CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 maggio 2022
793.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07767 Bruno Bossio: Sviluppo delle tecnologie a idrogeno nel quadro delle strategie del Governo volte alla decarbonizzazione del settore dei trasporti leggeri e pesanti.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione presentata dall'onorevole interrogante, in merito all'introduzione del vettore idrogeno nel settore della mobilità, riferisco quanto rappresentato dal Ministero della transizione ecologica, delegato a rispondere.
  Il Piano di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede l'introduzione del vettore idrogeno anche nel settore della mobilità, con l'obiettivo di contribuire nei prossimi anni alla riduzione delle emissioni di CO2 nel settore.
  In particolare, si fa riferimento all'idrogeno verde, ovvero prodotto da fonti rinnovabili, che rappresenterà uno dei pilastri del processo di decarbonizzazione del sistema produttivo, per la produzione di fertilizzanti e altri prodotti chimici, nonché per usi energetici come nei cosiddetti settori industriali «hard to abate» quali quello dell'acciaio, della chimica, della ceramica e del vetro, fra gli altri.
  Ulteriore settore prioritario, individuato dal Ministero della transizione ecologica (MiTE), d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (MIMS), è rappresentato, appunto, dalla mobilità, declinata in due aree di intervento: il settore ferroviario e il settore del trasporto pesante su gomma.
  L'introduzione dell'idrogeno in entrambi i comparti non si pone in contrapposizione con il processo di elettrificazione della mobilità, già in atto nel Paese, ma costituisce un ulteriore elemento di complementarità nel processo di decarbonizzazione, in linea con il Piano nazionale italiano Energia e Clima, nonché con le successive direttive europee incluse nello strumento programmatico e finanziario Next Generation EU (fra cui, innanzitutto, il pacchetto «Fit for 55%»).
  La declinazione nel settore ferroviario è scaturita da un confronto fra i due Ministeri principalmente interessati, nonché dalla verifica della maturità tecnologica dell'industria ferroviaria e dalla valutazione tecnico-economica dell'eventuale ristrutturazione delle linee ferroviarie non elettrificate, che costituiscono circa il 30 per cento della rete nazionale.
  Pertanto, l'uso dell'idrogeno costituisce una valida e conveniente alternativa economica per la progressiva ristrutturazione delle tratte ferroviarie, consentendo una progressiva decarbonizzazione del settore.
  Per quanto riguarda il trasporto pesante su gomma, la misura ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 e di altri fattori climalteranti prodotti dai mezzi pesanti, alimentati prevalentemente con motori diesel, attraverso l'utilizzo dell'idrogeno quale strumento di produzione di combustibili alternativi sostenibili.
  Le proiezioni del settore industriale afferente prevedono in un prossimo futuro la vendita di oltre 4.000 mezzi in Italia e, considerando che le emissioni di CO2 di un mezzo pesante sono circa 16t/anno per una percorrenza media annua di 200.000 km, si stima che al 2030 le emissioni strutturali potenzialmente evitate risultano essere pari a 640.000 CO2 t /anno.
  Inoltre, è opportuno sottolineare che in alcuni casi i terminali delle tratte ferroviarie rappresentano il punto di partenza dei collegamenti del trasporto pubblico locale verso le aree limitrofe. In quest'ottica i punti di rifornimento di idrogeno potranno assumere la duplice funzione di soddisfare la domanda di entrambi i settori della mobilità e trasporto.
  L'implementazione delle progettualità dell'idrogeno, pertanto, trova la massima funzionalità ove l'alimentazione elettrica, per ragioni tecniche ed economiche, non Pag. 104riesce a soddisfare alcuni segmenti della domanda. In questa prospettiva il vettore si configura come elemento sinergico e acceleratore della decarbonizzazione.
  Attraverso il PNRR, così come segnalato dall'onorevole interrogante, sono state finanziate sperimentazioni relative ai trasporti ferroviari e stradali, che consentiranno di studiare e verificare l'efficacia di questa tecnologia.
  Si tratta, in particolare, della linea di investimento 3.3 della M2-C2 (dotata di 230 milioni di euro) relativa alla sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto stradale, consistente nella realizzazione di 40 stazioni di rifornimento di idrogeno per veicoli su gomma.
  A questa si aggiunge la linea di investimento 3.4 della M2-C2 (dotata di 300 milioni di euro) relativa alla sperimentazione dell'idrogeno per il trasporto ferroviario, con cui si prevede la realizzazione di almeno 10 stazioni di rifornimento a base di idrogeno per i treni.
  Questi interventi sperimentali, a cura del MIMS, contribuiranno a fornire dati e informazioni volte a strutturare una strategia più ampia, in particolare qualora queste tecnologie dovessero essere sviluppate – in Italia e all'estero – su una scala sufficientemente grande da abbatterne i costi e aumentarne il potenziale.
  La creazione di una rete di stazioni di rifornimento di idrogeno verde sul territorio nazionale si inserisce nel più ampio disegno della mobilità europea dei «Green Corridor», intercettando i mezzi provenienti dall'Europa del Nord, che collegano i nodi strategici della logistica europea e globale.
  Inoltre, come rappresentato, l'infrastruttura potrà essere utilizzata anche dai mezzi del trasporto pubblico locale, contribuendo alla decarbonizzazione strutturale della mobilità sostenibile nei centri urbani.
  Purtuttavia, si specifica che attualmente la produzione di idrogeno verde necessita di una grande quantità di energia rinnovabile ed è soggetto a rilevanti costi di produzione e stoccaggio, oltre a richiedere approfondimenti sia tecnici che normativi circa le risorse necessarie per la predisposizione dell'infrastrutturazione relativa e del trasporto del vettore.
  Per quanto attiene le attività più propriamente di ricerca e sviluppo, il MiTE ha recentemente emanato l'avviso pubblico relativo all'attuazione della misura PNRR M2-C2- Investimento 3.1, avente la finalità di individuare le regioni e le province autonome interessate ad avviare progetti di investimento che prevedano la riconversione di aree industriali dismesse per la creazione di centri di produzione e distribuzione di idrogeno, prodotto utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili.
  Inoltre, a valere sulla misura del PNRR M2-C2 – Investimento 3.5, il MiTE ha emanato un ulteriore bando rivolto agli enti di ricerca e alle università, anche congiuntamente con imprese, per la realizzazione di progetti di ricerca fondamentale in riferimento a tematiche quali produzione di idrogeno clean e green, tecnologie innovative per lo stoccaggio e il trasporto dell'idrogeno e la sua trasformazione in derivati ed e-fuel e celle a combustibile per applicazioni stazionarie e di mobilità.
  Infine, riguardo l'ipotesi formulata dall'interrogante circa l'eliminazione del vincolo di destinazione dal Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile (PSNMS), consentendo l'accesso alle infrastrutture e a tutte le tipologie di veicoli al fine di generare una domanda costante di idrogeno e la diffusione dei veicoli a fuel cell, si specifica che le risorse afferenti a tale strumento di programmazione PSNMS, adottato con D.P.C.M. n. 1360 del 2019, sono destinate esclusivamente al rinnovo del parco circolante relativo al trasporto pubblico locale (TPL), non consentendo la concessione di incentivi a soggetti privati.
  Atteso quanto rappresentato, i Ministeri preposti stanno operando nella direzione auspicata e nel solco di quanto previsto dal PNRR, tenendo in considerazione l'implementazione anche di normative specifiche per lo sviluppo del vettore idrogeno quale elemento fondamentale per il processo di decarbonizzazione dei sistemi produttivi e della mobilità, privilegiando la transizione verso forme di idrogeno decarbonizzato.

