CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 novembre 2021
688.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-06995 Fregolent: Messa in sicurezza del viadotto Costa Rossa sull'autostrada A12 a Sestri Levante e dell'autostrada A6 Savona-Torino, con particolare riguardo ai ponti ivi presenti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Relativamente ai ponti sull'autostrada A6, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha avviato, con il supporto di qualificati istituti universitari, una specifica attività istruttoria finalizzata all'individuazione della migliore tipologia di intervento da effettuare, per garantire la sicurezza della circolazione e dell'utenza: ripristino delle infrastrutture esistenti ovvero ricostruzione delle stesse in conformità alle nuove norme tecniche.
  In merito, poi, al viadotto Costa Rossa di Sestri Levante sulla A12, rappresento che, a seguito di una verifica straordinaria condotta dal personale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, sono state rilevate delle discordanze nelle misurazioni tecniche che hanno indotto ad effettuare verifiche aggiuntive.
  In via prudenziale, e nelle more di acquisire una valutazione di dettaglio sullo stato dell'infrastruttura, la società concessionaria ha adottato delle misure temporanee di parzializzazione del traffico e, contestualmente, ha realizzato gli interventi di adeguamento nel senso indicato dagli stessi uffici ministeriali.
  All'esito delle misure adottate dalla predetta società, la problematica oggetto di segnalazione risulta completamente superata e il transito non è soggetto ad alcuna limitazione.

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ALLEGATO 2

5-06996 Pezzopane: Tempi di apertura, anche parziale, al transito del ponte Leonardo Da Vinci sul fiume Reno, lungo la strada provinciale 325 «di Val Setta e Val di Bisenzio», nel comune di Sasso Marconi (BO).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle attività per la messa in sicurezza del ponte Leonardo da Vinci, è bene evidenziare che i lavori sono a cura della Città Metropolitana di Bologna, la quale aveva programmato la consegna del cantiere ad ANAS per il mese di settembre 2021.
  Tuttavia, la predetta Amministrazione, per il tramite della Prefettura di Bologna, ha recentemente rappresentato l'esistenza di alcune problematiche nell'effettuazione delle lavorazioni programmate che determinano un differimento della loro conclusione e, dunque, del trasferimento dell'opera d'arte ad ANAS.
  Per quanto di competenza, ANAS ha comunicato di aver già avviato le attività preliminari alla valutazione dei lavori necessari al ripristino della viabilità sul ponte Da Vinci attraverso l'utilizzo di risorse disponibili pari a circa 13,45 milioni di euro, prevedendo, in particolare, la riqualificazione e l'adeguamento sismico dell'infrastruttura, con la realizzazione di nuove strutture in metallo e con l'ampliamento della carreggiata con la realizzazione di due nuovi percorsi ciclo-pedonali.
  Circa le iniziative da parte Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per ridurre la durata dei lavori e accelerare la riapertura in sicurezza del ponte, confermo che con d.P.C.M. in data 5 agosto 2021, l'ingegnere Eutimio Mucilli è stato nominato Commissario straordinario anche per la messa in sicurezza del ponte Leonardo da Vinci.
  I tempi delle lavorazioni potranno ridursi proprio grazie all'accelerazione derivante dalla nomina del Commissario straordinario e dalla conseguente possibilità di applicare le misure di semplificazione contenute nelle norme del cosiddetto «decreto sblocca-cantieri».
  Sono altresì in corso le valutazioni per l'apertura in sicurezza anche parziale del citato viadotto.

