CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 novembre 2021
688.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-06987 Benamati: Iniziative di competenza per assicurare un mercato dell'energia solido e sostenibile socialmente ed economicamente.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni poste dagli onorevoli interroganti, circa il trend di aumento dei prezzi di gas ed energia elettrica verificatosi negli ultimi mesi, si rappresenta che il mercato europeo dell'energia dipende in maniera importante dal gas naturale, il cui aumento di prezzo, dovuto, tra gli altri fattori, all'aumento della domanda conseguente all'inizio della ripresa economica collegata all'allentarsi della pandemia di COVID-19, si è appunto riflesso nell'aumento del prezzo dell'energia elettrica, creando una situazione del tutto nuova in Europa negli ultimi anni.
  Per quanto attiene al cosiddetto «toolbox», in materia di Aiuti di Stato ovvero del pacchetto di misure di intervento e di sostegno presentato con la comunicazione della Commissione Europea il 13 ottobre scorso, si fa presente che questo Dicastero ha seguito con interesse l'emanazione del pacchetto, al fine di individuare le possibili misure per fronteggiare l'attuale situazione ed utilizzarle nel migliore dei modi.
  Oggetto di attenzione da parte di questo Dicastero è stata, tra l'altro, la proposta citata dagli interroganti, ossia di creare un consorzio europeo di acquisito di gas.
  Infatti, fermo restando l'obiettivo della transizione verso un sistema energetico pulito, è necessario, nella fase transitoria, incrementare le soluzioni che consentano di accumulare l'energia in maniera stagionale, così da compensare eventuali carenze di approvvigionamento, nonché la non programmabilità delle fonti rinnovabili, e fronteggiare crisi dei prezzi come quella attuale.
  Pertanto, raccogliendo la citata proposta della Commissione, si conferma che questo Ministero intende esplorare i possibili benefici di un approvvigionamento volontario congiunto di scorte di gas da parte di entità regolamentate, vigilando affinché un eventuale meccanismo di tale natura sia disegnato in modo da favorire la concorrenza fra produttori, riducendo al minimo le distorsioni del mercato ed evitando ulteriori tensioni sui prezzi.
  Inoltre, per quanto attiene alle iniziative volte ad assicurare la resilienza, la sicurezza e l'efficienza del mercato dell'energia, si fa presente che, per il settore dell'energia elettrica, è in via di adozione il Piano nazionale per la preparazione ai rischi nel settore elettrico.
  Relativamente al gas naturale, lo scorso 18 ottobre si è svolta la riunione del Comitato tecnico di emergenza e monitoraggio durante la quale sono stati esaminati il consuntivo degli approvvigionamenti e dei consumi di gas nel ciclo termico invernale trascorso nonché gli esiti della campagna di iniezione dell'anno corrente, con la presentazione dei dati da parte di SNAM, delle Società che gestiscono stoccaggi e delle Società che gestiscono i rigassificatori.
  Inoltre, sono stati acquisiti i dati forniti da TERNA sulle previsioni del consumo termoelettrico e sono stati analizzati gli scenari di approvvigionamento per l'inverno, al fine di valutare la necessità di predisporre eventuali misure attuabili in caso di necessità.
  La riunione si è conclusa con la richiesta di approfondimenti relativamente ai dati emersi nel corso dell'incontro; una volta ricevuti tali approfondimenti sarà possibile capire se e quali misure dovranno essere eventualmente predisposte per affrontare opportunamente le evenienze che potrebbero presentarsi durante la prossima stagione invernale, considerando non solo l'efficacia delle misure, ma anche la relativa efficienza, con riferimento anche al conseguente impatto economico e sociale.

