CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2020
395.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 30/2020: Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2 (C. 2537 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato il disegno di legge di conversione del decreto-legge 10 maggio 2020, n. 30, recante misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2;
   considerato il crescente impegno del Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio nell'attuale fase emergenziale, che comporta un incremento della diagnostica molecolare e delle attività di studio sulla genomica virale, nonché il sostegno della rete militare di diagnostica e di sorveglianza per le malattie diffusive emergenti e riemergenti, risulta necessario poter disporre di unità aggiuntive di personale qualificato atto a garantire sia gli aspetti qualitativi che quantitativi relativi allo svolgimento delle attività in oggetto;
   considerato altresì che la necessità di potenziare il suddetto personale risponde alle finalità di far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, di garantire i livelli essenziali di assistenza e di sostenere e supportare le altre strutture del Servizio sanitario nazionale;
   l'articolo 1-bis, di particolare interesse per la IV Commissione, novella l'articolo 8 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, aumentando da sei a quindici unità il numero massimo di incarichi individuali a tempo determinato, relativi al profilo professionale di funzionario tecnico per la biologia, la chimica e la fisica, che il Ministero della difesa può conferire in relazione all'incremento delle prestazioni a carico del Dipartimento scientifico del Policlinico militare del Celio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente osservazione:
  ai fini delle assunzioni previste dall'articolo 1-bis del provvedimento in esame, si proceda al conferimento dei suddetti incarichi mediante scorrimento della graduatoria della selezione per titoli e colloquio, già espletata e conclusa, di cui all'articolo 8, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-04130 Maria Tripodi: Sul trasferimento all'aeroporto militare di Amendoloa (Foggia) dei velivoli F-35 B a decollo verticale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Riguardo al destino dei Gruppi di Volo attualmente insistenti nella base di Grottaglie, mi preme innanzitutto dare assicurazione del fatto che la Difesa intende mantenere la propria presenza nella località tarantina.
  Su Grottaglie, infatti, la Stazione Aeromobili della Marina Militare continuerà ad ospitare il 4o gruppo di volo elicotteri, con i relativi supporti logistici; rappresento, altresì, che sono in atto interlocuzioni in ambito governativo finalizzate a coinvolgere alcune realtà industriali nazionali già operanti nell'area e che hanno manifestato interesse a continuare nello sviluppo ulteriore – in loco – delle proprie attività. Al riguardo, preme evidenziare il progetto relativo allo «Spazioporto» per i voli suborbitali ed il polo industriale, sia con lo stabilimento Leonardo che con la piattaforma europea per la sperimentazione dei voli senza pilota.
  Inoltre, il Dicastero ha sviluppato e individuato numerose progettualità funzionali per il rilancio della Città di Taranto e della relativa occupazione, nella prospettiva di acquisire vantaggi estesi e duraturi sull'intero territorio. Tali progettualità si stanno sviluppando attraverso l'istituto dell'ormai noto Contratto Istituzionale di Sviluppo di Taranto (CIS-Taranto) e del redigendo decreto «Cantiere Taranto», strumenti che potranno consentire una ripresa del territorio, in termini di investimenti ed occupazione, avviando, al contempo, la sua riconversione ambientale. Mi riferisco, solo a titolo di esempio, alla valorizzazione turistico-culturale di alcuni siti dell'Arsenale Marittimo Militare, all'ammodernamento del Ponte Girevole di Taranto che consente l'accesso delle navi in Mar Piccolo, alla manutenzione del Castello Aragonese e all'ammodernamento dell'Arsenale Marittimo Militare e della Caserma «Castrogiovanni» per la realizzazione della Scuola Allievi Carabinieri.
  Relativamente alla dislocazione della componente STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) dei velivoli F-35, il tema è connotato da implicazioni di natura operativa, organica, logistica ed infrastrutturale tali da aver reso necessarie, da parte della Difesa, valutazioni protratte, approfondite ed articolate che – è opportuno evidenziarlo – sono state effettuate anche ad opera di precedenti compagini governative e risalgono in buona parte a trascorse legislature. A riprova di ciò, i lavori inizialmente previsti sulla base di Grottaglie – peraltro effettuati solo in una minima parte, comunque funzionale ai futuri impieghi della base – furono sospesi già nel 2016.
  I criteri adottati sono – da tempo – una linea guida estesa a tutti i programmi di riorganizzazione della componente operativa dello strumento militare, che a fattor comune perseguono i criteri di razionalizzazione, integrazione interforze e riduzione del peso logistico, allo scopo di consentire flessibilità e agilità di impiego, criteri, peraltro, ripresi dalle linee di indirizzo del Ministro della difesa.
  Per quanto attiene al tema della dislocazione delle due componenti a decollo verticale, esso è da tempo oggetto di Pag. 56un approfondimento, guidato dallo Stato Maggiore della Difesa unitamente alle Forze Armate interessate e condotto nell'ottica di favorire il processo di integrazione e la ottimizzazione nell'utilizzo della preziosa capacità STOVL, nel rispetto delle peculiarità di impiego proprie di ciascuna delle due Forze Armate.

