CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 15 ottobre 2020
454.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-04779 Belotti: Sui danni riportati per maltempo da edifici della fondazione Pistoletto e del Santuario di San Giovanni d'Andorno.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Belotti, con il quale si chiede di conoscere quali iniziative si intendano adottare al fine di stanziare i fondi necessari per consentire la ricostruzione degli edifici facenti parte della Fondazione Pistoletto e dei locali della biblioteca del santuario di San Giovanni d'Andorno.
  Preliminarmente si osserva che il Ministero, a seguito degli eventi calamitosi verificatisi in diverse zone del Piemonte e della Liguria nei giorni 3, 4 e 5 ottobre 2020, attraverso la Direzione Archeologia Belle Arti e Paesaggio e le Soprintendenze territorialmente competenti, si è prontamente attivato per richiedere di comunicare i risultati di una prima ricognizione dei danni al patrimonio culturale.
  Il 6 ottobre scorso, infatti, sono state inviate le richieste di censimento dei danni causati dal maltempo e attualmente si è in attesa delle risultanze di tale ricognizione e di una preliminare quantificazione economica degli stessi.
  La fase ricognitiva risulta essere dunque ancora in corso e verrà completata sulla base delle ulteriori verifiche e segnalazioni, nonché con specifici sopralluoghi ove possibili, in quanto buona parte della viabilità delle zone più colpite ne è risultata compromessa. Oltre al patrimonio culturale, infatti, gli eventi dei giorni scorsi hanno determinato prevalentemente fenomeni franosi e di generale instabilità a danno di infrastrutture (strade, viadotti e ponti) e argini fluviali, interessando anche il territorio soggetto a tutela paesaggistica.
  Le informazioni sono state raccolte anche sulla base dei contatti assunti per le vie brevi con rappresentanti degli enti locali, sindaci, tecnici comunali, parroci e professionisti, agendo in diretta collaborazione con il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino che, nella giornata del 4 ottobre, ha effettuato diversi sopralluoghi.
  In particolare l'attenzione si è concentrata su alcuni edifici religiosi potenzialmente più a rischio di altri in relazione alla loro ubicazione prossima a corsi d'acqua ingrossati a seguito delle ingenti piogge.
  Nello specifico, la Soprintendenza per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli, ha effettuato una prima ricognizione dei danni al patrimonio culturale.
  In base alle prime sommarie informazioni acquisite, i danni riguardano tra l'altro:

Città dell'arte – Fondazione Pistoletto:
   alcuni corpi di fabbrica, in parte ancora da recuperare e in parte spazi espositivi, sono stati completamente distrutti a seguito dell'attività erosiva del corso d'acqua (parrebbero non essere danneggiate le palazzine più significative del polo culturale). Le informazioni sono state date dall'architetto incaricato dalla Fondazione stessa. Si effettuerà un sopralluogo fissato per il giorno 20 ottobre da parte della Soprintendenza.

Valle Cervo, comune di Campiglia Cervo, Santuario di San Giovanni:
   padiglione per i pellegrini: crollo parziale a seguito di una frana;Pag. 40
   biblioteca; sconnessione manto di copertura, infiltrazioni d'acqua che hanno danneggiato arredi e libri storici.

  Si segnalano inoltre i gravi danni subiti dai ponti storici nei Comuni di Piedicavallo, Rosazza, Campiglia Cervo.
  Risultano inoltre interamente crollati:
   il Ponte delle Ravere a Piedicavallo, del XIX secolo, in pietra a due arcate, sul torrente Cervo;
   il Ponte del Vittone, detto anche Ponte delle Cave, a Rosazza del XVIII secolo, in pietra ad arcata unica, sul torrente Cervo.

  Sugli altri ponti invece si stanno ancora raccogliendo maggiori informazioni.
  Pertanto all'esito di una compiuta ricognizione dei danni sarà possibile quantificarne l'entità e formulare una richiesta al Ministero dell'economia e delle finanze per l'assegnazione di fondi destinati al recupero del patrimonio culturale danneggiato, a valere sul Fondo di riserva per le spese impreviste, ai sensi dell'articolo 28, legge 31 dicembre 2009, n. 196.

