CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 ottobre 2020
452.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Annesso e Allegati).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2020 (Doc. LVII, n. 3-bis, Allegati e Annesso);
   ricordato che la Nota di aggiornamento, ai sensi dell'articolo 10-bis della legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità pubblica), reca l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici e delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento; le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio ECOFIN relative al Programma di stabilità e al Piano nazionale di riforma (PNR), nonché l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici;
   rammentato che la Nota di aggiornamento del DEF 2020 aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2021-2026 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile (DEF 2020) il quale, a causa della rapida evoluzione del quadro economico a livello europeo in relazione al diffondersi dell'epidemia da Covid-19, rispetto ai precedenti DEF presentava un contenuto più essenziale e limitato al periodo 2020-2021, secondo quanto previsto dalle Linee guida aggiornate della Commissione europea per i Programmi di stabilità nazionali del 2020 (Linee guida del 6 aprile 2020);
   evidenziato che a causa della rapida evoluzione del quadro economico a livello europeo in relazione al diffondersi dell'emergenza, il Governo ha adottato interventi economici straordinari – tra i quali la completa disattivazione delle cosiddette clausole di salvaguardia IVA e accise – che nel complesso ammontano a 100 miliardi in termini di impatto sull'indebitamento netto della PA nel 2020 (oltre il 6 per cento del PIL), a cui va aggiunto l'ammontare senza precedenti delle garanzie pubbliche sulla liquidità;
   rilevato che a livello europeo la crisi economica è stata affrontata attraverso la politica monetaria espansiva messa in campo dalla Banca centrale europea, il nuovo approccio alle regole di bilancio e in tema di aiuti di Stato e la scelta di introdurre strumenti di bilancio comuni alimentati da titoli europei e, da ultimo, con l'approvazione del programma Next Generation EU (NGEU) un pacchetto di strumenti per il rilancio e la resilienza delle economie dell'Unione europea:
   rammentato che, con riferimento al settore fiscale, il Consiglio europeo, nelle sue annuali Raccomandazioni ha costantemente sollecitato l'Italia a spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati; contrastare l'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori Pag. 91anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti; per quanto riguarda il sistema bancario e finanziario, si raccomanda di favorire la ristrutturazione dei bilanci delle banche, in particolare per le banche di piccole e medie dimensioni, migliorando l'efficienza e la qualità degli attivi, continuando la riduzione dei crediti deteriorati e diversificando la provvista; migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative; da ultimo, nelle Raccomandazioni 2020, si chiede all'Italia, tra l'altro, di concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale;
   tenuto conto che la Nota dichiara collegati alla decisione di bilancio 22 disegni di legge, tra i quali si segnalano le deleghe per la riforma fiscale, la riforma della giustizia tributaria, da realizzare anche attraverso l'introduzione di misure deflative del contenzioso, il riordino del settore dei giochi e l'attuazione dell'autonomia differenziata;
   preso atto che lo scenario programmatico include il Recovery Plan europeo, strumento che si colloca nell'ambito del programma Next Generation EU, che sarà dotato di 750 miliardi di risorse nel periodo 2021-2026 e che esso include, tra l'altro, l'utilizzo, oltre alla quota di sussidi, anche della quota prestiti di NGEU, nonostante il calo costante dei rendimenti sui titoli di stato italiani che tocca ogni giorno nuovi minimi;
   valutato positivamente che tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 vi sono misure di sostegno, nel breve termine, ai lavoratori e ai settori produttivi più colpiti dalla pandemia, anche nell'ambito di un'ampia riforma fiscale che migliori l'equità, l'efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l'introduzione di un assegno unico e universale per i figli;
   valutato inoltre che nella Nota il Governo chiarisce che tra i principali obiettivi della politica di bilancio per il 2021-2023 si prevede il completamento del finanziamento del taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente (i cosiddetti 100 euro) e del taglio contributivo al Sud già introdotto dal decreto-legge di agosto limitatamente alla seconda metà del 2020;
   considerato che nel medesimo orizzonte temporale, il Governo intende inoltre perseguire politiche di contrasto alle frodi e all'evasione fiscale e, in generale, di miglioramento della compliance, nonché interventi di natura fiscale, nuove politiche per il sostegno e lo sviluppo delle imprese e misure per la salvaguardia dell'occupazione e il rilancio degli investimenti pubblici e privati, i quali costituiscono parte integrante Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), da sottoporre al vaglio del Parlamento italiano e delle istituzioni europee;
   preso atto che a differenza degli anni precedenti, la stima degli incassi attesi per il 2020 è sensibilmente inferiore agli incassi realizzati nel 2019 (nonché alle previsioni iscritte nel bilancio a legislazione vigente per le annualità 2020, 2021 e 2022) e tali somme non potranno contribuire ad alimentare il Fondo per la riduzione della pressione fiscale. Il Governo segnala quindi che, in sede di predisposizione del disegno di legge di bilancio 2021, non saranno iscritte risorse aggiuntive nel predetto Fondo per la riduzione della pressione fiscale;
   sottolineato quindi come tra le risorse per il finanziamento degli interventi previsti dalla manovra di bilancio per il 2021-2023, accanto alla rimodulazione di alcuni fondi di investimento, l'utilizzo delle risorse messe a disposizione dal pacchetto Next generation EU e la revisione e riqualificazione della spesa della PA, il Governo includa anche la revisione di alcuni sussidi dannosi dal punto di vista ambientale; gli incrementi di gettito derivanti dal miglioramento della compliance, correlati anche all'incentivazione all'utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento; il gettito addizionale derivante Pag. 92dalla più elevata crescita generata dal programma di investimenti;
   ritenuto che occorra valutare l'utilizzo della quota prestiti NGEU mediante analisi da presentare alla Commissione anche in relazione alla sostenibilità del debito/PIL, alla sua dinamica e allo status di prestiti privilegiati de facto rispetto ai fondi di finanziamento nazionali,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.