CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 ottobre 2018
80.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 119

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 24 ottobre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO. — Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 14.35.

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata su questioni di competenza del Ministero per i beni e le attività culturali.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità della seduta per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso e la web-tv della Camera dei deputati.

5-00795 Ascani: Sul progetto «Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati».

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gian Mario FRAGOMELI (PD), replicando, prende atto che si sta provvedendo alla riapertura del termine per la presentazione della documentazione, ma manifesta il timore che il problema sollevato dall'interrogazione non sia completamente risolto, dato che non viene reso noto il nuovo termine. Si dichiara pertanto solo parzialmente soddisfatto.

5-00796 Toccafondi: Sulla necessità di iniziative a tutela del Corridoio Vasariano di Firenze.

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A), replicando, si dichiara non soddisfatto. Rileva infatti che nella risposta del Governo sono citati cifre e dati riferiti ad altri luoghi e beni culturali, mentre poco viene chiarito riguardo a cosa si intende fare per porre rimedio al problema evidenziato dall'interrogazione. Invita il Governo a reperire risorse finanziarie per interventi di ripristino del decoro della Corridoio Vasariano e ad agire, di concerto con l'amministrazione comunale, per garantire un servizio effettivo di vigilanza anche notturna.

5-00797 Mollicone: Sui finanziamenti del progetto «Videocittà».

  Federico MOLLICONE (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Federico MOLLICONE (FdI), replicando, si dichiara non soddisfatto, in quanto il Governo, pur dando ragione all'interrogante tra le righe della risposta, si nasconde poi dietro a cautele e preannunci di verifiche da condurre, invece di annunciare misure chiare per porre rimedio alla situazione da lui denunciata. Non si può infatti permettere che qualcuno, sotto una veste, eroghi fondi pubblici a se stesso, sotto altra veste. Rivolge un appello al Governo perché assicuri la necessaria trasparenza ed equità in intrecci come quello rappresentato nell'atto di sindacato ispettivo.

5-00798 Palmieri: Sull'attuazione delle disposizioni di cui alla legge n. 220 del 2016 «Disciplina del cinema e dell'audiovisivo».

  Antonio PALMIERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Antonio PALMIERI (FI), replicando, ringrazia il Governo per la meticolosa ricostruzione del quadro d'insieme. Che però evidenzia, a suo avviso, alcune persistenti criticità: in particolare l'assenza della post-produzione e di un credito d'imposta sui videogiochi: settore, quest'ultimo, che ha dimostrato in altri Paesi di essere trainante per l'economia e per lo sviluppo di imprese ad alto contenuto tecnologico e professioni qualificate. Nell'esortare il Governo a darsi da fare per sostenere davvero il rilancio e lo sviluppo del settore audiovisivo, preannuncia che ripresenterà un'interrogazione sul tema nei prossimi mesi.

5-00799 Carbonaro: Sulla ricostruzione e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nelle zone colpite dagli eventi sismici degli ultimi anni.

  Alessandra CARBONARO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Gianluca VACCA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Paolo LATTANZIO (M5S), replicando in qualità di cofirmatario dell'atto, si dichiara soddisfatto della risposta. Rileva infatti con soddisfazione che l'impostazione è quella di coinvolgere ampiamente gli enti del territorio; che finalmente è stata attivata l'Unità per la sicurezza del patrimonio culturale, con la quale si potrà finalmente garantire una vera tutela dei beni culturali del Paese; e che si riconosce l'importanza di investire in questo campo. Sottolinea che la ricostruzione fisica e sociale di un territorio non è pensabile senza il recupero e la valorizzazione di quel che appartiene all'identità e allo spirito della sua comunità che abita quel territorio.

  Luigi GALLO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 24 ottobre 2018.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.20 alle 15.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 24 ottobre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 15.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno 2018, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 50.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la Commissione – a meno di chiedere alla Presidenza della Camera ulteriori 10 giorni di tempo – dovrà esprimere il parere al Governo entro lunedì 5 novembre 2018.

