CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 settembre 2020
431.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-03847 Marino: Sulla stabilizzazione degli insegnanti civili precari impiegati presso la scuola militare della Maddalena.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'insegnamento delle materie non militari presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena avviene, anche in considerazione delle speciali e particolari esigenze connesse con la formazione del personale militare, tramite convenzioni annuali ai sensi dell'articolo 1531 del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) e dall'articolo 968 del decreto del Presidente della Repubblica n. 90 del 2010 (Testo Unico dell'Ordinamento Militare), in osservanza degli accordi nazionali di categoria e nei limiti degli stanziamenti di bilancio, senza comportare la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
  L'istituto, da lungo tempo applicato in diversi centri di formazione militari, negli ultimi anni è stato oggetto di molteplici procedimenti giurisdizionali civili, attivati da alcuni docenti al fine di ottenere il riconoscimento dell'unicità, di fatto, del rapporto d'impiego e la conseguenziale liquidazione delle differenze retributive derivanti dalla progressione stipendiale prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento.
  Di recente, la Corte di cassazione con sentenza/ordinanza del 23 giugno 2020 n. 12361/20, ha avuto modo di chiarire come «Il rapporto di lavoro, sulla base di convenzioni annuali, con i docenti civili di scuole militari della Marina e dell'Aeronautica, di cui alla legge n. 1023 del 1969, ora regolato dagli articoli 1035 e seguenti del decreto legislativo n. 66 del 2010, Codice dell'ordinamento militare, ha natura di rapporto di lavoro subordinato di pubblico impiego con la Pubblica Amministrazione, regolato dalle norme speciali per esso previste».
  E ciò, sulla base di una consolidata giurisprudenza della stessa Corte di Cassazione, formatasi sulla scia dell'orientamento della Corte di giustizia sul tema, secondo cui «al personale scolastico non di ruolo assunto a tempo determinato spetta, in applicazione del divieto di discriminazione di cui alla clausola 4 dell'Accordo quadro allegato alla direttiva n. 99/70/CE, di diretta applicazione, il trattamento retributivo secondo il sistema di progressione professionale per fasce di anzianità previsto per gli assunti a tempo indeterminato, con conseguente disapplicazione di ogni normativa contrattuale contraria» (Cassazione 23 novembre 2016, n. 23868).
  In tali procedimenti i giudici pur riconoscendo la sussistenza di rapporti di lavoro a tempo determinato, hanno stabilito che le Amministrazioni dovessero operare una corretta attribuzione del trattamento economico iniziale previsto per il corrispondente personale docente di ruolo.
  L'Amministrazione, pertanto, continuando a stipulare convenzioni annuali, parametrate alle esigenze funzionali dei vari Istituti di formazione, ha operato correttamente nel pieno rispetto della vigente normativa.
  In un'ottica più generale e in ottemperanza al principio del buon andamento della Pubblica Amministrazione, occorre sottolineare che in ambito Difesa le convenzioni in essere sono volte a sopperire a carenze di personale specializzato che possa insegnare materie non militari particolarmente Pag. 36settoriali e per le quali sono previste competenze non in possesso del personale dipendente.
  Le convenzioni annuali sono, pertanto, uno strumento flessibile da usare solo all'occorrenza e non generano alcuna aspettativa o diritto in capo al privato che sottoscrive la convenzione in base ad un procedimento selettivo di comparazione di titoli.
  Tuttavia, il mancato rinnovo da parte della Scuola Sottufficiali di La Maddalena di una sola convenzione ad un docente (nello specifico la n. 101 per il periodo gennaio-luglio 2021), è prevista dalla convenzione stessa e si inquadra proprio nella situazione di fatto e di diritto sopra esposta.
  Il Comando interessato, pertanto, non ha potuto rinnovare la relativa convenzione, essendo venute meno le particolari necessità/opportunità connesse con la formazione del personale militare per lo specifico Istituto di formazione in tale settore.
  Ad ogni buon conto, preme rappresentare che la Forza armata ha comunque provveduto a rinnovare, con il personale interessato, le altre convenzioni ritenute necessarie ad assolvere alle esigenze funzionali dell'Istituto di formazione de La Maddalena.
  Ciò premesso, riguardo alla possibile stabilizzazione dei docenti di materie «non militari» ed al conseguente loro impiego a tempo pieno ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo n. 75 del 2017, va precisato che si tratta di personale che ha prestato lungo servizio nella Forza armata ed altamente affidabile proprio in ragione della pluriennale esperienza didattica.
