CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2021
586.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO
Pag. 365

ALLEGATO 1

DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19. C. 3099 Governo, approvato dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge n. 41 del 2021, recante misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19 (C. 3099 Governo, approvato dal Senato);

   rilevato che, pur essendo apprezzabili le varie misure recate dal provvedimento in oggetto nelle materie della salute e delle politiche sociali, sarebbe tuttavia opportuno prevedere interventi più strutturali anziché procedere attraverso l'istituzione di fondi senza peraltro definirne in modo specifico le finalità, che in molti casi rimangono generiche, mentre sarebbe essenziale stabilire preventivamente le modalità di utilizzo delle risorse stanziate, al fine di consentirne un efficiente utilizzo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 366

ALLEGATO 2

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina. Nuovo testo unificato C. 1825 Cunial e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XII Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 1825 Cunial e abbinate, recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina;

   considerato, in particolare, il contenuto dell'articolo 4, comma 1, con riferimento alle lettere a) e d), che presentano alcuni profili di criticità, prevedendo esse che le regioni disciplinino la produzione, la trasformazione e la vendita dei prodotti dell'agricoltura contadina, individuando, nel rispetto dei princìpi stabiliti con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, i limiti qualitativi e quantitativi entro i quali considerare applicabili le deroghe consentite dai regolamenti (CE) n. 852/2004, in materia di igiene dei prodotti alimentari, e n. 853/2004, in materia di igiene per gli alimenti di origine animale, nonché le modalità semplificate di esercizio della vendita diretta e le verifiche richieste da parte dell'autorità sanitaria;

   ritenuto fondamentale il coinvolgimento del Ministro della salute in considerazione delle materie oggetto delle predette disposizioni,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:

   all'articolo 4, comma 1, alinea, si preveda che il decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali sia adottato di concerto con il Ministro della salute.

Pag. 367

ALLEGATO 3

5-05381 Novelli: Percentuale di personale ausiliario impiegato presso ospedali e strutture socio-sanitarie ad aver rifiutato la vaccinazione anti Covid-19.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alla interrogazione parlamentare in esame, rammento che il Ministro della salute ha presentato le linee guida del Piano strategico dell'Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 al Parlamento il 2 dicembre 2020, ottenendo l'approvazione.
  Il 16 dicembre 2020 è stata fornita un'informativa sul Documento «Vaccinazione anti-Sars-CoV-2/COVID-19 – Piano strategico – Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale», alla Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie Autonome di Trento e di Bolzano.
  Con decreto ministeriale del 2 gennaio 2021 è stato adottato il documento «Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS».
  L'8 febbraio 2021, il Ministero della salute, in collaborazione con la struttura del Commissario Straordinario per l'emergenza COVID, AIFA, ISS e AGENAS, ha elaborato il Documento: «Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19», che aggiorna le categorie a cui offrire la vaccinazione e l'ordine di priorità.
  Tale documento è stato sottoposto alla Conferenza Unificata Stato-Regioni in data 11 marzo 2021, ottenendone la presa d'atto. Il Documento ha ricevuto anche il parere positivo da parte del Consiglio Superiore di Sanità ed è stato oggetto di un confronto con il Presidente e alcuni componenti del Comitato Nazionale di Bioetica.
  Il Gruppo di lavoro permanente su SARS-CoV-2 del Consiglio Superiore di Sanità ha ritenuto largamente condivisibile l'impostazione adottata nel Documento, che appare ispirata a principi di equità, protezione, promozione della salute e del benessere, concordando che i vaccini a cui, sulla scorta delle informazioni attualmente disponibili, si attribuiscono maggiori capacità protettive da malattia (vaccini che impiegano la tipologia dell'RNA messaggero), vengano riservati alle categorie di soggetti connotate da maggior rischio di letalità correlata al COVID-19.
  La piattaforma digitale dell'Anagrafe Nazionale Vaccini, da inizio gennaio 2021 raccoglie i dati regionali delle vaccinazioni anti COVID-19; da inizio febbraio 2021 vengono acquisiti anche i dati delle prenotazioni pervenute e confermate.
  Nel sito del Governo sono resi costantemente disponibili i dati aggiornati delle vaccinazioni anti COVID-19: oltre ai totali, sono disponibili i dati concernenti le dosi somministrate per regione, per fascia d'età e per categoria, in accordo con quelle indicate dal Piano nazionale di vaccinazione.
  Segnatamente, con riferimento alla vaccinazione del personale ausiliario che opera nelle strutture socio-sanitarie o in ospedale, occorre svolgere alcune considerazioni. In prima battuta, desidero segnalare che in materia di accesso dei familiari e visitatori nelle predette strutture, è intervenuta l'ordinanza del Ministro della salute 8 maggio 2021 che ne disciplina le modalità.
  In merito alla questione posta dall'interrogante di «quanti siano, in percentuale sul totale, gli addetti ai servizi ausiliari, quali mense e pulizie, impiegati presso ospedali e strutture socio-sanitarie ad aver rifiutato la vaccinazione anti Covid-19, regione per regione» desidero precisare che la Struttura Commissariale non è in possesso del dato richiesto.
  Al contrario, per rassicurare l'On. interrogante, è possibile fornire i dati relativi Pag. 368alla vaccinazione del personale non sanitario impiegato presso strutture sanitarie e in attività lavorativa a rischio che è pari, alla data dell'11 maggio 2021, a 926.767 somministrazioni (I dose 563.929 - II dose 362.838).
  Confidiamo di poter disporre a breve di un quadro informativo analitico più completo, con specifico riferimento al numero degli operatori sanitari che hanno rifiutato la vaccinazione, valorizzando i dati comunicati dal comando carabinieri dei NAS, in esito alle ispezioni presso le strutture residenziali, che hanno ad oggetto anche le verifiche sull'assolvimento dell'obbligo vaccinale.
  Concludo facendo presente che provvedere a depositare agli atti della Commissione, a beneficio dell'Onorevole interrogante, la tabella che riporta il prospetto analitico regionale relativo all'andamento delle somministrazioni dei vaccini.

