CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 marzo 2022
765.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-07747 D'Uva: Sul potenziamento della Scuola Interforze per la difesa NBC.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'esigenza di fornire una pronta risposta alla minaccia nucleare e chimica trova riscontro nelle ordinarie attività formative previste dalla Difesa e pianificate, organizzate e condotte dalla Scuola Interforze per la Difesa NBC.
  La Scuola di Rieti costituisce, infatti, il «Polo Interforze per la Difesa NBC», con la missione di specializzare nel settore CBRN (Chimico Biologico Radiologico Nucleare) il personale della Difesa, nonché dei Dicasteri e delle Organizzazioni civili coinvolte nella materia.
  L'Istituto forma annualmente personale delle Forze Armate e dei Corpi Armati, nonché delle altre articolazioni dello Stato impegnate nel settore CBRN, attraverso lo svolgimento di corsi di qualificazione, corsi abilitativi/informativi/di aggiornamento e corsi di specializzazione.
  Tali attività sono, altresì, rivolte al personale straniero appartenente ai Paesi aderenti sia alla NATO che alla Partnership for Peace (PfP).
  In tale ottica, le capacità fornite sono integrate e finalizzate al contrasto della minaccia CBRN nella sua totalità e consentono al personale ed alle Unità operative di continuare a svolgere il proprio compito nelle migliori condizioni di efficienza possibile anche in ambiente contaminato, significando che il personale avviato ai corsi è comunque impiegabile nel contrasto alla minaccia.
  In merito allo specifico quesito posto, rappresento che la necessità di sviluppare e potenziare le capacità CBRN nazionali è da tempo all'attenzione della Difesa; al riguardo rendo noto che nel Documento Programmatico Pluriennale 2021-2023 è inserito uno specifico programma che ha lo scopo di completare, potenziare e ammodernare le dotazioni per la difesa CBRN in uso all'Esercito Italiano, alla Marina Militare e all'Aeronautica Militare, prevedendo l'acquisizione e l'ammodernamento di apparati e dotazioni dedicate, per il quale risultano già allocate risorse all'interno degli ordinari stanziamenti di bilancio.
  Tale programma permetterà, altresì, di incrementare la qualità formativa della Scuola, rendendo l'addestramento più moderno e adeguato alle attuali minacce CBRN, sviluppando al meglio – in particolare alla luce dell'attuale delicata contingenza – la fase addestrativa e di apprendimento facente capo alla Scuola.
  Oltre al programma di potenziamento e all'ammodernamento delle dotazioni, rappresento che sono in corso specifici studi di sviluppo delle capacità CBRN, all'interno dell'organizzazione della Difesa.
  Per quanto attiene, infine, agli aspetti di carattere esclusivamente formativo della Scuola, essa continuerà a svolgere la precipua attività formativa, in aderenza a quanto sopra delineato, con una particolare focalizzazione sulle sfide e sulle minacce attualmente emergenti.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-07746 Deidda: Sulle iniziative da intraprendere in relazione al contingente impegnato nella missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla Missione bilaterale di assistenza e supporto in Libia (MIASIT) ritengo utile innanzitutto richiamarne il quadro giuridico e procedurale di riferimento, così da comprendere appieno le dinamiche che hanno originato le situazioni menzionate dall'interrogante e le azioni conseguentemente intraprese.
  La Missione, operante dal 1° gennaio 2018 nell'alveo del dettato della legge n. 145 del 2016, pone le sue basi giuridiche su molteplici Risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite – segnatamente, le n. 2259, 2312, 2362, 2380, 2437, 2486 e, da ultimo, la 2542 – che invitano gli Stati Membri, tra i quali anche l'Italia, a cooperare con il Governo di Accordo nazionale libico (GNA) nel consolidamento di capacità istituzionali per la difesa dei confini, nella prevenzione e nella lotta ai traffici illegali. A tali atti di indirizzo si aggiungono le specifiche richieste del Consiglio Presidenziale del GNA all'Italia, contenute nelle lettere del Presidente pro tempore al-Sarraj del 30 maggio e del 23 luglio 2017.
  Il citato quadro normativo è tuttora carente di un Accordo tra la Libia e l'Italia che disciplini lo status delle forze e la tutela giuridica del personale militare attraverso la così chiamata «clausola di giurisdizione».
  Alla luce della situazione poc'anzi descritta, il personale della Missione, secondo modalità di dettaglio concordate con la controparte libica, nel periodo tra il 2018 ed il 2020 è stato immesso in Libia tramite il rilascio dei visti direttamente in loco; a partire dall'estate 2020, il personale militare che opera a Tripoli, presso il Comando della Missione, vi affluisce previo rilascio dei passaporti diplomatici a cura del MAECI con notifica nella lista diplomatica dell'Ambasciata d'Italia, mentre per il personale operante a Misurata è necessario, a premessa dell'ingresso in Libia, il rilascio del visto di cortesia sul passaporto di servizio, a cura dell'Ambasciata libica a Roma.
  A partire dal 2021, talune criticità dovute al mancato rilascio da parte delle Autorità libiche dei visti e delle autorizzazioni diplomatiche indispensabili per l'impiego di vettori di trasporto strategico, hanno inficiato le tempistiche negli avvicendamenti dei contingenti, nonostante la previa acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni da parte dei Ministeri della difesa e degli affari esteri libici.
  Avuto riguardo alla situazione, il Ministero degli affari esteri e l'Ambasciata d'Italia a Tripoli, in costante raccordo con la Difesa, hanno da subito avviato un intenso dialogo con le autorità libiche volto a superare le criticità in parola, interagendo con le controparti sia a livello tecnico, sia sul piano dei rapporti politici bilaterali, da ultimo, anche nei più recenti incontri con il Primo Ministro e con la Ministra degli esteri libici.
  Anche in virtù di tali interlocuzioni, si è potuto pervenire ad una composizione della questione, tale da consentire il rilascio dei visti da parte dell'Ambasciata Libica a Roma ed il conseguente avvicendamento, lo scorso febbraio, del contingente presente in Teatro Operativo dal luglio 2021.
  Infine, per completezza d'informazione, riguardo alle immagini di mezzi e di materiali della Missione MIASIT pubblicate sui social media libici e riprese dagli organi d'informazione nazionali, esse vanno ricondotte ad una visita compiuta il 9 settembre 2021 da una delegazione di autorità locali misuratine all'installazione militare nella Pag. 429quale è ospitata la Task Force «Ippocrate», circostanza nella quale i visitatori hanno rivolto la propria attenzione alle dotazioni e alle attrezzature militari italiane presenti in loco. Successivamente, nel dicembre 2021, in una pagina libica di Facebook denominata «Il Semaforo» è apparso un post corredato da immagini di mezzi, armi, materiali e parte della predetta infrastruttura militare, senza alcun riferimento ad eventuali minacce, dirette o indirette, al contingente italiano.