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ALLEGATO 3

5-06997 Valbusa: Tempi di realizzazione del casello autostradale di Castelnuovo del Garda.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'iter per la realizzazione del casello autostradale di Castelnuovo di Garda, rappresento che il relativo progetto è pervenuto al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili il 15 ottobre 2019 ed è stato prontamente trasmesso, già nel mese di novembre dello stesso anno, al Provveditorato per le opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia al fine di ottenere il parere del Comitato Tecnico Amministrativo, così come previsto dall'articolo 215 del codice degli appalti, che prevede l'espressione di un parere obbligatorio sui progetti di lavori pubblici anche di importo inferiore ai 50 mila euro.
  A seguito delle sollecitazioni dei competenti uffici del Ministero, in data 7 ottobre 2021 il Provveditorato ha trasmesso il parere di competenza reso dal suddetto Comitato nell'adunanza del 29 luglio 2021.
  Posso, dunque, assicurare che gli uffici del Ministero stanno definendo l'attività di analisi dell'investimento così da poter procedere, in tempi brevi, alla stipula della convenzione.

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ALLEGATO 4

5-06998 Zolezzi: Interferenza tra la progettazione delle opere autostradali Mantova-Cremona e Tirreno-Brennero nonché della riqualificazione della strada statale 10 e l'iter di approvazione del progetto di raddoppio ferroviario tra Mantova, Cremona e Codogno.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'intervento di «Raddoppio Codogno Cremona Mantova» include la tratta Piadena-Mantova (34 km) che, come è noto, risulta finanziata per un importo di complessivi 515 milioni di euro, di cui 340 milioni iscritti nel Contratto di programma 2018-2019 stipulato tra il Ministero e RFI, 165 milioni a valere sulle risorse del PNRR ed ulteriori 10 milioni stanziati dalla legge di bilancio per il 2021, esclusivamente finalizzati all'intervento medesimo.
  Su tale intervento è in corso la Valutazione di Impatto Ambientale, nell'ambito della quale il Ministero della cultura, in data 16 marzo 2021, ha chiesto al Ministero per la transizione ecologica della documentazione integrativa per effettuare il proprio pronunciamento all'interno del medesimo procedimento.
  Il Commissario Straordinario dell'opera, ingegner Chiara De Gregorio, nominato con d.P.C.M. 16 aprile 2021, ai sensi del decreto «sblocca-cantieri», per l'avvio o la prosecuzione di tutte le attività necessarie all'esecuzione dei lavori e alla messa in servizio dell'intervento ferroviario in argomento, sta valutando di indire la Conferenza di Servizi entro il corrente mese di novembre, al fine di ottenere dal Ministero della transizione ecologica il prescritto parere.
  Per completezza di informazione, RFI ha informato il Ministero che lo specifico intervento di raddoppio fa parte del Programma Regionale Mobilità e Trasporti della regione Lombardia nonché dell'Intesa sulle strategie e sulle modalità per lo sviluppo del servizio ferroviario regionale passeggeri del trasporto merci e degli standard qualitativi per l'interscambio modale, anche al fine di sottoscrivere accordi quadro con i soggetti interessati per una più celere realizzazione dell'intervento.
  In merito poi agli interventi di riqualificazione della SS 10, la società ANAS ha rappresentato:

   di aver avviato i lavori di pronto intervento (importo di progetto pari a euro 200.000,00) e i servizi di manutenzione delle opere in verde (importo di progetto di euro 140.000,00) per un importo complessivo di euro 340.0000,00;

   di aver programmato, nel corrente anno, l'esecuzione dei lavori di pavimentazione in taluni tratti per un importo pari a euro 3.400.000,00. Ad oggi sono stati realizzati circa 160.000 mq di pavimentazione intervenendo su circa 21 km di carreggiata stradale per un importo di circa 2.970.000,00 di euro;

   che è in corso la redazione di un progetto per il rifacimento di parte della segnaletica verticale in alcuni tratti della statale in argomento;

   che sono stati programmati, anche per il prossimo anno, ulteriori lavori di rifacimento della pavimentazione stradale per un importo di circa 3.000.000,00 di euro.

