CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 luglio 2020
415.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020. Doc. LVII n. 3 – Sezione III e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La Commissione XIII,
   esaminato, per le parti di competenza, il provvedimento in oggetto;
   premesso che:
    l'Unione europea, in ragione della crisi economica determinata dall'emergenza sanitaria tuttora in corso, oltre a strumenti specifici volti a contenere i rischi di disoccupazione o a incrementare il credito attraverso l'intervento della BEI, ha deliberato di dotare il bilancio europeo di risorse finanziarie pari all'1,1 per cento del reddito nazionale lordo dell'UE-27, pari a 1.074 miliardi di euro e di prevedere un pacchetto di aiuti a fondo perduto e di prestiti, denominato Next Generation EU, per un importo di risorse finanziarie pari a 750 miliardi;
    tali fondi saranno destinati, prevalentemente, all'attuazione dei piani nazionali di ripresa e, in parte, al finanziamento aggiuntivo di alcune linee d'azione, tra le quali quelle destinati a sostenere la transizione verde attraverso il potenziamento del Just Transition Found (incrementato fino a 40 miliardi) e dell'European Agricoltural Found for Rural Development con 15 miliardi addizionali;
    il Piano di rilancio nazionale sarà costruito intorno a tre linee strategiche: modernizzazione del Paese, transizione ecologica, inclusione sociale e territoriale e parità di genere;
   rilevato che:
    in riferimento alle misure già adottate per rispondere all'emergenza COVID-19, e, in particolare quelle riguardanti il comparto agricolo e della pesca, il Governo ricorda che, sul versante europeo, la Commissione, su richiesta delle autorità italiane, ha prorogato di un mese il termine per la presentazione delle domande degli agricoltori che hanno diritto a un sostegno al reddito nel quadro della politica agricola comune (PAC); al contempo, l'utilizzo dei fondi per l'agricoltura e della pesca è stato reso più flessibile per i casi di sospensione o riduzione temporanea dell'attività;
    quanto alle misure nazionali, nel documento in esame si ricorda come l'Esecutivo, attraverso i decreti-legge «Cura Italia», «Liquidità» e «Rilancio», già convertiti in legge, abbia messo in atto specifiche misure di sostegno sociale, interventi a garanzia della liquidità delle imprese agricole, misure per la promozione all'estero del settore agroalimentare e l'incremento del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari;
    nello specifico, tra le principali misure previste dal decreto-legge «Rilancio», figurano: l'assegnazione di ulteriori risorse all'ISMEA (pari a 250 milioni di euro, oltre ai 100 milioni di euro già previsti dal decreto-legge «Liquidità») in relazione all'operatività delle garanzie in favore delle imprese del settore agricolo, agroalimentare e della pesca; l'incremento della dotazione finanziaria del Fondo per la competitività delle filiere agricole; l'aumento Pag. 89dal 50 al 70 per cento della percentuale di anticipo dei contributi PAC che può essere richiesta con la procedura ordinaria; l'assegnazione di 250 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti per l'emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid-19;
    ulteriori disposizioni in favore del comparto agricolo sono quelle relative all'elargizione di contributi a fondo perduto anche per i percettori di reddito agrario, al rafforzamento patrimoniale delle imprese di medie dimensioni, ai trattamenti di integrazione salariale in deroga, alla promozione del lavoro agricolo e all'emersione dei rapporti di lavoro agricolo irregolari;
   considerato che:
    nel documento in esame, si sottolinea come tra le principali linee di intervento dell'Esecutivo, figurano la digitalizzazione, la realizzazione di infrastrutture per l'energia e l'acqua, la conversione sostenibile delle attività produttive, l'aumento della competitività, anche attraverso il potenziamento dell'innovazione tecnologica attuata attraverso il programma transizione 4.0, il sostegno alle filiere produttive nonché maggiori investimenti in ricerca e formazione;
    in particolare, il Governo richiama l'attenzione sulla necessità di adottare iniziative volte a migliorare la produttività e la competitività del sistema produttivo italiano, che sarà, attuata, tra l'altro, anche attraverso la revisione delle misure di contrasto a fenomeni illeciti in ambito agroalimentare, il supporto all'export e all'internazionalizzazione delle imprese;
    tra le priorità del Governo figura altresì la messa in atto di interventi di sostegno agli investimenti materiali e immateriali in chiave sostenibile, coerentemente agli obiettivi del Green and Innovation New Deal, così come di semplificazione degli oneri burocratici a carico delle imprese, al fine di incrementarne la competitività;
