CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 aprile 2022
782.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO

Sugli esiti della missione svolta nella Valle della Loira, in occasione della Conferenza dei presidenti delle Commissioni dei Parlamenti dei 27 Stati membri e del Parlamento europeo sulle politiche europee a favore dei cittadini (PAC, fondi regionali e turismo sostenibile nel nuovo contesto del Green Deal) (20-21 marzo 2022).

RELAZIONE DELLA DEPUTATA MONICA CIABURRO

  La deputata Ciaburro ha partecipato, su designazione del Presidente della XIII Commissione, alla riunione interparlamentare in materia di politiche europee a favore dei cittadini, svoltasi nella Valle della Loira, in Francia, il 20 e il 21 marzo 2022.
  La riunione, divisa in tre sessioni, è stata l'occasione per affrontare le tematiche relative alla politica agricola comune (PAC) e al miglioramento della qualità degli alimenti (I sessione), all'utilizzo dei fondi regionali per la transizione energetica (II sessione) e al turismo sostenibile nel contesto del Green Deal (III sessione).
  Nell'ambito della I sessione della Conferenza, che investiva direttamente le competenze della nostra Commissione, il dibattito si è concentrato prevalentemente sul legame tra la nuova PAC e la qualità degli alimenti. Si è discusso, in particolare, del ruolo fondamentale dell'etichettatura di qualità e dell'agricoltura biologica e della riduzione dell'uso di pesticidi. Ovviamente, dato il contesto attuale, si è discusso di come rafforzare la sovranità alimentare dell'UE.
  Preliminarmente, si sono svolti gli interventi introduttivi: riporta quindi, sinteticamente, alcune delle principali questioni sollevate.
  Roland Lescure, Presidente della Commissione Affari economici dell'Assemblea nazionale francese, ha affermato che occorre concentrarsi su tre assi di lavoro: informazioni di qualità ai consumatori, reciprocità delle norme con i partner extra UE e tutela delle esigenze ambientali.
  Jean-Francois Longeot, Presidente della Commissione per lo sviluppo sostenibile del Senato francese, ha affermato in particolare che occorre continuare ad impegnarsi, insieme agli agricoltori, per un'agricoltura più sostenibile, che passa anche attraverso il miglioramento della qualità dei prodotti alimentari e la riduzione dell'uso di pesticidi e fertilizzanti.
  Olivier De Schutter, ex relatore speciale delle Nazioni Unite sul diritto al cibo e co-presidente del gruppo di esperti sui sistemi alimentari sostenibili, professore all'università di Louvain, ha sostenuto che la crisi determinata dalla guerra in Ucraina deve rafforzare il convincimento di lavorare per il rafforzamento della sovranità alimentare europea e della transizione verde.
  Karine Jacquemart, direttore esecutivo di NGO Foodwatch, ha richiamato il diritto universale all'alimentazione. Ha chiesto in particolare un impegno dell'Unione per aumentare i controlli di sicurezza alimentare, per introdurre dei loghi nutrizionali comprensibili, per limitare la pubblicità dei prodotti troppo zuccherati, grassi e salati e per limitare il numero eccessivo degli additivi autorizzati nell'industria alimentare europea.
  Steward Whitehead ha ribadito l'importanza di verificare la sicurezza di un alimento e, a tale scopo, di conoscerne la provenienza e di sottoporlo a test.
  Al termine degli interventi introduttivi, si è svolto un dibattito, nel corso del quale sono intervenuti numerosi rappresentanti dei Parlamenti nazionali. Si è registrata una generale preoccupazione per l'impatto del conflitto in Ucraina sulla sicurezza alimentare europea. In molti interventi si è fatto riferimento ai rincari per produttori e consumatori, alla necessità di rimpiazzare alcune importanti produzioni provenienti Pag. 149dai territori di guerra e al tema dell'autosufficienza alimentare dell'Unione europea. Sono state sollevate anche questioni legate all'etichettatura degli alimenti, alla necessità di un rinnovamento generazionale degli agricoltori e al rafforzamento di una produzione alimentare sostenibile.
  Nel corso del suo intervento, dopo aver preliminarmente ringraziato la Presidenza francese per l'organizzazione della Conferenza, che ha consentito un dibattito di alto livello su questioni di assoluta rilevanza e attualità, l'onorevole Ciaburro ha osservato, anzitutto, che ci troviamo in uno scenario profondamente mutato a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa, rispetto al quale è necessaria una nuova analisi e una conseguente valutazione delle misure da adottare.
