CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 31 marzo 2022
771.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07044 Testamento: Iniziative per la fruibilità pubblica della cripta di Epifanio e dell'area archeologica di San Vincenzo al Volturno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, rappresento quanto segue.
  La cripta di Epifanio, è l'unica particella di proprietà non pubblica all'interno del perimetro dell'area archeologica di San Vincenzo al Volturno, in quanto pervenuta all'Ente religioso Abbazia di Montecassino per donazione nella prima metà del Novecento.
  Con riguardo alla gestione delle risorse pubbliche, sottolineo che tutti gli interventi di natura conservativa sull'ambiente della cripta ed il contesto archeologico di appartenenza, sin dal 1979, sono stati condotti con finanziamenti assicurati dal Ministero e realizzati direttamente dagli Uffici ministeriali competenti, mentre le attività di scavo archeologico sono state condotte, mediante concessioni di scavo, dalla British School at Rome ed in seguito dall'università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
  In relazione al limitato numero di ingressi, evidenzio come, già a partire dal 2015, in seguito ad una serie di sopralluoghi effettuati dall'istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, si sia deciso di rinnovare la raccomandazione riguardante la limitazione degli accessi, ipotizzati in un numero massimo di visitatori diverso per ogni mese dell'anno, compresi tra i 9 giornalieri del periodo invernale ed i 19 dei mesi estivi, al fine di tutelare le superfici dipinte e la cripta.
  Nel corso di ulteriori sopralluoghi effettuati nel 2019, dall'attuale Soprintendente e dal funzionario Storico dell'arte della Soprintendenza, si è constatato un serio aggravarsi dei fenomeni di deterioramento delle superfici dipinte, la presenza diffusa di efflorescenze saline, di un esteso velo carbonatico e di micro distacchi della pellicola pittorica. Tale constatazione ha portato alla decisione di avviare una improcrastinabile nuova campagna di azioni conservative sul prezioso manufatto, a partire da interventi urgenti per la messa in sicurezza dei dipinti.
  Tali attività stanno trovando attuazione nell'ambito della programmazione ordinaria del Ministero, infatti, è già stato previsto un primo finanziamento pari a 40 mila euro per gli interventi di messa in sicurezza e restauro degli affreschi della Cripta, al quale, ad esito delle valutazioni scaturite dai dati delle attuali indagini, seguirà un secondo intervento, per complessivi 69 mila euro che riguarderà dapprima interventi indiretti a fini di salvaguardia, primo tra tutti il sistema di controllo del microclima e quello di allontanamento delle acque meteoriche, e successivamente interventi conservativi diretti sulle superfici dipinte.
  Evidenzio come, a conclusione dei lavori di carattere conservativo, sia della cripta che delle circostanti aree di proprietà demaniale, saranno stabiliti accordi per garantire la fruibilità del bene da parte del pubblico anche a visitatori che non abbiano prenotato la visita guidata a pagamento con l'Abbazia di Montecassino. Infatti, come per qualsivoglia bene non statale che viene restaurato a spese della collettività saranno definite con apposito accordo con l'Abbazia di Montecassino modalità di accesso gratuito alla cripta di Epifanio in giornate periodicamente individuate sulla base di specifico atto di convenzione tra gli Enti interessati, nonché in occasione delle manifestazioni promosse dal Ministero.
  Infine, vorrei sottolineare che in ogni caso la fruibilità resterà comunque soggetta alle già citate forme di contingentamento del numero dei visitatori giornalieri a salvaguardia della sopravvivenza e buona conservazione dei dipinti murali.

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ALLEGATO 2

5-07059 Miceli: Sulla richiesta di autorizzazione all'utilizzo dell'incentivo «Cultura Crea» da parte della Regione Siciliana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, relativo alla modifica dell'Accordo Operativo di Attuazione (AOA) tra il Ministero della Cultura e la Regione Siciliana per consentire alle imprese siciliane di avere accesso alle agevolazioni previste dalla misura Cultura Crea anche per il «Titolo III» – priorità 3b, relativa allo sviluppo delle imprese dell'industria culturale e turistica esistenti e al supporto dello sviluppo di prodotti e servizi complementari volti alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio, anche attraverso l'integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello spettacolo, e delle filiere dei prodotti tradizionali e tipici, rappresento quanto segue.
  Il Ministero, in data 13 ottobre 2021, ha accolto la richiesta di revisione dell'articolo 6, comma 2, lettera b), dell'Accordo Operativo di Attuazione (AOA), in modo da consentire alle imprese siciliane di accedere alle agevolazioni previste dalla misura Cultura Crea anche per il «Titolo III» – priorità 3b.
  A seguito di parere positivo da parte del Ministero, in data 25 novembre è stato stipulato tra le parti un Addendum all'Accordo Operativo di Attuazione (AOA), a seguito del quale è stato emanato il decreto n. 1142 da parte dell'Autorità di Gestione del Programma operativo Nazionale «Cultura e Sviluppo» FERS 2014-2020, che modifica della la Direttiva Operativa «Termini e modalità di presentazione delle domande per l'accesso alle agevolazioni in favore di iniziative imprenditoriali nell'industria culturale e creativa - PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 Asse II “Attivazione dei potenziali territoriali di sviluppo legati alla cultura” e indicazioni operative in merito alle procedure di concessione ed erogazione delle agevolazioni».
  Pertanto, a seguito dell'emanazione del citato decreto, le imprese siciliane del settore hanno pieno accesso a tutti i benefici previsti dalla misura «Cultura Crea».

