CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 9 dicembre 2021
710.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
Pag. 182

ALLEGATO 1

DL 146/2021: Misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. (C. 3395 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),

   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (C. 3395 Governo, approvato dal Senato),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 183

ALLEGATO 2

Risoluzione 7-00692 Rospi: Realizzazione delle opere infrastrutturali inserite nelle reti Trans-europee di trasporto (Ten-T).

NUOVA FORMULAZIONE DELLA RISOLUZIONE

   La IX Commissione,

   premesso che:

    le reti Trans-europee di trasporto (in acronimo Ten-T, dall'inglese Trans – European Network – Transport) rientrano nelle reti europee dei settori delle infrastrutture e dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni (TENs), previste dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articolo 170) e mirano a favorire l'interconnessione delle reti infrastrutturali nazionali e la loro interoperabilità, tenendo conto in particolare della necessità di collegare le regioni centrali dell'Unione europea, prive di sbocchi al mare, con le regioni periferiche e quelle insulari;

    le reti Ten-T sono un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario. Al loro interno viene individuata la core Network (rete centrale), che è costituita dai nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di maggiore rilevanza e dalle relative connessioni;

    oggi la priorità a livello europeo è quella di assicurare la continuità dei corridoi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando collegamenti tra le differenti modalità di trasporto ed eliminando i colli di bottiglia esistenti;

    la rete centrale è articolata in 9 corridoi principali di cui 2 corridoi Nord-Sud, 3 corridoi Est-Ovest e 4 corridoi diagonali;

    quattro dei nove Corridoi Ten-T interessano l'Italia e sono: Baltico-Adriatico; Mediterraneo; Scandinavo-Mediterraneo; Reno-Alpi. Questi comprendono 9 nodi urbani (Roma, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Torino, Venezia e Palermo), 11 aeroporti della rete centrale (Milano Linate, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bergamo-Orio al Serio, Bologna-Borgo Panigale, Cagliari-Elmas, Genova-Sestri, Napoli-Capodichino, Palermo-Punta Raisi, Torino-Caselle e Venezia-Tessera), 14 porti marittimi della rete centrale (Ancona, Augusta, Bari, Cagliari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Taranto, Trieste e Venezia), 5 porti fluviali (Cremona, Mantova, Ravenna, Trieste e Venezia) e 15 interporti: Jesi (Ancona), Marcianise (Napoli), Nola, Bologna, Cervignano, Pomezia nodo di Roma, Vado (Genova), Milano Smistamento, Novara, Orbassano (Torino), Bari, Prato (Firenze), Guasticce (Livorno), Padova, Verona;

    il corridoio Baltico-Adriatico nello specifico attraversa la Polonia meridionale (Slesia superiore), Vienna, Bratislava, la regione delle Alpi orientali e l'Italia settentrionale. Il tratto italiano inizia al valico del Tarvisio e si conclude a Ravenna e comprende i collegamenti ferroviari Vienna-Udine-Venezia-Ravenna e Trieste-Venezia-Ravenna;

    il corridoio Mediterraneo collega la Penisola iberica con il confine ungaro-ucraino costeggiando il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia, attraversando le Alpi e toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia. I principali progetti ferroviari lungo il corridoio sono i collegamenti Lione-Torino e la sezione Venezia-Lubiana. Il tratto italiano comprende i collegamenti ferroviari Milano-Brescia, Brescia-Venezia-Trieste, Milano-Mantova-Venezi-Trieste e Trieste-Divača;

    il corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Helsinki – La Valletta) attraversa il Pag. 184Mar Baltico, la Germania, le Alpi e l'Italia. I progetti più importanti sono il collegamento fisso del Fehmarnbelt e la Galleria di base del Brennero, con le rispettive vie di accesso. Il corridoio attraversa l'Italia dal confine con l'Austria fino a Palermo; oltre al tunnel di base del Brennero, prevede i collegamenti ferroviari Fortezza-Verona, Napoli-Bari, Napoli-Reggio Calabria, Messina-Palermo e Palermo-La Valletta;