Pag. 369

ALLEGATO 4

5-05583 De Filippo: Iniziative per garantire la continuità terapeutica e assistenziale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Sulle segnalate questioni l'Agenzia Italiana del Farmaco ha ricordato come la stessa abbia dato attuazione alle previsioni recate dal decreto legislativo n. 82 del 2005, cosiddetto «Codice dell'amministrazione digitale», consentendo l'accesso ai propri servizi online, dal 2016, tramite SPID e CNS. In conseguenza dei successivi aggiornamenti normativi in tema di identificazione digitale ed accessibilità, a far tempo dal mese di maggio 2020, per gli utenti con cittadinanza italiana è stata implementata la possibilità di accedere mediante la Carta d'identità elettronica (CIE), mentre i cittadini europei, in ottemperanza al Regolamento UE n. 910/2014 sull'identità digitale, possono utilizzare il sistema eiDAS-electronic IDentification Authentication and Signature.
  Il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 120 del 2020, nel modificare ulteriormente il decreto legislativo n. 82 del 2005, all'articolo 24, comma 4, ha vietato alle pubbliche amministrazioni di rilasciare o rinnovare credenziali per l'identificazione e l'accesso dei cittadini ai propri servizi in rete diverse da SPID, CIE o CNS, fermo restando l'utilizzo di quelle già rilasciate fino alla loro naturale scadenza e, comunque, non oltre il 30 settembre 2021.
  Sempre al fine di semplificare e favorire l'accesso ai servizi in rete della Pubblica Amministrazione, il medesimo decreto-legge ha rinviato ad apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione per la definizione delle modalità con le quali potrà essere messo a disposizione di imprese e professionisti un domicilio digitale, ovvero, in mancanza di quest'ultimo, attraverso cui saranno consentite le comunicazioni con le Pubbliche Amministrazioni e consentita la disponibilità e la consegna della documentazione richiesta (articolo 3-bis, comma 3-bis del decreto legislativo n. 82 del 2005).
  L'AIFA, al riguardo, ha precisato che, nelle more dell'adozione del citato decreto attuativo, verrà mantenuta la possibilità per gli utenti di accedere alla piattaforma dei Registri di Monitoraggio con le medesime modalità finora adottate.
  L'Agenzia ha, inoltre, rappresentato che sono in corso i lavori di predisposizione dei decreti ministeriali e dei decreti legislativi previsti dalla legge 11 gennaio 2018, n. 3 che, tra l'altro, reca una delega al Governo per la revisione della disciplina in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano, sottolineando che la finalizzazione dei suddetti decreti avverrà in tempi brevi, al fine di poter mettere in atto tutte le misure opportune per il necessario coordinamento con le disposizioni vigenti e con il Regolamento UE n. 536/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014 e contribuire, in tal modo, a rafforzare il sistema della sperimentazione clinica in Italia.
  Per quanto riguarda la questione della distribuzione diretta, l'AIFA, allo scopo di garantire una maggiore facilità di accesso alle cure per i pazienti fragili e di ridurre le eventuali criticità legate all'accesso agli ambulatori specialistici, ha provveduto a fornire indicazioni alle Regioni, raccomandando di ricorrere, per quanto possibile, a modalità di monitoraggio e rinnovo del PT AIFA a distanza, anche attraverso l'acquisizione in formato elettronico di documentazione sanitaria, o la consultazione telefonica del paziente o del suo caregiver e di estendere la validità dei piani terapeutici AIFA eccezionalmente per i casi in cui, per criticità locali legate alla pandemia, non sia Pag. 370possibile seguire i percorsi di ordinario monitoraggio – web-based o cartaceo – delle terapie soggette a PT.
  In conclusione, in ordine ai Registri di Monitoraggio, l'Agenzia del farmaco rende noto che la Commissione Tecnico Scientifica (CTS) effettua un'attività continua di revisione mirata a chiudere i Registri per i quali non sia più necessario proseguire con il monitoraggio di appropriatezza d'uso. Per i Registri che non possono essere chiusi, in quanto è previsto, per i rischi teratogeni, un Piano di prevenzione delle gravidanze, è stata introdotta una misura di semplificazione, con la creazione di schede di rilevazione «ad hoc».

