CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 ottobre 2020
452.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020. Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XII Commissione (Affari sociali),
   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati);
   preso atto, in termini generali, del fatto che il quadro di finanza pubblica a legislazione vigente per gli anni 2020-2023 sconta gli effetti della grave emergenza sanitaria causata dall'epidemia da Covid-19, che ha determinato una contrazione del PIL reale per l'anno in corso stimata attualmente al 9 per cento;
   considerato che, grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive previste dal Governo, nel 2021 è attesa una crescita programmatica del PIL in misura pari al 6 per cento, valore che nel 2022 e nel 2023 si attesterà, rispettivamente, al 3,8 per cento e al 2,5 per cento;
   tenuto conto, in particolare, dei seguenti elementi che emergono dalla Nadef con specifico riferimento alle materie oggetto di competenza della Commissione Affari sociali:
   la spesa sanitaria, prevista in misura pari a 120,8 miliardi per il 2020, crescerà fino ad arrivare a 122,5 miliardi nel 2023, con un'incidenza sul PIL che passerà dal 7,7 per cento del 2020 al 6,6 per cento del 2023;
   la crisi epidemica da Covid-19 ha evidenziato l'importanza di un miglioramento e di un rafforzamento del sistema sanitario sia in termini di strutture e strumenti che in termini di ricerca e personale sanitario; il Governo italiano, in coerenza con le raccomandazioni formulate dal Consiglio europeo, ha adottato numerose e importanti iniziative in risposta all'emergenza sanitaria;
   tra i principali provvedimenti di finanza pubblica adottati dal Governo nei mesi precedenti in materia sanitaria, vengono richiamati lo stanziamento di risorse aggiuntive per circa 5,4 miliardi nel 2020, 1,2 miliardi nel 2021, 1,9 miliardi nel 2022 e 1,4 miliardi nel 2023; l'incremento del livello di finanziamento dello Stato al fabbisogno del Servizio sanitario nazionale è stato finalizzato, tra l'altro, al rafforzamento delle reti di assistenza territoriale, all'assunzione di medici e personale sanitario, all'incremento del numero di borse di studio degli specializzandi e all'adozione di strumenti per l'abbattimento delle liste d'attesa;
   vengono richiamate altresì le risorse assegnate al Dipartimento della protezione civile e al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 per l'acquisto di dispositivi medici, di protezione individuale e di sostanze germicida, per l'aumento dei posti letto e per l'erogazione di indennizzi per la requisizione in uso o in proprietà di beni di soggetti privati;
   in ambito sociale, si segnala l'incremento di 1,8 miliardi nel 2020 e di 0,4 miliardi dal 2021, rispetto al quale rilevano, in particolare, l'istituzione del reddito di emergenza (0,9 miliardi nel 2020) e l'adeguamento in materia di trattamenti di invalidità civile, in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020 (0,18 miliardi nel 2020 e 0,4 miliardi dal 2021);Pag. 164
   tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 vi è l'attuazione di un'ampia riforma fiscale che migliori l'equità, l'efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l'introduzione di un assegno unico e universale per i figli;
   viene ricordato, inoltre, che le Linee guida per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), deliberate dal Consiglio dei ministri, comprendono il sostegno alla famiglia e alla genitorialità (declinato nel cluster di progetto «Piano della Famiglia raccordato a riforma IRPEF») e che un'attenzione particolare verrà riservata alle politiche per l'infanzia attraverso l'aumento dell'offerta dei nidi e la mappatura dei servizi su tutto il territorio nazionale, in linea con quanto previsto dal «Family Act»;
   evidenziato, al riguardo, che la XII Commissione della Camera ha esaminato, in sede referente, la proposta di legge recante delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale (A.C. 687 e abb.), approvata dall'Assemblea il 21 luglio 2020 e trasmessa al Senato (A.S. 1892), e che la medesima Commissione ha avviato l'esame del disegno di legge del Governo recante deleghe per il sostegno e la valorizzazione della famiglia (cosiddetto Family Act) (A.C. 2561);
   fatto presente che il documento in oggetto, pur contenendo diversi aspetti apprezzabili e condivisibili con riferimento alle materie della salute, delle politiche sociali e del sostegno alla famiglia, richiamati nelle premesse, potrebbe essere ulteriormente migliorato attraverso alcune utili integrazioni, indicate nella parte relativa alle osservazioni,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) inserire, oltre agli obiettivi già richiamati nel documento in oggetto, gli ulteriori obiettivi della riduzione della lista d'attesa, della promozione della prevenzione nonché della realizzazione di un'integrazione tra le politiche sanitarie, sociosanitarie e sociali, volta a favorire un'effettiva integrazione dei servizi offerti e un maggior sostegno alla domiciliarità dei pazienti cronici, fragili e non autosufficienti, anche attraverso il ricorso a strumenti innovativi quale il budget di salute;
   b) prevedere misure di sostegno economico per le strutture residenziali e semiresidenziali, accreditate e contrattualizzate con il Servizio sanitario nazionale, per persone anziane, fragili o con disabilità, in considerazione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19, anche a garanzia degli standard di sicurezza nonché della tutela dei lavoratori che operano presso tali strutture;
   c) prevedere misure volte a incrementare e stabilizzare i contratti di formazione specialistica e in medicina generale nonché a colmare la carenza di personale delle professioni sanitarie, infermieristiche e tecniche;
   d) contemplare l'adozione di misure per potenziare la rete delle cure palliative, assicurando piena attuazione alla legge n. 38 del 2010 e garantendo prestazioni omogenee in tutto il territorio nazionale, anche alla luce della recente tragica esperienza scaturita dall'epidemia da Covid-19 e dalla sempre maggiore diffusione delle malattie croniche degenerative;
   e) prevedere, nell'ambito della ricerca in campo sanitario, la creazione di un piano strategico di investimenti, che consenta di dotarsi di strutture idonee ad operare in modo rapido e flessibile, utilizzando anche le collaborazioni con le università, con particolare riferimento alla ricerca nel campo delle malattie rare e oncologiche.