CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 marzo 2022
756.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
Pag. 197

ALLEGATO 1

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. CCLXIII n. 1)

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,

   premesso che:

    il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) rappresenta un'occasione unica per la crescita economica del Paese, specie in una delicata fase congiunturale come quella attuale, caratterizzata dalle criticità connesse all'incremento del costo dell'energia e delle materie prime;

    la governance per la gestione delle diverse fasi del PNRR, basata su una chiara assegnazione dei poteri e delle responsabilità delle numerose amministrazioni pubbliche coinvolte, prevede che la Cabina di regia istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri trasmetta alle Camere, con cadenza semestrale, una relazione sullo stato di attuazione del Piano stesso, dando conto dell'utilizzo delle risorse del programma Next Generation EU e indicando eventuali misure necessarie per accelerare l'avanzamento dei progetti e per una migliore efficacia degli stessi rispetto agli obiettivi perseguiti;

    il Parlamento è, pertanto, chiamato a valutare lo stato di avanzamento degli interventi, il loro impatto e l'efficacia rispetto agli obiettivi perseguiti, con particolare riguardo alle politiche di sostegno per l'occupazione e per l'integrazione socio-economica dei giovani, alla parità di genere e alla partecipazione delle donne al mercato del lavoro;

    al fine di assicurare una rapida ed efficace attuazione delle linee di investimento previste, è stata istituita presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali una specifica unità di missione per il PNRR, che rimarrà attiva sino alla completa realizzazione degli interventi e comunque non oltre il 31 dicembre 2026;

    tale unità di missione avrà anche una specifica funzione per le attività di prevenzione e contrasto delle frodi, del rischio di doppio finanziamento e di conflitti di interesse nella gestione dei fondi del PNRR;

    il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali è chiamato ad attuare una serie di interventi diretti a: promuovere lo sviluppo della logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, con una dotazione di 800 milioni di euro; realizzare, avvalendosi del Gestore dei servizi energetici (GSE), il Parco Agrisolare, cui sono dedicate risorse pari a 1,5 miliardi di euro; realizzare investimenti nella resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche, con una dotazione di 880 milioni di euro; promuovere i contratti di filiere e di distretto, per i quali sono stanziate risorse pari a 1,2 miliardi di euro; promuovere l'innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare, con una dotazione di 500 milioni di euro;

    ulteriori linee di investimento di interesse del comparto agricolo, alla cui attuazione è chiamato il Ministero della transizione ecologica, sono quelle specificamente dedicate allo sviluppo dell'agro-voltaico, con una dotazione di 1,10 miliardi di euro, alla promozione delle energie rinnovabili per le comunità energetiche e l'autoconsumo, cui sono assegnate risorse pari a 2,20 miliardi di euro, allo sviluppo del biometano, per il quale è previsto uno stanziamento di 1,92 miliardi di euro,

impegna il Governo:

   1) relativamente alla linea di intervento inerente lo sviluppo della logistica Pag. 198per il settore agroalimentare (M2C1 – Investimento 2.1), a prevedere un'articolata analisi dei fabbisogni al fine di individuare specifici criteri per la ripartizione delle risorse assegnate nonché a prestare particolare attenzione ai sistemi di stoccaggio in modo da garantire maggiore capacità di immagazzinamento delle materie prime necessarie al Paese;

   2) relativamente alla linea di intervento inerente il Parco Agrisolare (M2C1 – Investimento 2.2), a valutare la possibilità di prevedere un contributo che copra una quota percentuale dei costi sostenuti, unitamente a un meccanismo di premialità per i giovani agricoltori, valutando altresì di agevolare la partecipazione delle imprese di piccole dimensioni o ubicate in zone svantaggiate e montane;

