CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2020
453.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-04762 Zangrillo: Indirizzi del Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto concernente le iniziative del Governo nell'ambito della riforma degli ammortizzatori sociali e nel settore delle politiche attive.
  Al riguardo, voglio precisare che la riforma che il Ministero che rappresento intende realizzare va nella direzione dell'universalismo selettivo delle tutele. Voglio tuttavia chiarire che universalismo non significa appiattimento delle tutele: resta ferma la necessità di garantire una differenziazione di aliquote e costi in base a settori e dimensioni aziendali.
  Il progetto di rivisitazione della disciplina degli ammortizzatori sociali prevede che sia rafforzata la connessione con percorsi formativi e politiche attive del lavoro. Più precisamente, il nuovo sistema opererà su un doppio binario: da un lato rappresenterà una rete di protezione per i dipendenti di quelle imprese che intendono sospendere temporaneamente una parte della produzione per affrontare di ristrutturazione aziendale o riconversioni produttive o tecnologiche. Dall'altro, i nuovi ammortizzatori fungeranno da misure di accompagnamento nelle transizioni occupazionali occorse in caso di crisi strutturali e irreversibili. In tal caso, la tutela si sposta dal rapporto di lavoro al mercato del lavoro.
  Il Ministero del lavoro, dunque, è impegnato a proseguire il lavoro intrapreso per l'attuazione della riforma degli ammortizzatori sociali, rafforzando gli strumenti di integrazione al reddito in costanza di rapporto di lavoro implementando e perfezionando il ruolo delle politiche attive del lavoro.
  In linea con le raccomandazioni espresse dal Consiglio dell'UE, il Ministero che rappresento sta lavorando per intensificare le politiche attive del lavoro e per introdurre meccanismi volti a favorire l'inserimento di donne e giovani nel mercato del lavoro.
  Voglio pertanto rassicurare gli onorevoli interroganti che il tratto caratterizzante del nuovo sistema di ammortizzatori sarà la stretta complementarietà con le misure di politica attiva finalizzate al mantenimento occupazionale o al reinserimento dei lavoratori tramite una riqualificazione professionale e un accrescimento delle competenze individuali utili a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro nell'ottica di attenuare il divario tra domanda e offerta di lavoro.

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ALLEGATO 2

5-04761 Rizzetto: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso lo stabilimento Whirlpool di Napoli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione sulle problematiche industriali ed occupazionali dello stabilimento Whirlpool di Napoli.
  Al riguardo, posso da subito sottolineare che sul tema c’è una grande attenzione del Ministero del lavoro e del Governo; in particolare, segnalo che presso il Ministero dello sviluppo economico è attivo un tavolo di vertenza in cui si stanno affrontando le problematiche inerenti lo stabilimento Whirlpool di Napoli.
  In data 30 luglio 2020 si è tenuta (in modalità call-conference stante l'attuale situazione emergenziale) una riunione – convocata congiuntamente dal Ministero che rappresento e dal Ministero dello sviluppo economico – alla quale hanno partecipato la società Whirlpool e le rappresentanze sindacali di categoria. L'incontro è stato promosso al fine di favorire l'esame congiunto tra le Parti in ordine al Piano industriale predisposto dalla Società e all'analisi degli strumenti di sostegno al reddito in favore dei lavoratori.
  Nel corso dell'incontro, la Società ha ribadito la propria intenzione di cessare – alla data del 31 ottobre p.v. – ogni attività svolta presso il sito di Napoli comunicando altresì l'intenzione di ricorre alla specifica causale di «Cigo Covid», al fine di fronteggiare le conseguenze derivanti dall'impatto della diffusione del virus Covid-19.
  La decisione assunta da Whirlpool di cessare definitivamente l'attività presso il sito di Napoli è stata fermamente contestata dalle rappresentanze sindacali e gli stessi rappresentanti del Governo hanno richiesto alla Società di rivedere il proprio piano industriale nella prospettiva di una continuazione dell'attività aziendale sul sito campano.
  Il Ministero del lavoro, per quanto di propria competenza, ha rappresentato la possibilità di intervenire attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali, normativamente previsti, al fine di garantire la tutela occupazionale e del reddito dei lavoratori.
  All'esito del citato incontro, è stato richiesto alla Società di predisporre un nuovo Piano industriale che contempli la continuità aziendale sul sito di Napoli.
  Posso riferire, infatti che il Governo si è attivato, in modo sinergico, per la individuazione di ulteriori soluzioni per la tutela del livello occupazionale e dell'attività produttiva.
  Il Ministero dello sviluppo economico sta lavorando per la permanenza di Whirlpool a Napoli anche con interlocuzioni dirette con i vertici globali della multinazionale.
  Inoltre, la Regione Campania, espressamente interpellata, ha annunciato la disponibilità a sostenere un percorso di riqualificazione e rilancio produttivo del sito di Napoli proposto dall'azienda Whirlpool con una serie di misure nei settori delle attività produttive della ricerca e della formazione.
  Nel ribadire l'attenzione del Governo e della Regione alla vicenda in argomento, da ultimo, segnalo che il Ministero dello sviluppo economico, dando preventiva comunicazione al Ministero che rappresento e a tutte le parti interessate ha convocato per il prossimo 22 un nuovo tavolo di confronto tra le Parti.