    il corridoio Reno-Alpi (Rotterdam-Genova) attraversa la Svizzera, la Ruhr renana, le regioni del Reno-Meno-Neckar e l'agglomerato di Milano. I principali progetti del corridoio sono le gallerie di base del Gottardo e del Sempione. Il tratto italiano del corridoio comprende i collegamenti ferroviari Genova-Milano-Novara, tra cui il «terzo valico alpino dei Giovi» della linea Av/Ac Milano-Genova, oltre ad una serie di interventi collegati alla realizzazione del nuovo tunnel di base del Gottardo situato interamente in territorio svizzero;

    secondo le stime elaborate della Commissione europea, per il periodo 2010- 2030 sono necessari 1.500 miliardi di euro di investimenti nei trasporti europei per affrontare l'aumento previsto della domanda. La Commissione stima inoltre che il fabbisogno di investimenti per la realizzazione dei soli corridoi della rete centrale nel periodo 2014-2030 sia pari a più di 700 miliardi di euro per circa 2.500 progetti nel settore delle infrastrutture di trasporto sia nei territori sia attraverso le frontiere degli Stati membri stessi (progetti transfrontalieri);

    ai fondi già stanziati direttamente dall'Unione europea per gli investimenti infrastrutturali, in questi anni per le regioni del sud Italia quali Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, sono stati previsti ulteriori risorse derivanti dal Programma operativo nazionale (PON) Infrastrutture e Reti 2014-2020, dai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo di rotazione nazionale, con lo scopo di investire in 3 settori strategici: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture portuali e sistemi di trasporto intelligenti con la finalità di sostenere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete Ten-T;

    il rilancio del Mezzogiorno deve passare anche attraverso l'attuazione di un concreto e organico piano infrastrutturale e della logistica che preveda, oltre al completamento delle reti Ten-T e dei corridoi trans-europei esistenti, anche la realizzazione di ulteriori reti Ten-T, che possano implementare lo sviluppo dell'area mediterranea e accelerare la ripartenza economica post-pandemica;

    Rete Ferroviaria Italiana ha previsto nel contratto di programma con lo Stato un piano di investimento per circa 40 miliardi di euro al fine di sviluppare e ammodernare la rete nelle regioni del sud Italia, in modo da innalzare la capacità e le prestazioni delle infrastrutture ferroviarie del Mezzogiorno e migliorarne la connettività con l'intero Paese e l'Europa;

    sulla direttrice adriatica sono già previsti alcuni interventi infrastrutturali e tecnologici finalizzati alla velocizzazione della linea, prioritariamente sulle tratte Bologna-Ancona, Pescara-Bari, Foggia-Bari e Brindisi-Lecce. Oltre agli interventi di velocizzazione sono programmati anche gli interventi di raddoppio della tratta Termoli-Lesina (in corso le attività negoziali per la realizzazione del raddoppio della sub tratta Ripalta-Lesina; in corso l'iter autorizzativo per la tratta Termoli-Ripalta) e l'upgrading prestazionale merci per il transito di container high-cubes e autostrada viaggiante, con interventi più significativi sulle gallerie del tratto tra Pescara e Ortona (interventi in fase di realizzazione);

    oltre agli interventi infrastrutturali della dorsale adriatica sono previsti o in fase di progettazione ulteriori interventi per il rilancio infrastrutturale e della logistica del Mezzogiorno, tra i quali il potenziamento della rete ferroviaria dell'alta velocità tra Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, Messina-Palermo-Catania e Cagliari-Sassari-Olbia. Inoltre, sono previsti nuovi collegamenti tra Battipaglia-Potenza-Metaponto e il potenziamento Taranto-Metaponto-Sibari-Paola Pag. 185 e Sibari-Catanzaro-Reggio Calabria, tutti inseriti tra le priorità per il potenziamento della rete ferroviaria;

    a quanto già previsto per la rete ferroviaria si aggiungono gli interventi volti alla manutenzione, all'aumento della capacità e della sostenibilità ambientale per i porti del Sud Italia, dai quali transita il 46 per cento dei traffici totali;

    ad oggi risulta quindi fondamentale portare a termine il lavoro di modernizzazione della rete ferroviaria soprattutto nel Sud Italia e il completamento dei corridoi trans-europei. Inoltre, si rende necessario aggiornare alcune tratte già previste nelle reti Ten-T al fine di collegare in maniera più veloce l'Europa centrale con i porti del Sud Italia;

