CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2018
71.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 ottobre 2018.

Audizioni, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 491 Massimo Enrico Baroni, recante «Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie».
Audizione di rappresentanti della Federazione italiana medici di medicina generale (FIMMG).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.35 alle 10.45.

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Audizione di rappresentanti di Federfarma.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.45 alle 11.05.

Audizione di rappresentanti di Assobiotec, di Assobiomedica e della Federazione delle associazioni degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco (FEDAIISF).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.05 alle 11.40.

Audizione di rappresentanti dell'Associazione nazionale industrie farmaci generici e biosimilari (Assogenerici).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11.40 alle 11.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 10 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi.

  La seduta comincia alle 12.35.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018.
Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 118-bis, comma 1, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 ottobre 2018.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, deputato Tiramani, ha svolto la relazione e si è avviata la discussione.
  Chiede, quindi, se vi siano colleghi che intendono intervenire.

  Roberto NOVELLI (FI), riferendosi a notizie di agenzia da cui si apprende che i due vicepresidenti del Consiglio avrebbero evocato l'immagine della «trincea da cui non si torna indietro» rispetto all'indirizzo economico indicato nella Nota di aggiornamento, osserva preliminarmente che tale metafora appare preoccupante in quanto evoca il rischio che il Paese possa subire ingenti perdite.
  Passando al contenuto del documento in esame, rileva il ritardo nella sua presentazione, che di fatto comprime i tempi a disposizione del Parlamento per il suo esame. Le stime di crescita in esso contenute appaiono assai più ottimistiche di quelle indicate dal Fondo monetario internazionale e da altre istituzioni.
  Quanto ai settori di interesse per la XII Commissione, sottolinea che i dati sulla spesa sanitaria mostrano un calo progressivo di circa uno 0,1 per cento annuo in rapporto al PIL, attestandosi su un livello inferiore a quello della media dei Paesi dell'OCSE. Nel ricordare che l'attuale sistema si basa soprattutto sull'abnegazione dei professionisti che vi lavorano, segnala che il complesso delle misure economiche delineato dalla Nota appare incompatibile con le promesse di numerosi interventi nel settore, effettuate dalle forze di maggioranza. Infatti, l'aumento dell'indebitamento serve a coprire misure di dubbia utilità, come il reddito di cittadinanza, e non viene impiegato per interventi a favore della produzione o, per quanto riguarda lo specifico interesse della XII Commissione, per lo sviluppo della sanità pubblica. Ricorda, infatti, che la dimensione universalistica è di fatto in Italia compromessa da un livello di spesa privata in sanità decisamente superiore a quello previsto dall'Organizzazione mondiale della sanità per i Paesi europei e che con la riduzione relativa delle risorse si corrono seri rischi di inefficienza del sistema sanitario.
  Sottolinea che non vi è alcun indizio concreto circa la volontà di realizzare Pag. 190quanto auspicato dalla Ministra Grillo in veste di deputato dell'opposizione, nella passata legislatura, e annunciato nella sua nuova veste governativa, ad esempio per quanto riguarda l'abolizione del superticket o il superamento delle liste di attesa.

