CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 febbraio 2022
748.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07542 Anna Lisa Baroni: Iniziative in favore di agricoltori e allevatori, a fronte dell'aumento dei costi di produzione determinato dall'incremento dei costi delle materie prime.

TESTO DELLA RISPOSTA

   La tematica evidenziata dall'Onorevole interrogante è stata più volte affrontata durante le recenti riunioni dei Consigli Agrifish a Bruxelles dove, a partire dal mese di luglio dello scorso anno, diverse delegazioni, compresa l'Italia, hanno rappresentato le problematiche dovute all'aumento dei prezzi di alcune materie prime, invitando la Commissione ad attuare adeguate misure.
   Negli ultimi mesi la situazione si è ulteriormente aggravata e desta notevoli preoccupazioni, anche perché l'impennata dei prezzi dell'energia rischia di vanificare il rilancio del settore e dell'economia in generale.
   Tuttavia segnalo che nell'ultimo Consiglio dei ministri è stato approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il contenimento dei costi dell'energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
   Nonostante da più parti siano stati evidenziati i disagi degli allevatori, allo stato attuale non sono previsti interventi a sostegno del mercato da parte dell'Unione europea e di conseguenza non vi sono misure nazionali da implementare, ad eccezione della misura «Emergenza stalle», e comunque, nella nuova strategia nazionale del sistema agri-zootecnico messo a punto per la futura PAC nel PSN 2023-2027, sono state individuate delle strategie di intervento coordinate fra i diversi settori produttivi, quali quello cerealicolo e delle proteaginose ed il comparto della zootecnia più in generale.
   Nel contempo, le esigenze prioritarie individuate nel PSN 2023-2027 per il settore zootecnico, sono fra le altre quelle di ridurre l'esposizione degli allevamenti nazionali alle oscillazioni del mercato globale della materia prima e degli input produttivi, sostenere il reddito degli allevamenti in aree con vincoli e svantaggi naturali, strutturali e territoriali, favorire l'aggregazione tra gli operatori «a monte e lungo la filiera», anche attraverso processi di integrazione, cooperazione e partenariato tra i medesimi attori della filiera al fine di migliorare la regolazione e la trasparenza del mercato.
   Per alleviare le sofferenze finanziarie delle aziende agricole è stato predisposto un decreto che consentirà di anticipare entro il 31 luglio 2022 gli aiuti PAC del I pilastro che saranno oggetto della domanda unica il cui termine di presentazione scadrà il 16 maggio 2022.
   Inoltre, per cercare di arginare le difficoltà del comparto il Ministero ha adottato una serie di provvedimenti per garantire il reddito, anche mediante misure di sostegno per favorire gli investimenti e facilitare il dialogo tra le parti.
   Tra queste ricordo il «Fondo emergenziale Filiere in Crisi», il «Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura», il «Fondo Competitività», il «Fondo suinicolo» e il «Fondo Grano duro».
   Peraltro, nell'ambito del PNRR abbiamo proposto ed ottenuto l'inserimento dei contratti di filiera come misura di sostegno e sviluppo di tutte le filiere agricole, oltre ad aumentare in maniera significativa la quota di produzione di energia rinnovabile.
   Infine per prevenire speculazioni ricordo che il nostro Paese, si è battuto fortemente, anche in sede europea, per l'approvazione della Direttiva in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra Pag. 102imprese nella filiera agricola e alimentare, recepita lo scorso novembre con lo schema di decreto legislativo n. 198/2021, che vieta le pratiche sleali nei rapporti commerciali della filiera agroalimentare.
   Non sarà più possibile, pertanto, imporre condizioni contrattuali eccessivamente gravose, come ad esempio la vendita di prodotti agricoli/alimentari a prezzi al di sotto dei costi di produzione.

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ALLEGATO 2

5-07582 Frailis: Interventi in favore del comparto agricolo sardo a fronte del rincaro delle materie prime e dell'incremento dei costi energetici.

