CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 novembre 2021
700.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO
Pag. 241

ALLEGATO

Proposta di piano per la transizione ecologica (atto n. 297).

RILIEVI APPROVATI DALLA COMMISSIONE

  La Commissione XIII,

   esaminato, per i profili di competenza, il provvedimento in oggetto;

   premesso che:

    la proposta di Piano per la transizione ecologica (PTE), frutto del lavoro collettivo del Comitato interministeriale della transizione ecologica (CITE), si colloca nell'ambito del Green Deal, il programma europeo per una nuova crescita sostenibile dell'Unione europea, finalizzato a rendere l'Europa il primo continente ad impatto climatico zero entro il 2050;

    tale Piano, che si sviluppa a partire dagli obiettivi già delineati nel PNRR, si articola in otto aree di intervento, quali la decarbonizzazione, la mobilità sostenibile, il miglioramento della qualità dell'aria, il contrasto al consumo di suolo e al dissesto idrogeologico, il ripristino e il rafforzamento della biodiversità, la tutela e lo sviluppo del mare, la promozione dell'economia circolare, della bioeconomia e dell'agricoltura sostenibile;

    come sottolineato nel documento in esame, si tratta di un piano aperto, con target specifici, soggetto ad una continua attività di monitoraggio, in relazione allo stato di avanzamento delle trasformazioni in atto e ai progressi scientifici e tecnologici;

   rilevato che:

    in riferimento alla decarbonizzazione, il Piano evidenzia come la strategia Farm to Fork, con la sostituzione dei mezzi agricoli più inquinanti e l'avvento di pratiche agricole e zootecniche più sostenibili, consentirà un maggiore assorbimento di carbonio nei terreni e un potenziamento delle bioenergie;

    nel documento si segnala, inoltre, come un programma di riforestazione e una gestione sostenibile delle foreste possa ottimizzare la loro capacità di assorbire più del 10 per cento delle emissioni nazionali;

    nell'ambito delle azioni per il miglioramento della qualità dell'aria, un'attenzione particolare andrà riservata all'impiego di biomasse e bioenergie neutre dal punto di vista climatico, ma potenzialmente dannose per la salute, e a una progressiva riduzione delle emissioni del settore agricolo, cui sarà, pertanto, richiesto un rilevante sforzo per il raggiungimento degli obiettivi del Piano, anche incentivando il sistema di allevamento biologico;

    relativamente alle azioni di contrasto al consumo di suolo, entro il 2030 almeno il 10 per cento delle superfici agricole dovrà assicurare la presenza di elementi caratteristici del paesaggio ad elevata biodiversità, al fine di rendere più resistenti il suolo e le foreste ai fenomeni erosivi, agli incendi e alla desertificazione;

   rilevato altresì che:

    in riferimento all'area di intervento relativa alla tutela delle risorse idriche, il settore agricolo sarà chiamato a dotarsi di sistemi in grado di incrementarne la resilienza rispetto alle probabili intensificazioni della siccità conseguente al cambiamento climatico;

    un ruolo determinante è riservato, inoltre, alla difesa delle foreste, considerato che le stesse rappresentano il 40 per cento della superficie del Paese e contribuiscono in modo cruciale alla decarbonizzazione e alla tutela della biodiversità;

   considerato che:

    in merito alla tutela e allo sviluppo del mare, viene segnalata, tra le linee di Pag. 242intervento, l'azione di contrasto alla pesca illegale, limitando al contempo i metodi di pesca pericolosi per la biodiversità e la cattura accessoria di specie in via di estinzione;

    per quanto concerne le azioni per la promozione dell'economia circolare, della bioeconomia e dell'agricoltura sostenibile, è ritenuto di fondamentale importanza incentivare l'aggregazione tra imprese agricole, anche in forma cooperativa, per l'efficace gestione di rifiuti organici urbani, di scarti e sottoprodotti agricoli e agroalimentari da impiegare nei cicli energetici o produttivi;

    viene rilevata, inoltre, la necessità di incrementare le pratiche agricole sostenibili come quelle inerenti l'agroecologia, l'agricoltura biologica, l'agricoltura di precisione, l'agricoltura integrata, i sistemi di riuso della sostanza organica agricola più efficienti ed efficaci,

   ricordato, infine, che:

    l'agricoltura italiana si colloca in posizioni di avanguardia in termini di sostenibilità ambientale, rappresentando, come emerge dai dati raccolti e analizzati dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), appena il 7 per cento delle emissioni nazionali di gas serra, contro il 44,7 dell'industria e il 24,5 dei trasporti,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

  il provvedimento, con i seguenti rilievi:

   1) in merito all'area di intervento relativa al miglioramento della qualità dell'aria, le politiche di contenimento e stoccaggio delle emissioni di anidride carbonica dovrebbero essere programmate e condivise il settore agricolo e con quello della pesca, in modo da evitare eventuali conseguenze negative che possano mettere a rischio la capacità produttiva e la sicurezza alimentare;

   2) in particolare, il tema delle emissioni nazionali di ammoniaca da parte del settore dell'allevamento dovrebbe essere affrontato attraverso la creazione di impianti di trattamento delle deiezioni e di produzione di biogas e biometano;

   3) nell'ambito delle linee di intervento concernenti l'agricoltura sostenibile, in conformità agli obiettivi del PNRR, dovrebbero essere messe in atto iniziative dirette a: a) incentivare il rinnovo del parco delle macchine agricole circolanti, attraverso l'immissione di macchinari di nuova generazione, nonché il rinnovo della flotta peschereccia; b) promuovere, nel settore agricolo, lo sviluppo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dagli impianti fotovoltaici con moduli a terra (come, ad esempio, mini impianti idroelettrici e/o a biomassa), unitamente ad azioni dirette a scongiurare il consumo di suolo agricolo; c) potenziare ulteriormente le linee di investimento dedicate allo sviluppo degli impianti di biogas e di biometano; d) incentivare lo smaltimento delle coperture di amianto utilizzate dalle aziende agricole e le relative attività di bonifica;

   4) relativamente agli ambiti di intervento inerenti la tutela delle foreste, al fine di applicare la gestione forestale sostenibile sulla maggior parte del territorio forestale, dovrebbe essere sostenuta una completa revisione del patrimonio forestale esistente, completando l'inventario forestale e procedendo con urgenza a predisporre i decreti mancanti del Testo unico delle foreste per il rilancio della gestione forestale e delle filiere; dovrebbe, inoltre, essere previsto il potenziamento dei vivai forestali, al fine di garantire la capacità produttiva necessaria all'eventuale rinnovamento delle superfici boscate con piante autoctone; dovrebbe, al tempo stesso, essere delineata una strategia multisettoriale per la gestione delle foreste come chiave principale per lo stoccaggio della CO2, in modo da garantire la tutela della biodiversità e la sicurezza fitosanitaria per la sopravvivenza della filiera delle foreste e del legno;

   5) con specifico riguardo alla prevenzione, al monitoraggio e al rilevamento degli incendi boschivi, occorrerebbe incrementare l'utilizzo della tecnologia digitale disponibile nonché dei sistemi satellitari per l'integrazione dei sistemi previsionali Pag. 243attualmente in uso; al fine di aumentare la capacità di contenimento degli incendi, appare inoltre necessario sia provvedere al potenziamento delle flotte aeree, dei mezzi terrestri, delle attrezzature, delle strumentazioni e dei dispositivi di protezione individuale sia incrementare la formazione del personale addetto, comprese le attività di messa in salvo degli animali;

   6) in riferimento alla tutela delle risorse idriche, è necessario prevedere interventi di manutenzione dei canali irrigui e incrementare la capacità di stoccaggio della risorsa idrica; è altresì necessario, al fine di aumentare l'efficienza delle infrastrutture idriche, prevedere interventi per la realizzazione di piccoli e medi invasi multiobiettivo e per il completamento di invasi già realizzati attraverso un piano straordinario, riferito al quinquennio 2022-2027, che preveda anche misure dirette al miglioramento tecnologico della gestione;

   7) dovrebbe, infine, essere previsto il coinvolgimento degli operatori del settore florovivaistico per il raggiungimento degli obiettivi del PNRR connessi al processo di transizione ecologica e alla transizione verde.