   3) con riferimento agli interventi per l'innovazione e la meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare (M2C1 – Investimento 2.3), a considerare la vetustà delle macchine agricole quale criterio prioritario di assegnazione dei contributi in modo da garantire un migliore impatto ambientale e, al contempo, incrementare i livelli di sicurezza; a incentivare, altresì, i processi di innovazione e digitalizzazione al fine di migliorare i sistemi produttivi sotto il profilo qualitativo, quantitativo e con il minimo impatto ambientale garantendo un analogo livello di innovazione e meccanizzazione anche nel settore della pesca e della forestazione;

   4) con riguardo agli interventi di efficientamento del sistema irriguo (M2C4 – Investimento 4.3), a stanziare maggiori risorse, al fine di consentire il finanziamento di tutti i progetti ritenuti ammissibili, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica; a valutare altresì la possibilità di promuovere la creazione di bacini idrici diffusi funzionali sia per la distribuzione per finalità agricole sia per l'uso antincendio;

   5) con riguardo allo sviluppo dell'agrovoltaico (M2C2-Investimento 1.1), al fine di scongiurare il rischio di fenomeni speculativi e il consumo di suolo agricolo, ad assegnare i contributi previsti esclusivamente alle imprese agricole, a condizione che per l'installazione degli impianti sia utilizzato non più del 10 per cento della superficie agricola disponibile; a comprendere altresì nella contabilità le opere accessorie alla realizzazione dell'impianto;

   6) per quanto concerne i contratti di filiera e di distretto (risorse a valere sul Piano nazionale complementare al PNNR), a procedere tempestivamente agli adempimenti previsti per attuare lo scorrimento dei progetti già presenti nell'ambito del IV bando 2015/2020;

   7) con riferimento allo sviluppo del biometano (M2C2—Investimento 1.4), al fine di consentire la piena ed efficace attuazione delle disposizioni in materia di tutela della fertilità dei suoli, di contribuire a una riduzione dell'uso di fertilizzanti di sintesi e di favorire lo sviluppo dell'economia circolare in ambito agricolo, a definire, compatibilmente con quanto previsto dalla normativa unionale, le caratteristiche e le modalità di impiego del digestato equiparato anche per favorire la diffusione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas;

   8) relativamente alla linea di investimento inerente la promozione delle energie rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto-consumo (M2C2-Investimento 1.1), a incentivare la costituzione di comunità energetiche tra operatori agricoli, con particolare riferimento alle cooperative, ai consorzi, ivi compresi quelli di bonifica, e alle reti di imprese;

   9) relativamente alla linea di investimento inerente le Green communities (M2C1-Investimento 3.2) a favorire l'utilizzo delle biomasse come fonte energetica rinnovabile utilizzando a tale fine gli scarti delle lavorazioni della filiera del legno anche al fine di garantire la resilienza e lo sviluppo delle aree rurali e di montagna;

   10) a prevedere la possibilità di rimodulare le misure del PNRR consentendo più flessibilità tra le missioni tenuto anche conto dell'aumento del costo dell'energia e delle materie prime.
(8-00151) «Gallinella, Gagnarli, Viviani, Incerti, Nevi, Fornaro».

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ALLEGATO 2

Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. CCLXIII n. 1)

RISOLUZIONE PRESENTATA DALLE DEPUTATE CARETTA E CIABURRO

  La XIII Commissione

   premesso che:

    Il 30 aprile 2021, le Autorità italiane hanno presentato alla Commissione europea il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con la finalità di rilanciare il Paese dopo la crisi pandemica, mediante interventi a favore della transizione ecologica e digitale, di una riforma strutturale del sistema economico e di una riduzione della sperequazione economico-sociale tra differenti aree del Paese;

    il PNRR prevede 134 investimenti e 63 riforme, impiegando risorse totali pari 191,5 miliardi di euro provenienti dal Dispositivo di Ripresa e Resilienza (cd. Recovery and Resilience Facility, RRF), inquadrato nell'iniziativa Next Generation EU della Commissione europea;