TESTO DELLA RISPOSTA

   Il Ministero è pienamente consapevole delle problematiche che colpiscono l'intero comparto del settore agricolo e per tale motivo abbiamo adottato una serie di provvedimenti per garantire il reddito, anche mediante misure di sostegno.
   Mi riferisco, in particolare, all'istituzione del Fondo emergenziale «Filiere in crisi» a favore della zootecnia, a cui abbiamo dato immediata attuazione con il Decreto ministeriale del 23 luglio 2020.
   Le risorse ammontano a 90 milioni di euro destinati alle filiere zootecniche dal decreto Rilancio; di tali somme, 9 milioni di euro sono stati destinati alla filiera ovino caprina, così suddivisi: 0,5 milioni di euro alla filiera caprina e 8,5 milioni di euro alla filiera ovicaprina.
   Ricordo, inoltre, che la legge n. 178 del 2020 all'articolo 1, commi 128 e 129 ha previsto un «Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura», volto a garantire lo sviluppo e il sostegno del settore agricolo, della pesca e dell'acquacoltura 2
   Peraltro, il DM n. 360368 del 6 agosto 2021 ha previsto un ristoro immediato per le filiere zootecniche; in particolare, per la filiera ovicaprina sono stati destinati 7,7 milioni di euro e per la filiera caprina sono stati destinati 0,3 milioni di euro.
   Occorre poi tener presente che, lo strumento di intervento dei contratti di filiera, stipulati tra i soggetti della filiera agroalimentare e/o agro-energetica e il Ministero delle politiche agricole, sono finalizzati alla realizzazione di programmi di investimenti integrati a carattere interprofessionale di rilevanza nazionale.
   In particolare, nell'ambito dei contratti di filiera e di distretto sono attivi i contratti di filiera anche per il latte ovino per i quali a seguito dell'apertura del bando, sono attualmente in corso le pratiche istruttorie di valutazione delle domande.
   Per favorire la competitività del settore agricolo e agroalimentare, lo sviluppo e gli investimenti delle filiere e per sostenere e destagionalizzare nella filiera ovina la produzione, la trasformazione e la commercializzazione di carni ovine, con decreto n. 3432 del 3 aprile 2020, è stato istituito il Fondo per la competitività delle filiere, ora in fase di modifica e di rifinanziamento al fine di consolidare e ampliare i risultati raggiunti.
   Il suddetto rifinanziamento prevede una dotazione aggiuntiva pari a 10 milioni di euro per gli anni 2021, 2022 e 2023, dei quali 4,5 milioni di euro saranno destinati alla filiera delle carni ovine.
   Assicuro gli Onorevoli interroganti che il Ministero continuerà a seguire con estrema attenzione la questione segnalata.

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ALLEGATO 3

5-07538 Ciaburro: Iniziative del Governo per fronteggiare la peste suina africana.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La questione delineata è da tempo all'attenzione del Governo e del Ministero delle politiche agricole che ha già intrapreso diverse iniziative in sinergia con le altre Amministrazioni coinvolte.
  Sin dalle prime segnalazioni registrate dalle Autorità sanitarie abbiamo attivato un Tavolo tecnico specifico con gli stakeholder, il Ministero della salute e le regioni Piemonte e Liguria interessate direttamente dal ritrovamento delle carcasse dei cinghiali positivi alla Peste Suina Africana, coinvolgendo anche le regioni limitrofe come la Lombardia, l'Emilia Romagna e la Toscana.
  L'obiettivo primario è stato porre in essere ogni misura utile ad un immediato contrasto alla diffusione della PSA e alla sua eradicazione a tutela della salute, del patrimonio faunistico e zootecnico suinicolo nazionale e degli interessi economici connessi allo scambio extra Ue e alle esportazioni verso i Paesi terzi di suini e prodotti derivati. 2.
  Al contempo, anche per sostenere le imprese danneggiate dalla peste suina, attraverso il «Decreto-legge sostegni ter» abbiamo introdotto una serie di misure istituendo presso il Ministero due specifici Fondi, con una dotazione finanziaria complessiva di 50 milioni di euro
  Si tratta di aiuti concreti agli allevamenti e sono il segno della vicinanza del Governo alle aziende della filiera suinicola e dell'indotto ad essa collegata, per contenere i danni che possono derivare anche dal blocco alla movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati.
  Peraltro, su proposta dei Ministri delle politiche agricole e della salute, nella seduta del Consiglio dei ministri dell'11 febbraio scorso è stato approvato un provvedimento d'urgenza atto ad assicurare la salvaguardia della sanità animale, la tutela sia del patrimonio suinicolo che del sistema produttivo nazionale per salvaguardare le esportazioni e la filiera stessa.
  Il provvedimento prevede l'attuazione, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore, dei Piani Regionali di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l'eradicazione della peste suina africana; inoltre, con DPCM, su proposta del Ministro della salute, delle politiche agricole e degli affari regionali, si provvederà alla nomina di un Commissario straordinario con compiti di coordinamento e monitoraggio delle azioni e delle misure messe in atto per prevenire e contenere la diffusione della malattia, che si avvarrà anche del supporto degli Enti del Servizio sanitario nazionale e delle altre Amministrazioni competenti.
  La Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute, che assicurerà il necessario supporto per lo 3 lo svolgimento delle funzioni del Commissario, è potenziata con un contingente massimo fuori organico pari a 10 unità di personale non dirigenziale, dipendente da pubbliche amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo o altro analogo istituto previsto dai rispettivi ordinamenti.
  Il Commissario straordinario potrà adottare provvedimenti contingibili e urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per la salute animale e far fronte a situazioni eccezionali.
  Nel caso in cui le Regioni non adottino nei termini previsti i Piani regionali è previsto l'intervento sostitutivo ai sensi dell'articolo 8 della legge n. 131 del 2003.
  Detto questo, ritengo che le misure previste possano garantire un'azione immediata, tempestiva e coordinata di monitoraggioPag. 105 e controllo fondamentale per contenere il contagio ed in questo quadro il Commissario straordinario, anche grazie ai diversi supporti delle diverse Amministrazioni coinvolte, disporrà delle risorse necessarie per prevenire e contenere la diffusione della PSA.
  Assicuro infine che continueremo a seguire la questione con estrema attenzione.