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ALLEGATO 2

5-04780 Toccafondi: Sul nuovo museo della porcellana Richard Ginori.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Toccafondi, con il quale si chiede di conoscere il quadro dei lavori e la tempistica per la realizzazione del nuovo museo della porcellana «Richard Ginori» e si rappresenta quanto segue.
  Nell'ottobre 2018 è stato siglato l'accordo per consentire l'avvio dell'intervento di restauro e risanamento conservativo del Museo, che è finanziato a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 dalla delibera CIPE n. 106 del 2017 – «Riprogrammazione delle economie di gara relative alla delibera CIPE n. 38 del 2012» per un importo di 1.900.000,00 di euro.
  Il Museo delle Porcellane della Richard Ginori a Sesto Fiorentino rappresenta la più completa raccolta delle porcellane e degli strumenti di lavorazione della storica Manifattura dal 1737 fino ai nostri giorni. Il patrimonio delle opere d'arte conservate all'interno è immenso. Oltre alla collezione Giò Ponti, che negli anni Venti e Trenta del Novecento ha fatto acquisire alla manifattura un indiscussa fama internazionale e rivoluzionato l'arte decò, ci sono circa 8000 opere, 1200 modelli, 3500 lastre in metallo incise per stampare le decalcomanie, 3416 pietre cromolitografiche, oltre a circa cinquemila disegni, una biblioteca storica, una moderna specialistica e una fototeca.
  Per quanto riguarda lo stato di attuazione dell'intervento, si rappresenta che il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato approvato e, sulla base di esso, Invitalia, in qualità di Centrale di Committenza per conto della Direzione regionale Musei della Toscana, ha pubblicato, il 24 marzo 2020, un bando di gara per l'affidamento dei servizi di verifica di vulnerabilità sismica, progettazione definitiva ed esecutiva afferenti all'intervento di Restauro e risanamento conservativo del Museo.
  Lo scopo dell'intervento è quello di consentire la parziale riapertura del museo, che presuppone l'adeguamento degli ambienti, la sostituzione degli impianti tecnologici e interventi strutturali e di consolidamento, limitatamente ad una porzione del piano terra di circa 800 mq. Nello specifico, l'appalto ha per oggetto le seguenti prestazioni di servizi: a) verifica della vulnerabilità sismica dell'intero edificio, inclusa la redazione della relazione geologica e della relazione geotecnica; b) progettazione definitiva relativa al Lotto 1; c) progettazione esecutiva, incluso il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione relativa al Lotto 1. La suddetta gara si è conclusa.
  La Direzione regionale Musei Toscana ha quindi ricevuto in data 7 ottobre 2020 da parte di Invitalia S.p.A., la nota di efficacia dell'aggiudicazione dell'incarico di progettazione esecutiva (per 95.000 euro) dei lavori.
  La Direzione regionale, pertanto, potrà procedere in tempi brevi all'affidamento dell'incarico allo studio di progettazione aggiudicatario della gara.
  A questa fase seguirà la progettazione esecutiva e un nuovo bando di gara per i lavori che riguarderanno il pianterreno dell'edificio (rifunzionalizzazione, preventiva messa in sicurezza dei beni artistici per permettere i lavori, etc.). Successivamente si procederà ai lavori definitivi al secondo piano destinato ad ospitare il vero e proprio museo.
  In merito alla nomina dei componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione di competenza di questa Amministrazione, il Ministro vi provvederà a breve termine.