Pag. 371

ALLEGATO 5

5-05830 Gemmato: Iniziative per destinare adeguate risorse per la sperimentazione clinica di un nuovo vaccino anti-Sars-CoV-2.

TESTO DELLA RISPOSTA

  I. In merito a quanto indicato nell'interrogazione parlamentare in esame, l'Istituto Superiore di Sanità ha inteso precisare quanto segue:

   a) il 10 marzo 2021, la rivista scientifica internazionale peer-reviewed «Vaccines» citata nell'interrogazione ha pubblicato l'articolo scientifico dal titolo: «Simultaneous CD8 + T-Cell Immune Response against SARS-Cov-2 S, M, and N Induced by Endogenously Engineered Extracellular Vesicles in Both Spleen and Lungs».
   Autore principale dello stesso è il Dott. Maurizio Federico, Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale dello scrivente Istituto Superiore di Sanità e gli altri autori afferiscono al medesimo Istituto;

   b) nell'articolo sopra citato vengono descritti esperimenti condotti su modelli animali che dimostrano la immunogenicità di un vaccino originale anti-Sars-CoV-2, basato su una tecnologia innovativa creata e sviluppata presso il predetto Centro; detto vaccino si basa su un principio diverso ed originale rispetto agli altri in uso o attualmente allo studio, ossia l'attivazione dell'immunità indotta dai linfociti CD8 T;

   c) la tecnologia vaccinale de quo si basa sull'immunità cellulare CD8 T verso quattro antigeni interi, il che potrebbe favorire una certa resistenza dello stesso a svariate mutazioni.

   Considerate le potenzialità dell'invenzione, l'Istituto ha deputato opportuno proteggerla, depositando un'ulteriore domanda di brevetto e attivarsi, contestualmente, per valutare l'efficacia di un vaccino basato sulla generazione di vescicole extracellulari (EV) ingegnerizzate con i succitati 4 antigeni SARS-CoV-2.

   d) in merito alla proprietà brevettuale, si rappresenta che, sebbene l'Istituto superiore di sanità sia titolare di brevetti connessi alla tecnologia alla base di questa strategia vaccinale, sono in corso le opportune verifiche sulle relative possibilità di utilizzo.

  II. In merito al «mancato avvio» della sperimentazione clinica, si segnala come questo Istituto stia sviluppando il brevetto seguendo i percorsi necessari alla sua messa a punto definitiva e all'uso sull'uomo. Questi richiedono preliminarmente e necessariamente una serie di ulteriori fasi di sviluppo e di conferme su modelli animali che sono in via di programmazione.
  Si segnala, infatti, che quest'Istituto sta provvedendo da tempo ad attivare tutte le azioni necessarie alla tutela delle attività dei propri ricercatori (nel rispetto dei principi stabiliti dalla Carta Europea dei Ricercatori allegata alla raccomandazione n. 2005/251/CE), e sta procedendo ad individuare le strategie più efficaci per il caso in esame.

  III. Come riportato nel precedente punto sub II, quest'Istituto garantisce tutta la collaborazione necessaria alla messa a punto di una strategia vaccinale più performante rispetto a quelle attualmente a disposizione, attraverso le proprie strutture tecnico-scientifiche, personale all'uopo dedicato, insieme al proprio background scientifico.
  L'Istituto Superiore di Sanità conclude precisando che: «Preme sottolineare come il Dott. Federico – detentore del know-how di interesse – abbia dato piena disponibilità all'accesso del complesso della sua esperienza per il corretto impiego della tecnologia in esame, nell'interesse della salute pubblica».