  Lucia AZZOLINA (M5S), relatrice, introduce l'esame evidenziando innanzitutto che lo stanziamento del cui riparto si tratta è destinato a contributi per enti operanti nel campo della didattica.
  Gli enti tuttora ammessi ai contributi in questione, in base alla legge, sono la Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci; l'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo; l'Opera Nazionale Montessori; le Istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e la Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi; le Associazioni professionali per discipline; e il Museo della ceramica di Faenza.
  Ricorda che lo stanziamento disponibile sul capitolo 1261 – da ripartire tra gli enti anzidetti – è stabilito ogni anno nella legge di bilancio e che lo stanziamento disponibile per il 2018 è di 990.152 euro. Come evidenziato nella relazione che accompagna l'atto in esame – predisposta dalla Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione – l'importo risulta diminuito rispetto allo stanziamento del 2017 di circa euro 16 mila euro, pari all'1,59 per cento.
  A parte questa riduzione, il riparto previsto per il 2018 ricalca quello del 2017. La relazione del Governo evidenzia infatti che Pag. 122per ragioni di equità tutti i singoli stanziamenti sono stati ridotti dell'1,59 per cento rispetto a quelli dell'anno precedente. Analiticamente, la gran parte del fondo (809.374 euro) va alla Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci. Per l'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo sono previsti 44.979 euro; per l'Opera Nazionale Montessori, 89.958 euro; per le Istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e la Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi, 42.938 euro; per il Museo della ceramica di Faenza, 2.903 euro; nessun contributo invece, come già nel triennio precedente, è previsto per le Associazioni professionali per discipline (la relazione del Governo non fornisce chiarimenti al riguardo).
  Sottolinea, quindi che lo stanziamento, con riferimento all'ammontare complessivo del capitolo, è passato dai 1.538 milioni del 2014 ai 990 milioni circa del 2018. Per quanto riguarda le istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e la Federazione nazionale delle Istituzioni pro ciechi, queste sono indicate nell'atto cumulativamente come destinatarie di un importo complessivo (circa 43 mila euro, come detto).
  La relazione del Governo chiarisce che – come per i passati esercizi finanziari – tale importo complessivo sarà ripartito sulla base delle spese sostenute e documentate dai singoli enti e in relazione al numero di alunni disabili, come previsto dal decreto ministeriale n. 1 del 2 gennaio 1997. In ogni caso, alla Federazione Nazionale pro-ciechi viene assegnato il 50 per cento della somma, considerata la complessità della struttura e l'elevato numero di alunni disabili iscritti, mentre gli altri enti beneficiari sono quelli che hanno proposto domanda ai sensi del citato decreto ministeriale n. 1. Il loro elenco è riportato nella relazione del Governo: si tratta di enti religiosi facenti capo per lo più alla Congregazione delle suore salesiane dei Sacri cuori.
  Fa presente che nella sua relazione il Ministero richiama tra l'altro il parere espresso dalle Commissioni parlamentari sullo schema di riparto dell'anno passato (atto del Governo n. 422 della XVII legislatura). In quell'occasione, la Commissione Cultura della Camera espresse parere favorevole con le seguenti condizioni: 1) si predisponga lo schema di riparto all'inizio di ogni esercizio finanziario di riferimento; 2) si trasmettano, con il prossimo schema di riparto, i criteri con i quali si procede al riparto tra tutti i soggetti ammessi al beneficio, nonché i rendiconti dell'attività svolta da tutti i soggetti beneficiari; 3) esegua il Ministero dell'istruzione (e ne trasmetta tempestivamente gli esiti al Parlamento) un'approfondita analisi e, se del caso, una revisione critica sull'efficienza, sull'efficacia e sulla rispondenza dell'impiego da parte dei beneficiari dei finanziamenti erogati alle finalità di legge, prendendo come indici il miglioramento della situazione delle persone assistite dagli enti beneficiari, l'ammodernamento delle strutture, l'innovazione dei metodi di lavoro, l'impiego delle nuove tecnologie e altri parametri idonei a motivare la validità dell'erogazione dei contributi. Le condizioni di cui ai punti 1) e 2) erano già state formulate nei pareri espressi il 27 gennaio 2015, il 22 dicembre 2015 e il 28 novembre 2016 in occasione dell'esame degli schemi di decreto per la ripartizione dei contributi per gli anni 2014, 2015 e 2016.
  In risposta a questi indirizzi dati dalla Commissione nella precedente legislatura, la relazione allegata dal Governo allo schema di decreto in esame chiarisce – con riferimento alla richiesta di indicare i criteri di riparto, di cui alla condizione n. 2) sopra richiamata – che il riparto è stato in sostanza operato con le stesse percentuali dell'anno passato, salva la riduzione dell'1,59 per cento operata in misura uguale per tutti. In merito invece alla richiesta di inviare i rendiconti – contenuta nella medesima condizione n. 2) – la relazione precisa che «si provvederà all'invio dei singoli consuntivi non appena perverranno vistati dai rispettivi organi di controllo». Al riguardo va detto che la trasmissione alle Camere dei rendiconti annuali degli enti beneficiari dei contributi pubblici è prevista dalla legge n. 549 del 1995, articolo 1, comma 40. Con riferimento alla richiesta di cui alla condizione n. 3), cioè quella di verificare Pag. 123l'impiego delle risorse da parte degli enti beneficiari, la relazione del Governo evidenzia che i soggetti beneficiari – oltre ai bilanci consuntivi relativi all'esercizio finanziario – trasmettono una relazione dettagliata sulle attività poste in essere nel corso dell'anno e le istituzioni scolastiche non statali per ciechi e sordomuti forniscono un'attestazione riepilogativa dei costi sostenuti rientranti nelle diverse tipologie di spesa indicate all'articolo 2 del citato decreto ministeriale n. 1 del 1997.