  Vito DE FILIPPO (PD) dichiara che il Partito democratico vive con attenzione questo passaggio parlamentare, con l'auspicio che, in analogia con quanto accaduto in passato, si possa determinare un sostegno trasversale per promuovere le politiche del settore di competenza della Commissione affari sociali. In relazione all'analisi economica svolta nella Nota, dichiara di condividerne pienamente alcuni contenuti, a partire dall'analisi rigorosa effettuata sugli effetti negativi determinati dalla politica «sovranista» sui dazi adottata dal Presidente americano Trump, segnalando, per inciso, che tale politica sembra trovare corrispondenza in alcune posizioni espresse da forze di Governo. Nel porre in risalto anche i dati positivi relativi alla crescita dell'occupazione nel primo semestre del 2018, rileva che nel complesso il contenuto della Nota presenta aspetti contraddittori. A un ottimismo di fondo si associa però un «pessimismo» strumentale ad aggirare i limiti posti dall'articolo 81 della Costituzione a un indebitamento eccessivo.
  Passando ai settori di competenza della Commissione Affari sociali, rileva come il bombardamento mediatico su temi quali la cosiddetta «quota 100», la flat tax e il reddito di cittadinanza suscitano preoccupazione circa le risorse che si vogliono destinare al settore sanitario, con il rischio che si determini un pericoloso «spread» tra gli annunci fatti finora e le misure concrete. Il tutto in un quadro confuso in cui, da un lato, si prefigura un'applicazione omogenea dei LEA sul territorio nazionale e, dall'altro, si richiama per alcune regioni l'autonomia differenziata prevista dall'articolo 116 della Costituzione.
  Sottolinea che qualunque tentativo di superamento dei vincoli all'assunzione di nuovo personale necessita di risorse adeguate, così come la continuazione nel percorso di stabilizzazione del precariato avviato nella passata legislatura. Scarse indicazioni sono fornite, inoltre, rispetto alla misure da adottare per l'edilizia sanitaria e la promozione e l'innovazione della ricerca e il miglioramento della governance. Segnala, incidentalmente, che nel cronoprogramma indicato nella Nota si richiama l'attuazione di due strumenti, il Patto per la salute e il Patto per la sanità digitale, adottati nella XVII legislatura.
  In relazione alla lotta contro la povertà, ribadisce che l'impostazione adottata dal Governo rappresenta un gravissimo ritorno al passato, in quanto l'approccio che andrebbe invece seguito imporrebbe di affrontare tale problematica in un quadro complessivo e non parcellizzato. A suo avviso, un ulteriore arretramento è rappresentato dal ruolo centrale che si vuole assegnare ai centri per l'impiego, ricordando che la povertà è causata non solo dall'assenza di lavoro, ma si inserisce in un contesto multiforme in cui è importante anche la dimensione culturale. Segnala, in proposito, un documento recentemente adottato dall'Alleanza contro la povertà e ricorda che i comuni costituiscono sicuramente un punto di riferimento più efficace dei centri per l'impiego. In risposta a quanto affermato dal relatore nella seduta precedente, osserva che in ogni caso il reddito di inclusione prevede anche strumenti efficaci di inserimento occupazionale. Dichiara di non comprendere il pieno significato delle misure indicate riguardo ai servizi per l'infanzia, interrogandosi su quale approccio si intende avere rispetto alla normativa recentemente adottata in materia.
  In conclusione, ricordando che qualunque politica di spending review all'interno del settore socio-sanitario richiede tempi lunghi di attuazione, invita i componenti della Commissione affari sociali ad essere vigili affinché non si realizzi di fatto una riduzione di risorse nei settori di competenza, settori che rischiano sempre di essere considerati «figli di un Dio minore».

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  Michela ROSTAN (LeU), nel segnalare la mancata validazione della Nota di aggiornamento da parte dell'Ufficio parlamentare di bilancio, auspica che, come già accaduto nel 2016, il Ministro dell'economia e delle finanze risponda sollecitamente ai rilievi rivolti nei confronti della Nota. Dichiara che il suo gruppo non è preoccupato dalla crescita del deficit, ma dall'utilizzo che viene fatto delle risorse ottenute in tal modo, in quanto l'assenza di investimenti avrà una inevitabile ripercussione sulla crescita economica. Osserva che l'adozione di misure assistenzialistiche, in assenza di crescita economica, finisce per provocare un taglio delle prestazioni sociali, anche attraverso una riduzione lineare del finanziamento dei singoli ministeri, penalizzando le fasce più deboli della popolazione.
  Sottolineando che l'applicazione uniforme dei LEA appare ormai un miraggio, ricorda i dati preoccupanti circa le ampie fasce di popolazione costrette a rinunciare alle cure con conseguente abbassamento delle aspettative di vita. Nel rilevare che l'utilizzo dei voucher in ambito sanitario suscita timori circa la diffusione del lavoro nero nel settore e che il reddito di cittadinanza non costituisce uno strumento efficace di potenziamento dei servizi sociali, preannuncia il suo voto contrario alla proposta di parere del relatore.