    a fronte di 191,5 miliardi di euro, 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto e 122,6 miliardi sono erogati nella forma di prestito, a cui si aggiungono 30,6 miliardi di euro tramite il cd. Fondo complementare o Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC) e 13 miliardi di euro tramite l'iniziativa React-EU (Recovery Assistance for Cohesion and the Territories of Europe), che non costituisce un maggior flusso di risorse economiche ma costituisce un'integrazione delle dotazioni del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo (FSE) per la programmazione 2014-2020, permettendone un utilizzo più flessibile, fino al 2023, in modo da poter rispondere alle esigenze sopravvenute in conseguenza della pandemia da COVID-19;

    il PNRR si compone di sei missioni, sedici componenti articolati in tre assi strategici: digitalizzazione, innovazione e transizione ecologica, il tutto incardinato sulla base del principio Do Not Significant Harm (DNSH), dunque l'esigenza di non arrecare danni ambientali;

    la governance del PNRR, di cui al Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021, che istituisce il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, prevede un'attuazione del Piano basata sul raggiungimento di obiettivi intermedi e di traguardi finali, con scadenza ultima di termine del Piano nel 2026, l'erogazione delle risorse del PNRR da parte della Commissione europea è dunque subordinata al conseguimento dei citati obiettivi e traguardi;

    a fronte dell'anticipo erogato in data 13 agosto 2021, equivalente a 24,9 miliardi di euro, equivalente al 13 per cento del totale stanziato per un Paese membro, ai sensi dell'articolo 13 del citato Regolamento n. 2021/241, l'erogazione di ogni rata è vincolata dal conseguimento di determinati obiettivi e traguardi, nella forma di riforme e investimenti;

    l'erogazione della prima rata, prevista per il 31 dicembre 2021, ed equivalente a 21 miliardi di euro, è vincolata dal raggiungimento di 51 obiettivi e risultati entro tale data;

    l'erogazione della seconda rata, prevista per il 30 giugno 2022, ed equivalente a 21 miliardi di euro, è vincolata dal raggiungimento di 47 obiettivi e risultati entro tale data;

    sulla base del citato meccanismo, l'erogazione delle rate è prevista su base semestrale, ed unicamente a seguito del Pag. 200conseguimento di determinati obiettivi e traguardi, per un totale di 527 tra obiettivi e traguardi da raggiungere entro il 30 giugno 2026;

    traguardi e obiettivi, dunque investimenti e riforme incardinati nel PNRR sono basati sulle Raccomandazioni specifiche per Paese della Commissione europea e del Consiglio europeo, elaborate nel quadro del cd. Semestre europeo, identificando una serie di priorità, dal mercato del lavoro, alla concorrenza, alla giustizia ed alle politiche industriali, da rispettare;

    consegue che il rispetto degli obiettivi del PNRR è vincolato dal raggiungimento di determinate riforme e politiche di stampo europeo, non necessariamente sottese al principio di interesse nazionale, come nel caso di politiche restrittive sul piano fiscale;

    gli articoli 11 e 12 del citato Regolamento n. 2021/241 prevedono l'impegno del 70 per cento delle risorse del PNRR entro il 31 dicembre 2022, e l'impegno del restante 30 per cento entro il 31 dicembre 2023;

    come indicato dal citato articolo 11, per il 30 per cento delle risorse, da impegnare entro il 31 dicembre 2023, corrisponde ad un valore che può essere rimodulato da Paese membro a Paese membro sulla base dell'andamento di crescita macroeconomica stimata entro il 30 giugno 2022, comportando anche una eventuale riduzione di tale importo;

    con riferimento al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (MIPAAF), il PNRR prevede risorse per 3,7 miliardi di euro, a cui si aggiungono 1,2 miliardi di euro provenienti dal Fondo complementare, per un totale di 4 investimenti e 13 traguardi ed obiettivi da raggiungere;

    le principali iniziative in capo al MIPAAF di cui alla relazione sull'attuazione del PNRR prevedono interventi per lo sviluppo logistico nel campo agroalimentare, per lo sviluppo del parco agrisolare nazionale, per la meccanizzazione del settore agricolo ed alimentare e per lo sviluppo dell'agro-sistema irriguo;

