CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 luglio 2020
415.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-04424 Frassinetti: Sul bando di gara per l'acquisto di tre milioni di nuovi bandi scolastici.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Frassinetti, la sfida principale, in questo momento, è costituita dalla capacità di garantire il ritorno in classe delle nostre studentesse e dei nostri studenti in piena sicurezza, tenendo in adeguata considerazione sia i differenti livelli di governo coinvolti che le istituzioni scolastiche autonome, nonché ogni risorsa utile per il perseguimento di tale obiettivo.
  A tal proposito, ci è sembrato importante garantire alle famiglie ed alla comunità scolastica che vi fosse un Commissario straordinario che potesse, con efficacia e tempestività, fornire il proprio contributo per adeguare le dotazioni strumentali alla situazione epidemiologica. La scelta, già annunciata nel Piano per la riapertura delle scuole, varato lo scorso 26 giugno, di affidare questo compito ad una struttura commissariale già esistente è la più razionale. Da un lato, consentirà di rispettare il termine di settembre per la riapertura delle scuole, garantendo la maggiore tempestività possibile negli acquisti, dall'altro eviterà diseconomie e duplicazioni.
  Contestualmente al perseguimento di un avvio ordinato e in piena sicurezza dell'anno scolastico, il Ministero dell'Istruzione sta lavorando per la costruzione di un modello di scuola più innovativa. L'intervento del Commissario straordinario per l'Emergenza Covid è un'azione importante che, se da un lato ci permette di garantire maggiore distanziamento, consentirà ai ragazzi di lavorare in gruppo e di avere forme di innovazione didattica. Si tratta, infatti, di arredi che saranno un patrimonio per il lavoro in classe e nei laboratori, di risorse che rimarranno alla scuola italiana, arricchendola.
  Preciso, secondo quanto comunicato con propria nota dallo stesso Commissario, che il 20 luglio scorso è stata pubblicata sui siti istituzionali della Presidenza del Consiglio, del Ministero dell'istruzione e della Protezione civile la gara pubblica europea finalizzata all'acquisto di un massimo tre milioni di banchi per garantire la riapertura dell'anno scolastico in sicurezza: in particolare, fino a 1,5 milioni di banchi monoposto tradizionali e fino a 1,5 milioni di sedute attrezzate di tipo innovativo.
  Evidenzio, altresì, in merito all'importo complessivo del bando, che nessuna cifra compare nello stesso e che alcuna dichiarazione è stata rilasciata in merito dal Commissario.
  Aggiungo che le quantità indicate, per ciascuna tipologia di banco, hanno un valore puramente indicativo, nell'ambito del complessivo fabbisogno di tre milioni di banchi/sedute attrezzate innovative e saranno esattamente definite in sede di contratto, sulla base dell'indicazione degli istituti scolastici destinatari, sulla base dei rispettivi fabbisogni, comunicati dal Ministero dell'Istruzione.
  Il Bando contiene, inoltre, i criteri secondo i quali le offerte verranno valutate rispettando una procedura concorrenziale, trasparente, accelerata.
  I criteri di valutazione, puntualmente e dettagliatamente indicati nel Bando e nell'allegato recante le specifiche tecniche richieste, con primario riferimento alle norme UNI vigenti per ciascuna tipologia Pag. 53di prodotto, privilegiano ovviamente la qualità e la funzionalità degli arredi scolastici in questione e al contempo assicurano un valore non banale anche al prezzo, secondo i criteri ordinariamente utilizzati nelle selezioni attraverso gara europea. Ciò significa, quindi, che il prezzo per ciascuna tipologia richiesta sarà dettato dal mercato.
  Aggiungo che, il Bando prevede che le imprese dovranno assicurare, oltre a un numero minimo di banchi tradizionali o sedute attrezzate innovative anche l'imballaggio, il trasporto, la consegna e il montaggio dei prodotti entro il 31 agosto 2020.
  Onorevole, come si può cogliere leggendo tutte le clausole del Bando, si tratta di una procedura eccezionale soprattutto per i tempi necessariamente ristrettissimi, tuttavia estremamente attenta a non concedere sbavature per quanto concerne l'affidabilità dei prodotti, degli operatori economici e delle procedure di selezione.
  Concludo sottolineando, ancora una volta, che sono le Scuole ad indicare il fabbisogno e che le istituzioni scolastiche hanno la possibilità di scelta: se rinnovare cioè l'arredo scolastico con postazioni tradizionali monoposto o optare per le sedute più innovative, che sono già in uso – da molti anni – in diverse realtà scolastiche. Non è intenzione di questo Ministero imporre una tipologia di arredo, ma supportare le istituzioni scolastiche nel rinnovarlo secondo le proprie necessità.