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ALLEGATO 3

5-04781 Vacca: Sulle carenze di organico del personale del MIBACT.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In riferimento al quesito posto dall'On Vacca, va sottolineato che, per ovviare alla grave carenza di personale, sono in corso di svolgimento una serie di procedure concorsuali e selettive e che sono state avviate fasi di interlocuzione con il Dipartimento della Funzione Pubblica al fine di avviare ulteriori procedure assunzionali.
  Segnalo in particolare:
   il concorso pubblico, per esami, per il reclutamento di n. 1.052 unità di personale non dirigenziale a tempo indeterminato con profilo professionale di «Assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza», bandito nel mese di agosto 2019. Nel mese di gennaio 2020 sono state espletate le prove preselettive e lo svolgimento delle prove scritte, inizialmente previsto a marzo e successivamente nel mese di aprile, è stato rinviato in considerazione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Lo svolgimento delle successive fasi del concorso avverrà anche avvalendosi delle modalità semplificate stabilite dall'articolo 248 del decreto-legge n. 34/2020 (cosiddetto «decreto rilancio»);
   la procedura selettiva per il reclutamento di n. 500 unità di personale non dirigenziale con profilo professionale di «Operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza» mediante avviamento degli iscritti ai Centri per l'impiego. Tale procedura è stata indetta con avviso di selezione pubblicato nel febbraio 2020. Ultimate le procedure selettive si procederà all'inquadramento delle prime n. 250 unità di personale già nel corso del 2020, con riserva di procedere all'inquadramento delle ulteriori n. 250 a decorrere dall'anno 2021.
   il concorso pubblico, per titoli ed esami, indetto nel giugno 2020, per il reclutamento di n. 2.133 unità di personale non dirigenziale, a tempo indeterminato, per il profilo di «funzionario amministrativo», nei ruoli di diverse amministrazioni, di cui n. 250 unità di personale da inquadrare nei ruoli del MiBACT. Le prove preselettive e selettive potranno essere svolte mediante l'utilizzo di strumenti informatici presso sedi decentrate e il ricorso alla videoconferenza per lo svolgimento della prova orale.

  Aggiungo poi che sono state avviate ed ultimate le fasi di interlocuzione, con il Dipartimento della Funzione Pubblica, relative alle procedure di reclutamento delle seguenti risorse:
   n. 17 unità di personale non dirigenziale, con profilo professionale di «Funzionario architetto» da reclutarsi attingendo tra gli idonei dalle graduatorie «RIPAM Abruzzo» e, in subordine, «RIPAM Rieti». Sono stati già assunte n. 8 unità di personale e si procederà a breve all'assunzione delle ulteriori n. 9 unità;
   n. 9 unità di personale non dirigenziale, con profilo professionale di «Funzionario Bibliotecario», reclutato attingendo dalla graduatoria del comune di Roma Capitale, in forza dell'Accordo di condivisione n. 1/2020;
   n. 398 unità di personale non dirigenziale, di cui, rispettivamente, n. 334 unità per il profilo professionale di «Assistente amministrativo gestionale» e n. 64 unità per il profilo di «Assistente informatico». Tali assunzioni sono consentite Pag. 43in deroga alla normativa vigente concernente l'obbligo di esperire preliminarmente procedure di mobilità di personale senza la necessità di preventiva autorizzazione. Si è in attesa della pubblicazione del relativo bando concorsuale;
   n. 250 unità di personale di qualifica non dirigenziale, di diverse professionalità specialistiche da reclutare mediante concorso pubblico, per titoli ed esami, volto al reclutamento, a decorrere dal 2021, di altrettanti funzionari con competenze di spiccata specificità proprie di questo Dicastero (tra cui Funzionario Bibliotecario, Archivista, Architetto, Storico dell'Arte, Archeologo, Paleontologo, ecc.);
   n. 150 unità di personale a tempo indeterminato addetto ai servizi essenziali di accoglienza e di assistenza al pubblico, nonché di vigilanza, protezione e conservazione dei beni culturali in gestione per cui è in corso la fase istruttoria volta a definire la procedura di selezione.

  Riguardo al personale dirigenziale, si è conclusa la fase interlocutoria con il Dipartimento della Funzione Pubblica per il reclutamento di:
   n. 20 dirigenti con professionalità di Amministrativo. La SNA è stata autorizzata a bandire l'VIII corso concorso di formazione di dirigenti nelle Amministrazioni pubbliche, tra le quali il Mibact. Il bando è stato pubblicato il 17 luglio 2020.

  Inoltre è stata avviata la fase istruttoria per la procedura di selezione relativa al reclutamento di:
   n. 17 dirigenti con professionalità specialistiche (Architetto, Archeologo e Archivista di Stato) in forza della autorizzazione al MIBACT per le relative procedure di reclutamento;
   n. 12 dirigenti con professionalità specialistiche, in deroga alla normativa in materia di mobilità di personale. Al riguardo si richiama l'articolo 24 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, in ordine al reclutamento del personale dotato di specifiche professionalità tecniche nei settori della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, ai sensi del quale «l'accesso alla qualifica dirigenziale tecnica, nel Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo avviene anche per corso-concorso selettivo di formazione bandito dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione, che si avvale, mediante apposita convenzione, della Scuola dei beni e delle attività culturali, per gli aspetti relativi alle materie specialistiche, nonché per i profili organizzativi e logistici del concorso e del corso-concorso».

