CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 giugno 2022
818.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati. Testo unificato C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini.

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 2307 Magi e C. 2965 Licatini, recante «Modifiche al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati»;

   preso atto che il testo unificato riconosce, sulla base dell'orientamento giurisprudenziale, la liceità della coltivazione e della detenzione per uso personale di non oltre quattro piante femmine di cannabis, facendo conseguentemente venir meno in tale ipotesi l'illecito amministrativo;

   rilevato che il testo unificato in esame non incide sul reato di guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, previsto dall'articolo 187 del codice della strada,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

DL 50/2022: Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina. C. 3614 Governo.

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, recante Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina (C. 3614 Governo);

   considerato che:

  l'articolo 3 concede alle imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia, esercenti le attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate, un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta; esso è pari al 28 per cento della spesa sostenuta, nel primo trimestre 2022, per l'acquisto del gasolio impiegato in veicoli, di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l'esercizio delle predette attività di trasporto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e purché l'acquisto sia comprovato mediante le relative fatture;
  l'articolo 26 reca alcune disposizioni volte a fronteggiare, nel settore degli appalti pubblici di lavori, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici. Attraverso tale intervento normativo si mira, tra l'altro, ad assicurare la realizzazione degli interventi finanziati in tutto o in parte con le risorse del PNRR e del PNC;
  l'articolo 27 consente – a sua volta – ai concessionari autostradali di aggiornare, utilizzando il prezzario di riferimento più recente, il quadro economico del progetto esecutivo, in corso di approvazione o approvato alla data di entrata in vigore del decreto in esame, in relazione al quale è previsto l'affidamento entro il 31 dicembre 2023, al fine di fronteggiare, nell'anno 2022, gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, anche in conseguenza della grave crisi internazionale in atto in Ucraina;
  l'articolo 36 incrementa di 50 milioni di euro per il 2022 il Fondo istituito dalla legge di bilancio 2021 (articolo 1, comma 816, della legge n. 178 del 2020) per consentire l'erogazione, fino al 30 giugno 2022, dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale destinati anche a studenti;
  l'articolo 38 prevede la stipula di convenzioni tra il Ministero dello sviluppo economico e le amministrazioni pubbliche per realizzare il progetto «Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale». Il progetto, affidato a Poste italiane, ha l'obiettivo di rendere accessibili i servizi delle amministrazioni pubbliche in modalità digitale nei comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti tramite uno «sportello unico» di prossimità situato nel territorio del comune;
  l'articolo 51, comma 10, attribuisce all'AGCom il compito di vigilare sull'osservanza, da parte degli operatori del settore, del divieto di diffondere o consentire la diffusione dei contenuti proposti dai canali di informazione Russia Today e Sputnik;
  l'articolo 54, infine, differisce al 31 luglio 2022 il termine per l'adozione delle nuove linee guida per la disciplina sui trasporti eccezionali, nonché la vigenza della disciplina transitoria per le autorizzazioni al trasporto eccezionale di massa complessiva fino a 108 tonnellate effettuato mediante complessi di veicoli a otto assi,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 3