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ALLEGATO 2

5-04425 Toccafondi: Sui profili problematici connessi al contenzioso sollevato in merito al concorso per dirigenti scolastici del 2017.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  On.le Toccafondi, ritengo utile preliminarmente riassumere i principali passaggi dell’iter amministrativo e del connesso contenzioso che ha riguardato il concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici da Lei richiamato.
  Nello specifico, con decreto direttoriale del 23 novembre 2017, n. 1259, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 90 del 24 novembre 2017, è stato indetto il nuovo corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di n. 2416 dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali a norma dell'articolo 29, comma 1, del decreto legislativo del 30 marzo 2001, n. 165.
  Il concorso si è concluso con l'approvazione della graduatoria generale nazionale di n. 3420 candidati vincitori ed idonei, avvenuta con decreto dipartimentale n. 1205 del 1o agosto 2019 e con successiva rettifica D.D. 1229 del 7 agosto 2019.
  Avverso detto concorso sono stati presentati diversi ricorsi innanzi al TAR per il Lazio, due dei quali si sono conclusi con l'emanazione, in data 2 luglio 2019, delle sentenze n. 8655/2019 e n. 8670/2019. Le stesse hanno disposto contestualmente l'annullamento della procedura concorsuale accogliendo soltanto un motivo di ricorso e decidendo sulla illegittimità dell'operato della Commissione plenaria, nella seduta in cui sono stati fissati i criteri di valutazione in quanto un solo componente versava in situazione di presunta incompatibilità.
  Pertanto, questo Ministero ha presentato, avverso dette sentenze, tempestivo appello innanzi al Consiglio di Stato.
  Successivamente il Giudice amministrativo di secondo grado, con ordinanza n. 5742 del 12 luglio 2019, ha accolto le istanze cautelari proposte nell'ambito dei suddetti ricorsi principali e per l'effetto ne ha sospeso l'esecutività.
  Tale pronuncia ha, dunque, permesso l'assunzione (pur condizionata) dei vincitori già da settembre 2019, garantendo pertanto il corretto avvio dell'anno scolastico 2019/2020.
  In ordine alla pronuncia definitiva, come da Lei accennato, il Consiglio di Stato sarà chiamato a pronunciarsi sul merito dell'appello proposto da questo Ministero, nonché dell'appello incidentale depositato dai ricorrenti coinvolti nel giudizio di secondo grado, nel corso dell'udienza prevista il prossimo 15 ottobre.
  Si precisa inoltre che al fine di garantire il corretto e tempestivo inizio dell'anno scolastico 2020/2021, il Ministero sta procedendo alle operazioni di verifica dei posti vacanti e disponibili per l'immissione in ruolo dei nuovi dirigenti scolastici tramite lo scorrimento della graduatoria di merito del concorso nazionale 2017.
  Tutto ciò premesso, il Ministero dell'Istruzione, nel rispetto del principio della separazione dei poteri sul quale si edifica l'ordinamento giuridico italiano, non può che attendere le decisioni che sarà chiamato ad assumere l'organo giurisdizionale specificamente adito nel corso della suddetta udienza.

