CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 dicembre 2021
706.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

D.L. n. 152/2021: Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose (C. 3354 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il decreto-legge n. 152 del 2021, recante Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose;

   evidenziato che il provvedimento reca numerose disposizioni di competenza o interesse della Commissione ed in particolare:

    l'articolo 1 attribuisce un credito di imposta e un contributo per interventi in materia edilizia e investimenti di riqualificazione energetica alle imprese del settore turistico, ricettivo e fieristico-congressuale;

    l'articolo 3, comma 1, prevede contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale;

    l'articolo 7 attribuisce il ruolo di centrale di committenza alla società Difesa Servizi Spa, per la realizzazione dell'infrastruttura cloud Polo Strategico Nazionale (PSN);

    l'articolo 11 istituisce lo sportello unico digitale presso ogni Commissario ZES;

    l'articolo 16 reca misure attuative di una serie di interventi previsti nel PNRR in materia di uso sostenibile delle risorse idriche;

    l'articolo 17 prevede l'adozione, da parte del Ministro della transizione ecologica, di un Piano d'azione per la riqualificazione dei siti orfani inquinati;

    l'articolo 18 prevede una serie di modifiche alla disciplina della valutazione ambientale strategica (VAS) finalizzate alla riduzione dei tempi del procedimento;

    l'articolo 19 interviene sugli obblighi dei produttori relativamente alla gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici;

    l'articolo 20 introduce alcune norme relative all'attribuzione di contributi statali ai comuni per la realizzazione di opere pubbliche finalizzate all'efficientamento energetico, alla mobilità sostenibile e alla messa in sicurezza di scuole, edifici comunali e patrimonio comunale nonché per l'abbattimento delle barriere architettoniche;

    l'articolo 21, al fine di promuovere la rigenerazione urbana e sostenere progetti legati alle smart cities, dispone l'assegnazione di risorse alle città metropolitane;

    l'articolo 22 assegna risorse per l'attuazione di nuovi interventi pubblici volti a fronteggiare il rischio di alluvione e il rischio idrogeologico;

    l'articolo 23 definisce una procedura per erogare risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), non solo per la realizzazione di interventi di immediato avvio dei lavori (come in precedenza previsto), ma anche per il completamento di interventi in corso;

    l'articolo 34 assegna al Ministero della transizione ecologica un contingente di esperti fino a 152 unità per il 2022 e 2023, al fine di attuare gli interventi, gli obiettivi e i traguardi della transizione ecologica previsti nell'ambito del PNRR;

    l'articolo 39 modifica la normativa concernente l'incarico di «inviato speciale Pag. 114per il cambiamento climatico» nel senso di riservarne l'affidamento a dirigenti pubblici, cui corrispondere esclusivamente il trattamento economico di missione;

    l'articolo 41 disciplina la nomina e le funzioni del Commissario straordinario per Bagnoli – Coroglio;

    l'articolo 42 rafforza i poteri del Commissario straordinario per l'attuazione degli interventi di risanamento ambientale e riqualificazione del territorio della città di Taranto;

    l'articolo 43 modifica la normativa concernente la struttura del Commissario unico per la bonifica delle discariche abusive,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   si valuti l'opportunità:

    a) all'articolo 11, con riferimento alla disciplina delle ZES, di dare priorità agli interventi infrastrutturali – anche stradali e autostradali – funzionali e collaterali all'estensione dei Corridoi paneuropei che attraversano l'Italia al servizio delle Zone Economiche Speciali, delle piattaforme logistiche e delle stazioni per l'alta capacità e alta velocità, delle aree interessate da eventi sismici e comunque funzionali alle opere già previste dal PNRR;

    b) all'articolo 20, comma 1, lettera e), di prevedere una modifica al capoverso comma 42-bis, al fine di estendere anche ai Comuni con popolazione inferiore a 15 mila abitanti (attualmente esclusi) la possibilità di beneficiare delle risorse previste dalla legge di bilancio 2020 per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale;

    c) all'articolo 21, al fine di consentire l'effettiva attuazione della disposizione, di modificare le modalità e i termini di presentazione dei progetti introducendo criteri di maggiore flessibilità; al riguardo, in primo luogo, è necessario ampliare i termini concessi alle città metropolitane per predisporre i piani; inoltre occorre eliminare il riferimento obbligatorio alla progettazione preliminare in fase di presentazione dei piani, prevedendo come requisito necessario il rispetto del cronogramma vincolante del PNRR a prescindere dal livello progettuale al momento dell'istanza; infine risulta necessario attivare tempestivamente ogni possibile strumento di supporto centrale per garantire la preparazione dei piani da sottoporre al Ministero;

