CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 marzo 2022
751.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07632 Mazzetti: Rischio di ritardi per la realizzazione delle opere del PNRR conseguenti alla mancata emanazione dei provvedimenti attuativi delle norme di semplificazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito ai tempi di attuazione degli interventi previsti dal PNRR, nel corso di una recente audizione in Commissione Trasporti alla Camera il Ministro Giovannini ha evidenziato che tutti gli obiettivi per il 2021 riferiti agli investimenti e alle riforme sono stati raggiunti e per quelli del 2022 non si prevedono particolari criticità.
  Diverse sono state le iniziative per consentire il decollo effettivo del PNRR sotto il profilo dell'apertura dei cantieri e dell'avanzamento dei lavori, tra cui ricordo il decreto-legge n. 77 del 2021 che ha introdotto diverse misure volte ad assicurare la realizzazione degli interventi nel rispetto delle tempistiche previste, tra cui la possibilità di ricorrere all'appalto integrato mettendo a base di gara il progetto di fattibilità tecnico-economica, anziché il progetto definitivo.
  Inoltre, ricordo il disegno di legge delega al Governo in materia di contratti pubblici, attualmente in discussione al Senato (AS 2330), che reca, tra l'altro, come criteri e principi direttivi, la ridefinizione e il rafforzamento della disciplina in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti, la semplificazione della disciplina applicabile ai contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, nonché la semplificazione delle procedure relative alla fase di approvazione dei progetti in materia di opere pubbliche.
  Quanto alla Commissione Tecnica PNRR-PNIEC – la cui funzione principale è l'esame dei progetti con valenza strategica per il paese e in particolare finalizzata agli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, eolici e fotovoltaici – il MiTE riferisce che questa è stata nominata con decreto ministeriale n. 457 del 10 novembre 2021 e si è insediata il 18 gennaio 2022. Inoltre, con ulteriori modifiche normative sono stati individuati percorsi di semplificazione amministrativa al fine di accelerare i tempi di istruttoria ed emissione dei pareri di valutazione ambientale e conseguente riduzione delle tempistiche di rilascio degli atti.
  Con riferimento alla Soprintendenza Speciale per il PNRR, il Ministero della cultura riferisce che la stessa è pienamente operativa: l'incarico di direzione è stato conferito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 luglio 2021 e la Segreteria tecnica ha preso servizio in data 13 dicembre 2021 a seguito della selezione di trentacinque esperti fra archeologi, architetti, avvocati, ingegneri ambientali e ingegneri strutturisti.

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ALLEGATO 2

5-07630 Pezzopane: Tempi di realizzazione sulla rete autostradale di una infrastruttura per la ricarica elettrica di potenza elevata dei veicoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione al quesito posto rappresento che, nell'ambito della costante attività di monitoraggio sul rispetto degli obblighi concessori, le competenti strutture ministeriali provvedono anche ad acquisire i dati relativi all'attuazione dei programmi di diffusione degli impianti di combustibili alternativi da parte delle società concessionarie autostradali.
  Con specifico riferimento agli obblighi previsti dalla legge n. 178/2020, le società concessionarie hanno provveduto alla pubblicazione delle caratteristiche tecniche minime delle soluzioni per la ricarica di veicoli elettrici da installare sulle tratte di propria competenza.
  Ad oggi, in esito alla presentazione del programma approvato dal Ministero, il principale operatore del settore, Autostrade per l'Italia, ha già effettuato le procedure di gara finalizzate alla realizzazione degli impianti di distribuzione elettrica, che porterà all'implementazione di n. 100 postazioni di ricarica entro giugno 2023, coerentemente con gli obiettivi fissati dalla normativa nazionale ed europea.
  Quanto alle tempistiche di implementazione, queste sono direttamente collegate all'eterogeneità delle fattispecie e dei modelli operativi adottati per la gestione degli impianti di ricarica elettrica.
  Infatti, a norma delle vigenti pattuizioni convenzionali, lo sfruttamento delle pertinenze e delle accessioni autostradali, ove non effettuato in forma diretta, deve avvenire attraverso l'individuazione di operatori selezionati con procedure ad evidenza pubblica.
  Come ricordato dagli Onorevoli interroganti, con la delibera ART n. 77/2021 è stato avviato un procedimento di definizione degli schemi di bando di gara relativi ai gestori dei servizi con l'obbiettivo di calmierare i prezzi al pubblico garantendo, al contempo, la massima apertura del mercato.
  La conclusione di tale procedimento consentirà di definire un cronoprogramma dettagliato degli interventi da parte di tutti i concessionari, non suscettibile di significative variazioni.

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ALLEGATO 3

5-07631 Federico: Tempi, risorse e modalità di realizzazione del collegamento delle autostrade A1 e A14 nella regione Molise.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al collegamento stradale A1 con la A14, la società ANAS ha rappresentato che nel Contratto di Programma 2016-2020 sottoscritto tra MIMS e ANAS è compreso l'intervento denominato «collegamento tra la A1 e la SS 85var variante di Venafro», che – come condiviso con la Regione Molise – consentirà il collegamento con l'autostrada A1 della SS 85var variante di Venafro, realizzata ed entrata in esercizio nel 2008 come primo lotto dell'itinerario Termoli-San Vittore.
  Il tracciato si sviluppa per circa 13 km, dallo svincolo di Venafro Sud fino ad attestarsi sulla A1 con un nuovo svincolo in località Mignano – Montelungo.
  Al riguardo, ANAS ha già avviato le attività di progettazione di fattibilità tecnico-economica dell'intervento, con affidamento a progettista aggiudicatario di Accordo Quadro, e prevede di ultimare le stesse entro la fine del prossimo mese di agosto.
  Inoltre, nella proposta della Regione di ripartizione delle nuove risorse FSC 2021-2027, è stato previsto un finanziamento di 100 milioni di euro per la realizzazione di un primo stralcio dell'intervento.
  Tale primo stralcio riguarderà la realizzazione di un tratto a 2 corsie di circa 5,6 km, compatibile per il successivo ampliamento a 4 corsie, dallo svincolo di Venafro Sud fino al sedime esistente della SS 6.
  Nell'ambito della richiamata proposta di programmazione delle nuove risorse FSC 2021-2027, il completamento dell'intero collegamento tra la A1 e la A14 è stato definito come «opera bandiera» in quanto intervento di interesse prioritario per il territorio.
  Una volta concluso il progetto di fattibilità tecnico-economica, potranno essere compiutamente determinate le modalità realizzative dell'intera opera ed il relativo cronoprogramma.