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ALLEGATO 2

5-07660 Barbuto: Installazione del servizio Wi-Fi sui treni Frecciargento e Frecciarossa in servizio sulle tratte Salerno-Reggio Calabria e Caserta-Lecce.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In merito alla disponibilità della connessione WI-FI nelle tratte ferroviarie Salerno-Reggio Calabria e Caserta-Bari, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha rappresentato che le tratte in argomento sono servite sia da treni Frecciarossa, già dotati di router multi operatore in grado di garantire una connettività stabile e veloce grazie all'aggregazione di banda di diversi operatori di telefonia, che da treni Frecciargento ETR 485 e 600.
  Per migliorare la connettività anche su tali treni Frecciargento, la società Trenitalia sta procedendo con un progetto di upgrading al 4G dei router, il cui completamento è previsto entro il prossimo 30 giugno.
  Ciò in coerenza con una più ampia campagna in atto di investimenti finalizzata a migliorare il servizio di navigazione internet su tutti i treni e ad estendere tale servizio per le relazioni ferroviarie dell'intero territorio nazionale.

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ALLEGATO 3

5-07969 Giacometto: Appello avverso la sentenza del TAR del Lazio sui soggetti abilitati a svolgere gli esami per il conseguimento della patente di guida.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In risposta al quesito posto, confermo che, avverso la sentenza n. 1367/2022 resa dal TAR Lazio, i competenti uffici del MIMS hanno richiesto all'Avvocatura Generale dello Stato di valutare l'opportunità di proporre appello, con contestuale istanza cautelare finalizzata a sospendere gli effetti prodotti dalla sentenza di primo grado.
  L'appello, con relativa istanza di sospensiva, è stato proposto con atto notificato in data 19 aprile 2022.
  Attualmente, si è in attesa della fissazione dell'udienza di discussione della domanda cautelare.
  Per completezza di informazione rappresento che il decreto n. 76 del 29 marzo 2022 – disciplinante le procedure di accreditamento di ex dipendenti degli Uffici della motorizzazione civile collocati in quiescenza, che in servizio hanno svolto la funzione di esaminatori abilitati all'espletamento delle prove di verifica delle capacità e dei comportamenti per il conseguimento delle abilitazioni di guida – è stato registrato dalla Corte dei conti ieri 10 maggio 2022 e si è in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale.