CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 ottobre 2020
452.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminati, per i profili di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis) e i relativi Annesso e Allegati;
   rilevato che la Nota di aggiornamento individua i principali settori di intervento della manovra di finanza pubblica, nell'ambito della quale dovrebbero comunque essere assicurate, come avveniva ordinariamente in passato, risorse per la copertura dei provvedimenti legislativi di futura adozione;
   preso atto dei dati contenuti nell'Allegato I, recante la nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa in conto capitale a carattere non permanente,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) nell'ambito della manovra di finanza pubblica, siano previste adeguate risorse per il finanziamento dei provvedimenti legislativi che saranno adottati nel triennio di riferimento;
   2) si inseriscano, nell'ambito dei documenti di programmazione finanziaria nazionali, appositi indicatori relativi al livello di digitalizzazione e innovazione;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) alla luce dei dati dell'Allegato I, si rileva l'esigenza che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti assicuri l'effettivo utilizzo delle risorse assegnate per interventi infrastrutturali, per la sicurezza stradale e per il trasporto pubblico locale, accelerando i procedimenti di spesa e concordando con il Ministero dell'economia e delle finanze le occorrenti iniziative volte a garantire la reiscrizione in bilancio delle risorse andate in perenzione, con riassegnazione ai medesimi capitoli;
   b) appare opportuno, nell'ambito delle politiche per le infrastrutture ferroviarie, superare il concetto di alta velocità di rete, intesa come mera velocizzazione delle linee esistenti.

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ALLEGATO 2

Interventi per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale. Delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore (Testo unificato C. 1008 e abb.).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge recante «Interventi per il settore ittico e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale. Delega al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore» (C. 1008 e abb.),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Quito il 25 novembre 2015 (C. 2576 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Quito il 25 novembre 2015 (C. 2576 Governo, approvato dal Senato),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, fatto a Strasburgo il 10 ottobre 2018 (C. 2579 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato il disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, fatto a Strasburgo il 10 ottobre 2018» (C. 2579 Governo, approvato dal Senato);
   considerato che il Protocollo è finalizzato ad aggiornare la Convenzione del Consiglio d'Europa del 1981 sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, tenendo conto degli sviluppi determinati dall'uso delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione e dell'evoluzione della normativa dell'Unione europea;
   rilevato che il Protocollo amplia la definizione di dato personale, introduce nuove categorie di dati, da quelli genetici a quelli biometrici, consolida le garanzie e i diritti azionabili dall'interessato per il controllo delle proprie informazioni e l'esercizio dell'autodeterminazione, accresce la responsabilità del titolare e del responsabile del trattamento e centralizza la governance e il controllo sul rispetto e la conformità dei trattamenti,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 5

5-04747 Capitanio: Riprogrammazione dei fondi per la banda ultra larga e sullo svolgimento della gara di appalto per le cosiddette aree grigie.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La seconda fase della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga si propone di realizzare un'infrastruttura di rete in fibra ottica nelle cosiddette aree grigie, in cui è già presente o, in altri casi, verrà sviluppata nei prossimi tre anni, una rete di copertura a banda ultralarga da parte di uno o più operatori privati, che non sono in grado di erogare servizi cosiddetti Very High Capacity Network (VHCN).
  Occorre premettere che sono attività propedeutiche all'avvio dei lavori per la realizzazione del Piano Aree Grigie:
   l'aggiornamento della mappatura delle aree nere e grigie;
   la consultazione pubblica degli stakeholder per raccogliere contributi in merito al piano di intervento;
   la notifica alla Commissione europea per verificare la compatibilità dell'intervento con la normativa eurounitaria in materia di aiuti di Stato;
   la pubblicazione e l'aggiudicazione di uno o più bandi di gara, aventi ad oggetto l'affidamento di una concessione di costruzione, manutenzione e gestione degli impianti di rete nelle aree grigie.

  A tal proposito, giova rilevare che Infratel Italia, su incarico del Ministero dello sviluppo economico, ha aggiornato la mappatura delle aree cosiddette nere e grigie del territorio italiano. Al 31 luglio 2020 sono state così determinate le aree grigie che saranno interessate dal nuovo intervento pubblico. I dati della mappatura sono disponibili nella sezione dedicata del sito Infratel Italia.
  La gara di appalto per le aree grigie potrà essere calendarizzata alla conclusione dei lavori di aggiornamento del piano di intervento, già avviato dai competenti Uffici del MiSE, sulla base dei contributi raccolti in occasione di tale mappatura.
  Entro la fine del 2020, Infratel Italia, su incarico del MiSE, pubblicherà il piano di intervento e avvierà le consultazioni pubbliche, per raccogliere le osservazioni degli stakeholder a riguardo. All'esito di tali consultazioni, il piano sarà notificato alla Commissione europea per la verifica in materia di aiuti di Stato, che è necessaria in tutti gli interventi con impatto concorrenziale; l'esito di tale procedure non potrà prescindere dalle tempistiche della procedura di notifica alla Commissione europea.
  L'avvio delle procedure ad evidenza pubblica, avente ad oggetto l'affidamento di una concessione di costruzione, manutenzione e gestione della rete passiva a banda ultralarga di proprietà pubblica nelle aree grigie è previsto entro il primo semestre 2021.
  Informo, da ultimo, che la programmazione del Piano in questione verrà comunque approfondita in occasione della riunione del Comitato per la banda ultralarga (CoBUL) prevista per il prossimo 21 ottobre, nel corso della quale verrà inoltre resa un'informativa sulla «rete unica».
  Per quanto concerne, infine, al secondo quesito posto dagli On.li interroganti, rappresento che la trattativa per l'aggregazione tra Tim e Open Fiber non influenza in alcun modo le scelte strategiche del Ministero.