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ALLEGATO 5

5-06999 Silvestri: Processi per la messa in sicurezza e l'adeguamento sismico di ponti, viadotti e gallerie, anche attraverso una riforma del codice dei contratti pubblici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle iniziative per accelerare i processi utili alla messa in sicurezza e all'adeguamento sismico dei ponti, dei viadotti e delle gallerie che presentano forti criticità, evidenzio che nei prossimi anni l'Italia impegnerà ingenti risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle infrastrutture, in un'ottica di prevenzione dei rischi, considerato il prevedibile impatto dei cambiamenti climatici e la vetustà di alcune opere.
  Peraltro, nel Piano Nazionale Complementare sono state specificamente stanziate risorse per un importo di 450 milioni di euro, appositamente finalizzate al monitoraggio dinamico di ponti e viadotti della rete viaria principale stradale e autostradale, posto che una delle iniziative fondamentali per la trasformazione economica e sociale in chiave sostenibile è proprio la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture.
  Quanto alle iniziative relative alle procedure di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture, anche attraverso una modifica del Codice dei contratti pubblici, il Governo ha previsto una serie di misure di accelerazione, tra cui ricordo, in particolare, l'articolo 51 del decreto-legge n. 77 del 2021, che ha prorogato fino al 30 giugno del 2023 tutti gli strumenti di semplificazione in materia di affidamenti già previsti dai decreti «sblocca cantieri» e «semplificazioni».
  Inoltre, evidenzio che il 30 giugno 2021 il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge delega al Governo in materia di contratti pubblici, attualmente in discussione al Senato.
  Tale revisione è volta a prevedere, a regime, una disciplina snella ed armonica, frutto di un lavoro di revisione che tiene conto della complessità dell'intera struttura del Codice.
  Il disegno di legge di delega è volto, tra l'altro, ad assicurare il perseguimento di obiettivi di stretta aderenza alle direttive europee mediante l'introduzione o il mantenimento di livelli di regolazione corrispondenti a quelli minimi richiesti dalle direttive stesse, al fine di assicurare l'apertura alla concorrenza e al confronto competitivo fra gli operatori dei mercati dei lavori, dei servizi e delle forniture nonché, per la specifica finalità evidenziata dagli onorevoli interroganti, una riduzione e una razionalizzazione delle norme in materia di affidamento, da realizzarsi anche attraverso l'incentivazione all'utilizzo delle procedure flessibili, quali il dialogo competitivo, il partenariato per l'innovazione e le procedure competitive con negoziazione per la stipula di contratti pubblici complessi e di lunga durata nel rispetto dei principi di trasparenza e di equilibrio concorrenziale.
  Intendiamo introdurre norme più semplici e chiare per assicurare efficienza e tempestività nell'affidamento, nella gestione e nell'esecuzione di contratti e concessioni, garantendo tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti.
  Un ruolo cruciale riveste la verifica, anche attraverso l'uso di banche dati a livello centrale, del sistema di qualificazione degli operatori di settore e della loro effettiva capacità di realizzare le opere oggetto di gara, delle competenze tecniche e professionali e del rispetto della legalità, compresi gli aspetti legati alla tutela del lavoro e alla prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere.
  Verranno poi estesi e rafforzati i metodi di risoluzione delle controversie alternativi Pag. 75a quello giurisdizionale, per evitare di allungare i tempi di realizzazione delle opere e allo stesso tempo alleggerire i tribunali dai contenziosi.
  Un'altra novità riguarda la semplificazione e l'estensione delle forme di partenariato pubblico-privato, in particolare riguardo alla finanza di progetto, per attirare investitori professionali.
  Tale disegno di legge (AS 2330), già all'esame del Senato, assieme ai relativi decreti delegati, costituiranno gli strumenti mediante i quali verranno realizzati i diversi interventi finalizzati ad aggiornare il codice dei contratti, anche nel senso auspicato dagli onorevoli interroganti. Confido nella proficua collaborazione da parte di tutte le forze politiche, siano esse di maggioranza o di opposizione, affinché la delega che sarà licenziata dal Parlamento tenga quanto più possibile conto di tutte le esigenze e le istanze che emergeranno nel corso del dibattito.