  Ha sottolineato che il settore agricolo sta pagando un prezzo altissimo a causa della scarsità di risorse energetiche e del rincaro di numerose materie prime e che senza una soluzione politica la situazione è destinata a peggiorare irrimediabilmente. Ha quindi sostenuto la necessità di attivare alcune misure eccezionali, come l'utilizzo delle terre a riposo per la produzione di alcune colture, l'attivazione della riserva di crisi della PAC per fornire sostegno economico immediato, la deroga alle norme sugli aiuti di Stato per agevolare le imprese del comparto agroalimentare, procedendo, nel contempo, anche a una riflessione più ampia sull'esigenza, ad esempio, di rivedere gli obiettivi della politica agricola comune.
  Ha inoltre rilevato che la situazione attuale richiama la necessità di affermare come prioritario il tema della sovranità e sicurezza alimentare di matrice europea nel quadro più ampio dell'autonomia strategica dell'UE. A tal riguardo, ho richiamato l'esigenza di rivedere la disciplina sull'informazione degli alimenti, in cui rientrano i sistemi di etichettatura, al fine di garantire la corretta informazione dei consumatori e salvaguardare le eccellenze alimentari tipiche dei singoli territori che sono ottenute con modelli produttivi e disciplinari che ne garantiscono origine, procedimenti produttivi e caratteristiche nutrizionali.
  Ha citato il caso italiano della dieta mediterranea, patrimonio UNESCO e presidio di benessere per milioni di cittadini europei, e ho ricordato che l'agroalimentare del nostro Paese vanta più di 800 prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall'UE, a testimonianza non solo della grande qualità delle produzioni, ma anche del forte legame tra eccellenze, cultura, tradizioni e territorio.
  Prima di concludere, l'onorevole Ciaburro ha dato conto anche dell'intervento che ha svolto nel corso della III sessione della Conferenza in cui si è discusso di un tema, quello del turismo sostenibile, che ha una forte ricaduta sui territori.
  Nel suo intervento, ha anzitutto ricordato che la crisi pandemica ha avuto un impatto pesante sul settore del turismo, ma anche che l'emergenza sanitaria ha fatto emergere nuovi bisogni e nuove tendenze e che, in tale contesto, lo sviluppo di modelli di business turistici più sostenibili può intercettare il cambiamento delle abitudini di viaggio verso una mobilità più rispettosa del clima.
  Ha quindi affermato che si tratta di mettere in campo azioni non solo volte a stimolare l'afflusso turistico, ma anche finalizzate a rilanciare lo sviluppo economico e sociale dei territori, specie di quelli più decentrati, periferici e a rischio di abbandono delle popolazioni locali, come le aree interne e le zone di montagna.
  Ha ricordato, a tal riguardo, che il turismo di montagna, ad esempio, ha importanti ricadute occupazionali sui territori con un impatto fondamentale sulla vita delle comunità locali, ma anche sul paesaggio, di cui è fondamentale preservare il valore culturale e naturalistico.
  Ha sostenuto, altresì, che un turismo più sostenibile nell'UE passa anche attraverso la promozione del turismo locale e rurale, la cui offerta dovrebbe essere diversificata per consentirne la fruizione anche nei periodi fuori stagione. A questo proposito, ho sottolineato che il turismo sostenibile può avvalersi anche della valorizzazionePag. 150 degli impianti a fune, che sono un motore dell'economia della montagna e che, in tale settore, grazie alla tecnologia e all'innovazione, può affermarsi un modello di mobilità sostenibile, puntando al potenziamento di una risorsa strategica per il turismo nelle aree di montagna, anche grazie alle opportunità costituite dalle comunità energetiche.
  La valorizzazione di tali risorse e potenzialità energetiche, peraltro, anche attraverso interventi mirati di messa in sicurezza, potrebbe essere di interesse nella definizione di progetti comuni nelle zone transfrontaliere attraverso una cooperazione tra soggetti pubblici e privati e tra i diversi livelli istituzionali dei territori coinvolti.
  Da ultimo, ha evidenziato che una cooperazione regolare e uno scambio di buone pratiche tra gli Stati membri sono molto importanti nella definizione di misure per un turismo sostenibile e rispettoso dei nostri territori, tenuto conto del potenziale di sviluppo di tale settore nelle prospettive future.