi l'esame, in sede referente, del disegno di legge C. 3580 di iniziativa governativa, già approvato dal Senato, volto a celebrare la ricorrenza, nell'anno 2026, dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi. A tal fine, il disegno di legge, che si compone di cinque articoli, istituisce un Comitato nazionale con il compito di elaborare un programma culturale relativo alla vita, all'opera e ai luoghi legati alla figura di San Francesco, al fine di favorire la diffusione della conoscenza del pensiero, dell'opera, della cultura e dell'eredità del Santo.
  Ai sensi dell'articolo 1, recante le finalità del disegno di legge, la Repubblica celebra la figura di San Francesco d'Assisi nella ricorrenza dell'ottavo centenario della morte, che cade nell'anno 2026. Tale attività si colloca nell'ambito delle finalità di promozione dello sviluppo della cultura e della ricerca scientifica, nonché di valorizzazione e di tutela del patrimonio storico e artistico della Nazione, che la Costituzione attribuisce alla Repubblica.
  L'articolo 2 istituisce il Comitato nazionale per la celebrazione dell'ottavo centenario della morte di San Francesco d'Assisi. Ad esso è assegnato un contributo complessivo di 4.510.000 euro per il periodo compreso fra il 2022 e il 2028, autorizzato nella misura di 200.000 euro per l'anno 2022, 500.000 euro per l'anno 2023, 500.000 euro per l'anno 2024, 1 milione di euro per l'anno 2025, 2 milioni di euro per l'anno 2026, 300.000 euro per l'anno 2027 e 10.000 euro per l'anno 2028. L'individuazione dei criteri di assegnazione e di ripartizione annuale del richiamato contributo è demandata ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri da adottarsi su proposta del Ministro della cultura, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro del turismo, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281. Al Comitato nazionale possono altresì essere destinati contributi di enti pubblici e privati, lasciti, donazioni e liberalità di ogni altro tipo.
  L'articolo 3 reca disposizioni su composizione e funzionamento del Comitato nazionale, formato da venti componenti, nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Il presidente del Comitato nazionale è nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri. Quanto agli altri componenti, oltre al sindaco del comune di Assisi, che ne fa parte di diritto, essi sono designati: due dal Ministro della cultura; due dal Ministro del turismo; tre dal Ministro dell'istruzione e dal Ministro dell'università e della ricerca d'intesa tra loro; uno dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale; due dalla Conferenza unificata; due dalla regione Umbria; due dal comune di Assisi; uno dal vescovo della diocesi di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino; due dalla Conferenza dei ministri generali del primo ordine francescano e del terzo ordine regolare e uno dalla Società internazionale di studi francescani associazione di promozione sociale, con sede in Assisi. È peraltro prevista la possibilità di un'integrazione dei componentiPag. 50 del Comitato nazionale, fino ad un massimo di ulteriori tre componenti. Con riferimento ai requisiti, i componenti del Comitato nazionale sono individuati tra esponenti della cultura italiana e internazionale aventi comprovata competenza e conoscenza della vita e delle opere di San Francesco d'Assisi; tra rappresentanti di enti pubblici, privati ed ecclesiastici con personalità giuridica nell'ordinamento della Chiesa cattolica che, per le finalità statutarie o per l'attività culturale o di culto svolta, vantino una specifica competenza e conoscenza della figura del Santo o che siano particolarmente coinvolti nella celebrazione per l'ambito territoriale, turistico o istituzionale in cui operano. Quanto alle modalità di funzionamento e di scioglimento del Comitato nazionale, esse sono definite con il DPCM con cui si procede alla nomina dei componenti del medesimo organo. Ai componenti del Comitato non è riconosciuto alcun compenso, gettone di presenza o altro emolumento, ad esclusione del solo rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per le attività strettamente connesse al funzionamento del Comitato. Le spese per il funzionamento sono poste a carico del contributo di cui all'articolo 2. Il Comitato nazionale è sottoposto all'attività di vigilanza del Ministero della cultura: a tal fine, il Comitato è tenuto ad elaborare e trasmettere al Ministero, con cadenza annuale, rendiconti sull'utilizzo del finanziamento ricevuto, nonché l'eventuale ulteriore documentazione richiesta. Il Comitato nazionale opera presso il Ministero della cultura, che assicura l'integrazione e la coerenza del programma culturale con le attività del Comitato per gli anniversari di interesse nazionale, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
  L'articolo 4 dispone in materia di durata e compiti del Comitato nazionale. In particolare, stabilisce che esso opera a decorrere dalla data di adozione del DPCM di nomina dei componenti e di funzionamento del Comitato e che resta in carica sino alla data del 30 aprile 2028. Il Comitato ha il compito di elaborare un programma culturale relativo alla vita, all'opera e ai luoghi legati alla figura di San Francesco d'Assisi. Tale programma deve comprendere attività di restauro di cose mobili o immobili sottoposte a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, nonché attività di ricerca, editoriali, formative, espositive e di organizzazione e gestione di manifestazioni in ambito culturale, storico, letterario, scientifico e artistico di elevato valore, in una prospettiva di internazionalizzazione, di promozione turistica e di innovazione tecnologica, nonché di attenzione agli aspetti del messaggio francescano riguardanti il rispetto e la cura dell'ambiente, il dialogo tra le religioni e la pacifica convivenza tra i popoli, al fine di divulgare in Italia e all'estero, anche mediante piattaforme digitali, la conoscenza del pensiero, dell'opera, della cultura e dell'eredità del personaggio.
  Nello specifico, il Comitato è chiamato a:

   elaborare il piano delle iniziative culturali per la divulgazione e la diffusione della conoscenza della vita e dell'opera del Santo, anche con riferimento ai settori della formazione scolastica, dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, dell'università e della ricerca, tenendo conto degli eventuali riflessi della sua opera in ambito internazionale;

   predisporre il piano economico sulla base delle risorse finanziarie assegnate dalla presente legge, inclusi eventuali contributi, lasciti, donazioni e liberalità;

   elaborare programmi volti a promuovere attività culturali connesse alla celebrazione, da realizzare attraverso il coinvolgimento di enti pubblici o privati, dotati di comprovata esperienza, capaci di apportare ogni utile contributo o risorsa economica;

   predisporre programmi intesi a favorire processi di sviluppo culturale nel territorio, nonché di valorizzazione e promozione turistica dei luoghi e dei cammini francescani, nonché di promozione commerciale in ambito culturale connessi alla celebrazione.

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  Nell'ambito dei richiamati programmi volti a promuovere attività culturali connesse alla celebrazione da realizzare attraverso il coinvolgimento di enti pubblici o privati sono ricomprese: a) la pubblicazione dell'edizione delle fonti sulla vita e sull'opera di San Francesco d'Assisi e sulle origini dell'Ordine francescano fino al XIV secolo, a cura della Società internazionale di studi francescani, che vi provvede in coordinamento con l'Edizione nazionale delle fonti francescane; b) la pubblicazione del catalogo dei codici medievali del Fondo antico comunale e la catalogazione del Fondo antico dei libri a stampa della Biblioteca comunale conservati presso il Sacro Convento in Assisi, a cura della Società internazionale di studi francescani, in collaborazione con il medesimo Sacro Convento. I piani e i programmi sono sottoposti all'approvazione del Ministero della cultura e del Ministero del turismo.
  Ai sensi dell'articolo 5, recante le disposizioni finanziarie, agli oneri derivanti dal provvedimento, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per esigenze indifferibili, di cui all'articolo 1, comma 200, della legge n. 190 del 2014.
  In conclusione, segnala che è già stato costituito il Comitato Nazionale per le celebrazioni dell'ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe – realizzato a Greccio da San Francesco nel 1223 – istituito dalla Legge di Bilancio 2021. Il Comitato dispone di un contributo di 1.300.000 euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023. Sarebbe quindi auspicabile, nel pieno rispetto dell'autonomia reciproca, che le attività promosse dal Comitato già istituito e dal Comitato nazionale istituito dal disegno di legge in esame, siano portate avanti in modo sinergico e funzionale alla migliore promozione della tradizione artistica e religiosa italiana.

  Vittoria CASA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.