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ALLEGATO 3

5-04763 Serracchiani: Risultati in termini finanziari e occupazionali conseguiti attraverso gli incentivi all'occupazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Passo ad illustrare l'atto concernente i dati relativi al repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione.
  Al riguardo, voglio ricordare che secondo quanto stabilito dall'articolo 30 del decreto legislativo n. 150/2015, nel Repertorio nazionale degli incentivi all'occupazione vengono indicate: le categorie di lavoratori interessati; le categorie di datori di lavoro interessati; le modalità di corresponsione dell'incentivo; l'importo e la durata dell'incentivo; l'ambito territoriale interessato; la conformità alla normativa in materia di aiuti di Stato.
  Voglio, inoltre, preliminarmente chiarire che nell'ambito delle attività valutative in corso, in special modo nell'ottica di previsione di norme nel disegno di legge di bilancio, gli impatti degli incentivi occupazionali vigenti sono oggetto di costante approfondimento da parte del Ministero del lavoro anche attraverso le analisi svolte dall'Anpal, dall'Inps e dalle strutture interne al Ministero.
  Ciò detto, per quanto riguarda i singoli incentivi elencati nel Repertorio nazionale, riferirò gli elementi di dettaglio richiesti dagli onorevoli interroganti sulla base dell'istruttoria svolta da parte del Ministero che rappresento.
  L'ANPAL, in quanto Autorità di Gestione del PON SPAO e del PON IOG, ha avviato attività di analisi e valutazione realizzate dalle proprie Strutture di ricerca e consulenza tecnico-scientifica, limitatamente agli incentivi finanziati da questi due Programmi Operativi Nazionali (rispettivamente l'incentivo per l'assunzione di giovani NEET tra i 15 e i 29 anni e l'incentivo «io lavoro»).
  Per quanto concerne l'incentivo per l'assunzione di giovani NEET tra i 15 e i 29 anni, finanziato dal Programma Operativo Nazionale Iniziativa Occupazione Giovani (PON IOG) in attuazione del Piano italiano Garanzia Giovani, posso riferire che lo strumento è stato rifinanziato annualmente, nello specifico: Bonus occupazionale e Super bonus (2015-2016), Occupazione Giovani (2017), Occupazione NEET (2018-2019). La dotazione a livello regionale è variabile sulla base delle decisioni di stanziamento delle singole regioni. Anche l'importo unitario del beneficio è variabile. In generale l'importo della singola istanza, rispetto ad un valore massimo, è stabilito in funzione della tipologia contrattuale (tempo indeterminato, tempo determinato con una durata variabile ma in generale non inferiore a 6 mesi), della tipologia di orario di lavoro (tempo pieno o parziale) e del livello di profiling del giovane NEET assunto.
  In particolare, per quanto riguarda gli incentivi finanziati dal PON SPAO, in particolare Incentivo Occupazione SUD 2017 e Incentivo Occupazione Mezzogiorno 2018 che precedono l'attuale misura «Io Lavoro», gli incentivi sembrano avere avuto una funzione propulsiva nell'attivazione di contratti a tempo indeterminato nelle due aree interessate (Regioni in transizione e Regione meno sviluppate). In particolare nel biennio 2017-2018, nelle due aree macro-regionali sono stati attivati 1.194.815 contratti a tempo indeterminato, l'83 per cento dei quali concentrati nelle regioni meno sviluppate, in particolare in Campania, che presenta quasi un terzo del totale delle attivazioni. Tra tutti i contratti Pag. 125a tempo indeterminato, circa 246 mila – pari al 20,6 per cento del totale – sono stati attivati ricorrendo all'incentivo Occupazione Sud, per il 2017, o all'Incentivo Occupazione Mezzogiorno, per il 2018. Nel biennio considerato, quindi, più di 1 contratto su 5, tra tutti quelli a tempo indeterminato, è stato attivato grazie all'incentivo in esame: tale incidenza sale al 22,3 per cento se si considerano le sole regioni meno sviluppate, mentre scende al 12,5 per cento nelle regioni in transizione.
  Devo evidenziare che l'incentivo «Io Lavoro» non è ancora operativo, in attesa della pubblicazione della circolare INPS. In base ai dati relativi agli impegni finanziari, definiti dal Decreto direttoriale ANPAL n. 52/2020, le risorse complessivamente disponibili sono pari a 329.400.000 euro di cui:
   234.000.000,00 euro, a valere sul Programma operativo nazionale «Sistemi di Politiche Attive per l'Occupazione» (PON SPAO), destinati alle regioni meno sviluppate;
   12.400.000,00 euro, sempre a valere sul PON SPAO, destinati alle regioni più sviluppate;
   per i restanti 83.000.000 euro, lo stanziamento fa riferimento ai fondi del Programma Operativo Complementare «Sistemi di Politiche Attive per l'Occupazione» (POC SPAO) destinandoli alle regioni meno sviluppate e in transizione.