    d) al medesimo articolo 21, di integrare le finalità dei piani integrati, nel solco dei principi ispiratori del PNRR, inserendovi anche l'efficientamento energetico ed idrico degli edifici e la riduzione del consumo di suolo; di prevedere quindi che i progetti di rigenerazione urbana contemplati dai piani integrati possano riguardare anche la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale finalizzata al soddisfacimento della domanda abitativa debole e alla coesione sociale; di prevedere l'applicazione contestuale a tutte le strutture edilizie interessate dai piani integrati o a gruppi di esse, ove ne ricorrano i presupposti di legge, delle detrazioni fiscali in materia di riqualificazione energetica degli edifici, ivi incluso il Superbonus 110 per cento, come potenziali strumenti per accompagnare processi di rigenerazione di intere aree del territorio urbano garantendo un effetto moltiplicativo in termini di abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni, maggiore sostenibilità urbana, ambientale e sociale e concorso agli obiettivi di contrasto alla crisi climatica;

    e) di favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato nei centri storici mediante procedure semplificate, riferite a specifiche fattispecie, che consentano l'installazione di impianti di riscaldamento alimentati da fonti rinnovabili negli edifici vincolati o ricadenti in aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004;

    f) all'articolo 50, comma 5, di non disporre la soppressione dell'articolo 1, Pag. 115comma 2-bis del decreto-legge n. 111 del 2019 che istituiva, presso il Ministero della transizione ecologica, il tavolo permanente interministeriale sull'emergenza climatica, considerata l'importanza di dotarsi di adeguate strutture preposte al monitoraggio dell'attuazione dei piani e programmi finalizzati al contrasto ai cambiamenti climatici e degli obiettivi della transizione ecologica in una strategia di lungo periodo;

    g) di introdurre adeguate misure, anche di carattere normativo, finalizzate a potenziare il criterio dell'impronta ecologica nell'ambito delle procedure per l'acquisizione di mezzi destinati al trasporto pubblico locale. A tal fine, occorre introdurre dei criteri di valutazione che tengono conto della riconversione industriale delle aziende per la produzione di mezzi ecologici. Inoltre occorre incentivare tutto il comparto made in Italy preposto alla produzione di veicoli ambientalmente compatibili e che accompagnino in maniera adeguata la transizione ecologica;

    h) a introdurre specifiche misure in linea con le previsioni del PNRR, volte ad accelerare, anche attraverso la nomina di Commissari straordinari (figure peraltro previste dal presente provvedimento), la realizzazione di idonea impiantistica, nonché la riconversione tecnologica e l'ammodernamento degli impianti esistenti, per il riciclo e il recupero di materia, con il duplice scopo di migliorare la gestione dei rifiuti e dell'economia circolare e colmare il divario impiantistico tra le regioni del Nord e del Centro-Sud, salvaguardando l'ambiente e il territorio;

    i) a introdurre idonee misure di semplificazione, volta ad accelerare la realizzazione delle opere dl PNRR, prevedendo:

     1) la razionalizzazione e concentrazione dei livelli di progettazione attualmente previsti dal Codice degli appalti per la realizzazione delle opere infrastrutturali;

     2) che tutte le autorizzazioni necessarie vengano rilasciate in sede di approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica, dotato di un adeguato livello di dettaglio per il rilascio delle stesse;

     3) che in tutte le procedure l'incarico di direttore dei lavori di cui all'articolo 101, comma 3, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, non possa essere ricoperto dall'autore del progetto esecutivo;

    j) di prevedere l'introduzione di una specifica norma volta a specificare che, nell'ambito delle risorse del PNRR per la realizzazione dei cosiddetti progetti «faro» di economia circolare, una quota parte sia destinata anche al finanziamento di impianti e progetti per consentire il recupero e il riciclo delle suddette «materie prime critiche», come individuate in ambito UE, quali materie che presentano un elevato rischio di approvvigionamento ma essenziali per il funzionamento e l'integrità di molti ecosistemi industriali;

    k) al fine di perseguire la promozione ed il miglioramento della qualità dell'aria con tecnologie innovative a basso impatto ambientale e di accelerare il rinnovo del parco autobus adibito ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale, di favorire il ricorso – per gli enti locali interessati – alle gare Consip per l'acquisto di autobus adibiti esclusivamente ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale a metano, elettrici o ad idrogeno e alla realizzazione delle relative infrastrutture di alimentazione.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019-2020 (C. 2670-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato).