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ALLEGATO 4

5-07540 Cillis: Sull'attuazione del sistema di monitoraggio e tracciabilità del latte nel settore bovino e ovicaprino.

TESTO DELLA RISPOSTA

   In premessa segnalo che con l'articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, è stato introdotto il sistema di dichiarazioni obbligatorie per il monitoraggio e la tracciabilità del latte nel settore bovino ed ovi-caprino.
   Detto articolo, così come modificato dall'articolo 41, comma 2-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2019 n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 e dall'articolo 224, comma 5, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ha previsto che le modalità di applicazione della disposizione in parola devono essere effettuate per mezzo di due distinti decreti ministeriali riferiti rispettivamente, al settore del latte bovino ed al settore del latte ovi-caprino.
   Si tratta, in particolare, dei decreti ministeriali n. 360338 del 6 agosto 2021 e n. 359383 del 26 agosto 2021 inerenti, rispettivamente, «Modalità di applicazione dell'articolo 151 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei prodotti agricoli, per quanto concerne le 2 dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari e dell'articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, per quanto riguarda il latte bovino» e «Modalità di applicazione dell'articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, per quanto concerne le dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte ovi-caprino». Entrambi i decreti stabiliscono che gli adempimenti ivi previsti debbano essere espletati conformemente alle modalità operative impartite da AGEA, concordate con le Regioni e l'ICQRF, da emanarsi entro trenta giorni dalla pubblicazione dei decreti stessi, nonché l'emanazione di un provvedimento da parte dell'Agenzia per definirne le modalità operative, in termini di accesso al SIAN.
   In tal senso, l'AGEA – Ufficio Monocratico si è immediatamente attivata per la predisposizione di una bozza delle proprie «Istruzioni operative», condivisa con il Ministero il 22 ottobre scorso, cui ha fatto seguito una seconda bozza condivisa anche con l'ICQRF l'11 novembre.
   Il 16 novembre una nuova bozza è stata discussa con le OOPP presso il Mipaaf, che hanno trasmesso le proprie osservazioni scritte nei giorni successivi, per addivenire ad una nuova bozza condivisa il 1° dicembre.
   Quest'ultimo documento, che prevedeva l'entrata in vigore dei nuovi adempimenti a decorrere dalle produzioni del gennaio 2022, è stato trasmesso alle Regioni e Province autonome il 2 dicembre e discusso una prima volta il 9 dicembre e una seconda volta il 20 dicembre.
   Successivamente, le Regioni hanno trasmesso numerose osservazioni inerenti, in particolare, le procedure di controllo e sanzionatorie, nonché il censimento dei nuovi operatori (fabbricanti di prodotti lattiero-caseari e tutta la filiera ovicaprina), e soprattutto l'entrata in vigore dei nuovi adempimenti.
   Nella riunione del 20 dicembre, in cui erano presenti Agea, Mipaaf, ICQRF e Regioni, si è condivisa la scelta di differire la decorrenza dei nuovi adempimenti al 1° luglio 2022.
   A seguito della condivisione finale, lo scorso 11 febbraio AGEA-Ufficio monocratico ha quindi adottato le «Istruzioni operative n. 16 con cui sono state definite le modalità attuative degli adempimenti a carico degli operatori del settore del latte ovi-caprini».

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ALLEGATO 5

5-07581 Golinelli: Interventi di semplificazione delle procedure di erogazione di contributi pubblici per le aziende agricole.