  Con specifico riferimento all'incentivo per l'assunzione dei disabili, faccio presente che le informazioni relative agli importi finanziari impegnati relative a Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilità nonché alle ricadute occupazionali sono in fase di elaborazione e saranno rese pubbliche con la presentazione della IX Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999, che è in via di definizione.
  Per quanto riguarda i dati relativi agli importi finanziari impegnati per l'assunzione dei disabili si segnala che nell'anno 2020, sono stati impegnati e pagati 71.915.742,00 di euro (pari all'intero stanziamento annuale).
  Per i restanti incentivi, consegno agli onorevoli interroganti e a tutta la Commissione alcune schede riepilogative concernenti i dati estrapolati dal rendiconto bilancio 2017-2018-2019 dell'Inps relativi alle agevolazioni elencate nell'atto di sindacato ispettivo nonché al numero dei lavoratori con contratti incentivati assunti per regione (anno 2018) e un riepilogo del numero annuo medio dei rapporti di lavoro di apprendistato per regione e tipologia (anno 2019).
  Preciso, da ultimo, che l'Inps ha evidenziato che non è stato possibile inserire dati finanziari per quel che riguarda le misure di agevolazione non attive o di recente attivazione contenute nell'elenco.

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ALLEGATO 4

5-04764 Legnaioli: Situazione occupazionale presso il centro unico prenotazione (CUP) delle prestazioni sanitarie di Massa-Carrara.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione sulla situazione occupazionale dei lavoratori del Cup di Massa Carrara ed in particolare su alcune imprese che sono state escluse dalla possibilità di fruire della cassa.
  Al riguardo, si forniscono gli elementi informativi acquisiti dalla Regione Toscana.
  L'appalto per il servizio di Front Office è stato bandito da ESTAR per la Regione Toscana. Si tratta di un Accordo Quadro per l'affidamento di servizi da destinare alle Aziende Sanitarie della Regione Toscana per un importo complessivo di 230 milioni di euro, suddiviso in base alle esigenze delle varie Aziende.
  Per l'Area Vasta Nord Ovest si prevede l'affidamento di servizi fino ad un importo di 5 milioni di euro. L'appalto coinvolge 800 lavoratori e scadrà fra 4 anni.
  Per l'Azienda USL Toscana Nord Ovest, alla quale afferiscono i lavoratori del CUP di Massa-Carrara, il cambio appalto è stato effettuato in data 17 agosto scorso con l'accordo ed il consenso delle organizzazioni sindacali regionali e territoriali, con mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni economiche; si segnala per gli operatori impiegati sul servizio di «CUPTel» il passaggio di tutto il personale al contratto delle cooperative sociali con il mantenimento dei livelli occupazionali e delle condizioni economiche in godimento.
  Nel sottolineare la rilevanza locale della vicenda, voglio rassicurare gli onorevoli interroganti che il Ministero del lavoro seguirà i futuri sviluppi al fine di valutare eventualmente possibili interventi.