PROPOSTA DI RELAZIONE DELLA RELATRICE

  La VIII Commissione (Ambiente, territorio e lavori pubblici),

   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge recante «Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea – Legge europea 2019- 2020»;

   preso atto che al Senato:

    è stato modificato l'articolo 10, che reca numerose novelle al codice dei contratti pubblici e segnatamente, all'articolo 31, comma 8, con riguardo agli incarichi che il progettista può subappaltare a soggetti terzi, all'articolo 46, che elenca gli operatori economici ammessi alle procedure di affidamento dei servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria, all'articolo 80, comma 4, che disciplina i casi di esclusione dell'operatore economico, all'articolo 105, comma 4, sulle cause di esclusione dal subappalto;

    è stata modificata la solo rubrica dell'articolo 35 (in materia di emissioni di gas ad effetto serra, al fine di esplicitare il riferimento al caso ARES;

    è stato introdotto il nuovo articolo 43, che reca una disciplina relativa al monitoraggio parlamentare sull'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) materia già regolata dall'articolo 2 del cosiddetto «decreto semplificazioni» (n. 77 del 2021);

    è stato inserito il nuovo articolo 45 che dispone l'assunzione a tempo indeterminato nel numero massimo di ventotto unità di personale presso l'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC),

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 3

5-07184 Maraia: Individuazione di siti per l'ubicazione dei caselli autostradali funzionali alle stazioni ferroviarie ad alta velocità/alta capacità.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'articolo 2-bis del decreto-legge n. 121 del 2021 reca disposizioni finalizzate all'individuazione di nuovi siti per caselli autostradali funzionali all'accesso a stazioni ferroviarie per l'alta velocità, di prossima realizzazione, con i quali si intende valorizzare e rafforzare l'intermodalità sull'intera rete nazionale.
  In particolare, si prevede che il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili proceda, d'intesa con i concessionari delle tratte autostradali, all'individuazione, sulla base di un'analisi di fattibilità tecnico-economica, dei siti destinati alla realizzazione di nuovi caselli autostradali.
  Nell'evidenziare che è stata già avviata dal Ministero l'indispensabile attività istruttoria, rappresento che gli esiti di detta attività dovranno essere recepiti negli aggiornamenti dei piani economici-finanziari dei concessionari, cui spetterà l'onere di realizzare i conseguenti interventi nei limiti e secondo le modalità definiti dal rapporto concessorio.
  Quanto al coordinamento nazionale degli interventi infrastrutturali relativi alle tratte indicate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), evidenzio che sono già operativi presso il Ministero: il cosiddetto Comitato PNRR, presieduto dal Ministro e dai responsabili delle strutture amministrative coinvolte nella realizzazione degli interventi; cinque Team Tematici (di cui uno specificamente dedicato al monitoraggio dei progetti e dei risultati) e l'Unità di missione per il monitoraggio dell'attuazione del PNRR.
  A ciò aggiungasi che, proprio in ragione delle esigenze del PNRR, è stata ulteriormente rafforzata la Struttura tecnica di missione per l'indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l'alta sorveglianza.

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ALLEGATO 4

5-07185 Pezzopane: Iniziative volte a scongiurare l'aumento delle tariffe autostradali sulle autostrade A24 e A25 e ad azzerare il pedaggio nelle fasce urbane dei comuni di Roma e L'Aquila.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alle tariffe di pedaggio delle autostrade A24 e A25, il Governo è da tempo impegnato, unitamente al Parlamento, per individuare una soluzione per scongiurare gli incrementi tariffari, in ragione dei limitati volumi di traffico e per mitigare gli effetti sugli utenti.
  Con più disposizioni di legge sono già stati sospesi gli adeguamenti maturati secondo le previsioni convenzionali con la società Strada dei Parchi.
  Come è noto, tali provvedimenti di sospensione, in più fasi riproposti, hanno previsto l'invarianza dei pedaggi sino al 31 dicembre 2021.
  Sono in corso, anche in queste ore, gli approfondimenti con tutte le Amministrazioni interessate finalizzati ad escludere qualsivoglia incremento dei pedaggi, a decorrere dal 1° gennaio 2022, come da impegno assunto con l'ordine del giorno richiamato dagli onorevoli interroganti.