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ALLEGATO 3

5-04426 Casa: Sulle iniziative volte ad assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2020/2021.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Casa, concordo con Le in merito al fatto che sia essenziale ed importante restituire, in totale sicurezza, ai più piccoli il diritto al gioco, alla socialità e all'educazione.
  Per questo, abbiamo riunito il Tavolo nazionale per la ripresa delle attività in presenza del sistema integrato 0-6, cui hanno partecipato rappresentanti della Conferenza delle Regioni, dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), della Commissione Infanzia, delle associazioni, dei gruppi e delle federazioni del settore 0-6.
  Abbiamo voluto fortemente questo incontro per fare il punto della situazione, individuare le eventuali criticità sulle quali intervenire e predisporre quanto necessario affinché i servizi per lo 0-6 possano riprendere regolarmente. A questo primo appuntamento, ne sono seguiti e seguiranno, nei prossimi giorni, altri: tavoli tecnici di approfondimento tematico e interlocuzioni con tutti gli attori coinvolti e con le organizzazioni sindacali. Al termine dei lavori sarà redatto uno specifico documento.
  Per le attività del sistema integrato – costituito dai servizi educativi per l'infanzia e dalle scuole d'infanzia statali e paritarie- occorre difatti affrontare modalità organizzative che contemplino la difficoltà di garantire il distanziamento fisico, stante la necessità di contatto fisico che contraddistingue la relazione dei bambini col gruppo dei pari e degli adulti di riferimento. La relazione tra bambini e adulti è la condizione essenziale per conferire senso alla frequenza di una struttura educativa dei piccoli che si caratterizza come esperienza sociale ad alta intensità affettiva.
  Ciò rende necessario prevedere protocolli di consolidamento dei servizi per l'accesso quotidiano, le modalità di accompagnamento e di ritiro dei bambini, nonché per l'igienizzazione frequente degli ambienti, delle superfici e dei materiali.
  In particolare, come ampiamente illustrato nel Documento da Lei richiamato per la pianificazione delle attività scolastiche e formative in tutte le istituzioni del sistema nazionale di istruzione per l'anno scolastico 2020/2021, adottato e già diramato, l'organizzazione delle attività educative e didattiche dovrà prevedere la valorizzazione di tutti gli spazi interni ed esterni, privilegiando ove possibile, e limitatamente al verificarsi di condizioni climatiche favorevoli, l'utilizzo di spazi all'aperto, delimitati, protetti e privi di elementi di pericolo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che i bambini, soprattutto quelli di età inferiore ai sei anni, hanno esigenze del tutto particolari legate alla corporeità e al movimento.
  Nella riprogettazione degli spazi degli ambienti educativi dovranno essere seguite alcune accortezze di carattere educativo e metodologico quali: la stabilità dei gruppi, la disponibilità di uno spazio interno ad uso esclusivo per ogni gruppo di bambini. Questo comporterà la necessaria e opportuna conversione di tutti gli spazi disponibili in spazi distinti e separati per accogliere gruppi di apprendimento. Tutte le attività ludiche e di carattere laboratoriale dovranno essere svolte in ambienti all'uopo predisposti Pag. 56con le opportune cautele in ordine alla sicurezza, con particolare attenzione all'alternarsi tra un gruppo e l'altro.
   La prossima riapertura richiederà quindi l'adozione di misure attente non solo alle prescrizioni sanitarie ma anche alla qualità pedagogica delle relazioni, come Lei stessa auspica.
  Un'attenzione particolare va poi riservata ai bambini e alle bambine che per la prima volta risultano iscritti, prevedendo per essi e per i genitori momenti dedicati di ascolto e di primo ambientamento. Questa cautela è importante per tutti i bambini – considerata la loro tenera età – per i quali vanno riannodate esperienze bruscamente interrotte e che vanno preparati al nuovo incontro, coinvolgendoli gradualmente nella assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto.
  In ultimo aggiungo che, siamo consapevoli che la lunga sospensione delle lezioni, determinata dall'emergenza sanitaria, per molte scuole paritarie ha significato una rilevante perdita in termini economici, considerato che non sono state versate molte rette, in ragione di un servizio che non poteva essere erogato e goduto. Le situazioni di maggiore gravità si sono verificate, proprio, nel segmento oggetto della sua interrogazione ovverosia nel segmento d'età fino a sei anni.
  Per tale ragione, ricordo che, con l'articolo 233 del decreto-legge «Rilancio», abbiamo stanziato a favore delle stesse paritarie, finanziamenti straordinari raddoppiati poi per volontà parlamentare. Più in dettaglio: è stato incrementato di 15 milioni di euro il Fondo nazionale per il Sistema Integrato di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni; 165 milioni di euro sono stati destinati a favore dei soggetti che gestiscono in via continuativa i servizi educativi per l'infanzia e delle scuole per l'infanzia non statali e una spesa complessiva di 120 milioni di euro è stata erogata per le scuole primarie e secondarie paritarie, quale sostegno economico a fronte della riduzione o del mancato versamento delle rette o delle compartecipazioni da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza.
  Onorevole, posso assicurarLe che stiamo lavorando con tutti coloro che operano in questo importante segmento formativo – costituito, oltre che dai servizi educativi per l'infanzia, anche dalle scuole dell'infanzia statali e paritarie – affinché i più piccoli, che più di tutti hanno sofferto la sospensione della didattica in presenza, possano tornare a una nuova normalità, in piena sicurezza.