Pag. 372

ALLEGATO 6

5-05851 Noja: Individuazione delle persone con sclerosi multipla che hanno diritto alla vaccinazione prioritaria anti Sars-CoV-2.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come noto, il Ministro della salute ha presentato le linee guida del Piano strategico dell'Italia per la vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 al Parlamento il 2 dicembre 2020 ottenendo l'approvazione.
  Il 16 dicembre 2020 è stata fornita un'informativa sul documento «Vaccinazione anti-Sars-CoV-2/COVID-19 - Piano strategico - Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale», alla Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le provincie Autonome di Trento e di Bolzano.
  Con decreto ministeriale del 2 gennaio 2021 è stato adottato il documento «Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS».
  Con decreto ministeriale del 13 marzo 2021 è stato approvato il Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 costituito dal documento recante «Elementi di preparazione della strategia vaccinale», di cui al decreto 2 gennaio 2021 nonché dal documento recante «Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19» del 10 marzo 2021. In questo documento vengono definite ulteriori categorie prioritarie (oltre alle prime categorie già indicate nel decreto ministeriale del 2 gennaio) sulla base di criteri di rischio ed età. Vengono inoltre considerate prioritarie, a prescindere dall'età e dalle condizioni patologiche, le seguenti categorie: personale docente e non docente, scolastico e universitario. Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali.
  Le raccomandazioni inoltre prevedono che, tenendo conto delle priorità e delle indicazioni relative all'utilizzo dei vaccini disponibili e delle esigenze logistico-organizzative, possa procedere in parallelo:

   la vaccinazione dei soggetti over 80 e dei soggetti con elevata fragilità e ove previsto dalle specifiche indicazioni in tabella 1 e 2, dei familiari conviventi, caregiver, genitori/tutori/affidatari;

   il completamento della vaccinazione delle categorie ricomprese nella fase 1, promuovendo la vaccinazione nei soggetti che non hanno ancora aderito alla campagna e avendo cura di includere, nel personale sanitario e sociosanitario, tutti i soggetti che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie, utilizzando anche vaccini a vettore virale per chi non ha ancora iniziato il ciclo di vaccinazione;

   il completamento della vaccinazione del personale docente e non docente, scolastico e universitario, delle Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari e altre comunità residenziali;

   la vaccinazione dei soggetti di età dai 70 ai 79 e, a seguire, quella dei soggetti di età dai 60 ai 69 anni.

  Il Commissario straordinario con ordinanza n. 3/2021 ha disposto che, in sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione di SARS-CoV-2, ciascuna regione o provincia autonoma proceda alla vaccinazione non solo della popolazione ivi residente, ma anche di quella domiciliata nel territorio regionale per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa nella regione o provincia autonoma. Pag. 373
  Inoltre, il 30 marzo 2021 il Commissario straordinario ha emanato l'ordinanza n. 4/2021 al fine di migliorare la prenotazione delle vaccinazioni ed evitare l'eventuale spreco di dosi. La strategia, di tipo adattativo e flessibile, terrà conto di nuove esigenze e di nuovi fattori, e potrà essere modificata secondo le necessità.
  Si ricorda, altresì, che l'ordinanza del Commissario Straordinario n. 6 del 9 aprile 2021 è intervenuta per ribadire l'ordine prioritario della vaccinazione anti COVID-19 secondo le fasce di età e lo stato di salute dei soggetti, in base a quanto già previsto dal Piano Vaccinale Nazionale, allo scopo di garantire un quadro omogeneo delle azioni intraprese in tutto il territorio nazionale.
  A perfezionamento delle misure sopra richiamate, e per garantire sull'intero territorio nazionale il pieno rispetto di tutti i principi di omogeneità di azione sottesi all'Ordinanza n. 6/2021, in data 20 aprile 2021 il Commissario Straordinario ha provveduto ad indirizzare una specifica nota a tutti i presidenti delle regioni e province autonome, richiamando la loro attenzione sulla necessità del puntuale rispetto delle varie prescrizioni riportate nel Piano Vaccinale Nazionale e nelle Ordinanze emanate dalla stessa Struttura Commissariale, con il precipuo intento di assicurare la necessaria omogeneità di intervento per l'efficace contrasto alla pandemia da COVID-19.
  Con particolare riferimento alla questione sollevata dall'On. interrogante, si ribadisce che tali categorie sono già inserite nel novero dei soggetti da vaccinare con priorità, alla luce di quanto fin qui illustrato.
  Tuttavia, è auspicabile che le regioni implementino la collaborazione, che è già in atto, con le fondazioni, associazioni e reti dei centri clinici a cui afferiscono pazienti che rientrano nelle categorie prioritarie per la vaccinazione anti COVID-19, anche ricorrendo all'utilizzo di un database messo a disposizione della Fondazione per la platea dei malati in esame.
  Ciò permetterebbe di ottimizzare l'offerta vaccinale, in particolare attraverso il coinvolgimento dei centri clinici per effettuare la vaccinazione stessa, favorendo quindi la vaccinazione dei soggetti prioritari per condizione clinica.