    a partire dal 2009 è stato avviato dalla Commissione europea un ampio processo di revisione della rete Ten-T che ha condotto all'attuale configurazione della rete, con l'obiettivo di realizzare un'effettiva integrazione dei sistemi di trasporto nazionali in un sistema di trasporto europeo e quindi di favorire, attraverso la libera circolazione di persone e merci, il raggiungimento del mercato unico quale presupposto per la crescita economica e per la competitività dell'Europa;

    la revisione ha portato ad un nuovo quadro legislativo, che definisce lo sviluppo della politica dei trasporti fino al 2030/2050, attraverso l'emanazione di due nuovi regolamenti: regolamento (UE) n. 1315/2013 e regolamento (UE) n. 1316/2013;

    i nuovi orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti prospettano la creazione di una rete Ten-T articolata in due livelli: una rete globale (da realizzarsi entro il 2050) che mira a garantire la piena copertura del territorio dell'Unione europea e l'accessibilità a tutte le regioni e una rete centrale a livello di Unione europea (da realizzarsi entro il 2030) basata su un «approccio per corridoi»;

    il regolamento (UE) n. 1315-2013, che definisce una serie di orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T), disciplinando la politica dell'Unione europea in materia di infrastrutture logistiche, è nuovamente soggetto a revisione;

    appare inoltre importante accelerare gli interventi relativi al corridoio plurimodale Tirreno-Brennero (Ti.Bre) che potrà consentire la piena integrazione modale, con specifico riferimento al trasporto delle merci, rappresentando un ulteriore strumento di adduzione razionale di traffico merci in connessione con l'esigenza di potenziamento del trasporto merci attraverso i valichi alpini e in particolare verso il Brennero. Il Ti.Bre. rappresenta, infatti, un importante collegamento interregionale facente parte del corridoio tirrenico della rete europea Ten-T connettendo 5 regioni: Liguria e Toscana come terminali portuali del corridoio tirrenico, Emilia-Romagna (interporto di Parma), Lombardia e Veneto;

    con riferimento al completamento del Corridoio Mediterraneo risulta importante l'accelerazione della realizzazione, della tratta italiana, del collegamento transfrontaliero tra Torino e Lione,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per prevedere, in sede di revisione europea del regolamento (UE) n. 1315-2013, l'inserimento del completamento del corridoio Adriatico della rete Ten-T, attraverso il completo sviluppo infrastrutturale della dorsale adriatica fino a Lecce, che oggi si interrompe ad Ancona e riprende a Foggia, nella direttrice Napoli-Bari, posto che la realizzazione di un nuovo collegamento Ten-T Ancona-Foggia–Bari-Brindisi-Lecce avrebbe come obiettivo quello di completare il collegamento ad alta velocità tra Ancona e Lecce e inserire il porto di Brindisi tra le reti dei porti Core, utile per rilanciare il Sud Italia e consentire un pieno e rapido lo sviluppo dei porti di Brindisi e Taranto, garantendo, inoltre, un collegamento più rapido e diretto tra l'Europa e il Mediterraneo;

   ad adottare iniziative per accelerare i lavori dell'Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria Pag. 186 e ad avviare le opportune iniziative volte alla realizzazione, nel rispetto della tutela dell'ambiente, di un collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia, al fine di completare il corridoio Helsinki-La Valletta, che taglia l'Europa da Nord a Sud;

   ad adottare iniziative per l'accelerazione dei lavori dell'Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari, rientrante nel corridoio ferroviario europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, che collega il Nord Europa con il Sud Italia, tenendo conto che la linea ferroviaria Napoli-Bari è un asse strategico per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel Sud Italia, con tempi di percorrenza quasi dimezzati tra Napoli e Bari, collegate in sole due ore, e che permetterà di avvicinare Nord e Sud, con la previsione di un viaggio da Milano a Bari in sei ore;

   ad adottare iniziative per prevedere il potenziamento dell'Alta velocità/Alta capacità della direttrice ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, già inserita quale intervento infrastrutturale nell'accordo di programma tra RFI e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e fondamentale per il collegamento tra la costa ionica e la dorsale tirrenica rientrante nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti Ten-T;