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ALLEGATO 4

5-04427 Belotti: Sull'avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico e sui criteri di rivisitazione delle nuove graduatorie provinciali.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Belotti, condivido con Lei che la difficile situazione della ripartenza richiede una serie di interventi per garantire le condizioni di contenimento dei rischi connessi con l'emergenza sanitaria e, allo stesso tempo, una serie di indicazioni chiare e tempestive per permettere alle istituzioni scolastiche di organizzare un'attività didattica efficace, tenendo conto dei vincoli esistenti.
  A questo proposito, il Suo quesito mi permette di ricordare che il Governo sta approntando le azioni affinché l'avvio del prossimo anno scolastico possa avvenire in modo ordinato e in piena sicurezza.
  L'articolo 235 del decreto-legge «Rilancio» istituisce presso il Ministero dell'Istruzione un fondo (denominato «Fondo per l'emergenza epidemiologica da COVID-19») proprio per l'adozione degli interventi necessari alla riapertura delle istituzioni scolastiche, contenendo il rischio epidemiologico. Questo stanziamento – pari a 977,6 milioni di euro – sarà ulteriormente incrementato di un altro miliardo di euro dopo il cosiddetto scostamento.
  Con tali risorse finanziarie, la norma prevede la possibilità di derogare al numero minimo e massimo di alunni per classe e attivare ulteriori posti di personale docente e ATA a tempo determinato per il prossimo anno scolastico. Per la prima volta dopo anni si potranno così evitare classi troppo affollate anche grazie all'acquisizione di spazi supplementari, sulla base delle necessità emergenti dai singoli territori, grazie al lavoro dei Tavoli regionali appositamente costituiti.
  Inoltre, il menzionato decreto-legge ha incrementato il Fondo per il funzionamento delle scuole di 331 milioni per la pulizia e la costante igienizzazione degli ambienti scolastici, oltre che proprio per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale. Ma anche per interventi a favore della didattica per le studentesse e gli studenti con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e altri bisogni educativi speciali, per potenziare la didattica digitale. E poi, ancora, per adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza o per l'acquisto di servizi professionali, di formazione e di assistenza tecnica per la sicurezza sui luoghi di lavoro, per l'assistenza medico-sanitaria e psicologica, per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti.
  Ricordo che le scuole hanno già avuto anche 39 milioni per la gestione in sicurezza degli Esami di Stato del secondo ciclo, che si sono svolti in presenza.
  Ci tengo a ribadire che è forte l'impegno del Ministero, in tutte le sue componenti, anche periferiche, nell'affrontare insieme ai dirigenti scolastici, agli Enti locali ed agli altri attori istituzionali le criticità dei singoli territori e delle singole scuole, come io stesso sto direttamente sperimentando tramite la mia partecipazione ai singoli confronti regionali.
  Il nostro obiettivo è quello di riportare tutti in classe, migliorando gli spazi attualmente disponibili e cercando nuovi spazi anche fuori dalla scuola.
  Alla costante e capillare attività di rilevazione dei bisogni, sintesi e ricerca di soluzioni, si affianca l'azione del commissario Pag. 58per il coordinamento delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica quale soggetto che, in virtù dei poteri straordinari e derogatori, ha indetto una gara pubblica europea per acquistare velocemente banchi singoli di nuova generazione. È un investimento importante di modernizzazione che rimarrà nel patrimonio delle scuole e che ci permette di garantire immediatamente un maggiore distanziamento e contestualmente una didattica innovativa.
  In merito alla formazione delle nuove graduatorie per le supplenze, mi preme sottolineare che la transizione dalla frammentazione alla dimensione provinciale e la digitalizzazione delle stesse rappresenta un'innovazione che riguarda un milione di persone. In questo modo rendiamo più efficiente la chiamata dei supplenti, garantendo una copertura più rapida delle cattedre che restano vacanti dopo le assunzioni.
  In merito poi all'accoglimento delle richieste del CSPI di modificare le tabelle di valutazione dei titoli professionali ed artistici evidenzio che le graduatorie in argomento e le relative tabelle dei titoli rappresentano una innovazione disposta dal legislatore e non una semplice ricomposizione delle graduatorie previgenti, ciò rende impossibile un consolidamento dei titoli in precedenza valutati che ingenererebbe, piuttosto, una palese e ingiustificabile disparità di trattamento tra gli aspiranti. Ricordo, peraltro, che si tratta di graduatorie che hanno validità limitata agli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 e che sono disciplinate, in prima applicazione, con ordinanza del Ministro dell'istruzione in deroga all'articolo 4, comma 5, della legge 124/1999 che prevede, a regime, l'adozione di un decreto di natura regolamentare, questo in considerazione dell'urgenza detta dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 che ha indotto, altresì, a limitare quanto più possibile un intervento discrezionale nella valutazione e garantire, piuttosto, un equo bilanciamento dei punteggi riconosciuti.