    nella versione finale del PNRR, nell'ambito di tutte le fonti di energia rinnovabile, non sono stati inseriti riferimenti alle biomasse solide, nonostante il loro impiego rispetti tutti i criteri di sostenibilità previsti dal Piano;

    lo sviluppo dell'energia da biomasse permette il rilancio delle aree interne e della filiera lignicola, dando luogo ad una filiera legno-energia, che permetterebbe di operare nel quadro di una politica di gestione forestale maggiormente sistemica con le esigenze di transizione ecologica e di mercato vigenti, anche rispetto al rilancio del legno come materiale fondamentale nel processo di transizione verde;

    nonostante il patrimonio forestale italiano sia cresciuto in modo consistente negli ultimi 50 anni, arrivando nel 2021-22 ad occupare il 38 per cento del territorio, gli utilizzi dello stesso rappresentano meno del 30 per cento della crescita annua dei boschi, quota largamente inferiore rispetto alla media europea, che se aumentata contribuirebbe a ridurre le importazioni dall'estero, garantendo la resilienza e la sussistenza di catene di fornitura nazionali, a sostegno anche dei comparti produttivi nazionali;

    incentivare la produzione lignicola a livello nazionale permetterebbe inoltre di disporre di una maggiore quota di scarti e sottoprodotti per produrre pellet e cippato, nonché di maggior legno di alta qualità per costruzioni e arredo;

    come noto, le capacità di lavorazione e trasformazione del legno da parte del comparto lignicolo italiano sono largamente inferiori rispetto a quelle di competitor come Austria o Danimarca, con la conseguenza che spesso il legno, con riferimento a quello raccolto nelle aree del nord Italia, viene inviato oltre frontiera per una prima lavorazione, riacquistato nella forma lavorata ed impiegato nelle filiere italiane, con costi inutilmente elevati per produttori e consumatori, a fronte di una grande opportunità per la creazione di distretti del legno, posti di lavoro, crescita economica di indotto e affermazione di Pag. 201processi produttivi del legno completamente Made in Italy;

    la Politica agricola comune (PAC) dell'Unione europea prevede risorse per circa 391 miliardi di euro, di cui circa 51 miliardi di euro per l'Italia (tra 40 miliardi di risorse UE e 11 miliardi di cofinanziamento nazionale e regionale), vincolati da principi di condizionalità ambientale e dai cd. Ecoschemi, andando a ridurre lo stanziamento netto per pratiche non vincolate a livello ambientale;

    il contesto geopolitico internazionale conseguente all'invasione dell'Ucraina da parte della Federazione russa ha reso sempre più costose e difficilmente praticabili le politiche di transizione verde, data anche l'enorme dipendenza di Unione europea ed Italia sul gas naturale proveniente dalla Russia, con pesanti ripercussioni economiche e sociali che sono destinate ad impattare sull'indice dei prezzi ed il tasso di inflazione, portando a rallentamenti nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza;

    negli ultimi dieci mesi il costo dei fertilizzanti è cresciuto di oltre il 130 per cento, quello dei mangimi di oltre il 40 per cento, trainato da soia e mais;

    Russia e Bielorussia contano per oltre il 40 per cento delle esportazioni mondiali di potassio e per oltre il 20 per cento di ammoniaca, prodotti necessari per la produzione di fertilizzanti;

   larga parte dei prodotti e delle materie prime necessarie per i processi produttivi agricoli transitano tramite il Mar Nero;