   ad adottare iniziative per prevedere la possibilità di potenziare la linea ferroviaria Roma-Torino, corridoio tirrenico, valutando la possibilità di estendere l'Av/Ac anche su tale corridoio;

   ad avviare le opportune iniziative volte allo sviluppo, nel rispetto dell'ambiente, della retroportualità dei porti del Mezzogiorno, al fine di realizzare la piattaforma logistica del Sud Europa, nel Sud Italia, con lo scopo di intercettare la gran parte delle merci che transitano nel mediterraneo, considerato che in questo modo l'Italia intera potrebbe lavorare come la più grande piattaforma logistica del sud Europa di import/export grazie alla capacità dei porti del Nord e di quelli del Sud Italia;

   ad adottare iniziative per prevedere l'implementazione del collegamento tra la città di Venezia e l'aeroporto Mestre-Venezia al fine di migliorare e velocizzare i collegamenti infrastrutturali;

   ad avviare le opportune iniziative al fine di migliorare il collegamento tra la città e il porto di Genova e il porto di Rotterdam, già inserito nel corridoio Ten-T Reno-Alpi, anche attraverso il rifacimento della galleria del Sempione;

   ad assumere le necessarie iniziative per l'accelerazione degli interventi relativi al corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, nel quadro del complesso di interventi volti a potenziare le infrastrutture ferroviarie sull'asse trasversale Torino-Milano-Venezia-Trieste e in coerenza con le nuove connessioni ferroviarie verso il Brennero;

   ad assumere le opportune iniziative per accelerare la realizzazione degli interventi per il completamento della linea ferroviaria Av/Ac Torino-Milano-Venezia-Trieste, facente parte del corridoio transfrontaliero Torino–Lione;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative per prevedere la possibilità di inserire la linea Novara-Busto Seregno nella rete Ten-T, in considerazione della strategicità di tale linea rispetto al corridoio Reno-Alpi, e della necessità di potenziare il collegamento con Malpensa Aeroporto;

   a valutare l'opportunità di prevedere la possibilità di elevare la dorsale Jonica tra il Porto di Taranto e l'Aeroporto di Crotone da rete Comprehensive a rete Core in continuità con la dorsale adriatica-ionica utile per realizzare il corridoio Baltico-Adriatico-Jonico;

   ad adottare iniziative affinché l'Unione europea proceda alla rivisitazione della Rete Ten-T affinché tutta la Sardegna vi sia inclusa;

   ad adottare iniziative per accelerare il completamento del raddoppio della Ferrovia Pontremolese ed il suo inserimento nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti Ten-T entro il 2023, come più volte richiesto dai vertici regionali, dalle organizzazioni imprenditoriali e dall'Autorità di sistema portuale della Liguria Orientale, Pag. 187in quanto infrastruttura prioritaria non solo per i porti della Spezia e di Marina di Carrara, ma anche per l'intero sistema infrastrutturale e logistico del Nord Italia, anche in relazione al completamento del corridoio Tirreno-Brennero, che interessa le regioni Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto;

   ad adoperarsi per avviare, nel pieno rispetto dell'ambiente, le opportune iniziative volte all'implementazione – anche alla luce dell'inserimento nella Rete Core del Porto di Civitavecchia e a seguito degli interventi programmati e parzialmente finanziati con il PNRR, come la rete ferroviaria Roma-Pescara, l'autostrada A/24 e A/25 e i porti di Ortona e Pescara – del corridoio longitudinale tra Tirreno e Adriatico, naturale corridoio logistico tra i porti abruzzesi e il porto di Civitavecchia.
(7-00692) «Rospi, D'Attis, Sozzani, De Girolamo, Pettarin».

Pag. 188

ALLEGATO 3

Risoluzione 7-00692 Rospi: Realizzazione delle opere infrastrutturali inserite nelle reti Trans-europee di trasporto (Ten-T).