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ALLEGATO 5

5-04428 Aprea: Sulle diverse misure da adottare per garantire l'avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Aprea, come da Lei auspicato, per poter garantire la ripartenza delle attività in presenza e il necessario distanziamento determinato dall'emergenza in atto, stiamo ripensando a un complessivo riassetto delle istituzioni scolastiche: tempo scuola, gruppi classe, uso degli spazi e rapporti con il territorio.
  In questo momento storico dobbiamo, infatti, pensare in modalità più ampia, rendendo fertile e diffuso il terreno del cambiamento. Non possiamo perdere questa straordinaria occasione di trasformare la crisi in opportunità.
  Mai come in questo momento la scuola è tornata al centro del dibattito pubblico e mai come ora c’è la consapevolezza che l'istruzione sia uno dei principali motori di sviluppo del nostro Paese. Posso assicurarLe che stiamo investendo risorse e lavorando non solo per l'oggi ma anche per il futuro, per una scuola nuova: aperta, coesa, solidale e innovativa.
  Le riferisco in estrema sintesi alcune delle misure che vanno in questa direzione.
  Con l'articolo 235 del decreto-legge «Rilancio» il Governo ha stanziato le risorse necessarie all'avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico istituendo presso il Ministero dell'Istruzione un Fondo proprio per l'adozione degli interventi indispensabili alla riapertura delle istituzioni scolastiche, contenendo il rischio epidemiologico. Ribadisco – anche a rischio di ripetermi – che tali risorse finanziarie consentiranno, fra l'altro, di avere un maggiore organico per evitare classi sovraffollate e di disporre degli spazi supplementari, ove necessari.
  Inoltre, il menzionato decreto-legge ha incrementato il Fondo per il funzionamento delle scuole di 331 milioni, le scuole hanno potuto così anche adattare gli spazi interni ed esterni degli istituti per garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza.
   In merito alla spesa per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, da Lei richiamata, Le evidenzio che questa ha registrato, in costanza dell'emergenza epidemiologica, un'accelerazione. Cito solo alcune misure: a marzo scorso sono stati stanziati 510 milioni di euro, altri 320 milioni sono stati ripartiti tra le Regioni ad aprile, ulteriori 855 milioni di euro sono stati messi a disposizione a favore di Province e Città Metropolitane.
  Inoltre, sono stati pubblicati, i risultati relativi ai bandi che hanno messo a disposizione 330 milioni di euro per il finanziamento di azioni di cd. «edilizia leggera».
  In sintesi, nel solo anno 2020 e sino ad ora sono stati stanziati quasi 2 miliardi di euro. Da inizio anno abbiamo anche introdotto importanti norme di semplificazione che consentiranno agli enti locali di poter avviare e concludere al più presto gli interventi di edilizia scolastica.