TESTO DELLA RISPOSTA

   Riguardo allo stato dell'arte dei pagamenti degli aiuti nazionali per lo smaltimento carcasse evidenzio che, per le campagne 2015-2017, sono stati erogati ai Consorzi appositi anticipi, pari all'80 per cento dell'aiuto previsto, ai sensi del decreto ministeriale del 6 dicembre 2018, per un importo totale di circa 13 milioni di euro.
   Complessivamente, i pagamenti per le campagne 2015-2019 si attestano a circa 22,3 milioni di euro, corrispondenti al 63,6 per cento dell'importo totale dei premi di cui alle domande di aiuto presentate. Per l'annualità 2020 le polizze sono già in trasmissione da parte dei Consorzi di difesa ed è imminente l'apertura della presentazione delle domande di aiuto.
   Occorre comunque tener presente che, nell'avviso pubblico 2018-2019, così come nell'avviso 2020, è stata introdotta la possibilità di erogare un acconto al beneficiario fino al 40 per cento della spesa premi sostenuta, sottoponendo il pagamento anticipato a clausola risolutiva, e confermata la possibilità di erogare l'aiuto al Consorzio, che ha anticipato il premio, su delega del beneficiario. La possibilità di erogare un acconto al beneficiario è stata introdotta anche per le campagne 2015-2017 attraverso una modifica al relativo avviso.
   Detto questo è necessario precisare che i mancati pagamenti delle domande di aiuto finora presentate sono ascrivibili ad una serie di fattori, quali la presenza di controlli bloccanti (assenza DURC), la mancata circolarizzazione con le Compagnie assicurative, il mancato invio dei dati relativi alle quietanze di pagamento e il fatto che i pagamenti erogati a seguito dell'istruttoria hanno riguardato solo le domande pienamente ammissibili.
   Per superare queste difficoltà, sono state già attuate dal Ministero e da AGEA alcune azioni volte alla risoluzione delle problematiche che finora hanno rallentato i pagamenti, anche in riferimento all'interoperabilità con banche dati gestite da altri soggetti istituzionali, in particolare l'INPS, volte a garantire l'accesso agli aiuti nazionali per le assicurazioni agevolate.
   In particolare, sono state emanate da AGEA apposite Istruzioni Operative per la corretta gestione dei DURC e si è proceduto, in tal senso, alla messa a disposizione dei CAA degli elenchi di domande con tali anomalie, per consentirne una veloce risoluzione.
   Rilevo inoltre che sono in corso d'imminente implementazione nel SIAN le procedure per consentire l'autorizzazione al pagamento delle domande parzialmente ammissibili. Tali domande saranno ammesse fino all'importo verificato con le procedure in essere e si procederà a comunicare via PEC al produttore l'importo ammesso, per consentire la presentazione di un eventuale riesame sulle somme non riconosciute.
   Per quanto concerne le problematiche connesse all'istruttoria informatizzata delle domande, sono stati affinati i controlli in relazione alle diverse tipologie di allevamento e specie assicurate per ottimizzare le verifiche sulla consistenza con la Banca Dati Nazionale zootecnica (BDN). In aggiunta, è stata implementata un'apposita funzionalità che consente l'interrogazione della BDN direttamente al momento del rilascio dei Piani assicurativi individuali (PAI).
   In ultimo, al fine di andare incontro alle esigenze degli Organismi collettivi di difesa, è attualmente in corso di perfezionamento il provvedimento che consente l'erogazione di anticipi ai suddetti Organismi, pari all'80 per cento dell'aiuto previsto, a partire dalla campagna 2020.Pag. 108
   Con riferimento alle problematiche di circolarizzazione con le Compagnie di assicurazione, evidenzio che a seguito di ulteriori approfondimenti, è stata rilevata una forte discordanza tra i dati di polizza presenti a sistema, trasmessi dai Consorzi di difesa, e quelli trasmessi dalle direzioni delle Compagnie assicurative. Tale incongruità sta avendo come effetto la cancellazione, da parte di alcuni Consorzi, di molteplici certificati di polizza nel SIAN per le opportune verifiche. Per quanto concerne invece l'assenza dei dati di quietanza, Agea sta sollecitando i Consorzi ad inviare le informazioni mancanti.
   Per tali problematiche, sono state inviate ai Consorzi apposite comunicazioni con i riepiloghi delle situazioni di anomalia al fine di agevolarli nell'individuazione e nel monitoraggio delle stesse.
   Rilevo infine che tutte le azioni intraprese sono state presentate e discusse in uno specifico incontro con tutti gli attori del sistema nei primi giorni del corrente mese e che è volontà di Agea, di concerto con il Ministero, organizzare riunioni sistematiche con i CAA e i Consorzi di difesa per valutare congiuntamente l'avanzamento dei lavori.