RISOLUZIONE APPROVATA

   La IX Commissione,

   premesso che:

    le reti Trans-europee di trasporto (in acronimo Ten-T, dall'inglese Trans – European Network – Transport) rientrano nelle reti europee dei settori delle infrastrutture e dei trasporti, dell'energia e delle telecomunicazioni (TENs), previste dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (articolo 170) e mirano a favorire l'interconnessione delle reti infrastrutturali nazionali e la loro interoperabilità, tenendo conto in particolare della necessità di collegare le regioni centrali dell'Unione europea, prive di sbocchi al mare, con le regioni periferiche e quelle insulari;

    le reti Ten-T sono un insieme di infrastrutture lineari (ferroviarie, stradali e fluviali) e puntuali (nodi urbani, porti, interporti e aeroporti) considerate rilevanti a livello comunitario. Al loro interno viene individuata la core Network (rete centrale), che è costituita dai nodi urbani a maggiore densità abitativa, dai nodi intermodali di maggiore rilevanza e dalle relative connessioni;

    oggi la priorità a livello europeo è quella di assicurare la continuità dei corridoi, realizzando i collegamenti mancanti, assicurando collegamenti tra le differenti modalità di trasporto ed eliminando i colli di bottiglia esistenti;

    la rete centrale è articolata in 9 corridoi principali di cui 2 corridoi Nord-Sud, 3 corridoi Est-Ovest e 4 corridoi diagonali;

    quattro dei nove Corridoi Ten-T interessano l'Italia e sono: Baltico-Adriatico; Mediterraneo; Scandinavo-Mediterraneo; Reno-Alpi. Questi comprendono 9 nodi urbani (Roma, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli, Torino, Venezia e Palermo), 11 aeroporti della rete centrale (Milano Linate, Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bergamo-Orio al Serio, Bologna-Borgo Panigale, Cagliari-Elmas, Genova-Sestri, Napoli-Capodichino, Palermo-Punta Raisi, Torino-Caselle e Venezia-Tessera), 14 porti marittimi della rete centrale (Ancona, Augusta, Bari, Cagliari, Genova, Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Napoli, Palermo, Ravenna, Taranto, Trieste e Venezia), 5 porti fluviali (Cremona, Mantova, Ravenna, Trieste e Venezia) e 15 interporti: Jesi (Ancona), Marcianise (Napoli), Nola, Bologna, Cervignano, Pomezia nodo di Roma, Vado (Genova), Milano Smistamento, Novara, Orbassano (Torino), Bari, Prato (Firenze), Guasticce (Livorno), Padova, Verona;

    il corridoio Baltico-Adriatico nello specifico attraversa la Polonia meridionale (Slesia superiore), Vienna, Bratislava, la regione delle Alpi orientali e l'Italia settentrionale. Il tratto italiano inizia al valico del Tarvisio e si conclude a Ravenna e comprende i collegamenti ferroviari Vienna-Udine-Venezia-Ravenna e Trieste-Venezia-Ravenna;

    il corridoio Mediterraneo collega la Penisola iberica con il confine ungaro-ucraino costeggiando il litorale mediterraneo della Spagna e della Francia, attraversando le Alpi e toccando la costa adriatica in Slovenia e Croazia. I principali progetti ferroviari lungo il corridoio sono i collegamenti Lione-Torino e la sezione Venezia-Lubiana. Il tratto italiano comprende i collegamenti ferroviari Milano-Brescia, Brescia-Venezia-Trieste, Milano-Mantova-Venezi-Trieste e Trieste-Divača;

    il corridoio Scandinavo-Mediterraneo (Helsinki – La Valletta) attraversa il Pag. 189Mar Baltico, la Germania, le Alpi e l'Italia. I progetti più importanti sono il collegamento fisso del Fehmarnbelt e la Galleria di base del Brennero, con le rispettive vie di accesso. Il corridoio attraversa l'Italia dal confine con l'Austria fino a Palermo; oltre al tunnel di base del Brennero, prevede i collegamenti ferroviari Fortezza-Verona, Napoli-Bari, Napoli-Reggio Calabria, Messina-Palermo e Palermo-La Valletta;