  Tutte queste misure hanno l'obiettivo di sostenere tempestivamente il settore della cultura, in tutte le sue diverse forme di espressione, con particolare riguardo all'assunzione di personale qualificato.

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ALLEGATO 4

5-04783 Mollicone: Sui tempi di erogazione dei fondi per lo spettacolo dal vivo stanziati con i provvedimenti recenti.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Mollicone, con il quale si chiede di conoscere quali iniziative si intendano adottare al fine di garantire l'erogazione dei fondi destinati al settore dello spettacolo dal vivo.
  Preliminarmente si osserva che al fine di sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, l'articolo 89 del decreto-legge n. 18 del 2020, come modificato dall'articolo 80, comma 2, del decreto-legge n. 104 del 2020, istituisce nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo due Fondi, uno di parte corrente e l'altro in conto capitale, con una dotazione complessiva di 335 milioni di euro per l'anno 2020, di cui 185 milioni di euro per la parte corrente e 150 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
  La definizione delle modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse agli operatori dei settori, inclusi artisti, autori, interpreti ed esecutori, è affidata a uno o più decreti del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.
  In attuazione della predetta disposizione normativa, sono stati emanati diversi decreti ministeriali a sostegno degli operatori dei vari settori dello spettacolo dal vivo, cui hanno fatto seguito i relativi avvisi pubblici della Direzione generale Spettacolo, finalizzati a disciplinare le modalità e le scadenze per la presentazione delle domande da parte dei soggetti interessati, nonché per le verifiche documentali e per l'assegnazione dei contributi.
  In particolare, con il decreto ministeriale 23 aprile 2020, è stata destinata una quota, pari a 20 milioni di euro per l'anno 2020, del Fondo emergenze di parte corrente al sostegno degli organismi operanti nel settore dello spettacolo dal vivo che non sono stati destinatari di contributi a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) nell'anno 2019.
  In considerazione dell'ampiezza della platea dei soggetti che hanno presentato istanza di accesso al contributo, con il decreto ministeriale 10 giugno 2020 l'importo delle risorse disponibili è stato integrato con altri 6,8 milioni di euro.
  Con il decreto ministeriale 28 aprile 2020, una quota dello stesso Fondo pari a 5 milioni di euro per l'anno 2020, è stata destinata al sostegno delle imprese di esercizio dello spettacolo viaggiante e, con il decreto ministeriale 10 luglio 2020, una quota, pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020, è stata destinata al sostegno degli organismi che esercitano in modo esclusivo attività di programmazione nell'ambito dello spettacolo dal vivo e che non siano partecipati da soggetti pubblici e/o gestiti direttamente da enti locali o territoriali.
  Il beneficio è stato esteso anche agli organismi che esercitano l'attività in una o più sale con una capienza compresa per ciascuna sala tra i 100 e i 299 posti, con il successivo decreto ministeriale 17 agosto 2020, che ha anche aggiornato i criteri previsti dal decreto ministeriale del 10 luglio.
  Con il decreto ministeriale 5 agosto 2020 una quota di 10 milioni di euro per l'anno 2020, del medesimo Fondo è stata destinata al sostegno dell'industria musicale, discografica e fonografica e con il Pag. 45decreto ministeriale 10 agosto 2020, una quota pari a 10 milioni di euro per l'anno 2020 è stata destinata al ristoro degli operatori nel settore della musica dal vivo.
  Un'ulteriore forma di sostegno è prevista dall'articolo n. 183, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 2020, come modificato dall'articolo 80 del decreto-legge n. 104 del 2020, che istituisce, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, un Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, con una dotazione di 231.5 milioni di euro per l'anno 2020, destinato alle librerie, all'intera filiera dell'editoria, compresi le imprese e i lavoratori della filiera di produzione del libro, a partire da coloro che ricavano redditi prevalentemente dai diritti d'autore, nonché dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura statali. Il Fondo è destinato, altresì, al ristoro delle perdite derivanti dall'annullamento, dal rinvio o dal ridimensionamento, di spettacoli, fiere, congressi e mostre. Le modalità di ripartizione e assegnazione delle risorse sono stabilite con uno o più decreti del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo.