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ALLEGATO 4

5-07633 Lucchini: Tempi e risorse per la realizzazione del nuovo ponte sul Ticino e dei relativi collegamenti con la rete viaria, anche alla luce dell'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione al nuovo ponte sul Ticino lungo la SS 494, in corso di realizzazione da parte della Provincia di Pavia, la società ANAS riferisce quanto segue.
  A far data dal 3 maggio 2021, con il cosiddetto Piano di rientro strade la SS 494 è rientrata nella rete stradale nazionale gestita da ANAS.
  Quanto ai lavori stradali in corso di realizzazione antecedentemente a tale data, che sono rimasti di competenza della Provincia, si ricorda che, in attuazione della convenzione stipulata in data 24 gennaio 2006, ANAS ha corrisposto alla Provincia di Pavia 51,2 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ponte e delle relative rampe di accesso.
  Dopo la risoluzione contrattuale nel 2019 per grave inadempienza dell'impresa affidataria dell'appalto, la Provincia di Pavia ha suddiviso l'appalto, originariamente unitario, in due stralci da affidare separatamente:
  un primo stralcio, riguardante il completamento del ponte, i cui lavori saranno ultimati entro il mese di settembre del corrente anno;
  un secondo stralcio, riguardante il completamento delle rampe di accesso al ponte, in relazione al quale è stato ultimato il progetto esecutivo e sono in fase di rilascio le relative autorizzazioni.
  Ai fini della realizzazione del secondo stralcio, la Provincia di Pavia ha rappresentato la sussistenza di un fabbisogno aggiuntivo di circa 5 milioni di euro, con conseguente necessità di procedere alla sottoscrizione di un atto aggiuntivo.
  A tale fine, sono state avviate specifiche interlocuzioni con la Regione Lombardia per verificare la possibilità di reperire dette ulteriori risorse nell'ambito dei Fondi di sviluppo e coesione (FSC). Ci tengo a sottolineare che la questione è oggetto di particolare attenzione da parte mia e del Ministero, affinché siano reperite le risorse mancanti e si proceda speditamente con gli interventi programmati.

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ALLEGATO 5

5-07634 Foti: Necessità di un adeguamento della normativa vigente in relazione alle criticità del settore delle costruzioni determinate dallo straordinario aumento dei costi dei materiali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle misure per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel corso del 2021, l'articolo 1-septies del decreto-legge n. 73 del 2021, ha previsto la possibilità di procedere a compensazioni in aumento a favore degli appaltatori che hanno subito aumenti del costo dei suddetti materiali durante l'esecuzione di contratti pubblici, integrando e derogando a quanto contrattualmente previsto. La disposizione ha previsto, inoltre, l'istituzione di un apposito fondo con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro, incrementato di ulteriori 100 milioni di euro con l'ultima legge di bilancio.
  Considerato il perdurare di tali aumenti, l'articolo 25 del cosiddetto decreto-legge energia, approvato dal Consiglio dei ministri nella seduta del 18 febbraio u.s., ha previsto l'incremento di 150 milioni di euro per l'anno 2022 della dotazione del suddetto Fondo di cui all'articolo 1-septies, comma 8, del citato decreto-legge n. 73/2021.
  In relazione ai contratti in corso di esecuzione alla data di entrata in vigore del cosiddetto decreto energia, entro il 30 settembre 2022 il MIMS, con proprio decreto e sulla base delle elaborazioni effettuate dall'ISTAT, procede alla determinazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all'8 per cento, verificatesi nel primo semestre dell'anno corrente, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi.
  La compensazione è determinata applicando alle quantità dei singoli materiali impiegati nelle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori le variazioni in aumento o in diminuzione dei relativi prezzi rilevate dal citato decreto ministeriale, con riferimento alla data dell'offerta, eccedenti l'8 per cento se riferite esclusivamente all'anno 2022 ed eccedenti il 10 per cento complessivo se riferite a più anni.
  Per quanto riguarda poi la possibilità di introdurre l'obbligo, per tutte le stazioni appaltanti, di aggiornare i prezzari ai prezzi correnti di mercato, ci tengo a rappresentare che tale previsione sarà oggetto di approfondimento, nell'ambito del disegno di legge delega al Governo in materia di contratti pubblici attualmente in discussione al Senato, anche alla luce della nuova metodologia di determinazione ed aggiornamento dei prezzari prevista dall'articolo 29 del decreto-legge n. 4 del 2022.
  Quanto, infine, all'estensione alle imprese operanti nel settore dell'edilizia privata, affidatarie dei lavori finanziati dai cosiddetti bonus edilizi, del sistema di qualificazione previsto per le imprese affidatarie degli appalti pubblici, si rappresenta che sono in corso, anche ai fini dell'espressione del parere di competenza relativamente agli emendamenti presentati dai gruppi parlamentari in sede di conversione del decreto-legge n. 4 del 2022, specifici approfondimenti da parte degli Uffici del Ministero.