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ALLEGATO 2

5-06986 Vallascas: Sull'attività di controllo sulla gestione delle risorse del PNRR da parte del GSE.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni poste dall'onorevole interrogante, si osserva che, ai sensi dell'articolo 15 dello statuto del GSE S.p.A., l'Assemblea dei soci, rappresentata dal socio unico MEF, che esercita i diritti dell'azionista congiuntamente al MITE ha la facoltà di scegliere di essere amministrata da un Amministratore Unico o da un Consiglio di Amministrazione.
  Ciò premesso, con il DPCM n. 128 del 29 luglio 2021, recante il Regolamento di organizzazione del Ministero della transizione ecologica, istituito con il decreto-legge n. 22 del 2021, è stato previsto – per assolvere alle nuove competenze assegnate dalla legge – un modello organizzativo articolato in tre dipartimenti che hanno competenze in materia rispettivamente di sviluppo sostenibile, energia e amministrazione, pianificazione e controllo.
  Al Dipartimento amministrazione, pianificazione e controllo sono state demandate le funzioni di elaborazione delle direttive generali e dell'esercizio di vigilanza su diverse società, fra cui appunto il GSE.
  Tali prerogative sono integrate con ulteriori funzioni quali la pianificazione strategica e controllo anche in materia di bilanci, il supporto alla partecipazione del Ministro al Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) e al Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE), nonché il coordinamento degli strumenti finanziari europei e di ogni altro fondo europeo di competenza del Ministero, esercitando anche le relative funzioni di controllo.
  Va, altresì, specificato che le funzioni descritte sono esercitate in coordinamento con gli altri Dipartimenti del Ministero in base alle materie di competenza, le quali apporteranno ulteriori indicazioni ed elementi utili a realizzare, in modo efficace, la vigilanza sugli enti e le società controllate.
  Infine, a completamento di quanto rappresentato, si evidenzia che, in ottemperanza a quanto disposto dall'articolo 8, comma 1, del decreto-legge n. 77 del 2021, (cosiddetto Governance PNRR e semplificazioni), è in corso di istituzione un ulteriore dipartimento per l'attuazione del PNRR.
  Tale struttura tiene conto delle peculiarità del Ministero per l'attuazione del PNRR, tramite un modello organizzativo potenziato, anche in ragione dell'esigenza di implementare modelli di programmazione e controllo di attività che sono dispiegate tra più Enti centrali e territoriali dello Stato, nonché con l'avvalimento di società vigilate quali il GSE, nonché degli altri attori interessati dall'attuazione del PNRR.
  Si ritiene quindi che, nel suo complesso, il sistema di Governance di cui il Ministero è stato dotato negli ultimi mesi, sia idoneo ad assicurare l'ottimale svolgimento delle attività di controllo sulla gestione delle risorse e sugli investimenti e incentivi richiamati dall'On.le interrogante.

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ALLEGATO 3

5-06988 Sut: Iniziative di competenza per favorire la creazione di un settore industriale delle ristrutturazioni per l'efficientamento energetico edilizio.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle questioni poste dagli onorevoli interroganti, si osserva che gli edifici sono al centro delle politiche energetiche, nell'ottica della promozione dell'efficienza, in quanto ad essi si possono attribuire buona parte dei consumi di energia e delle emissioni.
  Come ricordato dagli interroganti, il decreto legislativo n. 48 del 2020, nel modificare il decreto legislativo n. 192 del 2005, ha previsto la predisposizione della nuova Strategia di ristrutturazione a lungo termine.
  La Strategia, dopo essere stata posta in consultazione pubblica, è stata approvata dalla Conferenza Unificata a fine marzo 2021 ed è stata trasmessa alla Commissione europea, anche in risposta alla Procedura di infrazione n. 2020/2331 per la «Mancata trasmissione della strategia nazionale di ristrutturazione a lungo termine ai sensi dell'articolo 2-bis della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia n. 31 del 2010».
  Si precisa, altresì, che, a seguito dell'invio della Strategia alla Commissione la procedura di infrazione è stata chiusa.
  Il documento, predisposto con il supporto di ENEA, ha un valore di analisi e di programmazione strategica, in quanto contiene una rassegna del parco immobiliare nazionale e identifica il tasso di riqualificazione energetica da porsi come obiettivo al 2030, 2040 e 2050, inquadrando le misure, le azioni esistenti e le linee evolutive previste, necessarie per conseguire il tasso di riqualificazione stimato.
  Fermo restando l'obiettivo, anche in considerazione del volume di investimenti necessari, il documento evidenzia la necessità di perseguire la politica in materia di riqualificazione energetica con un approccio integrato che migliori l'efficacia del rapporto tra costi e benefici, da applicare ai nuovi strumenti così come agli strumenti esistenti.
  Ad oggi, quindi, la Strategia rappresenta un documento programmatico pienamente vigente, che fa da contesto alle azioni già oggi introdotte per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale e a quelle che si renderanno necessarie per gli anni a venire.
  Quanto rappresentato, in uno scenario di medio-lungo termine come quello delineato, fornirà altresì certezza agli investimenti e rafforzamento della filiera delle costruzioni, come auspicato dagli interroganti e come pienamente condiviso anche dal Governo.
  La centralità di questa politica per la crescita e la ripartenza dell'economia italiana è comprovata dall'importanza che riveste nell'ambito del PNRR, dove all'efficienza energetica e alla riqualificazione degli edifici pubblici e privati sono complessivamente destinati oltre 15 miliardi di euro.
  Peraltro, è bene rammentare che il Superbonus 110 per cento, relativamente ai soli interventi di efficienza energetica, dalla sua entrata in vigore, ovvero dal 1° luglio 2020 ad oggi ha avuto un'importante applicazione, stimolando investimenti per circa oltre 8 miliardi di euro su circa 39.000 edifici, di cui il 18 per cento rappresentato da condomini ed edifici residenziali pubblici, con significativi risparmi energetici conseguiti. Il disegno di legge di bilancio, recentemente varato dal Governo, va nella direzione di una proroga (sia pure, selettiva e non integrale) dello stanziamento del Superbonus 110 per cento.
  Infine, si rappresenta che la strategia risulta pienamente adottata, ed è reperibile anche sul sito della Commissione europea sotto la sezione «Long-term renovation strategies».