5-08306 Zanella: Coinvolgimento delle regioni nella digitalizzazione della pubblica amministrazione e nella realizzazione della banda ultralarga finanziate tramite il PNRR.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Anzitutto tengo a ringraziare gli onorevoli interroganti per aver ribadito il tema, certamente all'attenzione anche del Governo, della necessità di un coinvolgimento istituzionale delle Regioni e degli enti locali per gli interventi di digitalizzazione previsti nei piani PNRR.
  Tale consapevolezza ha guidato sin dall'inizio l'attuazione della nuova Strategia Italiana per la banda ultra larga approvata, nel maggio del 2021, dal Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD), che prevede investimenti con fondi PNRR per portare la banda ultra larga fissa e mobile sull'intero territorio nazionale, oltre che a tutte le famiglie e le imprese.
  Nell'ambito del CITD siedono infatti, per le tematiche di competenza, anche il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Gli stessi sono stati coinvolti sin dall'inizio e hanno potuto condividere con il Ministro le scelte di competenza sulla definizione dei piani di investimento pubblico della Strategia.
  Sotto questo profilo, il Governo ha infatti definito il perimetro di interventi pubblici nell'ambito della Strategia per la banda ultralarga effettuando una mappatura dettagliata delle reti esistenti, o in via di realizzazione (sia da parte dei privati, sia da parte del pubblico), al fine di intervenire con i nuovi investimenti esclusivamente dove non sono presenti altri interventi e sempre con l'obiettivo di soddisfare le esigenze dei territori.
  Si condivide, infine, anche la necessità espressa dagli interroganti di garantire un raccordo tra le diverse misure di digitalizzazione al fine di evitare sovrapposizioni tra gli investimenti PNRR e quelli realizzati con i fondi strutturali, per evitare sovrapposizioni e sprechi di risorse pubbliche, ma soprattutto al fine di coinvolgere gli enti locali nella precisa individuazione dei bisogni e nella costruzione di misure e progettualità efficaci per i territori.
  In questa ottica di forte collaborazione con le amministrazioni locali, mi fa piacere sottolineare il forte coinvolgimento delle Regioni a vari livelli, anche con riferimento ad un secondo importante progetto PNRR che stiamo seguendo e implementando assieme al Ministero della salute, quello sul Fascicolo Sanitario Elettronico. Rappresentanti delle Regioni e delle Province Autonome hanno infatti partecipato, sin dalla costituzione, al Tavolo di Lavoro FSE che dall'inizio del progetto si è occupato della definizione della nuova architettura del FSE. Il Tavolo di Lavoro si è riunito settimanalmente, confrontandosi su temi fondamentali quali la definizione dell'architettura dati, i contenuti delle Linee Guida che definiscono il nuovo FSE, la strutturazione dei format per i piani di adeguamento regionali legati all'erogazione delle risorse PNRR. Il progetto FSE ha, inoltre, potuto sperimentare azioni di miglioramento nell'alimentazione e portabilità dei FSE proprio grazie alla collaborazione tra MITD/DTD e sei Regioni (Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Puglia). Attraverso questo programma, da un lato queste Regioni hanno ricevuto supporto operativo da parte di esperti selezionati dal MITD/DTD, dall'altro il gruppo di progetto centrale ha potuto ottenere dai team regionali importanti informazioni sulle problematiche principali che ostacolavano un più ampio ed efficace utilizzo del FSE nelle Regioni. Infine, è da sottolineare che il progetto FSE rimane largamente un progettoPag. 309 ad attuazione direttamente regionale. È infatti in fase di approvazione un decreto ministeriale che assegna alle Regioni 610 milioni di euro per investire sul potenziamento dei propri FSE e sulle competenze digitali degli operatori del proprio sistema sanitario. A questo proposito nei mesi scorsi vi è stato un continuo confronto tra le amministrazioni centrali e la Conferenza Stato-Regioni riguardo alle modalità di assegnazione di tali risorse.
  Ed ancora, sempre in ottica di favorire e semplificare gli adempimenti e la distribuzione delle risorse a favore dei soggetti attuatori quali, tra gli altri i Comuni, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha predisposto la piattaforma digitale www.padigitale2026.gov.it quale punto unico di accesso e di rendicontazione delle risorse, e rispetto alle quale si registra un generale apprezzamento dalle migliaia di soggetti attuatori a livello locale che stanno partecipando ai primi avvisi pubblicati.
  In particolare, sul fronte degli avvisi e delle risorse destinate ai Comuni in primis, molteplici sono le misure che prevedono il coinvolgimento delle amministrazioni locali per attuare una trasformazione digitale integrata dei propri sistemi informativi. Tutte le misure di cui sono pubblicati gli avvisi rappresentano delle priorità per la digitalizzazione dei servizi pubblici, con particolare riguardo per:

   La misura 1.2 – «Abilitazione al cloud per le PA locali», che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto alle scuole con scadenza 24 giugno 2022 e uno rivolto ai comuni con scadenza 22 luglio 2022, per un totale di 550 milioni di euro;

   La misura 1.4.1 – «Esperienza del cittadino nei servizi pubblici», che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto alle scuole con scadenza 24 giugno 2022 e uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022, per un totale di 445 milioni di euro;

   La misura 1.4.3 – «Adozione app IO» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 125 milioni di euro;

   La misura 1.4.3 – «Adozione piattaforma pagoPA» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 280 milioni di euro;

   La misura 1.4.4 – «Estensione dell'utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale – SPID CIE» che vede al momento pubblicati due avvisi pubblici, uno rivolto ai comuni con scadenza 2 settembre 2022 e uno rivolto agli altri enti con scadenza 9 settembre 2022 per un totale di 130 milioni di euro.