   Russia e Ucraina coprono il 35 per cento delle esportazioni globali di grano, il 25 per cento di quelle di orzo ed oltre il 75 per cento di quelle di olio di semi di girasole, materie prime vitali per l'industria alimentare europea;

   il blocco delle esportazioni di nitrato di ammonio, ulteriore materia prima necessaria per la produzione di fertilizzanti, disposto da Mosca, ha portato ad un aumento del suo costo da 250 euro a oltre 670 euro a tonnellata, con una serie di rincari a catena su numerose materie prime dovute al conflitto bellico in corso, come il rincaro dell'urea da 350 euro a tonnellata nel 2021 a 800 euro a tonnellata, del perfosfato minerale da 170 euro a 330 euro a tonnellata;

   come indicato dalle associazioni di categoria, almeno il 30 per cento delle imprese agricole è costretta a ridurre i propri raccolti a causa di questo turbamento economico internazionale;

   considerando che l'Italia importa il 64 per cento del grano destinato alla produzione di pane ed il 44 per cento di quello necessario per la pasta, l'attuale scenario porta a una prospettiva di rincari per produttori e consumatori tale da poter pregiudicare il dispiegarsi degli effetti del PNRR, rendendone gli ambiti di intervento insufficienti se non obsoleti a fronte di uno scenario di difficile e dura sostenibilità economica delle aziende agricole;

   il mutato scenario internazionale può pregiudicare l'attuazione degli investimenti del PNRR e richiede una logica d'intervento mirata a garantire la sostenibilità economica delle aziende agricole,

impegna il Governo:

   a integrare l'attuazione del PNRR con interventi a sostegno di biomasse e filiera lignicola anche sulla base di quanto delineato in premessa;

   a disporre misure di sostegno di medio-lungo periodo a favore del comparto agroalimentare con riferimento al rincaro dei costi delle materie prime alla luce dello scenario delineato in premessa, garantendo in ogni caso la sostenibilità economica delle aziende agricole;

   a scongiurare rincari dei prodotti agroalimentari a danno di consumatori e produttori alla luce delle dinamiche delineate in premessa.

Caretta, Ciaburro.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura (Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni e C. 2992 Ciaburro)

EMENDAMENTO 4.50 DELLA RELATRICE

ART. 4.

  Sopprimerlo.
4.50. La Relatrice

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ALLEGATO 4

Disposizioni per la promozione del lavoro e dell'imprenditoria femminile nel settore dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura (Testo unificato C. 2049 Spena, C. 2930 Cenni e C. 2992 Ciaburro)

PROPOSTE EMENDATIVE APPROVATE

ART. 1

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  2. Ai fini del comma 1, con decreto, sono recepite le norme necessarie a dare attuazione alla direttiva 2010/41/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, sull'applicazione del principio di parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano una attività autonoma e che abroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio.
1.1. Cenni.

ART. 2

  Al comma 2, lettera a), dopo le parole: delle imprese, aggiungere la seguente: agricole.
2.2. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

  Al comma 2, lettera d), sostituire le parole da: a partire dall'istituzione di agri-asili e blu-asili, di agri-nidi e blu-nidi, fino alla fine della lettera, con le seguenti: nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, come modificato dal decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, e delle normative regionali vigenti;
2.3. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

  Al comma 2, lettera g), dopo le parole: per potenziare l'offerta formativa e l'aggiornamento professionale aggiungere le seguenti: dei giovani, come definiti nel Regolamento (UE) N. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR).
2.16. Spena, Sandra Savino, Anna Lisa Baroni.

  Al comma 2, lettera i), aggiungere, in fine, le seguenti parole: e prevedendo la stipula di convenzioni col Servizio sanitario nazionale.
2.13. Spena, Sandra Savino, Anna Lisa Baroni.

  Al comma 2, lettera l), sostituire le parole: con particolare attenzione all'impiego di donne immigrate con le seguenti: al fine di promuovere la creazione di imprese agricole condotte da donne.
2.4. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

  Al comma 2, lettera m), dopo le parole agevolazioni fiscali aggiungere le seguenti: in particolare.
2.5. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

  Al comma 2, dopo la lettera q) aggiungere la seguente: «r) per l'istituzione di borse di Pag. 204studio in favore degli studenti che discutono una tesi di laurea in materie attinenti alle finalità del Piano finalizzate a promuovere studi sulle donne imprenditrici nei settori dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura.»