  In questo modo, abbiamo proceduto a finalizzare tutte le risorse iscritte in bilancio per l'anno 2020 per l'edilizia scolastica, proprio consapevoli della necessità di assegnare tutte le risorse disponibili e intervenire tempestivamente sulla sicurezza delle scuole.
  Stiamo dando agli Enti Locali, che sono i proprietari degli edifici scolastici, le risorse e gli strumenti per intervenire. Inoltre, Pag. 60il Protocollo d'Intesa siglato con il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, in accordo con i sindacati, assicurerà lavori celeri, spediti.
  Non abbiamo affatto scaricato sulle scuole alcuna responsabilità. L'avvio del prossimo anno scolastico, come ho precisato più volte, è, invece, accompagnato e sostenuto costantemente dal Ministero dell'istruzione.
  Al fianco delle scuole vi sono, difatti, una Cabina di regia nazionale con compiti di coordinamento e tavoli regionali, insediati presso gli Uffici territoriali del Ministero cui, in alcuni casi, sto partecipando personalmente.
  Ci stiamo impegnando per fornire soluzioni concrete, questo è vero, nel rispetto dell'autonomia scolastica. Le Linee guida già diramate a tutte le scuole sono il frutto di confronto e condivisione con gli attori del mondo della scuola, con le Regioni e gli Enti locali, con le forze sociali, e vanno proprio in questa direzione.
  È in questa ampia e articolata cornice di interventi, posta in essere dal Ministero, che va collocata la proposta, presente nel decreto-legge sulle semplificazioni, di individuare il commissario per il coordinamento delle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica quale soggetto che, lo ribadisco, in virtù dei poteri straordinari e derogatori, potrà garantire la maggiore tempestività negli acquisti di arredi scolastici.
  Quanto fin qui esposto non può prescindere, come Lei stessa riconosce, ovviamente, dall'adeguata formazione del personale rispetto ai temi della sicurezza e delle nuove tecnologie. Con il Programma «Formare al Futuro», la formazione del personale scolastico riparte dal digitale, con l'obiettivo di capitalizzare e valorizzare le esperienze e le competenze maturate nei mesi di chiusura delle scuole, con la didattica e le attività lavorative a distanza. Ma anche di guardare al futuro e alla modernizzazione del sistema scolastico, anche sotto il profilo amministrativo. I percorsi di formazione sono partiti in questi giorni e andranno avanti per tutto il prossimo anno scolastico e fino a dicembre 2021 con un programma che coinvolgerà oltre 240.000 docenti su competenze digitali e metodologie didattiche innovative. Mentre 90 mila tra dirigenti scolastici e ATA saranno formati in materia di transizione digitale e digitalizzazione dei processi (DS e ATA) e per la formazione amministrativo-contabile (ATA).
   In ultimo, in merito alle eventuali criticità da Lei riferite afferenti i servizi per il segmento d'età 0-6, faccio riferimento a quanto ampiamente illustrato in risposta all'interrogazione dell'Onorevole Casa.