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ALLEGATO 5

5-07186 Lucchini: Completamento dell'asse autostradale
del corridoio plurimodale TiBre (Tirreno-Brennero).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla realizzazione dell'opera cosiddetta Ti-Bre, ricordo che il CIPE, con delibera n. 2 del 2010, ha preso atto del costo complessivo dell'infrastruttura valutato in circa 2.731 milioni di euro, incluse le opere connesse; inoltre, ha preso atto che il piano finanziario dell'opera prevedeva, fra l'altro, un contributo statale di 900 milioni di euro, al tempo privo di copertura finanziaria.
  Considerato che il piano economico-finanziario relativo al solo I lotto – da Fontevivo all'Autostazione di Sissa Trecasali – ne prevedeva la realizzazione in totale autofinanziamento della società concessionaria SALT, con la medesima delibera il CIPE ha approvato il progetto definitivo del I lotto, per un importo pari a circa 513 milioni di euro.
  Sulla base delle attuali previsioni, i lavori del I lotto troveranno sostanziale compimento entro il corrente anno, mentre gli impianti tecnologici funzionali alla sua percorribilità – con la sola esclusione della carreggiata sud del ponte sul fiume Taro, che sarà agevolmente by-passata con una deviazione provvisoria – saranno ultimati entro il 30 aprile 2022.

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ALLEGATO 6

5-07187 Mazzetti: Stato della ricostruzione del ponte di Albiano sul fiume Magra e del piano per il ripristino della viabilità nell'area interessata.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In risposta al quesito posto, il Commissario straordinario e la società ANAS hanno rappresentato quanto segue.
  L'attuale Piano commissariale prevede, nel complesso, tre interventi – per un valore di investimento pari a oltre 30 milioni di euro e 17 mesi per il completamento – che consistono nella ricostruzione del viadotto di Albiano sul fiume Magra, nella realizzazione di un collegamento provvisorio con rampe di accesso diretto all'autostrada A12 e nella rimozione delle macerie del ponte crollato.
  Il cronoprogramma di tale Piano ha ridotto di oltre 8 mesi i tempi inizialmente previsti per il completamento dell'opera: nel mese di marzo 2021 è stata approvata la progettazione definitiva e avviata quella esecutiva, in contemporanea alle attività di cantierizzazione preliminare, quali l'allestimento del cantiere base, la bonifica degli ordigni bellici ed il monitoraggio ambientale. I lavori sono stati quindi avviati ad aprile 2021.
  Attualmente, per quanto concerne la realizzazione del nuovo ponte, sono state completate le strutture di fondazione e delle elevazioni delle tre pile. Inoltre, sono state realizzate le strutture di fondazione delle spalle e si sta procedendo alla costruzione delle strutture in elevazione. Sono state inoltre avviate le attività di pre-assemblaggio in cantiere dei conci di impalcato, che consentiranno il varo della prima luce dell'impalcato entro la fine del corrente mese di dicembre.
  Ad oggi, l'avanzamento dei lavori è sostanzialmente in linea con il Piano commissariale, che prevede l'apertura al traffico della nuova infrastruttura a fine marzo 2022.
  Nelle more della ricostruzione del ponte, il Piano commissariale ha previsto la realizzazione di rampe provvisorie di accesso diretto all'autostrada A12, i cui lavori sono stati avviati a marzo 2021 e completati, nel rispetto del cronoprogramma previsto, a inizio luglio 2021.
  Le rampe costituiscono il semi-svincolo autostradale di Albiano Magra-Ceparana sulla A12 e risultano regolarmente in esercizio.

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ALLEGATO 7

5-07188 Foti: Ammodernamento della SS 45 di val Trebbia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In risposta al quesito posto, il Commissario straordinario e la società ANAS hanno rappresentato quanto segue.
  Con riferimento alle riserve formulate dai sindaci della provincia di Piacenza sull'opera commissariata strada statale 45 di Val Trebbia-Ammodernamento del tratto compreso tra Cernusca e Rivergaro, vi sono stati alcuni incontri con i rappresentanti dei comuni interessati di Travo e di Rivergaro a seguito dell'avvio del procedimento unico ambientale presso il Ministero della transizione ecologica.
  Nell'ambito di tali incontri, finalizzati ad illustrare il progetto nella sua interezza, i sindaci hanno evidenziato talune criticità sulla soluzione presentata. In particolare, sono state avanzate richieste di dettaglio, che potrebbero trovare ottimizzazione in sede esecutiva, tra cui:

   la maggiorazione di superficie di un'area destinata a parcheggio in località Cisiano;

   alcune migliorie di dettaglio nell'abitato di Quadrelli;

   la realizzazione di un miglior collegamento in località Cernusca in prossimità dell'intersezione per l'abitato di Dolgo;

   il miglioramento dell'intersezione di inizio lotto fra la strada statale 45 e la strada provinciale 40.

  Tutte le richieste formulate, attualmente in fase di valutazione, potranno essere ufficializzate e, se del caso, aggiornate alla luce dei pareri espressi dalle altre amministrazioni competenti, nell'ambito delle fasi partecipative della procedura ambientale in corso nonché della Conferenza dei Servizi.