    il corridoio Reno-Alpi (Rotterdam-Genova) attraversa la Svizzera, la Ruhr renana, le regioni del Reno-Meno-Neckar e l'agglomerato di Milano. I principali progetti del corridoio sono le gallerie di base del Gottardo e del Sempione. Il tratto italiano del corridoio comprende i collegamenti ferroviari Genova-Milano-Novara, tra cui il «terzo valico alpino dei Giovi» della linea Av/Ac Milano-Genova, oltre ad una serie di interventi collegati alla realizzazione del nuovo tunnel di base del Gottardo situato interamente in territorio svizzero;

    secondo le stime elaborate della Commissione europea, per il periodo 2010- 2030 sono necessari 1.500 miliardi di euro di investimenti nei trasporti europei per affrontare l'aumento previsto della domanda. La Commissione stima inoltre che il fabbisogno di investimenti per la realizzazione dei soli corridoi della rete centrale nel periodo 2014-2030 sia pari a più di 700 miliardi di euro per circa 2.500 progetti nel settore delle infrastrutture di trasporto sia nei territori sia attraverso le frontiere degli Stati membri stessi (progetti transfrontalieri);

    ai fondi già stanziati direttamente dall'Unione europea per gli investimenti infrastrutturali, in questi anni per le regioni del sud Italia quali Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, sono stati previsti ulteriori risorse derivanti dal Programma operativo nazionale (PON) Infrastrutture e Reti 2014-2020, dai finanziamenti del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dal Fondo di rotazione nazionale, con lo scopo di investire in 3 settori strategici: infrastrutture ferroviarie, infrastrutture portuali e sistemi di trasporto intelligenti con la finalità di sostenere la creazione di uno spazio unico europeo dei trasporti multimodale con investimenti nella rete Ten-T;

    il rilancio del Mezzogiorno deve passare anche attraverso l'attuazione di un concreto e organico piano infrastrutturale e della logistica che preveda, oltre al completamento delle reti Ten-T e dei corridoi trans-europei esistenti, anche la realizzazione di ulteriori reti Ten-T, che possano implementare lo sviluppo dell'area mediterranea e accelerare la ripartenza economica post-pandemica;

    Rete Ferroviaria Italiana ha previsto nel contratto di programma con lo Stato un piano di investimento per circa 40 miliardi di euro al fine di sviluppare e ammodernare la rete nelle regioni del sud Italia, in modo da innalzare la capacità e le prestazioni delle infrastrutture ferroviarie del Mezzogiorno e migliorarne la connettività con l'intero Paese e l'Europa;

    sulla direttrice adriatica sono già previsti alcuni interventi infrastrutturali e tecnologici finalizzati alla velocizzazione della linea, prioritariamente sulle tratte Bologna-Ancona, Pescara-Bari, Foggia-Bari e Brindisi-Lecce. Oltre agli interventi di velocizzazione sono programmati anche gli interventi di raddoppio della tratta Termoli-Lesina (in corso le attività negoziali per la realizzazione del raddoppio della sub tratta Ripalta-Lesina; in corso l'iter autorizzativo per la tratta Termoli-Ripalta) e l'upgrading prestazionale merci per il transito di container high-cubes e autostrada viaggiante, con interventi più significativi sulle gallerie del tratto tra Pescara e Ortona (interventi in fase di realizzazione);

    oltre agli interventi infrastrutturali della dorsale adriatica sono previsti o in fase di progettazione ulteriori interventi per il rilancio infrastrutturale e della logistica del Mezzogiorno, tra i quali il potenziamento della rete ferroviaria dell'alta velocità tra Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria, Messina-Palermo-Catania e Cagliari-Sassari-Olbia. Inoltre, sono previsti nuovi collegamenti tra Battipaglia-Potenza-Metaponto e il potenziamento Taranto-Metaponto-Sibari-Paola Pag. 190 e Sibari-Catanzaro-Reggio Calabria, tutti inseriti tra le priorità per il potenziamento della rete ferroviaria;

    a quanto già previsto per la rete ferroviaria si aggiungono gli interventi volti alla manutenzione, all'aumento della capacità e della sostenibilità ambientale per i porti del Sud Italia, dai quali transita il 46 per cento dei traffici totali;

    ad oggi risulta quindi fondamentale portare a termine il lavoro di modernizzazione della rete ferroviaria soprattutto nel Sud Italia e il completamento dei corridoi trans-europei. Inoltre, si rende necessario aggiornare alcune tratte già previste nelle reti Ten-T al fine di collegare in maniera più veloce l'Europa centrale con i porti del Sud Italia;