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ALLEGATO 6

5-04429 Piccoli Nardelli: Sull'utilizzo degli spazi delle biblioteche scolastiche per lo svolgimento delle lezioni del prossimo anno scolastico.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Piccoli Nardelli, si condivide l'importanza di preservare gli spazi delle biblioteche scolastiche per attività coerenti con la loro natura. Non dobbiamo dimenticare, difatti, che la biblioteca scolastica non è solo il luogo della lettura ma è anche l'occasione dell'accrescimento della conoscenza e dell'approfondimento degli interessi personali.
   La biblioteca scolastica può anche rappresentare l'occasione di contribuire a una miglior ripartenza a settembre, promuovendo gruppi di progetto e di lettura, ancor di più se in rete con altre biblioteche scolastiche e con le biblioteche presenti sul territorio. Ciò è espressamente menzionato nel »Piano Scuola 2020-2021», nella parte relativa ai «patti educativi di comunità».
  Ricordo, peraltro, che la funzionale organizzazione degli spazi interni dell'istituzione scolastica, come emerge proprio dal richiamato «Piano Scuola 2020-2021», è rimessa alle istituzioni scolastiche che la determinano in relazione alle esigenze del loro specifico contesto. Ne consegue che il concreto utilizzo delle biblioteche scolastiche è rimesso all'autonomia organizzativa e didattica delle scuole.
  Nel citato documento non vi sono affatto riferimenti alla soppressione dei servizi resi dalle biblioteche scolastiche né un richiamo ad un eventuale sacrificio delle stesse in favore di aule da destinare alla didattica tradizionale.
  Anzi, le determinazioni prese dalle singole autonomie scolastiche potranno potenzialmente riguardare un più efficace e sistematico uso degli spazi delle biblioteche scolastiche, quale luogo di apprendimento della comunità scolastica, dove le pratiche di lettura e i laboratori di scrittura meglio si realizzano.
  Resta ferma, quindi, l'esigenza di dare continuità alle azioni di valorizzazione sull'uso delle biblioteche presenti nei plessi, che negli anni hanno anche beneficiato di finanziamenti del Ministero dell'istruzione e del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
  A dimostrazione, difatti, dell'importanza che viene riconosciuta alle biblioteche quali centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale e anche in questa fase emergenziale, nell'ambito del Piano nazionale scuola digitale (PNSD), sono state promosse diverse azioni per sostenere le biblioteche scolastiche innovative.
   In dettaglio:

  1. Iniziativa «Biblioteche scolastiche innovative, concepite come centri di informazione e documentazione anche in ambito digitale»
  Con tale misura, previo avviso pubblico, sono state finanziate 1.000 istituzioni scolastiche, che hanno ricevuto ciascuna un contributo per la realizzazione di biblioteche scolastiche capaci di assumere (...) la funzione di centri di documentazione e alfabetizzazione informativa, (...) aperti al territorio circostante, nei quali moltiplicare le occasioni per favorire esperienze di scrittura e di lettura, anche con l'ausilio delle tecnologie e del web. Pag. 62
  Sono state, pertanto, create 1.000 biblioteche innovative sia valorizzando quelle esistenti sia creandone di nuove.
  Inoltre, le biblioteche scolastiche innovative realizzate garantiscono:
   un'apertura della scuola al territorio, con possibilità di utilizzo degli spazi anche al di fuori dell'orario scolastico e alle altre scuole, anche in sinergia con politiche territoriali in merito e con le istituzioni e i sistemi bibliotecari locali;
   la promozione dell'educazione all'informazione (information literacy) e della lettura e della scrittura, anche in ambiente digitale;
   il contrasto alla dispersione scolastica.

  È altresì in corso di realizzazione un portale, curato dalla Biblioteca innovativa dell'Istituto Comprensivo «Perlasca» di Roma, per accompagnare la rete delle biblioteche e quindi lo sviluppo e l'attivazione delle biblioteche innovative nelle scuole.