  Inoltre, in attuazione del Protocollo d'intesa del 20 aprile 2022, sottoscritto tra il Ministro per gli affari regionali e le autonomie e i Ministri delle Amministrazioni centrali titolari di interventi PNRR, per quanto di competenza del MITD, è in corso un proficuo dialogo con le province autonome di Trento e di Bolzano e con la Regione Autonoma Valle D'Aosta che porterà alla sottoscrizione di accordi per l'implementazione di progetti bandiera nell'ambito della digitalizzazione del PA.
  Innumerevoli dunque sono le iniziative in cantiere che prevedono il coinvolgimento delle Regioni e, più in generale, degli enti locali per favorire la digitalizzazione sui territori, ivi comprese progettualità dirette a favorire la smart mobility o la digitalizzazione dei borghi e delle città.
  Il Governo, attraverso continue interlocuzioni da parte del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che nell'ambito del Comitato interministeriale per la transizione digitale, garantisce piena attenzione ai bisogni dei territori e leale collaborazione a tutti i livelli di governo.

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ALLEGATO 4

5-08307 Giuliodori: Garanzie rispetto al mantenimento della sovranità sull'infrastruttura digitale italiana.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Ringrazio il Parlamento e, nello specifico, gli interroganti perché mi danno l'opportunità, per un verso, di illustrare gli sforzi che il Governo sta compiendo per dare attuazione ad un progetto centrale e strategico per la modernizzazione del Paese – quale è il Piano complessivamente diretto a garantire massima copertura e connettività su tutto il territorio nazionale entro il 2026 (anticipando così gli obiettivi del Digital Compass) – e, per altro verso, rassicurare e ribadire l'assoluta centralità del tema infrastrutturale e l'attenzione che il Governo vi pone.
  Come noto, la Strategia italiana per la Banda Ultralarga – «Verso la Gigabit Society» è stata approvata il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la transizione digitale e si compone di sette interventi: due già in corso e previsti dalla Strategia del 2015 (Piano aree bianche e Piano voucher) e cinque Piani approvati dal Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2021 nel PNRR: Piano Italia 1Giga, il Piano Italia 5G, il Piano Scuole connesse, il Piano Sanità connessa e il Piano Isole minori.
  Possiamo dire che in 13 mesi è stata dunque approvata la nuova Strategia per la BUL – Verso la Gigabit society – anticipando al 2026 gli obiettivi UE del 2030 – e sono stati adottati tutti i provvedimenti relativi ai 5 Piani, ottenendo le autorizzazioni della Commissione europea sotto il profilo degli aiuti di stato.
  Al riguardo e in relazione ai singoli piani di intervento, si rappresenta quanto segue.
  Il bando per il piano «Italia a 1 Giga» è stato pubblicato il 15 gennaio 2022. In data 24 maggio 2022 sono stati aggiudicati, per un valore complessivo di quasi 3,4 miliardi di euro, 14 lotti (8 a Open Fiber S.p.A. e 6 a TIM S.p.A.) sui 15 previsti. Il lotto più piccolo (relativo al territorio delle province autonome di Trento e Bolzano) è stato ripubblicato in data 29 aprile 2022, per un valore di circa 65 milioni di euro, con scadenza dei termini per la presentazione delle offerte al 3 giugno 2022. L'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022.
  Il bando per il «Piano Isole Minori» è stato pubblicato l'11 febbraio 2022 e in data 28 aprile 2022 è stato aggiudicato, per un valore di oltre 45 milioni di euro, alla società ELETTRA TLC S.p.A.
  I bandi per i piani «Scuola Connessa» e «Sanità Connessa», con un valore stanziato a PNRR di circa 260 e 500 milioni di euro, sono stati pubblicati il 27 gennaio 2022 e saranno aggiudicati nei prossimi giorni. Sono state infatti presentate offerte su tutti i lotti.
  I bandi per il piano «Italia 5G» sono stati pubblicati il 21 marzo 2022:

   il bando «backhauling»: del valore di circa 950 milioni di euro; lo scorso 13 giugno è stato aggiudicato a TIM il bando per la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica di oltre 11.000 siti radiomobili distribuiti su tutto il territorio nazionale;

   il bando «copertura»: del valore di circa 570 milioni di euro è stato ripubblicato in data 20 maggio 2022 con scadenza 10 giugno 2022. L'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022.

  L'Italia sarà quindi il primo Paese in Europa ad avere reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica, essenziale per garantire altissima velocità e minima latenza ovunque.
  Gli aggiudicatari dovranno fornire a tutti gli operatori di mercato l'accesso all'ingrossoPag. 311 alle infrastrutture finanziate, sulla base di condizioni regolamentate, così da garantire la concorrenza a livello di singolo utente.
  Dalla panoramica fornita emerge con chiarezza gli investimenti che questo Governo ha stimolato per coprire tutto il territorio nazionale con reti a banda ultralarga, con Piani – a complemento di quelli già esistenti – finalizzati a colmare definitivamente il digital divide in Italia.
  Assolutamente centrale è poi il tema posto dagli interroganti, relativo alla necessità di garantire lo sviluppo delle rete, prestando la massima attenzione al tema della rilevanza e della strategicità dell'infrastruttura digitale: il tema è assolutamente centrale nell'azione del Governo, attento a garantire un presidio costante grazie ad una serie di strumenti legislativi e di controllo, come quelli previsti dalla disciplina sul perimetro di sicurezza nazionale cibernetica, dalla disciplina NIS e, infine, dalla disciplina Golden Power, a tutela degli attivi strategici nel settore delle comunicazioni.
  In questo senso, il Governo monitora costantemente la situazione di asset ed operazioni così rilevanti per l'autonomia strategica del Paese ed è pronto ad attivare tutti i meccanismi di tutela offerti dalla legge e specificamente previsti anche per il settore delle infrastrutture di telecomunicazione.
  Tale tutela è stata poi recentemente rafforzata con il decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 maggio 2022, n. 51. Con il citato decreto, come noto, è stata modificata la disciplina dei poteri speciali esercitabili dal Governo per salvaguardare gli assetti proprietari e la gestione delle società operanti in settori reputati strategici e di interesse nazionale qual è, appunto, quello delle telecomunicazioni elettroniche. In particolare, è stata ridefinita la disciplina degli obblighi di notifica che assistono l'esercizio dei poteri speciali con l'inclusione, tra l'altro, di delibere, atti e operazioni che hanno per effetto modifiche della titolarità, del controllo o della disponibilità degli attivi strategici anche a favore di un soggetto appartenente all'Unione europea, ivi compresi quelli stabiliti o residenti in Italia. Tale disciplina rafforzata – al cui presidio è stata peraltro destinata una nuova e apposita struttura di coordinamento presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – è stata specificamente estesa anche al cloud e al settore, dunque, della gestione dei dati.

