CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 luglio 2020
410.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-03598 Deidda: Sulla creazione di un fondo ordinario per il progetto «Caserme verdi».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il Centro di Selezione e Reclutamento nazionale di Foligno conduce, da tempo, con particolare efficacia le molteplici ed articolate attività di predisposizione e attuazione delle procedure concorsuali per la selezione del personale militare della Difesa.
  Nel merito dei quesiti evidenziati nell'atto, la Forza Armata, proprio al fine di recuperare gli edifici presenti nell'infrastruttura in discussione, ha effettuato, nel corso degli anni, specifici interventi di varia natura finalizzati all'adeguamento di alcuni fabbricati, presenti all'interno del Centro di selezione.
  Sono stati effettuati, ad esempio, alcuni lavori manutentivi per migliorare lo standard qualitativo della mensa e del refettorio, facendo anche ricorso a manodopera militare del Reparto Operativo Genio Infrastrutture, per velocizzare i tempi di esecuzione.
  Ciò premesso, allo scopo di recuperare gli edifici ancora bisognevoli di interventi infrastrutturali, nell'ambito della nuova Programmazione Infrastrutturale Scorrevole (PIS) sono stati programmati ulteriori lavori, per un importo complessivo pari a circa 21 milioni di euro, tra cui l'ammodernamento di 4 palazzine destinate ad alloggi e poliambulatori posti all'interno del Centro stesso.
  Inoltre, sempre in merito al quesito posto dall'Onorevole interrogante, il Dicastero ha avviato uno studio volto allo sviluppo capacitivo ed al finanziamento dei «Grandi Progetti Infrastrutturali della Difesa», tra i quali annoverare anche il progetto «Caserme Verdi» dell'Esercito italiano che prevede, nella sua fase iniziale, il coinvolgimento di 28 Caserme e che – ferma restando la necessaria disponibilità finanziaria – potrà essere esteso, anche ad altre caserme, ivi inclusa la caserma «Gonzaga».
  In tale ambito, infatti, l'obiettivo da conseguire è quello di avere strutture in linea con le nuove esigenze operative e quindi capaci di accrescere l'operatività dello strumento militare attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione che risultino efficienti, funzionali, ispirate a nuovi standard e realizzate secondo criteri atti a garantire un basso impatto ambientale (cosiddetta green economy), il contenimento del consumo energetico, ridotti costi di manutenzione.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-04163 Ferrari: Sulle risorse investite nella gestione dell'emergenza sanitaria Covid-19.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nelle premesse dell'atto l'onorevole interrogante menziona l'audizione informale del Signor Ministro della difesa, tenutasi il 13 maggio 2020 dinanzi alle Commissioni congiunte della difesa di Camera e Senato, nella gestione dell'emergenza da Covid-19.
  Prima di fornire riscontro ai quesiti posti, desidero accennare brevemente ad alcuni passaggi di quell'intervento che testimoniano il grado di impegno profuso e le risorse economiche e di personale messe in campo dalle Forze armate per sostenere la popolazione civile nel corso della situazione emergenziale in argomento.
  Il Ministro ha, infatti, in quella sede ricordato come sin dalle prime fasi in cui l'emergenza sanitaria iniziava ad assumere una dimensione globale, lo strumento militare si sia mostrato agile, flessibile e pronto a fronteggiare una situazione straordinaria, mettendo in campo numeri importanti, capacità diversificate e risorse ingenti, che sono state messe a disposizione nell'ambito di un'ampia operazione di supporto al Sistema Paese.
  Le Forze armate hanno dimostrato di saper mettere in atto risposte efficaci, adeguate e proporzionate, attraverso l'approntamento immediato, l'impiego e la dislocazione sul territorio degli assetti umani e strumentali disponibili, in linea con le riconosciute capacità e l'identità dello strumento militare nazionale.
  Tutto ciò in concreta attuazione delle disposizioni del Codice dell'ordinamento militare, nella parte in cui riconosce alla Difesa «compiti specifici in circostanze di pubblica calamità e negli altri casi di straordinaria necessità e urgenza».
  Un impegno ininterrotto su tutti i fronti in un eccezionale sforzo a 360 gradi: impegno divenuto via via sempre più vasto e diversificato in numerosi settori che abbracciano non solo l'ambito sanitario ma anche quello della logistica, della sicurezza e della messa a disposizione delle capacità degli enti industriali del Dicastero.
  Nel merito dei quesiti posti, si rende noto che – su specifica richiesta della Protezione Civile – sostenuti con oneri complessivi pari a circa 900.000 euro, cui vanno aggiunti i costi per il funzionamento e per il personale, sono stati allestiti con tempestività gli ospedali da campo di Piacenza, di Crema e di Jesi, tutti con capacità di trattamento clinico comprensivo di terapia intensiva e sub-intensiva, che si sono affiancati alle preesistenti strutture ospedaliere militari di Milano, Roma, e Taranto al fine di contenere l'afflusso di pazienti nelle strutture ospedaliere civili.