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ALLEGATO 6

5-04746 Bergamini: Iniziative urgenti in materia di accesso alla banda ultra larga nelle cosiddette aree bianche.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  La Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga si propone di realizzare un'infrastruttura di rete, di proprietà pubblica, nelle cosiddette aree bianche aree a fallimento di mercato che comprendono circa 7.000 comuni, nelle quali nessun operatore privato aveva manifestato, in sede di consultazione pubblica, interesse ad investire offrendo servizi di connettività.
  In seguito all'aggiudicazione dei tre bandi di gara – in cui si articola il Piano BUL – ed alla sottoscrizione dei relativi contratti di concessione, Open Fiber S.p.A., in qualità di concessionario, è incaricato di progettare, realizzare e gestire l'infrastruttura di rete fino al 2036.
  Il progetto tecnico, proposto da Open Fiber, si basa sulla copertura con un'architettura moderna in fibra ottica (FTTH – «fibra fino a casa») per 6,4 milioni di unità immobiliari distribuite in circa 6.000 comuni, e sull'utilizzo della tecnologia mista via cavo e via radio (FWA – Fixed Wireless Access) per 2 milioni di unità immobiliari nei restanti comuni.
  Con specifico riferimento al rilegamento in fibra delle singole utenze, si rappresenta che Open Fiber è tenuta a portare la fibra ottica in un punto di terminazione, detto «Ripartitore Ottico di Edificio» o «ROE» che, nell'offerta tecnica presentata dallo stesso concessionario, dista al massimo 40 metri dalle unità immobiliari.
  Il cablaggio dei singoli utenti, ossia il Primo Allaccio, consiste nella realizzazione del segmento di terminazione in fibra ottica tra il ROE e la Borchia Ottica installata presso l'unità immobiliare. Il cablaggio, quindi, non è parte dell'impianto di rete, che è oggetto dei contratti di concessione, ma è un intervento finanziato con risorse proprie di Open Fiber e non pubbliche, che il concessionario è tenuto ad attivare su richiesta degli operatori. Si tratta, in sostanza dell'investimento che gli operatori devono sostenere per collegare alla rete i dispositivi collocati in casa degli utenti (Customer Premises Equipment – CPE), utenti ai quali richiedono i relativi costi.
  Va rilevato che i costi di produzione dei servizi di accesso all'ingrosso alle reti di comunicazione a banda ultra-larga hanno una forte dipendenza dall'area geografica coinvolta. I prezzi dei servizi all'ingrosso sono, di conseguenza, sostanzialmente differenti tra le aree bianche e le altre aree del territorio e ciò ha un impatto significativo sulla formazione dei prezzi al dettaglio.
  In realtà, l'intervento di Primo Allaccio è realizzato da Open Fiber e il relativo onere economico è poi addebitato agli operatori richiedenti, sulla base di un listino dei servizi per le aree C&D (il «Listino C&D») sottoposto all'approvazione di AGCOM. La presenza di condizioni di mercato concorrenziali nella fornitura dei servizi a banda ultra-larga porterà verosimilmente, anche nelle aree bianche e pur in presenza di una differenza nei costi di produzione dei servizi in tali aree, ad una riduzione dei prezzi.
  A riguardo, evidenzio che Open Fiber ha aggiornato il Listino C&D il 24 luglio 2020. I prezzi riportati sono stati adottati in conformità e nel rispetto dei termini e delle condizioni fissati dai bandi del Piano Pag. 138BUL così come approvati da AGCOM con comunicazioni del 13 dicembre 2018 e dell'11 novembre 2019.
  L'8 settembre 2020 Infratel Italia ha inviato una richiesta di chiarimenti a Open Fiber in merito al Listino C&D, con riferimento alla quantificazione degli oneri economici a carico degli operatori richiedenti. A riguardo rappresento che sono attualmente in corso interlocuzioni con il concessionario sul tema per chiarire la portata applicativa delle previsioni contenute nel Listino C&D e assicurare la loro piena compatibilità con i contratti di concessione.
  Riguardo all'eventualità di un intervento del Governo per il finanziamento del costi di attivazione che gli utenti delle aree bianche devono sostenere per connettere la propria abitazione, occorre evidenziare che un tale intervento deve essere comunque oggetto di una notifica alla Commissione europea per la verifica di compatibilità con il regime di aiuto di Stato.
  Aggiungo, infine, che la strategia che il Governo sta al momento perseguendo prevede anche l'elargizione del cosiddetto voucher internet, riferibile al solo caso di attivazione di una connessione veloce (superiore a 30 megabyte al secondo) non già disponibile e già attivata dall'utente. Tale misura tenderà a concentrarsi proprio nelle aree bianche, stimolando in questo modo l'adozione di servizi a banda ultra-larga e l'innescarsi del meccanismo virtuoso della concorrenza tra gli operatori del settore. Con questi interventi il Governo intende quindi rispondere anche alle criticità relative alle aree bianche in modo compatibile con lo sviluppo di una concorrenza virtuosa tra operatori a vantaggio degli utenti.