   ritenuto che:
    come evidenziato dall'Esecutivo nel documento in discussione, la filiera agricola e agroalimentare ha svolto, e continuerà a svolgere, un ruolo di fondamentale importanza nel sistema Paese, avendo garantito fin dall'inizio dell'emergenza sanitaria l'approvvigionamento necessario su tutto il territorio nazionale;
    il settore aggregato supera il 15 per cento del PIL e ha risentito fortemente della chiusura di tutto il canale logistico e produttivo, anche a livello internazionale;
    interi comparti siano entrati in crisi a causa dell'emergenza sanitaria, a partire dal florovivaismo per arrivare al lattiero-caseario e alla zootecnia, senza dimenticare il settore vinicolo, in difficoltà per la chiusura dei ristoranti e la frenata dell’export, e quello della pesca;
    le politiche nazionali dovranno pienamente integrarsi con quelle comunitarie, attraverso un programma strategico di rilancio del comparto agricolo ed agroalimentare in grado di coniugare sostenibilità economica, ambientale e sociale delle produzioni e garantire, al contempo, alle imprese una adeguata redditività ed un rafforzamento rispetto al posizionamento nei mercati internazionali;
   ritenuto altresì che:
    l'emergenza sanitaria ha reso ancora più evidente la carenza del Paese in ordine alla produzione di materie prime e la necessità di provvedere ad un rafforzamento delle politiche produttive su questo versante;
    occorrerà, pertanto, rafforzare alcune produzioni nazionali oggi abbastanza limitate, come ad esempio nel comparto cerealicolo, e sostenere le politiche di filiera;
    è necessario, inoltre, sostenere l'innovazione tecnologica e infrastrutturale, promuovendo la realizzazione di reti infrastrutturali e di servizi di telecomunicazione (ICT) nelle aree rurali, per favorirne lo sviluppo socio-economico;Pag. 90
    è parimenti necessario adottare politiche volte a disciplinare e contenere il fenomeno del consumo di suolo agricolo, che negli ultimi anni ha assunto dimensioni allarmanti;
   sottolineato che:
    il settore agricolo è quello che, maggiormente rispetto agli altri, subisce gli effetti dei cambiamenti climatici, che provocano dissesto idrogeologico, siccità, variazioni degli agro-ecosistemi, inquinamento e perdita di sostanza organica del suolo;
    nell'ambito della strategia europea e nazionale sul cambiamento climatico deve essere riconosciuto all'agricoltura un ruolo di primo piano, prevedendo opportune misure dirette sia a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni, sia a stimolare gli investimenti su modelli di agricoltura biologica;
    in linea con la strategia europea «Farm to Fork», dovrebbero, inoltre, essere attuati interventi, che coinvolgano l'intera filiera alimentare, dalla produzione al consumo, in modo da garantire la sostenibilità e la sicurezza dei sistemi alimentari, assicurando il giusto punto di equilibrio tra componenti ambientali ed efficaci politiche di sostegno alla competitività e alla modernizzazione delle aziende agricole;
   evidenziato che:
    è indispensabile, per promuovere la crescita economica e la competitività delle imprese del comparto agricolo e della pesca, introdurre disposizioni di semplificazione, oltre che strumenti di più incisiva tutela del reddito e del lavoro agricolo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   si valuti l'opportunità di
    1) introdurre misure dirette a rafforzare le politiche di filiera, con particolare riferimento a settori strategici quale quello cerealicolo;
    2) sostenere l'innovazione tecnologica e infrastrutturale, promuovendo la realizzazione di reti infrastrutturali e di servizi di telecomunicazione (ICT) nelle aree rurali, per favorirne lo sviluppo socio-economico;
    3) attuare interventi diretti a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici sulle produzioni agricole e a contenere il fenomeno del consumo di suolo;
    4) prevedere misure dirette a promuovere la sostenibilità delle produzioni agricole, attraverso interventi di sostegno alla conversione eco-sostenibile delle imprese;
    5) introdurre disposizioni di semplificazione nelle materie dell'agricoltura e della pesca;
    6) prevedere ulteriori e più incisivi strumenti di sostegno del reddito e del lavoro agricolo;
    7) adottare misure dirette a sostenere l'attività dei giovani agricoltori, attraverso forme di incentivazione all'imprenditoria agricola;
    8) rafforzare il sistema delle informazioni al consumatore, al fine di promuovere regimi alimentari sani e rispettosi dell'ambiente, in linea con gli obiettivi della strategia europea «Farm to fork».