  Giuseppina VERSACE (FI), nel condividere le considerazioni svolte dal collega Novelli, facente parte del suo stesso gruppo parlamentare, sottolinea, in tema di disabilità, l'assenza nella Nota di qualunque riferimento a misure per favorire l'esercizio del diritto alla pratica sportiva per tutti.
  Segnala infatti l'importanza dello sport per assicurare l'autonomia e l'inserimento sociale delle persone con disabilità, importanza riconosciuta anche dalla Convenzione delle Nazioni unite in materia.
  Ricorda di avere presentato una proposta di legge per l'inserimento degli ausili e delle protesi destinate a persone con disabilità, per consentire loro lo svolgimento di attività sportiva, tra i dispositivi erogati dal Servizio sanitario nazionale.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) evidenzia che il documento in discussione costituisce l'aggiornamento del DEF adottato nello scorso aprile e che in ogni caso il quadro complessivo delle risorse disponibili per gli interventi in ambito socio-sanitario sarà disponibile con il disegno di legge di bilancio.
  Osserva che la cifra assai consistente, pari complessivamente a circa 10 miliardi, destinata al reddito di cittadinanza, non rappresenta una misura assistenzialistica ma è da considerarsi un fattore di crescita economica. Ricorda che la valorizzazione della funzione dei centri per l'impiego è determinata dalla considerazione che il conseguimento di un lavoro aiuta allo sviluppo della dignità sociale delle persone in condizione di povertà. Nel sottolineare che il reddito di cittadinanza costituisce solo un primo passo per affrontare una questione assai complessa, ribadisce che, a suo avviso, il reddito di inclusione rappresenta invece uno strumento assistenzialistico. Sottolinea che le notevoli risorse destinate anche alle cosiddette pensioni di cittadinanza permetteranno di superare le situazioni di estremo disagio di persone anziane che non dispongono di un reddito sufficiente, essendo state costrette in molti casi al lavoro nero.
  Condivide, inoltre, la scelta del governo di adottare un codice che raccolga la normativa a favore della disabilità in tutte le sue sfaccettature, incluse quella della pratica sportiva richiamata dalla collega Versace. Preannuncia, quindi, un convinto voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle sulla proposta di parere del relatore.

  Massimiliano PANIZZUT (Lega), nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del documento in esame, si dichiara convinto che con esso può avviarsi un percorso di ripresa, anche attraverso una riduzione delle tasse e un'agevolazione per le nuove assunzioni. Considera il reddito di cittadinanza uno Pag. 192strumento temporaneo per agevolare il reinserimento nel mondo del lavoro.
  Nel manifestare apprezzamento per le misure prospettate in favore della famiglia e delle persone con disabilità, ribadisce che l'attuale maggioranza intende proseguire nel percorso intrapreso con un orizzonte temporale corrispondente alla durata naturale della legislatura, forte di un ampio mandato popolare ricevuto in tal senso.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), nel rilevare la natura programmatica della Nota di aggiornamento, esprime forte preoccupazione per le finalità verso cui sono destinate le risorse derivanti dall'aumento del deficit. Sottolinea, infatti, l'assenza di investimenti, reputando la prevista flat tax alla stregua di un provvedimento di facciata, vista la sua esiguità. A conferma del carattere improduttivo delle ingenti spese previste dalla Nota, segnala che il potenziamento dei centri per l'impiego, allo stato attuale del tutto incapaci di svolgere le loro funzioni, avrebbe dovuto precedere l'introduzione del reddito di cittadinanza, e non essere effettuato in contemporanea. Prevede che, in assenza di agevolazioni alle imprese tali da ridurre il costo del lavoro, assai più elevato in Italia che in molti altri Paesi, la ricerca di opportunità occupazionali non troverà alcuna risposta.
  Segnala, inoltre, che per la riduzione della disoccupazione è importante anche la dimensione formativa e culturale e che in tal senso il reddito di cittadinanza rischia di essere uno strumento ancor più fallimentare del reddito di inclusione. L'aumento delle risorse destinate a chi non ha un lavoro, senza prevedere una riduzione dei contributi a carico delle imprese, non può che risolversi in un aumento della disoccupazione. L'erogazione del reddito di cittadinanza produrrà l'inserimento in un sistema consumistico senza assicurare ai singoli il potenziamento della loro dignità derivante dall'inserimento nel mondo del lavoro. Invita, inoltre, a una riflessione sulle dichiarazioni fatte in questi giorni sui limiti «morali» all'utilizzo dei contributi ricevuti. Ribadisce, quindi, che il gruppo Fratelli d'Italia giudica molto pericolosa l'impostazione data alla futura manovra finanziaria.
  Nel rilevare lo spazio assolutamente residuale riservato dalla Nota alle politiche antidroga, osserva che dal documento appare del tutto assente il ruolo del Terzo settore e del volontariato. Ricorda infatti che, al di là di alcuni episodi criminali o di mal costume, l'apporto di milioni di volontari e di centinaia di migliaia di lavoratori garantisce servizi essenziali per i malati, le persone con disabilità e in condizioni di fragilità e di dipendenza, che il settore pubblico non è in grado di fornire. Si tratta, quindi, di un pilastro delle politiche sociali del Paese, che non può essere trascurato.
  Sulla base di tali considerazioni, preannuncia il voto contrario del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposte di parere del relatore.