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ALLEGATO 7

5-04748 Bruno Bossio: Attuazione del Piano per la banda ultra larga in alcuni comuni montani e sulla trasparenza dei dati relativa allo stato di attuazione del progetto BUL.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al question time in oggetto intendo precisare che le «aree bianchissime», alle quali fa riferimento l'Onorevole interrogante, sono state individuate sulla base dei dati forniti da AGCOM. Si tratta di aree dove non risulta disponibile alcun tipo di accesso ad internet fisso.
  In particolare, si considerano ricompresi nelle «aree bianchissime» 204 Comuni dove la percentuale di utenze « no internet» è superiore al 10 per cento, in base a dati riferiti a maggio 2020.
  In attesa del completamento della rete BUL (Banda Ultra Larga) in tali aree, il concessionario Open Fiber si è reso disponibile ad accelerare la copertura di un massimo di 196 Comuni, anticipando interventi comunque già previsti dal contratto di concessione e sostenendo oneri incrementali a proprio carico fuori della stessa. Nel complesso, Open Fiber ritiene di poter coprire fino a 171 Comuni, pari al 98 per cento delle unità immobiliari non coperte, entro 12 mesi dall'avvio del piano e fino a ulteriori 25 Comuni entro il 2022.
  Il Piano Aree Bianchissime è stato presentato da Open Fiber al Ministro dell'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, in qualità di Presidente del CoBUL, all'esito di un tavolo di confronto del MID con AGCOM e gli operatori. Al riguardo, mi preme specificare che tale piano non coinvolgerebbe direttamente né il MiSE né Infratel Italia. Pertanto sulla questione in questa sede posso riferire, per quanto concerne le competenze del MiSE, che si tratterebbe di un piano finanziato integralmente da Open Fiber, che agirebbe fuori dalle dinamiche contrattuali della concessione BUL e per il quale non saranno distratti ulteriori fondi pubblici.
  Il Piano Aree Bianchissime si aggiungerebbe, quindi, all'intervento pubblico. In particolare, in alcuni territori, tale Piano si proporrebbe di intervenire, coprendo con il sistema misto di collegamenti via cavo e via radio (Fixed Wireless Access – FWA) – aree che poi saranno servite interamente con la fibra ottica (Fiber to the Home – FTTH) dal Piano BUL – o anticipando il collegamento misto (FWA) già previsto dallo stesso Piano BUL.
  Per quanto attiene alla doglianza espressa dall'Onorevole interrogante sul ritardo complessivo nella realizzazione del piano originario, richiamo quanto già riferito dal Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, in qualità di presidente del CoBUL, e dal Ministro dello sviluppo economico.
  Come noto, il progetto tecnico proposto dal concessionario si basa sulla copertura con un'architettura moderna interamente in fibra ottica (FTTH) di 6,4 milioni di unità immobiliari distribuite in circa 6.000 comuni e sull'utilizzo della tecnologia mista cavo-radio (FWA) per 2 milioni di unità immobiliari nei restanti comuni.
  Alla data del 12 ottobre, i comuni con la fibra ottica (FTTH) collaudati, positivamente o con prescrizioni, sono circa 449 con una copertura pari a 535.677 unità immobiliari; i comuni con la fibra ottica che sono invece in commercializzazione sono 633, con una copertura di circa 745.486 unità immobiliari.Pag. 140
  Per quello che attiene alla richiesta di accessibilità dei dati aggiornati sul piano BUL, si rappresenta che Infratel Italia aggiorna su base giornaliera lo stato di avanzamento del piano BUL comune per comune, indicando anche la tecnologia disponibile (FWA o fibra) sull'apposito sito dedicato (https://bandaultralarga.italia.it/). Inoltre, Infratel pubblica e aggiorna mensilmente la relazione sullo stato di avanzamento complessivo delle tre gare BUL; l'ultimo aggiornamento è datato settembre 2020.
  Sul sito BUL sono inoltre disponibili i contratti di concessione con i relativi allegati tecnici. Ad oggi non sono invece consultabili l'offerta tecnica ed economica di Open Fiber. Quest'ultimo, nella qualità di controinteressato, si è sempre opposto alla pubblicazione, facendo valere la sussistenza di «segreti tecnici e commerciali» ai sensi dell'articolo 53, comma 5, lettera a), del decreto legislativo 50 del 2016. La questione dell'ostensibilità di questi documenti non risulta di immediata soluzione e posso comunicare che è attualmente al vaglio dei consulenti legali di Infratel Italia.
  Infine, per quello che attiene ai comuni oggetto di intervento del piano BUL, si precisa che Open Fiber si è impegnata, in sede di offerta tecnica, a coprire 7.708 comuni. Di questi, 1.476 non saranno coperti da tecnologia in fibra (FTTH): 1.183 comuni saranno serviti soltanto da tecnologia mista (FWA) e i restanti 293 comuni non saranno oggetto di intervento, in quanto già serviti da operatori privati che assicurano una vasta copertura del territorio comunale. In questi 293 comuni, le unità immobiliari già raggiunte dal servizio privato fornito da altri operatori sono più del 95 per cento del totale e le restanti unità immobiliari, non coperte da servizi di connettività, sono dislocate su territori di vaste dimensioni. Il rilegamento con la tecnologia a fibra ottica (FTTH) delle unità immobiliari in tali comuni comporterebbe elevatissimi costi di realizzazione dei collegamenti ottici. Tali comuni potranno tuttavia essere oggetto di intervento nelle prossime fasi della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga.