  In sede di attuazione, è stato emanato il decreto ministeriale 10 agosto 2020 che destina una quota del Fondo, pari a 12 milioni di euro per l'anno 2020, al parziale ristoro delle perdite subite dagli organizzatori di concerti di musica leggera.
  Inoltre, l'articolo 183, comma 4, del decreto-legge n. 34 del 2020, prevede che la quota del Fondo Unico per lo Spettacolo, destinata alle fondazioni lirico-sinfoniche per l'anno 2020 e per l'anno 2021 venga ripartita sulla base della media delle percentuali stabilite per il triennio 2017-2019, in deroga ai criteri generali e alle percentuali di ripartizione previsti dall'articolo 1 del decreto del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo del 3 febbraio 2014. Per l'anno 2022, i criteri sono adeguati in ragione dell'attività svolta a fronte dell'emergenza sanitaria da COVID-19, delle esigenze di tutela dell'occupazione e della riprogrammazione degli spettacoli.
  Per quanto riguarda gli organismi finanziati a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo per il triennio 2018-2020, diversi dalle fondazioni lirico-sinfoniche, in attuazione di quanto previsto dall'articolo 183, comma 5, del decreto-legge n. 34 del 2020, è stata già erogata un'anticipazione o del contributo fino all'80 per cento dell'importo riconosciuto per l'anno 2019. La restante quota del contributo dovrà essere erogata entro il 28 febbraio 2021.
  In merito al rilievo circa la mancata adozione di un numero consistente di decreti ministeriali previsti dai vari decreti-legge che sono intervenuti per fronteggiare l'emergenza da Covid-19, mi permetto di precisare che in realtà la gran parte di questi provvedimenti sono stati già adottati e che, in particolare per il settore dello spettacolo, è stata anche erogata una consistente quota delle risorse stanziate.
  Pertanto le notizie di stampa che attribuiscono a questo Ministero l'adozione di soli 5 decreti attuativi su 16 non sono fondate. Al contrario, il MiBACT ha dedicato un impegno considerevole per l'adozione tempestiva di un numero rilevante di decreti attuativi e nelle conseguenti istruttorie al fine di provvedere con la massima urgenza all'erogazione dei contributi in favore delle varie categorie di beneficiari operanti nel settore dello spettacolo e della cultura.
  In particolare, precisando che alcune norme di legge istitutive di fondi dedicati all'emergenza non prevedono l'adozione di un numero predeterminato di decreti attuativi (così nei casi dei sopra citati Fondi istituiti dall'articolo 89 del decreto-legge Cura Italia e dall'articolo 183 del decreto-legge Rilancio), sono già stati adottati 12 decreti attuativi dell'articolo 89 del decreto-legge Cura Italia (Fondo emergenza per spettacolo, cinema e audiovisivo) e 8 decreti attuativi dell'articolo 183, comma 2, del decreto-legge Rilancio (Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali). Sono stati, inoltre, adottati altri 2 decreti in attuazione dell'articolo 90 del decreto-legge Cura Italia (compenso copia privata a sostegno degli autori artisti interpreti ed Pag. 46esecutori e lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore) e dell'articolo 183, comma 7, del decreto-legge Rilancio (tax credit cinema in deroga alle percentuali previste a regime). Altri 2 decreti sono in fase conclusiva: il decreto attuativo dell'articolo 184 del decreto-legge Rilancio (Fondo per la cultura) è stato trasmesso al MEF per acquisirne il concerto e il decreto attuativo dell'articolo 24 del decreto-legge Agosto (Fondo giovani per la cultura) è stato firmato dall'on. Ministro Franceschini e trasmesso per la firma ai Ministri concertanti (Lavoro e PA). Inoltre, in attuazione dell'articolo 183, comma 10, del decreto-legge Rilancio (Piattaforma digitale cultura), è stata stipulata una convenzione con Cassa depositi e prestiti.
  Pertanto, al netto delle norme di legge immediatamente applicative, sono stati già adottati 20 decreti (+2 in fase di firma/concerto) e 1 convenzione in attuazione di norme a sostegno del settore della cultura.