  Luigi GALLO, presidente, considerato che alle ore 16 riprenderanno i lavori di Assemblea, sia pure non ancora con votazioni, e che la Commissione ha un altro argomento da trattare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 24 ottobre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 15.50.

Disposizioni per la promozione dell'attività fisica e dell'educazione motoria nella scuola primaria.
C. 523 Marin, C. 784 Vanessa Cattoi, C. 914 Villani e C. 1222 Rampelli.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta C. 1221 Rossi – Nomina di un comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 18 ottobre 2018.

  Luigi GALLO, presidente, comunica che è stata assegnata alla Commissione anche la proposta di legge preannunciata dal Partito democratico: si tratta della proposta C. 1221 Rossi ed altri, recante «Disposizioni per la promozione dell'educazione motoria e della cultura sportiva, per il sostegno del percorso formativo degli studenti atleti e per il riconoscimento delle professioni relative alle attività motorie e sportive».
  Fa presente che la proposta di legge Rossi ha un ambito di intervento molto più ampio di quello delle proposte già all'esame della Commissione. Infatti, mentre le altre si limitano, nella sostanza, a dettare disposizioni per introdurre l'insegnamento dell'educazione motoria nella scuola primaria ed eventualmente in quella dell'infanzia, la proposta Rossi – oltre a far questo, con l'articolo 5 – contiene diverse altre misure: istituisce la figura dell'educatore motorio-sportivo e del manager dello sport, disciplina la costituzione di associazioni professionali, regola le convenzioni tra amministrazioni pubbliche e istituzioni sportive, istituisce una giornata nazionale della cultura sportiva, prevede forme di sostegno per gli studenti atleti e costituisce un Fondo per l'impiantistica sportiva scolastica.
  Propone quindi – alla luce di quanto già concordato in sede di ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, con il consenso anche del gruppo del Partito democratico – di abbinare la proposta di legge n. 1221 Rossi con l'intesa che il lavoro della Commissione si concentrerà soltanto sull'introduzione dell'insegnamento dell'educazione motoria e sulle questioni collegate e che sarà quindi esclusa dall'esame della Commissione la materia trattata dalla proposta di legge n. 1221 al di fuori dell'articolo 5, con la conseguenza che, quando si arriverà alla fase emendativa, non saranno ammessi emendamenti tendenti a estendere l'intervento normativo oltre i confini già chiariti.

