CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2022
770.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente, Nicola FRATOIANNI. – Interviene il Ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi.

  La seduta comincia alle 13.30.

Audizione, in videoconferenza, del Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, sull'organizzazione dell'accoglienza scolastica degli studenti ucraini esuli.
(Svolgimento e conclusione).

  Nicola FRATOIANNI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Il Ministro dell'istruzione Patrizio BIANCHI, intervenendo da remoto, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Gabriele TOCCAFONDI (IV), Paola FRASSINETTI (FDI), Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), Valentina APREA (FI), Paolo LATTANZIO (PD), Angela COLMELLERE (LEGA), Gianluca VACCA (M5S), Luigi CASCIELLO (FI), Elena CARNEVALI (PD), Alessandro MELICCHIO (M5S).

  Il Ministro Patrizio BIANCHI risponde ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Nicola FRATOIANNI, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 30 marzo 2022. — Presidenza del vicepresidente, Nicola FRATOIANNI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo emendativo dell'Accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di San Marino, con Allegato, del 5 marzo 2008, fatto a Roma il 27 settembre 2021.
C. 3417 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 15 marzo 2022.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a rendere un parere non vincolante alla Commissione esteri e che, durante la scorsa seduta, aveva espresso alcune perplessità sul fatto stesso che dovesse esserci un accordo, come quello in essere tra l'Italia e la Repubblica di San Marino, che comporta oneri consistenti per lo Stato italiano. Evidenzia che molti colleghi si erano allineati alle sue perplessità e ne avevano aggiunte altre. A seguito di ciò ha ritenuto di prendere alcune informazioni e prendersi del tempo per valutare meglio la questione. In base a quanto emerso è giunto alla conclusione di poter esprimere un parere favorevole, riservandosi, comunque, di accogliere eventuali osservazioni da parte dei colleghi.
  Ritenendo di dover precisare alcuni aspetti concernenti l'Accordo, ricorda che esso è stato stipulato nel 1987 e ha consentito di regolare tra i due Stati l'uso delle frequenze assegnate, costituendo la base della cooperazione culturale tra i due enti concessionari del servizio pubblico presso le due parti: la RAI-Radiotelevisione italiana e la San Marino RTV. L'esigenza di rinegoziare l'Accordo in vigore deriva dall'intervenuta necessità di ridefinire l'assetto delle frequenze radio-televisive per consentire la realizzazione del sistema a tecnologia 5G in Italia. In particolare, con la stipula di tale accordo, la Repubblica di San Marino si impegna a cessare l'uso della frequenza televisiva n. 51: una frequenza ambita che ha consentito al servizio televisivo di San Marino di essere ricevuto su buona parte del territorio nazionale italiano. In seguito, la Repubblica di San Marino si è impegnata a non utilizzare fino al 2026 le frequenze 7, 26 e 30 previste per la trasmissione del segnale della tv digitale terrestre nonché delle frequenze 12B e 12C del segnale radio digitale, frequenze che vennero attribuite alla Repubblica di San Marino, dall'accordo di Ginevra del 2006. Sarà così possibile per il nostro Paese impegnare le frequenze per la rete 5G, con contratti che in passato sono stati estremamente vantaggiosi, considerata la maggiore valutazione delle frequenze per l'impiego in servizi telefonici. Precisa che, a fronte di queste rinunce da parte della Repubblica di San Marino, è stato stabilito un contributo annuale forfettario versato dello Stato Italiano, per le annualità dal 2021 al 2026, nella misura di euro 4.898.000 per l'anno 2021, di euro 4.492.000 per l'anno 2022, di euro 4.530.000 per l'anno 2023, di euro 4.581.000 per l'anno 2024, di euro 4.648.000 per l'anno 2025 e di euro 4.718.000 a decorrere dall'anno 2026. Precisa che si tratta di importi a carico dello Stato Italiano e non della Rai, che ogni anno ritornano al nostro Paese, nella misura di un milione, per il pagamento del diritto di trasmissione del servizio pubblico di San Marino sul territorio italiano (con una capacità trasmissiva, molto inferiore a quella prevista in precedenza, di soli 1,5 MB).
  Sottolinea che, sulla base dell'accordo del 2006, inoltre, lo Stato italiano avrebbe dovuto pagare direttamente il canone per la trasmissione del segnale della San Marino RTV sull'intero territorio nazionale italiano, per circa 4.000.000 di euro, con una capacità trasmissiva di 6 MB, e ulterioriPag. 134 4.500.000 euro, per il mancato utilizzo del canale 51. Quindi con un vantaggio economico per San Marino di circa 9.500.000 euro annui. Con la sottoscrizione del Protocollo emendativo dello scorso settembre è stato pattuito, invece, un contributo annuale forfettario (dal 2022 al 2026), a favore della San Marino RTV, pari mediamente a 4.600.000 euro.
  Per completezza di informazione, sottolinea infine che la San Marino RTV rimborsa, alla Rai, il 50 per cento del compenso del Direttore Generale e acquista costantemente programmi televisivi, come film, telefilm e fiction, dalle società controllate dalla Rai, Rai Com e Rai Teche.
  Infine lo Stato di San Marino, in qualità di socio, corrisponde annualmente, alla Radiotelevisione di Stato della Repubblica di San Marino, che svolge servizio pubblico, un contributo in conto esercizio di 1.100.000 euro e in conto capitale di 200.000 euro, si fa carico del costo della trasmissione satellitare per un importo di circa 450.000 euro e concede in comodato d'uso la sede dell'emittente televisiva.
  Conclude, segnalando come il Protocollo emendativo modifica altresì le attribuzioni della Commissione mista tra i due Stati, affidando il coordinamento ai rispettivi Ministeri degli affari esteri e incaricando di verificare la corretta applicazione dell'Accordo. Il Protocollo emendativo modifica infine il termine per la denuncia dell'Accordo, portandolo da due a sei mesi e obbligando le Parti a non esercitare il diritto di denuncia fino al 31 dicembre 2026.