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ALLEGATO 5

5-04782 Piccoli Nardelli: Sugli immobili storici privati di interesse culturale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Piccoli Nardelli, con il quale si chiede di conoscere quali iniziative s'intendono adottare a sostegno delle dimore storiche italiane e in particolare per sostenere la riqualificazione degli immobili storici privati.
  Il settore delle dimore storiche è considerato un volano per l'economia dei territori. Secondo le stime più prudenziali, ogni euro investito nelle dimore storiche determina benefici almeno doppi per l'economia dei luoghi nei quali sorgono. Esse rappresentano un patrimonio unico che affascina gli stranieri, e non solo: se ne contano oltre 9.400 sul territorio italiano. Come emerge da uno studio condotto dall'Osservatorio del Patrimonio culturale privato, nato dalla collaborazione fra l'Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e la Fondazione Bruno Visentini e presentato il 13 ottobre scorso al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, esse rappresentano un patrimonio privato che ogni anno accoglie 45 milioni di visitatori.
  Le Dimore storiche italiane di proprietà privata, qualora riconosciute di interesse culturale particolarmente importante ai sensi del decreto legislativo n. 42/2004, sono assoggettate alle disposizioni della Parte II del Codice dei Beni Culturali e pertanto possono accedere ai contributi per l'esecuzione di lavori di manutenzione e restauro previsti dagli articoli 35, 36 e 37 del Codice.
  Oltre ai benefici riconosciuti in base all'ordinamento dei beni culturali, anche alle dimore storiche è stata diretta una delle più rilevanti e apprezzate misure di sostegno adottate a seguito dell'emergenza sanitaria e dalla conseguente crisi economica. L'articolo 80, comma 6, del decreto-legge n. 104 del 14 agosto 2020, ha infatti esteso l'agevolazione fiscale prevista dal Decreto rilancio, il cosiddetto Superbonus, che eleva al 110 per cento l'aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1o luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito edilizio, in particolare in materia di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici, anche agli immobili di categoria catastale A9 (castelli, palazzi di eminente pregio artistico o storico), a condizione che siano aperti al pubblico.
  Quanto al riferimento alle aree interne e ai borghi il Ministero, sviluppando azioni intraprese negli ultimi anni, ha predisposto e già emesso diversi avvisi pubblici per interventi di rigenerazione urbana attraverso la promozione di attività culturali e di imprese culturali e creative quali strumenti di sviluppo economico e sociale sostenibile e radicato nel territorio. Tali interventi si indirizzano prioritariamente alle aree marginali e complesse del Paese, dove si ravvisa la necessità dell'intervento pubblico per innescare processi di ripresa, coinvolgendo non solo le periferie urbane, ma anche la grande quantità di comuni e piccoli borghi in via di spopolamento e di abbandono – dove si trovano spesso proprio le dimore storiche – le cui risorse naturali, ambientali, storico artistiche, possono essere valorizzate anche per forme alternative di fruizione turistica, secondo un modello di sviluppo economico e culturale, decentrato e sostenibile.