  Ubaldo PAGANO (PD) rileva come la Nota di aggiornamento non offra alcuna indicazione concreta circa le modalità di reperimento di risorse da destinare al settore della sanità, indicando di fatto una riduzione della spesa sanitaria in percentuale al PIL, indicatore del quale è prevista una crescita probabilmente superiore a quella conseguibile. La riduzione in termini percentuali della spesa sanitaria appare più marcata se si considera la diversa dinamica dell'indice dei prezzi del settore.
  Quanto al reddito di cittadinanza, rileva che le risorse ad esso destinate includono quelle già previste per il reddito di inclusione e che quello previsto non è comunque uno strumento universale ma appare un sussidio per i periodi di disoccupazione.
  Osserva, poi, che, se non vengono individuate risorse aggiuntive da destinare all'assunzione di nuovo personale, obiettivi come quello della riduzione delle liste di attesa appaiono utopistici. Entrando in un tema più specifico, sottolinea la necessità di rifinanziare il Piano d'azione e coesione Pag. 193per l'infanzia e l'adolescenza attraverso il quale sono stati raggiunti importanti risultati in sei regioni del meridione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, invita il relatore Tiramani a illustrare la proposta di parere che ha predisposto.

  Paolo TIRAMANI (Lega), relatore, nel dichiarare di aver ascoltato con interesse tutti gli interventi svolti, ribadisce che sul piano programmatico l'attuale maggioranza intende perseguire una decisa inversione di tendenza rispetto alle politiche adottate in passato, in primo luogo agevolando le piccole e medie imprese.
  Quanto al reddito di cittadinanza, sottolinea che esso costituisce uno strumento decisamente più efficace del reddito di inclusione, osservando che, mentre i piccoli comuni possono sicuramente avere una conoscenza diretta dei bisogni sociali presenti sul territorio, ciò non è vero per le realtà di maggiori dimensioni e, pertanto, i centri per l'impiego possono rappresentare uno strumento adatto per venire in aiuto alle persone che si trovano in condizioni di povertà. Ricordando che gli specifici interventi saranno finanziati con il disegno di legge di bilancio, invita a non fare un processo alle intenzioni e a rinviare la valutazione a quando saranno adottate le normative dettagliate.
  Sulla base di tali premesse formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che il gruppo Partito democratico ha presentato una proposta alternativa di parere (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Armando BARTOLAZZI segnala che, per quanto riguarda la sanità, il Governo si trova ad affrontare una situazione assai difficile, paragonabile a una casa «terremotata» da venti anni di scelte politiche sbagliate e quindi totalmente da ricostruire.
  Ricordando i numerosi tagli effettuati in passato, osserva che difficilmente si potrebbe fare di peggio e, comunque, invita a giudicare a seguito di fatti concreti e non sulla base di un pregiudizio. In ogni caso, ricordando che molte persone in condizione di povertà al momento rinunciano all'acquisto di medicinali o di prestazioni sanitarie per mancanza di risorse, osserva che strumenti quale il reddito di cittadinanza possono contribuire a un aumento della spesa per la salute e, conseguentemente, al benessere della popolazione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, in caso di approvazione, la proposta alternativa di parere presentata dal gruppo Partito democratico non verrà posta in votazione.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale.
C. 684 Lazzarini e C. 1109 Pini.
(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 4 ottobre 2018.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nelle precedenti sedute si è svolta la discussione e che, da ultimo, è Pag. 194intervenuto il rappresentante del Governo, deputato Maurizio Fugatti.
  Da, quindi, la parola alla relatrice, deputata Lazzarini, chiedendole come intende procedere.