  Michele ANZALDI (IV), ribadisce di essere tuttora critico sull'accordo di cui vorrebbe comprendere quando avrà termine, trattandosi di un accordo che prevede una spesa. Ricorda che il trattato è stato avviato nel 2013 e rivisto nel 2015 e in base alle sue disposizioni lo Stato italiano era tenuto a versare circa 3 milioni di euro all'anno e che, a fine 2015, nonostante il divieto di vendere televisioni senza G2, è continuato il versamento di questa cifra. Ora l'esborso viene aumentato per il 5G che è una frequenza che ha costretto alla sostituzione di tutti gli apparecchi televisivi, passaggio che offre tuttavia un grande beneficio anche alla Repubblica di San Marino. Sottolinea, inoltre, che la retribuzione percepita dal direttore della TV di San Marino, pari a quella del direttore di Rai1 o Rai2, appare sperequata nonché uno spreco che grava su tutto il settore dell'informazione al momento schiacciato dalle spese. Dichiara la propria astensione dal voto.

  Daniele BELOTTI (LEGA), associandosi alle considerazioni del deputato Anzaldi, ricorda che si tratta di un accordo che ha come base un contratto del 1986, da ritenersi obsoleto, in quanto stipulato quando si utilizzavano ancora le tv a tubo catodico mentre oggi utilizziamo piattaforme digitali e, pertanto, da rivedere. Evidenzia che la tv di San marino è paragonabile a una piccola tv locale, nemmeno regionale, inferiore per copertura a TV Bergamo che si rivolge a un milione di abitanti. Gli appare quindi un controsenso tagliare da una parte i fondi alle emittenti locali e dall'altro sovvenzionare, con 4 milioni e mezzo l'anno, una tv straniera. Sottolineato come anche il compenso del direttore appaia sproporzionato rispetto al servizio reso, rileva che si chiede ai contribuenti italiani uno sforzo pesante per il pagamento del canone peraltro associato alle bollette dell'energia, sempre più care, per sovvenzionare una quota della retribuzione del direttore di Tele San Marino che, peraltro, trasmettendo sul canale 831, è molto difficile da raggiungere. Non ravvisa nell'acquisto di canali televisivi della RAI da parte di Tele San Marino, un valido fattore di compensazione.
  Dichiara quindi l'astensione dal voto ed auspica la denuncia di un accordo che non ha più senso nel 2022 e del quale chiede, quantomeno, una revisione degli importi, delle sovvenzioni e delle indennità.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), ritenendo che non sia questa la sede adatta per avanzare tali obiezioni, trattandosi di una ratifica di un accordo internazionale già stipulato, preannuncia il voto favorevole del Pag. 135gruppo del Partito democratico. Evidenzia tuttavia come l'Accordo potrebbe essere rivisto alla luce delle criticità emerse nel dibattito.