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ALLEGATO 6

5-04784 Fusacchia: Sulla tutela degli spazi utilizzati da associazioni culturali.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Fusacchia, con il quale si chiede di conoscere quali iniziative si intendano adottare a tutela di progetti di riqualificazione di infrastrutture sul territorio a sostegno delle attività culturali e artistiche.
  Il tema della rivitalizzazione, della rigenerazione e del riuso degli spazi pubblici dismessi è da sempre presente nelle politiche di sviluppo urbano e territoriale, ma solo in anni più recenti ha registrato una crescente attenzione.
  Nel nostro Paese è presente un ingente patrimonio immobiliare, in larga parte di proprietà pubblica, composto da edifici, fabbricati, spazi di vario genere, non di rado connotati da un alto valore storico culturale che versano in condizioni di degrado, abbandono o sottoutilizzo. Per diverse cause, questo patrimonio non è d'altra parte di interesse per il mercato e, di conseguenza, i costi di mantenimento rimangono a carico delle amministrazioni locali proprietarie. Il Ministero attraverso la nuova Direzione Generale Creatività Contemporanea (DGCC) promuove progetti che hanno proprio lo scopo di attivare processi di riqualificazione culturale delle periferie urbane e delle comunità locali, favorendone anche lo sviluppo socio-economico, in collaborazione con le istituzioni culturali e le associazioni attive sul territorio.
  Il Ministero, infatti, oltre a monitorare e censire le realtà non profit attive nell'ambito del contemporaneo attraverso la piattaforma «Luoghi del Contemporaneo», sostiene programmi culturali legati alla creatività contemporanea promossi da enti pubblici, da enti privati senza scopo di lucro, come, tra gli altri, fondazioni e associazioni culturali.
  È anche il caso specifico della «Associazione Ramdom», citata dall'Onorevole interrogante, concessionaria dello spazio Lastation che il Ministero ha inserito nel censimento degli spazi più significativi nell'ambito della promozione e dell'offerta culturale nel contemporaneo. Inoltre, la qualità progettuale e l'impegno dell'Associazione Ramdom le hanno dato accesso per ben due volte al finanziamento del programma Italian Council, il principale strumento di sostegno pubblico di arte contemporanea in Italia, ideato e gestito dal MIBACT.
  In generale, il Ministero è attivamente impegnato nel sostegno delle realtà che operano nell'ambito della riqualificazione urbana.
  Al proposito, al fine di sostenere l'attività di indagine, censimento, mappatura e catalogazione del patrimonio artistico e architettonico contemporaneo, la citata Direzione nel settembre 2017 ha stipulato una Convenzione con l'Associazione Politiche Giovanili per la realizzazione di un Osservatorio on line per il riuso di spazi a fini creativi, artistici e culturali, recentemente rifinanziato, con lo scopo, in particolare, di allestire una piattaforma che raccoglie banche dati e siti web concernenti luoghi rigenerati da istituzioni pubbliche, private e non profit, e con l'obiettivo di individuare e condividere attraverso il sito istituzionale della Direzione Generale le buone pratiche di rigenerazione e di offrire uno strumento per favorire l'occupabilità nei settori culturali e creativi, in Pag. 49particolare quella giovanile, e nel contempo per stimolare l'animazione economica e territoriale in tema di rigenerazione urbana, innovazione sociale e culturale.
  Inoltre è stato attivato presso il MIBACT il Piano Cultura Futuro Urbano, un progetto nato per promuovere iniziative culturali nelle periferie delle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia: si tratta di un Piano d'azione per 25 milioni di euro nel 2021, che finanzierà la realizzazione di nuovi servizi con particolare riferimento alle scuole, alle biblioteche e alle opere pubbliche rimaste incompiute. Un progetto intersettoriale d'avanguardia che invita alla collaborazione civica e si articola in più azioni strategiche, tra le quali «Scuola attiva la cultura» e «Biblioteca casa di quartiere» sono stati già attivati. Infine, come già ho avuto modo di sottolineare nella risposta all'interrogazione all'on. Piccoli Nardelli, il Ministero ha in corso diverse iniziative per la rigenerazione urbana, non solo dedicate alle periferie, ma in generale alle aeree in stato di abbandono o di marginalità, secondo un modello di sviluppo economico e sociale sostenibile e radicato nel territorio.
  Nell'ambito della rigenerazione si inquadrano altre importanti iniziative in corso di elaborazione da parte degli uffici del MiBACT, per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan), con particolare riguardo al «Green Cultural Heritage e decoro urbano», che si articola in un Piano per la riqualificazione delle periferie e per il decoro urbano e in un progetto per il Recupero di aree industriali o demaniali dismesse per destinazioni culturali.
  Infine ricordo che un recente intervento legislativo (DL semplificazione n. 76/2020) ha esteso la possibilità già prevista nel Codice dei contratti pubblici di realizzare partnership nella gestione dei beni immobili di interesse culturale da parte del Ministero.
  In particolare, la possibilità di attivare forme speciali di partenariato con enti e organismi pubblici e con soggetti privati, dirette a consentire il recupero, il restauro, la manutenzione programmata, la gestione, l'apertura alla pubblica fruizione e la valorizzazione di beni culturali è stata estesa anche a tutte le Amministrazioni statali, alle Regioni e agli altri enti pubblici territoriali.
  In relazione al caso specifico, pur non rientrando nella sfera delle competenze del MiBACT, sono a disposizione per avviare le necessarie interlocuzioni con la Regione Puglia al fine di individuare le migliori soluzioni a tutela dell'interesse pubblico e delle attività di rilevanza sociale portate avanti da questi centri culturali.