    a partire dal 2009 è stato avviato dalla Commissione europea un ampio processo di revisione della rete Ten-T che ha condotto all'attuale configurazione della rete, con l'obiettivo di realizzare un'effettiva integrazione dei sistemi di trasporto nazionali in un sistema di trasporto europeo e quindi di favorire, attraverso la libera circolazione di persone e merci, il raggiungimento del mercato unico quale presupposto per la crescita economica e per la competitività dell'Europa;

    la revisione ha portato ad un nuovo quadro legislativo, che definisce lo sviluppo della politica dei trasporti fino al 2030/2050, attraverso l'emanazione di due nuovi regolamenti: regolamento (UE) n. 1315/2013 e regolamento (UE) n. 1316/2013;

    i nuovi orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti prospettano la creazione di una rete Ten-T articolata in due livelli: una rete globale (da realizzarsi entro il 2050) che mira a garantire la piena copertura del territorio dell'Unione europea e l'accessibilità a tutte le regioni e una rete centrale a livello di Unione europea (da realizzarsi entro il 2030) basata su un «approccio per corridoi»;

    il regolamento (UE) n. 1315-2013, che definisce una serie di orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (Ten-T), disciplinando la politica dell'Unione europea in materia di infrastrutture logistiche, è nuovamente soggetto a revisione;

    appare inoltre importante accelerare gli interventi relativi al corridoio plurimodale Tirreno-Brennero (Ti.Bre) che potrà consentire la piena integrazione modale, con specifico riferimento al trasporto delle merci, rappresentando un ulteriore strumento di adduzione razionale di traffico merci in connessione con l'esigenza di potenziamento del trasporto merci attraverso i valichi alpini e in particolare verso il Brennero. Il Ti.Bre. rappresenta, infatti, un importante collegamento interregionale facente parte del corridoio tirrenico della rete europea Ten-T connettendo 5 regioni: Liguria e Toscana come terminali portuali del corridoio tirrenico, Emilia-Romagna (interporto di Parma), Lombardia e Veneto;

    con riferimento al completamento del Corridoio Mediterraneo risulta importante l'accelerazione della realizzazione, della tratta italiana, del collegamento transfrontaliero tra Torino e Lione,

impegna il Governo:

   ad adottare iniziative per prevedere, in sede di revisione europea del regolamento (UE) n. 1315-2013, l'inserimento del completamento del corridoio Adriatico della rete Ten-T, attraverso il completo sviluppo infrastrutturale della dorsale adriatica fino a Lecce, che oggi si interrompe ad Ancona e riprende a Foggia, nella direttrice Napoli-Bari, posto che la realizzazione di un nuovo collegamento Ten-T Ancona-Foggia–Bari-Brindisi-Lecce avrebbe come obiettivo quello di completare il collegamento ad alta velocità tra Ancona e Lecce e inserire il porto di Brindisi tra le reti dei porti Core, utile per rilanciare il Sud Italia e consentire un pieno e rapido lo sviluppo dei porti di Brindisi e Taranto, garantendo, inoltre, un collegamento più rapido e diretto tra l'Europa e il Mediterraneo;

   ad adottare iniziative per accelerare i lavori dell'Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria Pag. 191 e ad avviare le opportune iniziative volte alla realizzazione, nel rispetto della tutela dell'ambiente, di un collegamento stabile tra la Calabria e la Sicilia, al fine di completare il corridoio Helsinki-La Valletta, che taglia l'Europa da Nord a Sud;

   ad adottare iniziative per l'accelerazione dei lavori dell'Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari, rientrante nel corridoio ferroviario europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, che collega il Nord Europa con il Sud Italia, tenendo conto che la linea ferroviaria Napoli-Bari è un asse strategico per lo sviluppo della mobilità sostenibile nel Sud Italia, con tempi di percorrenza quasi dimezzati tra Napoli e Bari, collegate in sole due ore, e che permetterà di avvicinare Nord e Sud, con la previsione di un viaggio da Milano a Bari in sei ore;