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ALLEGATO 4

5-06989 Squeri: Sulle misure per evitare penalizzazioni ai titolari delle convenzioni in essere conseguenti all'abolizione del cosiddetto «Scambio sul posto».

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla questione posta dagli onorevoli interroganti, afferente al meccanismo di scambio sul posto (SSP) si precisa che essa è stata ampiamente dibattuta nel processo di redazione dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2018/2001/UE cosiddetta RED II.
  In particolare, il decreto di recepimento della Direttiva, in fase di approvazione, ha l'obiettivo di accelerare il percorso di crescita sostenibile del Paese, recando disposizioni in materia di energia da fonti rinnovabili, in coerenza con gli obiettivi europei di decarbonizzazione del sistema energetico al 2030 e di completa decarbonizzazione al 2050.
  Inoltre, definisce gli strumenti, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico, necessari per il raggiungimento degli obiettivi di incremento della quota di energia da fonti rinnovabili al 2030, in attuazione della sopracitata direttiva e nel rispetto dei criteri fissati dalla legge 22 aprile 2021, n. 53.
  Infine, lo schema di decreto reca disposizioni necessarie all'attuazione delle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di energia da fonti rinnovabili, conformemente al Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC).
  Come rappresentato dall'interrogante, nel recepimento della Direttiva è prevista l'abolizione del meccanismo di scambio sul posto, in applicazione delle misure regolatorie previste dal PNIEC.
  Suddetta abolizione è volta a favorire l'accesso ad altri meccanismi di incentivazione disciplinati dalla Direttiva stessa, quali semplificazioni nella regolamentazione delle tariffe per piccoli impianti ed incentivi per la condivisione di energia, nella direzione di favorire un ruolo attivo dei prosumer.
  Pertanto, vengono proposte opzioni sia per i nuovi impianti che per quelli esistenti, e per questi ultimi sono altresì previsti criteri e modalità per un passaggio graduale ai nuovi regimi.
  In linea con gli orientamenti comunitari, quindi, il sistema vedrà progressivamente crescere l'autoconsumo collettivo e le comunità energetiche rinnovabili, con un conseguente spostamento del baricentro della produzione e consumo di energia sul territorio. I cittadini, le imprese e gli enti locali potranno attivarsi collettivamente per produrre e consumare a livello locale, riducendo i costi dei consumi elettrici, abbattendo le emissioni climalteranti con benefici sia ambientali che sanitari.
  La misura, come accennato, è volta a promuovere, come dettato dal PNIEC, l'accelerazione dell'immissione di fonti rinnovabili nel sistema elettrico riducendo l'incidenza nel mix energetico delle fonti fossili e, conseguentemente, la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento energetico, nonché per accrescere il ruolo del vettore elettrico nei principali settori di consumo.
  È importante sottolineare che nel citato schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2001/2018/UE, che è all'esame definitivo del Consiglio dei ministri, al fine di garantire continuità nell'erogazione degli incentivi è stata accolta una osservazione della Conferenza Unificata che prevede anche criteri e modalità per la graduale conversione al meccanismo dei nuovi incentivi per gli impianti in esercizio operanti in scambio sul posto, da attuarsi non più entro ma a decorrere dal 31 dicembre 2024.