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ALLEGATO 6

5-05672 Grippa: Tempi e modalità di realizzazione della cosiddetta «variante di Vasto» alla strada statale 16 Adriatica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'intervento «AQ258 – SS 16 Adriatica – variante di Vasto Sud – San Salvo Marina», la società ANAS ha rappresentato che tale intervento rientra nello studio di fattibilità relativo all'intero corridoio della SS 16 che va da Cattolica a Foggia.
  Circa i tempi di approvazione del progetto di variante – la cui realizzazione ridurrà sensibilmente la congestione stradale del tratto interessato con conseguente innalzamento delle condizioni di sicurezza della circolazione – ANAS ha comunicato che è attualmente in corso la progettazione di fattibilità tecnico-economica, a cura di un progettista aggiudicatario di Accordo Quadro, con contratto stipulato il 17 giugno 2020 e attività consegnate il successivo 26 giugno.
  Il progettista ha individuato le alternative di tracciato ed è stato redatto lo studio trasportistico, lo studio archeologico e quello idraulico; inoltre, sono state svolte la verifica delle stime economiche, gli studi ambientali e l'analisi costi-benefici.
  Il progetto è stato quindi ultimato e consegnato ad ANAS il 28 luglio 2021.
  Per tale progetto di fattibilità tecnico-economica – che include anche la redazione di uno studio preliminare ambientale e di uno studio per la valutazione preventiva dell'interesse archeologico – ANAS prevede di indire la Conferenza dei servizi per la condivisione del tracciato con gli enti interessati entro il primo trimestre del 2022.
  Infine, ANAS ha rappresentato che anche le successive fasi progettuali saranno affidate tramite Accordo Quadro.

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ALLEGATO 7

5-06163 Foti: Danni conseguenti allo sversamento nel fiume Trebbia di fango a seguito della manutenzione dell'impianto di scarico della diga di Boschi (PC).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione agli interventi di manutenzione della diga di Boschi, rappresento che l'attività ispettiva svolta dall'Ufficio tecnico per le dighe di Milano e quella del soggetto gestore ENEL Greenpower hanno evidenziato la necessità di eseguire interventi di manutenzione straordinaria, tra l'altro, agli scarichi profondi (fondo e alleggerimento) per la cui esecuzione è indispensabile il completo svaso del serbatoio.
  Con specifico riferimento alle attività amministrative che hanno preceduto l'avvio di tali interventi, rappresento che la regione Emilia-Romagna, con determinazione del 30 agosto 2019, ha approvato, su istanza del gestore, il «Piano operativo di svaso della diga di Boschi».
  Nell'aprile 2020, il gestore ha comunicato la necessità di posticipare al 2021 l'effettuazione dei lavori di manutenzione straordinaria degli scarichi profondi, in considerazione delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19 e della necessità di effettuare lavorazioni all'interno delle gallerie degli scarichi profondi e, dunque, in «ambienti confinati».
  A seguito della comunicazione da parte del gestore dell'avvio dei lavori, per il 3 maggio 2021 e, in particolare, delle operazioni di svaso del serbatoio per il successivo 18 maggio 2021, la regione Emilia-Romagna ha provveduto ad informare il gestore circa l'opposizione allo svaso da parte di alcuni comuni lungo le aste del torrente Aveto e del fiume Trebbia, motivata dal timore di possibili danni alla fruizione ambientale di territori a vocazione turistica già provati dall'epidemia, chiedendo il rinvio dell'intervento.
  In data 27 aprile 2021, la Prefettura di Piacenza – con la partecipazione della regione Emilia-Romagna, dei comuni di valle e di altri uffici e soggetti istituzionali interessati – ha convocato una riunione per visionare il filmato eseguito con drone subacqueo allo scopo di ispezionare da monte le condizioni delle paratoie dello scarico.
  Tale filmato evidenziava i danni del manufatto e, in particolare, il distacco sia laterale che al fondo del telaio della paratoia dalla roccia circostante, con aggiramento della paratoia del flusso di acqua.
  Conseguentemente, in considerazione dello stato delle paratoie e dell'elevata probabilità di blocco durante le manovre, nonché delle condizioni della blindatura a valle delle paratoie con possibilità di ostruzione della galleria, l'Ufficio tecnico per le dighe di Milano ha giudicato urgente ed indifferibile l'esecuzione dei lavori.
  Pertanto, in data 25 maggio 2021 il gestore ha avviato le attività di svaso, con l'esecuzione delle misure di controllo e successivo invio ai soggetti competenti, fra cui ARPA Emilia-Romagna.
  I lavori sugli scarichi profondi – ultimati il 24 ottobre scorso – hanno riguardato il risanamento del tratto di galleria blindato immediatamente a valle della congiunzione delle gallerie, rispettivamente del fondo e dell'alleggerimento, con la sostituzione delle due paratoie dello scarico di fondo, delle aste di manovra, dei vitoni e dei riduttori.
  Nel corso delle attività, è stato effettuato uno specifico monitoraggio, in contraddittorio con ARPA Emilia-Romagna, che ha confermato il rispetto dei limiti fissati per ciascun parametro ambientale.
  Nei giorni scorsi sono stati effettuati anche campionamenti a valle della diga, inviati al laboratorio dell'ARPA per la rilevazione dei seguenti parametri: ossigeno Pag. 78disciolto e percentuale di saturazione, torbidità, solidi sospesi totali e solidi sedimentabili.
  Quanto al monitoraggio ecologico post operam, lo stesso inizierà non appena i deflussi in alveo saranno in condizioni normali e verrà effettuato negli stessi punti di effettuazione del monitoraggio ante operam; seguiranno altri 2 monitoraggi, effettuati a distanza di 6 mesi e di un anno, con cui si completerà la fase di valutazione degli eventuali effetti dello svaso.