   ad adottare iniziative per prevedere il potenziamento dell'Alta velocità/Alta capacità della direttrice ferroviaria Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia, già inserita quale intervento infrastrutturale nell'accordo di programma tra RFI e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e fondamentale per il collegamento tra la costa ionica e la dorsale tirrenica rientrante nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle reti Ten-T;

   ad adottare iniziative per prevedere la possibilità di potenziare la linea ferroviaria Roma-Torino, corridoio tirrenico, valutando la possibilità di estendere l'Av/Ac anche su tale corridoio;

   ad avviare le opportune iniziative volte allo sviluppo, nel rispetto dell'ambiente, della retroportualità dei porti del Mezzogiorno, al fine di realizzare la piattaforma logistica del Sud Europa, nel Sud Italia, con lo scopo di intercettare la gran parte delle merci che transitano nel mediterraneo, considerato che in questo modo l'Italia intera potrebbe lavorare come la più grande piattaforma logistica del sud Europa di import/export grazie alla capacità dei porti del Nord e di quelli del Sud Italia;

   ad adottare iniziative per prevedere l'implementazione del collegamento tra la città di Venezia e l'aeroporto Mestre-Venezia al fine di migliorare e velocizzare i collegamenti infrastrutturali;

   ad avviare le opportune iniziative al fine di migliorare il collegamento tra la città e il porto di Genova e il porto di Rotterdam, già inserito nel corridoio Ten-T Reno-Alpi, anche attraverso il rifacimento della galleria del Sempione;

   ad assumere le necessarie iniziative per l'accelerazione degli interventi relativi al corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, nel quadro del complesso di interventi volti a potenziare le infrastrutture ferroviarie sull'asse trasversale Torino-Milano-Venezia-Trieste e in coerenza con le nuove connessioni ferroviarie verso il Brennero;

   ad assumere le opportune iniziative per accelerare la realizzazione degli interventi relativi alla tratta italiana del collegamento transfrontaliero tra Torino e Lione, anche ponendo in essere quanto necessario per il completamento dell'integrazione di tale tratta con la restante parte della linea ferroviaria Av/Ac Torino-Milano-Venezia-Trieste, facente parte del corridoio transfrontaliero Torino – Lione;

   a valutare l'opportunità di adottare iniziative per prevedere la possibilità di inserire la linea Novara-Busto Seregno nella rete Ten-T, in considerazione della strategicità di tale linea rispetto al corridoio Reno-Alpi, e della necessità di potenziare il collegamento con Malpensa Aeroporto;

   a valutare l'opportunità di prevedere la possibilità di elevare la dorsale Jonica tra il Porto di Taranto e l'Aeroporto di Crotone da rete Comprehensive a rete Core in continuità con la dorsale adriatica-ionica utile per realizzare il corridoio Baltico-Adriatico-Jonico;

   ad adottare iniziative affinché l'Unione europea proceda alla rivisitazione della Rete Ten-T affinché tutta la Sardegna vi sia inclusa;

   ad adottare iniziative per accelerare il completamento del raddoppio della Ferrovia Pontremolese ed il suo inserimento nel Corridoio Scandinavo-Mediterraneo delle Pag. 192reti Ten-T entro il 2023, come più volte richiesto dai vertici regionali, dalle organizzazioni imprenditoriali e dall'Autorità di sistema portuale della Liguria Orientale, in quanto infrastruttura prioritaria non solo per i porti della Spezia e di Marina di Carrara, ma anche per l'intero sistema infrastrutturale e logistico del Nord Italia, anche in relazione al completamento del corridoio Tirreno-Brennero, che interessa le regioni Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto;

   ad adoperarsi per avviare, nel pieno rispetto dell'ambiente, le opportune iniziative volte all'implementazione – anche alla luce dell'inserimento nella Rete Core del Porto di Civitavecchia e a seguito degli interventi programmati e parzialmente finanziati con il PNRR, come la rete ferroviaria Roma-Pescara, l'autostrada A/24 e A/25 e i porti di Ortona e Pescara – del corridoio longitudinale tra Tirreno e Adriatico, naturale corridoio logistico tra i porti abruzzesi e il porto di Civitavecchia.
(8-00146) «Rospi, D'Attis, Sozzani, De Girolamo, Pettarin».