  2. Realizzazione di «Poli di biblioteche scolastiche per la promozione del libro e della lettura»
  Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca del 3 maggio 2018, n. 227, il Centro per il libro e la lettura del Ministero per i beni culturali e il turismo e la Direzione generale per i fondi strutturali per l'istruzione, l'edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell'istruzione hanno implementato, con due distinti avvisi nel 2018 e nel 2019, la costituzione di reti di biblioteche scolastiche per la promozione del libro e la lettura nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
  Ad oggi sono stati finanziati 40 poli di biblioteche scolastiche in tutte le regioni italiane. A ciascun polo aderiscono dalle 5 alle 20 biblioteche scolastiche.
  I poli forniscono supporto, assistenza e accompagnamento alle biblioteche scolastiche del medesimo ambito territoriale e rappresentano degli snodi di coordinamento all'interno di un sistema nazionale di biblioteche scolastiche.

  3. Percorsi formativi per docenti per la progettazione e gestione di biblioteche scolastiche innovative.
  Il Ministero ha finanziato uno specifico piano di formazione, rivolto ai docenti referenti di biblioteche scolastiche, sulla progettazione e gestione di biblioteche scolastiche innovative. Ad oggi è stato realizzato un primo corso nazionale, mentre sono previsti corsi territoriali e on line per il prossimo anno scolastico.

  4. Progetto «#imieidiecilibri».
  Nell'ambito del Piano nazionale scuola digitale (PNSD) è stato promosso un concorso nazionale di promozione della lettura con la scelta dei 10 libri più amati dagli studenti nella scuola primaria e in quella secondaria. Tutte le 8.223 istituzioni scolastiche hanno, poi, ricevuto un finanziamento per l'acquisto dei 10 libri più votati, che sono stati acquisiti dalle rispettive biblioteche scolastiche.

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ALLEGATO 7

5-04430 Fusacchia: Sull'effettivo fabbisogno di nuovi banchi nelle diverse istituzioni scolastiche.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Onorevole Fusacchia, il suo quesito mi offre l'occasione per informare i membri della Commissione che con nota n. 1324 del 17 luglio scorso, come integrata con successiva nota n. 1326 del 18 luglio scorso, è stata avviata presso tutte le istituzioni scolastiche statali una rilevazione dei fabbisogni di banchi monoposto, sedute standard e sedute didattiche di tipo innovativo.
  L'avvio della rilevazione si è reso necessario per fornire alla Struttura commissariale, così come è stato richiesto dalla stessa, le informazioni di dettaglio utili all'espletamento della negoziazione per l'acquisizione degli arredi, in funzione degli specifici fabbisogni delle istituzioni scolastiche, garantendo la disponibilità degli stessi in tempo utile per l'avvio dell'anno scolastico.
  È stato, pertanto, richiesto ai Dirigenti scolastici di effettuare la compilazione di un sintetico questionario, all'interno del quale sono state individuate specifiche tipologie e misure di banchi monoposto, e corrispondenti sedute standard, differenziate per ordine di scuola (scuola primaria, scuola secondaria di I grado, scuola secondaria di II grado).
  Alla rilevazione, che si è conclusa proprio l'altro ieri, 21 luglio, hanno dato risposta 8.088 istituzioni scolastiche su 8.390. Il totale complessivo dei banchi richiesti è pari a circa 2.400.000.
  Preciso che i dati al momento disponibili devono intendersi ancora come provvisori in quanto sono in corso di analisi e validazione da parte degli uffici competenti.
  Ribadisco per completezza che, le quantità individuate nel bando emanato dal Commissario in data 20 luglio scorso, per ciascuna tipologia di banco, hanno un valore puramente indicativo, nell'ambito del complessivo fabbisogno di tre milioni di banchi/sedute attrezzate innovative e saranno esattamente definite in sede di contratto, sulla base dell'indicazione degli istituti scolastici destinatari, sulla base dei rispettivi fabbisogni, comunicati dal Ministero dell'Istruzione una volta che i dati saranno definitivi in un brevissimo arco temporale, grazie alla flessibilità insita nella disciplina del bando stesso.
  Concludo, ricordando quanto già illustrato nella parte finale della risposta all'interrogazione dell'Onorevole Frassinetti.

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ALLEGATO 8

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione per l'anno 2020, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (Atto n. 185).

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato lo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'istruzione per l'anno 2020, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi (185);
   condiviso l'apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto dagli enti beneficiari dei contributi pubblici oggetto del provvedimento,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.