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ALLEGATO 7

5-04785 Palmieri: Sul credito d'imposta per le imprese che producono videogiochi.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Si riscontra l'atto di sindacato ispettivo proposto dall'Onorevole Palmieri, con il quale si chiede di conoscere la tempistica per l'adozione del decreto attuativo dell'articolo 15 della legge 14 novembre 2016, n. 220, recante disposizioni applicative del credito d'imposta per le imprese di produzione di videogiochi.
  Preliminarmente, si rappresenta che il decreto in oggetto, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro dello sviluppo economico, ai sensi dell'articolo 21, comma 5, della legge n. 220 del 2016, tenendo conto altresì di quanto già stabilito dagli altri decreti attuativi della medesima legge, ha avuto un iter istruttorio particolarmente complesso, anche in virtù delle peculiarità del settore interessato rispetto agli altri crediti d'imposta riconosciuti nell'ambito del cinema e dell'audiovisivo, ma che tale iter, all'esito di approfondite interlocuzioni con la Commissione europea e con l'associazione di categoria, risulta ad oggi sostanzialmente completato.
  Con riguardo, in particolare, alle interlocuzioni intercorse con la Commissione UE sotto il profilo della normativa applicabile in materia di aiuti di Stato, occorre precisare che il decreto in esame non rientra nel campo di applicazione del Regolamento Generale di esenzione n. 651/2014 relativo agli aiuti esentati dall'obbligo di notifica alla Commissione europea. I videogiochi, inoltre, a livello europeo, non rientrano tra le opere audiovisive cui si applicano le previsioni della Comunicazione della Commissione UE relativa agli aiuti di Stato a favore delle opere cinematografiche e di altre opere audiovisive, GU C 332 del 15/11/2013. Pertanto, a differenza della procedura standard adottata per gli altri aiuti previsti dalla legge n. 220/2016, il decreto in esame deve essere notificato ai sensi all'articolo 108, comma 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), ai fini dell'autorizzazione di cui alla normativa generale in materia di aiuti di Stato.
  Un precedente decreto sulla materia fu firmato dal Ministro in data 4 agosto 2017 e notificato alla Commissione europea – DG Concorrenza in data 9 novembre 2017.
  Da quel momento, si è avviata una complessa interlocuzione con la Commissione UE che ha richiesto a questo Ministero ulteriori dati e formulato un'ampia serie di osservazioni, in particolare sulla natura automatica dell'aiuto, sulla necessità di evidenziare il carattere culturale della misura e sulla necessità di assicurare l'effetto di incentivazione dell'aiuto stesso.
  Pertanto, in considerazione della necessità di revisionare strutturalmente la misura al fine di adeguarla alle osservazioni della Commissione, la notifica del testo precedente è stata ritirata ed è stato predisposto, dalla Direzione generale Cinema e Audiovisivo, un nuovo testo che recepisce le indicazioni della Commissione UE e tiene conto del parere n. 9 del Consiglio Superiore del Cinema e dell'Audiovisivo, reso nella seduta del 24 ottobre 2019, nonché delle interlocuzioni con l'associazione di categoria IIDEA – Italian Interactive Digital Entertainment Association (ex AESVI).
  Tale nuovo testo, attualmente sottoposto alle ultime opportune revisioni, sarà Pag. 51inviato nei prossimi giorni ai Ministeri coinvolti al fine di acquisire il rispettivo parere (da parte del MISE) e concerto (da parte del MEF).
  Successivamente, il testo attuale sarà parimenti notificato alla Commissione UE, alla cui approvazione è subordinato il riconoscimento dell'aiuto.