  Considerata, altresì, la previsione di un possibile incremento degli arruolamenti di personale in ferma prefissata – nell'alveo dello sforzo di riequilibrio e ringiovanimento dei Ruoli, previsto nei prossimi anni – il Dicastero si mantiene disponibile a valutare, di volta in volta, l'emersione di esigenze che possano giustificare l'impiego del personale in oggetto, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni, di cui all'articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-04400 Corda: Sulle servitù militari presenti in Sardegna.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come evidenziato dall'onorevole interrogante nelle premesse dell'atto, attraverso la stipulazione di diversi protocolli d'intesa tra la regione autonoma della Sardegna e il Ministero della difesa, è stato avviato il processo di riduzione del carico delle attività militari gravanti sull'isola al fine di diminuire le limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per finalità connesse alla Difesa e consentire una migliore fruizione dello stesso da parte dei cittadini.
  A tal proposito ricordo che tale processo di riduzione ha avuto inizio fin dal 2006, come da Lei correttamente enunciato, in cui furono stipulati i primi Protocolli d'intesa.
  Nel complesso processo particolare rilevanza ha assunto la 2o Conferenza sulle servitù militari svolta in Roma nel 2014.
  In tale occasione il Ministro della difesa pro tempore e il Presidente della regione autonoma della Sardegna concordarono sulla necessità dell'avvio di un tavolo istituzionale di concertazione, finalizzato all'individuazione delle possibili misure di riduzione delle limitazioni derivanti dall'utilizzo del territorio per le finalità addestrative della Difesa.
  Conseguentemente furono avviate le concertazioni tra le parti e il 18 dicembre 2017, infine, venne sottoscritto il Protocollo d'Intesa tra il Ministero della difesa e la regione autonoma della Sardegna per il coordinamento delle attività militari presenti nel territorio della regione, con il quale le Parti individuarono le misure di riequilibrio ed armonizzazione della presenza militare sul territorio della regione.
  Questo processo ultra decennale di progressiva riduzione della presenza militare ha consentito il raggiungimento di rilevanti risultati e, a titolo di esempio, si cita la recente consegna al comune di Teulada della spiaggia di Porto Tramatzu.
  Nel merito dei quesiti posti, si rappresenta che nel territorio della regione Sardegna risultano 317 infrastrutture in uso governativo alla Difesa.
  Le infrastrutture comprendono aeroporti, caserme, depositi munizioni, palazzine alloggi e includono anche numerosi immobili di minore importanza, distribuite nelle varie province della Regione nel modo seguente: Cagliari 90, Carbonia-Iglesias 16, Medio Campidano 4, Nuoro 12, Ogliastra 10, Olbia-Tempio 137, Oristano 15, Sassari 33.
  Le infrastrutture in uso all'Amministrazione della Difesa, per le quali sono state imposte limitazioni alle proprietà private limitrofe, ai sensi degli articoli 320 e seguenti del decreto legislativo n. 66 del 2010 sono:
   Ponte Radio dell'Aeronautica Militare di Monte Limbara (SS), scadenza 28 febbraio 2023;
   3o N. C. R. Interforze di Pula (CA), scadenza 30 giugno 2021;
   Deposito dell'Aeronautica Militare di Serrenti (SU), scadenza 5 novembre 2024;
   Deposito della Marina Militare di Guardia del Moro (SS) scadenza 18 dicembre 2024;Pag. 38
   Stazione Radiogoniometrica dell'Esercito Italiano di Siamaggiore (OR), scadenza 16 febbraio 2021;
   Deposito munizioni dell'Esercito Italiano di Siliqua (SU), scadenza 11 settembre 2021.

  Per quanto riguarda i Poligoni, invece, le aree destinate ad attività addestrativa nel territorio della regione autonoma della Sardegna sono:
   S'ena Ruggia;
   Capo Teulada;
   Capo Frasca;
   Perdasdefogu;
   Capo San Lorenzo.

  Si rappresenta, infine, che la forza effettiva di personale della Difesa presente in Sardegna (dato aggiornato al mese di giugno 2020 e comprensiva del personale dell'Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri) ammonta a 13.260 unità, di cui 1.099 unità di personale civile.