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ALLEGATO 8

5-04749 Serritella: Stato di attuazione del Piano voucher per le famiglie meno abbienti.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al question time, sentita la Direzione generale competente del Ministero dello sviluppo economico e Infratel Italia S.p.A., voglio evidenziare – in primis – che il Piano Voucher per le famiglie meno abbienti è già partito.
  Il Ministero dello sviluppo economico e Infratel Italia, infatti, hanno iniziato a cooperare per la realizzazione del Piano Voucher, già dal 7 agosto 2020, quando è stato sottoscritto il decreto ministeriale «Piano Voucher sulle famiglie a basso reddito».
  Quest'ultimo si articola in due fasi: Voucher di fase 1, per le famiglie con reddito ISEE fino a 20.000 euro, e Voucher di fase 2, per le famiglie con reddito ISEE fino a 50.000 euro e imprese.
  Il decreto ministeriale è stato pubblicato il 1o ottobre 2020 e già dal giorno successivo Infratel Italia ha reso disponibile sul proprio sito istituzionale, (https://bandaultralarga.italia.it/scuole-e-voucher/), il Disciplinare tecnico, il Manuale operativo e la documentazione a supporto che cittadini e operatori possono consultare sul sito per il Voucher di fase 1.
  Sul piano di attuazione segnalo, inoltre, quanto segue:
   il 7 e il 9 ottobre 2020, Infratel Italia ha tenuto due incontri con gli operatori interessati e le principali associazioni di rappresentanza del settore, per presentare la misura Voucher di fase 1;
   l'8 ottobre scorso Infratel, in collaborazione con Invitalia, ha pubblicato la piattaforma online necessaria per l'accreditamento degli operatori, per garantire l'attivazione dei voucher per i cittadini entro la fine del mese di ottobre;
   Infratel ha poi sottoscritto il 12 ottobre 2020, la convenzione con il MiSE, avente proprio ad oggetto l'affidamento a Infratel Italia delle attività operative relative al richiamato Piano.

  Nelle prossime settimane, gli operatori di telecomunicazione potranno aderire all'iniziativa, stipulando apposite convenzioni con Infratel Italia.
  In tale fase gli operatori potranno accreditarsi sulla piattaforma Infratel Italia, disponibile a partire dall'8 ottobre, caricando le offerte commerciali dedicate alle famiglie meno abbienti, da proporre in abbinamento ai Voucher.
  Successivamente all'accreditamento degli operatori, questi potranno presentare le offerte commerciali al pubblico, da abbinare ai Voucher, potranno inoltre sottoscrivere contratti per l'attivazione di nuove utenze di telefonia fissa con i beneficiari dei Voucher.
  Per quanto riguarda le attività di vigilanza sulla corretta realizzazione del piano Voucher di fase 2, Infratel Italia ha informato, con comunicazione del 7 ottobre, di aver invitato l'INPS a partecipare a un tavolo di confronto per discutere dell'operatività della misura e dei controlli effettuabili sui voucher attivati e da attivare. Questa collaborazione con l'INPS nell'ambito dei controlli sui soggetti richiedenti il beneficio sarà fondamentale per evitare atti fraudolenti.
  Segnalo infine che dalla fine di ottobre i consumatori potranno accedere alle offerte presentate dagli operatori rivolgendosi Pag. 142direttamente agli stessi per riscattare il Voucher di Fase I.
  Con questo intervento posto in essere nell'ambito della Strategia italiana della banda ultralarga, il Ministero dello sviluppo economico offre un primo contributo per una connettività delle famiglie italiane che sia il più possibile diffusa, anche in considerazione dell'importante valenza sociale ed economica che la tecnologia e la connettività hanno avuto durante l'emergenza Covid.