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ALLEGATO 8

5-06260 Gariglio: Stato del subentro della società Alto Adriatico alla società Autovie venete nella concessione della autostrada A4, anche ai fini dell'ultimazione dei lavori della terza corsia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In risposta ai quesiti posti, rappresento che, in attuazione delle disposizioni introdotte dall'articolo 13-bis del decreto-legge n. 148 del 2017, la società Alto Adriatico S.p.A. – integralmente partecipata da soggetti pubblici – è stata individuata come soggetto subentrante nei confronti del concessionario scaduto società Autovie Venete.
  Lo schema operativo della società Alto Adriatico, assimilabile al modello di gestione in-house, è stato disciplinato attraverso un Accordo di cooperazione, già favorevolmente valutato da parte della Commissione europea e dal CIPE con la delibera n. 39 del 24 luglio 2019.
  Tale accordo, che definisce una gestione di natura pubblicistica del servizio, è corredato del Piano economico finanziario, predisposto conformemente ai criteri stabiliti dall'Autorità di regolazione dei trasporti.
  Al fine di assicurare il subentro, senza soluzione di continuità, della società Alto Adriatico nei rapporti con la società Autovie Venete, anche per quanto concerne la prosecuzione dei lavori relativi alla III corsia della tratta Venezia-Trieste, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha richiesto alla società Autovie venete la trasmissione del piano economico finanziario transitorio, nonché alla società Alto Adriatico l'invio del Piano economico finanziario predisposto in conformità a quanto previsto dall'Accordo di cooperazione.
  Ambedue le società hanno provveduto a trasmettere quanto richiesto: in particolare, per quanto riguarda la società Alto Adriatico, detto invio è avvenuto in data 30 settembre 2021, in conformità alle indicazioni fornite dal Ministero.
  Sulla base della documentazione prodotta, il Ministero sta ultimando l'attività istruttoria necessaria per acquisire, entro la fine di quest'anno, le valutazioni del CIPESS.
  Con specifico riguardo alla realizzazione della III corsia, si evidenzia che secondo il Piano economico finanziario che regola il rapporto concessorio di Alto Adriatico S.p.A. attraverso l'Accordo di Cooperazione, detto intervento è finanziato integralmente con i proventi dei pedaggi autostradali e, pertanto, non è prevista l'erogazione di contributi pubblici.
  Da ultimo, in relazione all'avvenuta distribuzione di dividendi ai soci da parte di Autovie Venete, si rappresenta che trattasi di decisione assunta dai soci nell'ambito della propria autonomia.
  Preventivamente all'assunzione di detta decisione, il Ministero aveva ritenuto opportuno, in qualità di concedente, rappresentare agli organi societari la necessità di far precedere detta delibera da un'approfondita valutazione in ordine alla sussistenza di un'adeguata patrimonializzazione della società, avuto riguardo ai possibili debiti nei confronti dello Stato scaturenti dalla definizione, all'epoca non ancora perfezionata, del rapporto concessorio pregresso.