  Luigi CASCIELLO (FI) non concordando con la collega Di Giorgi riterrebbe anzi importante lanciare un segnale anche per onorare il ruolo svolto dalla Commissione. Ricorda i numerosi rivolgimenti tecnologici occorsi nel mondo dell'editoria dal 1987 a oggi e rileva come, anche a suo avviso, sia surreale l'esistenza di un accordo di questo tipo. Suggerisce di inserire alcune osservazioni o, almeno, delle premesse nel parere, altrimenti il suo gruppo si asterrà dal voto.

  Federico MOLLICONE (FDI), ritenendo necessario inquadrare il documento in esame, ricorda che si tratta della ratifica di un accordo tra Stati che viene sottoposto alle Commissioni per un parere non vincolante. Concorda con la richiesta di rivedere un accordo troppo oneroso, ma evidenzia che desta sorpresa che a chiederlo siano quelle stesse forze politiche che lo hanno sottoscritto. Evidenzia che si tratta di un accordo ormai storicizzato che ha attraversato un po' tutti i Governi, compreso il Governo Renzi di cui faceva parte il collega Anzaldi. Concorda con l'ipotesi di inserire un'osservazione per la rimodulazione dell'impegno economico e, eventualmente, di prevedere una relazione sull'impiego delle risorse. Ricordato che TV San Marino copre anche una parte del territorio italiano, esprime l'avviso che gli interventi dei colleghi possano forse essere un «colpo di coda» dettato più dalle questioni interne concernenti gli incarichi RAI.
  Conclude, sottolineando che un eventuale parere contrario della Commissione non ostacolerebbe comunque l'iter del disegno di legge di ratifica.

  Manuel TUZI (M5S) propone una breve sospensione per formulare eventuali osservazioni da inserire nel parere del relatore.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, ricorda di aver espresso la propria disponibilità ad aggiungere osservazioni che invitino il Governo ad assumere l'impegno a rivedere i contenuti dell'accordo.

  Nicola FRATOIANNI, presidente, accogliendo la richiesta dell'onorevole Tuzi, sospende brevemente la seduta.

  La seduta sospesa alle 15.10 è ripresa alle 15.20.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione volta a rivedere l'accordo a partire dal 1° gennaio 2027, su basi meno onerose per lo Stato italiano impegnando anche a una collaborazione tra lo Stato italiano e la Repubblica di San Marino.

  Michele ANZALDI (IV) suggerisce di non introdurre una data di rivisitazione dell'accordo.

  Simona VIETINA (CI) ritiene, invece, che l'indicazione di una data possa scongiurare l'ipotesi che l'Accordo venga rinnovato in un momento ancora successivo, perpetuando, in tal modo l'accordo che invece si intende modificare il più rapidamente possibile.

  Emilio CARELLI (CI), relatore, propone di inserire una formula che inviti, più genericamente, il Governo a rivedere l'Accordo «in occasione di un eventuale prossimo rinnovo» senza specificare alcuna data.

  Federico MOLLICONE (FDI), esprimendo soddisfazione per il contenuto dell'osservazione, ribadisce di non comprendere tanto accanimento su un parere non vincolante che ha ad oggetto un accordo sottoscritto dai Ministri che rappresentano le forze di maggioranza. Preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Daniele BELOTTI (LEGA), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, evidenzia che l'obiettivo era quello di accendere un focus su una questione denunciata anche in alcuni servizi televisivi. Quanto all'intervento del deputato Mollicone in meritoPag. 136 al fatto che i Ministri di questo Governo hanno sottoscritto l'accordo, sottolinea che il direttore di TV San Marino è «in quota» Fratelli d'Italia.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 30 marzo 2022.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.40.