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ALLEGATO 5

5-08308 Liuzzi: Utilizzo delle risorse previste per il secondo bando del piano «Italia 5G», andato deserto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Ringrazio innanzitutto l'onorevole interrogante che mi fornisce l'occasione di aggiornare la Commissione su un tema che riveste grande importanza e a cui stiamo dedicando molto impegno. Come evidenziato nell'interrogazione, con il Piano di intervento pubblico «Italia 5G», rientrante tra le iniziative della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga finanziate con fondi PNRR, il Governo mira ad incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete per lo sviluppo e la diffusione di reti mobili 5G in grado di assicurare un significativo salto di qualità della connettività radiomobile nelle aree a fallimento di mercato su tutto il territorio nazionale, in conformità della normativa in materia di aiuti di Stato. Si tratta del primo Piano di investimenti pubblici approvato a sostegno dello sviluppo del mercato mobile in Italia.
  Il Governo ritiene tale intervento indispensabile al fine di soddisfare pienamente la domanda di connettività mobile da parte di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni, idonea ad abilitare la molteplicità di casi d'uso di cui è atteso nei prossimi anni un crescente fabbisogno da parte di diversi soggetti, anche in considerazione degli investimenti pubblici previsti in ambito PNRR volti a promuovere, sia lato offerta che lato domanda, la transizione digitale e lo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi, tra cui quelli relativi alla sanità, al turismo e alla c.d. «Transizione 4.0».
  La prima azione del Governo nell'ambito del Piano «Italia 5G» ha riguardato l'attività di mappatura delle reti mobili sull'intero territorio nazionale, effettuata dal 10 giugno al 31 agosto 2021 con la partecipazione degli operatori mobili, per individuare le aree nelle quali fosse necessario un intervento pubblico volto a raggiungere gli obiettivi di connettività previsti nel Piano.
  Dal 15 novembre al 15 dicembre 2021 si è svolta la consultazione pubblica sull'esito della mappatura e sulla bozza del Piano «Italia 5G».
  Anche tenuto conto delle osservazioni pervenute dai soggetti interessati in fase di consultazione pubblica, è risultato dunque necessario attuare, in parallelo, due linee di intervento distinte e tra loro complementari:

   a) la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica per le stazioni radio base (SRB) prive di tale rilegamento al 2026, secondo i piani dichiarati dagli operatori in fase di mappatura delle reti mobili;

   b) la realizzazione di nuove infrastrutture di rete per la fornitura di servizi radiomobili con velocità di trasmissione, in usuali condizioni di punta del traffico, di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, in aree che, sulla base dei risultati della mappatura, risultano caratterizzate al 2026 da velocità in downlink inferiori a 30 Mbit/s nelle medesime condizioni di traffico.

  Il 1° febbraio 2022, il Piano «Italia 5G» è stato notificato alla Commissione europea per la richiesta di aiuto di Stato.
  Il 25 aprile 2022 è stata adottata dalla DG-COMP della Commissione europea la (storica) decisione di approvazione dell'aiuto di stato «State Aid SA.100557 (2022/N) – Italy – RRF – Italian 5G Plan».
  Lo scorso 13 giugno, il bando per la realizzazione di rilegamenti di backhauling in fibra ottica è stato aggiudicato: all'esito della gara, sono stati assegnati 725 milioni di euro a TIM, per tutti e 6 i lotti previsti Pag. 313nel bando. Tale finanziamento copre fino al 90 per cento del costo complessivo delle opere. Oltre 11.000 siti radiomobili saranno collegati in fibra ottica entro il 2026.
  L'Italia sarà quindi il primo Paese in Europa ad avere reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica, essenziale per garantire altissima velocità e minima latenza ovunque. Tutti gli altri operatori interessati avranno accesso all'ingrosso alle infrastrutture finanziate, sulla base di condizioni regolamentate da Agcom, così da garantire la concorrenza.
  Il 20 maggio 2022 è stato pubblicato il nuovo bando per la realizzazione della seconda linea di intervento nell'ambito del Piano, a seguito della mancata ricezione di offerte di gara al termine del primo bando. Il nuovo bando ha mantenuto tutte le condizioni già contenute nel primo bando, incluso il finanziamento fino al 90 per cento degli investimenti sostenuti dagli operatori, dando solo una maggiore flessibilità alle imprese nell'identificare le aree da coprire fermo restando il raggiungimento al 2026 dell'accesso a servizi 5G ad elevate prestazioni nella misura prevista. La maggiore flessibilità si è resa necessaria per far fronte alla difficoltà espresse dagli operatori derivanti dall'alta incidenza dei costi operativi, anche a causa dei significativi aumenti del costo dell'energia elettrica. L'importo economico complessivo del contributo pubblico messo a gara col nuovo bando è stato di conseguenza ridotto.
  Il nuovo bando ha registrato offerte per tutti i 6 lotti previsti. L'aggiudicazione è attesa entro il prossimo 30 giugno, nel rispetto delle tempistiche del PNRR.
  Eventuali interventi successivi basati su fondi residui verranno valutati previa interlocuzione necessaria con le altre istituzioni nazionali e comunitarie coinvolte.