  Conseguentemente, al comma 4, sostituire le parole: 10 milioni con le seguenti: 12 milioni.

  Conseguentemente, sopprimere l'articolo 10.
2.6. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

  Al comma 2, dopo la lettera q), aggiungere le seguenti:

   r) per riconoscere il ruolo del coniuge coadiuvante nella gestione delle imprese agricole a gestione familiare;

   s) per agevolare l'accesso al credito, finalizzato all'avvio di attività imprenditoriali agricole, per donne e giovani appartenenti a fasce reddituali più svantaggiate.
2.8. Ciaburro, Caretta.

  Al comma 2, dopo la lettera q), aggiungere la seguente:

   r) per promuovere e tutelare le tradizioni agricole, gastronomiche e culturali locali è sostenuta la rifunzionalizzazione e il recupero degli edifici, o di parte di essi, situati all'interno dell'azienda agricola di proprietà o dati in uso o in concessione da amministrazioni pubbliche o da privati, da adibire ad attività di turismo esperienziale per la realizzazione di attività culturali, sociali e ricreative legate all'agricoltura, come le fattorie sociali e quelle didattiche per fornire percorsi di cultura e di gastronomia locali, percorsi di educazione alimentare, attività ricreative e servizi di accoglienza turistica, prevedendo che gli immobili destinati alle attività multifunzionali non mutino la loro destinazione d'uso.
2.11. Spena, Sandra Savino, Anna Lisa Baroni.

  Al comma 2, dopo la lettera q), aggiungere la seguente:

   r) per incrementare le vendite a distanza prevedendo, in particolare in favore dei produttori certificati con marchi di qualità di vini o di spiriti e quelli delle strade del vino riconosciute, l'armonizzazione e la semplificazione della normativa in materia doganale e di riscossione delle accise.
2.15. Spena, Sandra Savino, Anna Lisa Baroni.

  Al comma 2, dopo la lettera q), aggiungere la seguente:

   q-bis) per valorizzare il contributo femminile dato allo sviluppo delle aree rurali, in termini socio-economici e di sviluppo locale, dando attuazione all'iniziativa europea denominata «Leader+».
2.14. Spena, Sandra Savino, Anna Lisa Baroni.

  Al comma 3, dopo la parola: Piano ovunque ricorra, inserire la seguente: nazionale.

  Conseguentemente, al comma 4, secondo periodo, dopo la parola: Piano inserire la seguente: nazionale.
2.7. Loss, Bubisutti, Viviani, Gastaldi, Germanà, Golinelli, Liuni, Lolini, Manzato, Tarantino.

ART. 5

  Al comma 3, sostituire la parola: 10 con la seguente: 15.
5.1. Caretta, Ciaburro.

Pag. 205

  Al comma 4, dopo le parole: nonché nelle aree inserire le seguenti: rurali e nelle aree
5.2. Caretta, Ciaburro.

ART. 9

  Al comma 1, sostituire la parola: 10 con la seguente: 15.
9.1. Ciaburro, Caretta.

  Dopo il comma 1, inserire il seguente:

  1-bis. Il comma 505 della legge 27 dicembre 2019, n. 160 è sostituito dal seguente:

   «505. le agevolazioni di cui al comma 504 sono concesse nel limite di 500.000 euro per impresa, per la durata massima di 15 anni comprensiva del periodo di preammortamento, nel rispetto della normativa in materia di aiuti di stato per il settore agricolo e per quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli»
9.2. (Nuova formulazione) Cenni.

ART. 10

  Dopo l'articolo 10, inserire il seguente:

Art. 10-bis.
(Clausola di salvaguardia)

  1. Le disposizioni della presente legge sono applicabili nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome di Trento e di Bolzano compatibilmente con i rispettivi statuti e le relative norme di attuazione, anche con riferimento alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3.
10.01. Schullian, Plangger, Gebhard, Emanuela Rossini.