  Andrea ROSSI (PD) conferma, a nome del gruppo e suo proprio, quale primo firmatario della proposta di legge, di non opporsi a che si proceda nei termini già chiariti dal presidente, riservandosi di presentare un nuovo progetto di legge recante le disposizioni che in questa fase la Commissione concorda di lasciare fuori del suo ambito di esame.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di abbinare la Pag. 124proposta di legge C. 1221, concordando sui termini dell'intesa già illustrata dal presidente.

  Felice MARIANI (M5S), relatore, riferendo sul contenuto della proposta di legge da ultimo abbinata, premette che la stessa, composta di 9 articoli, mira a promuovere la funzione educativa e culturale dello sport e dell'attività motoria, nel presupposto – evidenziato nella relazione introduttiva – che lo sport rappresenti un'opportunità per la salute del cittadino e, quindi, un efficace strumento di prevenzione per numerose patologie il cui effetto di contenimento della spesa sanitaria diretta rende determinante l'investimento nello sport anche ai fini di un controllo della spesa.
  Passando all'articolato, descrive innanzi tutto l'articolo 5, che istituisce la figura professionale del docente di educazione fisica e sportiva nella scuola primaria e ne descrive l'attività. Dispone, inoltre, che lo stato giuridico ed economico del docente di educazione fisica e sportiva sia il medesimo dei docenti della scuola primaria e demanda al Ministero l'adozione di linee guida nazionali sull'organizzazione delle attività di educazione fisica e sportiva nella scuola primaria.
  Riferisce quindi brevemente, per mera completezza, anche sugli altri articoli della proposta, fermo restando che essi non saranno oggetto di discussione: l'articolo 1 illustra le finalità della proposta di legge; l'articolo 2 istituisce la figura professionale dell'educatore motorio-sportivo; l'articolo 3 istituisce la figura professionale del manager dello sport; l'articolo 4 prevede che i soggetti di cui agli articoli 2 e 3 possano costituire associazioni professionali che assicurino l'erogazione di servizi sportivi di qualità a tutta la popolazione; l'articolo 6 disciplina la stipula di convenzioni tra amministrazioni pubbliche e istituzioni sportive per la pratica di discipline sportive e di promozione della specifica disciplina all'interno della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, nelle strutture deputate all'accoglienza dei migranti, nonché negli istituti penitenziari; l'articolo 7 istituisce la Giornata nazionale della cultura sportiva e dell'educazione motoria contro la violenza nelle manifestazioni sportive; l'articolo 8 prevede forme di sostegno agli studenti che praticano attività sportive ad alto livello; l'articolo 9 istituisce un Fondo nazionale per l'impiantistica sportiva scolastica.
  Segnala, in conclusione, che la disciplina introdotta dalla proposta di legge in esame – anche limitatamente al solo articolo 5 – è suscettibile di determinare oneri finanziari a carico del bilancio dello Stato, che non sono quantificati e per i quali non è stata prevista una copertura.

  Luigi GALLO, presidente, comunica che l'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi ha concordato di nominare un Comitato ristretto per la formulazione di una proposta di testo unificato e propone quindi di procedere in questo senso.

  Valentina APREA (FI), premesso che il suo gruppo è d'accordo sulla nomina del comitato ristretto, rinnova la richiesta formulata in ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, che i lavori del comitato siano seguiti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.

  La Commissione delibera di nominare un comitato ristretto per la formulazione delle proposte relative al testo degli articoli.

  Luigi GALLO, presidente, si riserva di nominare i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.

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