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ALLEGATO 3

5-07303 Gallo: Iniziative per l'effettiva operatività della Carta della cultura.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, rappresento quanto segue.
  La legge per la promozione e il sostegno della lettura (Legge 13 febbraio 2020, n. 15) ha introdotto nell'ordinamento italiano una pluralità di istituti e iniziative al fine di incentivare la lettura, quale mezzo per lo sviluppo della conoscenza, la diffusione della cultura, la promozione del progresso civile, sociale ed economico della Nazione, la formazione e il benessere dei cittadini.
  Tra le principali misure vorrei sottolineare:

   la previsione della adozione, con cadenza triennale, di un Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura e la istituzione del Fondo per l'attuazione del Piano nazionale d'azione per la promozione della lettura, che investe in prima battuta il Centro per il Libro e la Lettura cui competono la predisposizione della proposta, il coordinamento e l'attuazione delle attività del Piano d'azione nonché il monitoraggio delle attività pianificate e la valutazione dei risultati, nonché la gestione del fondo;

   la contribuzione alle spese per l'acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati, attraverso l'istituzione della «Carta della cultura».

  Proprio in merito a questo ultimo punto, oggetto dell'interrogazione, evidenzio come, nello stato di previsione del Ministero è stato istituito il Fondo «Carta della cultura», con una dotazione di un milione di euro annui a decorrere dall'anno 2020. Successivamente, con il decreto-legge «Rilancio» (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34), tale fondo è stato integrato con 15 milioni di euro per l'anno 2020, nonché ulteriormente incrementato di un milione di euro per l'anno 2021 dall'articolo 36 del decreto-legge Sostegni (decreto-legge 41 del 22 marzo 2021).
  Per l'attuazione della misura il Ministro, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ha adottato il decreto ministeriale «Disposizioni attuative per la Carta della cultura prevista dall'articolo 6 della legge 13 febbraio 2020, n. 15» (n. 73 del 10 febbraio 2021). Tale decreto prevede, infatti, che l'attuazione della «carta del libro» avvenga per il tramite del Centro per il libro e la lettura, a cui sono state destinate le risorse assegnate, pertanto ad oggi, risultano, sul bilancio del Centro, 18 milioni di euro afferenti al Fondo «Carta della cultura».
  In merito alle criticità evidenziate dall'interrogante si rileva che queste sono state risolte in seguito a consultazioni che hanno coinvolto oltre al Ministero e al Centro per il libro, anche la SOGEI, la CONSAP e PagoPA.
  Al termine delle consultazioni, il Ministero ha disposto l'utilizzo delle applicazioni software «18app» ai fini dell'attuazione dell'iniziativa «Carta della cultura» affidandone al Centro per il libro, la definizione, attraverso apposita convenzione con SOGEI S.p.A., e le azioni necessarie ad ampliare e adattare l’«18app» ai fini dell'utilizzo per la citata Carta.
  In conclusione ad oggi, il Centro è impegnato nella sottoscrizione dei relativi accordi con tutti gli interlocutori che sono coinvolti per la «Carta della cultura».

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ALLEGATO 4

5-07609 Tartaglione: Iniziative per consentire la fruizione del Castello di Capua.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in oggetto, rappresento quanto segue.
  Al fine di risolvere le problematiche che hanno determinato la chiusura del Castello di Gambatesa, su iniziativa della Direzione Regionale Musei del Molise, il 10 marzo 2022 è stato firmato presso l'Assessorato Regionale alla Cultura e al Turismo della regione Molise un protocollo d'intesa per la riapertura del castello a partire dal mese di aprile.
  L'accordo ha come scopo quello di assicurare un orario di apertura al pubblico quanto più esteso possibile e di programmare eventi e manifestazioni culturali nel rispetto delle misure di tutela e di conservazione. Il comune di Gambatesa, inoltre, si è impegnato a mettere a disposizione due unità di personale da utilizzare alternativamente durante l'apertura con compiti di supporto alla vigilanza interna, mediante l'attivazione di specifici Piani utili alla collettività nell'ambito dei patti di lavoro con i beneficiari del reddito di cittadinanza.
  Evidenzio inoltre che, nell'immediato, la Direzione Regionale Musei ha provveduto alla riapertura domenicale già a partire da questo mese di marzo, attraverso una turnazione su base volontaria del personale tecnico e amministrativo.
  Infine, sull'annosa problematica riguardante la carenza di personale che ha determinato la chiusura del Castello, è in via di risoluzione definitiva essendo ormai in procinto di ultimazione le procedure di assunzione del nuovo personale di vigilanza e accoglienza, avviate dal Ministero della Cultura tra il 2019 e il 2020 e fortemente rallentate dalla situazione di emergenza pandemica. In quest'ottica, in Molise arriveranno 24 risorse reclutate attraverso i centri regionali dell'impiego ed il concorso nazionale, che consentiranno il ritorno ad una situazione di normalità e garantiranno l'apertura continuativa di tutti i musei statali che afferiscono alla Direzione Regionale Musei del Molise.