  Arianna LAZZARINI (Lega), relatrice, alla luce delle posizioni espresse nella precedente seduta dal rappresentante del Governo e tenuto conto dell'ampia condivisione registratasi sul contenuto delle proposte in esame all'interno della XII Commissione, propone di proseguire i lavori attraverso la costituzione di un Comitato ristretto, che a suo avviso potrà addivenire alla predisposizione di un testo base in tempi molto rapidi.

  La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidente di designarne i componenti sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  Marialucia LOREFICE, presidente, rinvia il seguito dell'esame delle proposte di legge in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 10 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE, indi della vicepresidente Rossana BOLDI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi.

  La seduta comincia alle 13.55.

7-00025 D'Arrando, 7-00052 Siani e 7-00056 Novelli: Iniziative volte a disincentivare il consumo di zuccheri e di grassi, al fine di prevenire e di contrastare l'obesità.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 3 ottobre 2018.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che il 26 settembre scorso si è svolta una seduta di audizioni informali per approfondire le tematiche oggetto delle risoluzioni in titolo e che si era convenuto tra i gruppi di procedere alla discussione al termine delle predette audizioni.
  Chiede, quindi, se vi siano colleghi che intendono intervenire.

  Rossana BOLDI (Lega) ringrazia tutti i firmatari delle tre risoluzioni presentate, nonché i soggetti auditi, che hanno offerto un prezioso contributo. Osserva che dalle audizioni è emerso che nessun singolo nutriente va demonizzato, mentre ciò che più conta è il contenuto calorico globale del prodotto alimentare. In tal senso, appare opportuno stimolare l'industria alimentare ad effettuare una adeguata porzionatura e ad evitare la presenza eccessiva di un singolo componente.
  Sottolinea come le audizioni abbiano inoltre sottolineato la centralità della prevenzione, soprattutto attraverso la diffusione di una cultura alimentare salutare, rivolta specialmente ai bambini, motivando in tal senso le famiglie. Ricorda che in ogni caso l'Italia si trova in una condizione di vantaggio grazie alle qualità e alla varietà di materie prime alimentari e alla diffusione della dieta mediterranea. Rileva che le audizioni hanno altresì evidenziato l'importanza dell'attività fisica, che consente di consumare le eventuali calorie assunte in eccesso.
  Passando ad osservazioni puntuali rispetto alla risoluzione D'Arrando, esprime in primo luogo perplessità per l'attenzione particolare rivolta alla presenza di olio di palma negli alimenti, ricordando che il contenuto di grassi saturi di tale sostanza è sostanzialmente analogo a quello del burro.
  Si dichiara, inoltre, non convinta dal contenuto dell'impegno relativo al divieto di utilizzo di personaggi dei cartoni animati nelle pubblicità di prodotti alimentari Pag. 195ad alto contenuto di grassi, zucchero e sale, giudicando tale previsione eccessiva e suscettibile di interpretazioni errate.

  Paolo TIRAMANI (Lega) si associa alle considerazioni svolte dalla collega Boldi, in particolare per quanto riguarda il divieto di utilizzo di personaggi dei cartoni animati.
  Con riferimento alla risoluzione D'Arrando, invita inoltre a riformulare l'impegno relativo all'adozione di misure volte a disincentivare l'utilizzo di singoli prodotti, apparendo più opportuno un riferimento al contenuto calorico complessivo.

  Roberto NOVELLI (FI), nel rilevare il forte impatto di un'alimentazione sbagliata sullo sviluppo di numerose malattie non trasmissibili, con gravi conseguenze per la salute collettiva, si associa alle considerazioni svolte dalla collega Boldi, anche sulla base di quanto emerso attraverso il ciclo di audizioni svolte.
  Ribadendo l'esigenza di ragionare su evidenze scientifiche, invita i commissari ad evitare la demonizzazione di singoli ingredienti, essendo più produttivo agire sulla formazione e sulla diffusione della pratica sportiva, attraverso azioni di stimolo presso le famiglie e la scuola.
  Ritiene utile porre in evidenza un decalogo recentemente adottato dalla Società italiana di pediatria, che ricorda come l'azione di prevenzione si svolga in tempi lunghi, partendo già dalla condizione di peso della madre durante la gravidanza. Nel condividere le perplessità espresse dai colleghi circa il divieto di utilizzo dei personaggi dei cartoni animati, sottolinea l'esigenza di assicurare l'apporto di tutti i soggetti coinvolti, evitando una contrapposizione con l'industria alimentare, che rappresenta un elemento fondamentale del sistema produttivo italiano.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI) rileva come le audizioni abbiano contribuito al superamento di alcuni luoghi comuni, a partire da quelli relativi alla nocività di singoli alimenti.
  Ricorda come il fenomeno dell'obesità si sviluppi all'interno di un sistema relazionale, a partire dai rapporti fra genitori e figli, apparendo essenziale promuovere l'esercizio dell'attività fisica. Segnala in proposito i pericoli connessi alla maggiore diffusione di giochi virtuali, attraverso strumenti elettronici, rispetto a pratiche ludiche che implicano il movimento. Ribadisce, quindi, l'esigenza di un approccio globale, ricordando che l'adozione di misure specifiche, quali ad esempio il pur opportuno inserimento nei pacchetti di sigarette delle avvertenze circa la loro pericolosità, non impediscono l'aumento della diffusione del fumo tra i giovanissimi.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), nel ringraziare i colleghi intervenuti e i presentatori delle altre risoluzioni, precisa che non vi è alcuna intenzione di demonizzare l'utilizzo dei personaggi dei cartoni animati, ma che in certi casi, come ad esempio nel caso della violenza sulle donne, è innegabile che la pubblicazione di certe immagini, che evocano comunque la violenza, abbia un effetto controproducente.
  Nel condividere la necessità di un approccio complessivo, che non trascuri anche la dimensione psicologica, segnala che, sulla base di recenti esperimenti condotti su animali, anche fattori ambientali, quali l'inquinamento, hanno rilevanti conseguenze in termini di incidenza dell'obesità.
  In qualità di presentatrice della prima delle tre risoluzioni in oggetto ritiene che, avvalendosi anche dell'apporto dei presentatori delle altre due risoluzioni, sia possibile addivenire in tempi brevi alla predisposizione di un testo unificato, che tenga conto anche di quanto emerso dalle audizioni e dalla discussione svolte.

  Rossana BOLDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 10 ottobre 2018. — Presidenza della vicepresidente Rossana BOLDI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi.

  La seduta comincia alle 14.35.

5-00044 Carnevali: Chiusura del punto nascita di Piario in Val Seriana.

  Il sottosegretario Armando BARTOLAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Vito DE FILIPPO (PD), replicando, in qualità di cofirmatario dell'interrogazione, si dichiara completamente insoddisfatto della risposta. Ricorda innanzitutto il decreto del ministro della salute 11 novembre 2015, che affida al Comitato percorso nascita nazionale il compito di esprimere un parere sulle richieste di deroga per il mantenimento di punti nascita con volumi di attività inferiori ai cinquecento parti annui.
  Con riferimento al caso di specie, ritiene che non sia stato adeguatamente considerata l'ubicazione del punto nascita di Priario nell'alta Val Seriana, che costituisce l'ultimo presidio di un'area montana vasta e per molti aspetti disagiata. A suo avviso, il Ministero della salute, di fronte alla carente documentazione trasmessa dalla regione Lombardia, avrebbe dovuto svolgere ulteriori approfondimenti per accertare le ragioni del diniego alla deroga relativamente alla chiusura del punto nascita di Piario.

5-00165 Businarolo: Procedure per la selezione dei candidati alla carica di direttore generale delle strutture sanitarie pubbliche nella regione Veneto.

  Il sottosegretario Armando BARTOLAZZI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Francesca BUSINAROLO (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, esprimendo soddisfazione per la celerità con la quale è pervenuta la risposta del Governo. Auspica che si addivenga a un superamento dell'attuale normativa sulla nomina dei direttori generali delle strutture sanitarie pubbliche, che a suo giudizio necessita di una revisione.
  Fa altresì presente di avere segnalato anche all'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) la vicenda oggetto dell'interrogazione in esame, precisando di non avere nulla di personale contro i soggetti coinvolti, ma di avere agito al fine di evitare che si ripetano casi di conflitto di interessi nell'ambito delle procedure per la selezione di candidati alla carica di direttore generale delle strutture sanitarie pubbliche.

  Rossana BOLDI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.50.

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