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ALLEGATO 9

5-06645 Miceli: Valutazione degli elementi storico-paesaggistici e di rischio idrogeologico per la realizzazione dei lavori di ammodernamento del tratto stradale Palermo-Lercara Friddi.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito al quesito posto, ANAS rappresenta che l'intervento in corso di progettazione finalizzato al completamento dell'itinerario (lato Palermo) tra la A19 e Bolognetta è inserito nel Contratto di Programma 2016-2020 ed è relativo al tratto interessato dai maggiori volumi di traffico e con le più rilevanti criticità nella tratta Palermo-Agrigento della SS121.
  In data 16 dicembre 2020, ANAS ha inviato al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile la proposta di modifica dell'intervento da una sezione stradale tipo C1 (extraurbana secondaria con un'unica carreggiata a due corsie) ad una tipo B (extraurbana con caratteristiche autostradali – due carreggiate con due corsie per senso di marcia e banchine laterali).
  In data 25 marzo 2021, ANAS ha presentato presso la Regione Siciliana, alla presenza dei comuni interessati, una prima ipotesi di tracciato di categoria B in variante all'attuale SS 121 per una preliminare condivisione della proposta progettuale.
  Attualmente sono in corso indagini geologiche, geognostiche, geofisiche ed ambientali.
  In merito poi alla tutela del sito archeologico di Pizzo Cannita-Misilmeri, il Ministero della cultura ha precisato che nel febbraio 2019 la Soprintendenza di Palermo ha rilasciato parere favorevole sul progetto presentato da ANAS.
  Inoltre, in esito all'istanza di «verifica preventiva dell'interesse archeologico» trasmessa da ANAS e corredata dallo Studio archeologico, la Soprintendenza di Palermo ha emesso parere di massima favorevole, prescrivendo che «prima della realizzazione del progetto, nei luoghi individuati dalle ricognizioni vengano realizzati scavi archeologici da effettuarsi a carico della Committenza e sotto la direzione della Soprintendenza di Palermo» e prevedendo che «tutti i lavori che comportano movimento terra debbano essere effettuati alla presenza costante e continua di un archeologo, messo a disposizione dalla Committenza e in stretto contatto con la Sezione Archeologia della Soprintendenza di Palermo».
  Quanto alla realizzazione di carotaggi lungo l'ipotizzato tracciato dell'ammodernamento, sono previsti due interventi – uno a sud e uno a nord dell'area archeologica – al di fuori del perimetro vincolato, posizionati sulla strada asfaltata che circonda, alla base, il rilievo che ospita il sito di Pizzo Cannita.
  Infine, si evidenzia che, una volta terminata la fase di progettazione e prima dell'avvio dei lavori, verrà trasmesso alla Soprintendenza di Palermo un piano di indagini archeologiche preventive, con saggi effettuati sotto il controllo di archeologi e in costante raccordo con la Soprintendenza di Palermo.