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ALLEGATO 3

Interrogazione n. 5-04131 Galantino: Sul concorso straordinario per marescialli riservato al personale arruolati ai sensi della legge n. 958/1986.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La risposta all'interrogazione oggi in discussione riprende i contenuti di un precedente intervento del Governo, dinanzi a questa Commissione, in data 13 febbraio 2020, sul medesimo argomento.
  Il concorso straordinario per il reclutamento nei ruoli dei Marescialli dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica è stato previsto, per il solo anno 2018, dal provvedimento di riordino dei ruoli e delle carriere, emanato con il Decreto legislativo n. 94/2017 che, novellando il Codice dell'Ordinamento Militare con l'articolo 2197-ter, ha disposto tale specifica forma di reclutamento.
  Il provvedimento trova la sua ratio nella disciplina transitoria del Decreto legislativo n. 196/1995 che prevedeva, per il personale arruolato ai sensi della legge 958/1986 (anche per quello in congedo da un limitato periodo di tempo), una serie graduale di opportunità di progressione di carriera, calibrate in relazione alle anzianità di servizio maturate e alle eventuali selezioni superate, a compensazione del pregiudizio sofferto in conseguenza della sopravvenuta istituzione di ruoli distinti per Sergenti e Marescialli e della conseguente limitazione nell'avanzamento professionale.
  Infatti:
   i Sergenti di complemento che avevano superato le selezioni per la partecipazione al corso (per la successiva ammissione al concorso ai sensi della legge 212/1983) sono stati inquadrati nel servizio permanente (articolo 34, comma 12, del decreto legislativo 196/95);
   i Sergenti e i Volontari che non avevano invece ancora superato tali selezioni e che avevano maturato una determinata anzianità di grado sono stati ammessi a concorsi straordinari sulla base dell'anzianità di servizio maturata (articoli 35 e 36 del decreto legislativo 196/95);
   i Sergenti e Volontari con una minore anzianità di servizio (meno di due anni) e quindi con minori aspettative, hanno avuto comunque la possibilità di partecipare ai concorsi sulla base delle disposizioni contenute nell'articolo 37 del decreto legislativo 196/1995.

  Il legislatore, con il riordino del 2017, ha quindi fatto proprie le linee tracciate nel 1995, prevedendo il concorso straordinario esclusivamente per coloro che avevano maggiori anzianità di servizio (e quindi maggiori aspettative), adottando il requisito del titolo di studio all'epoca previsto dalla legge n. 212 del 1983 (scuola dell'obbligo).
  Diversamente, l'allargamento della procedura concorsuale a tutto il personale arruolato ai sensi della legge n. 958 del 1986 avrebbe determinato un eccessivo favor – privo di un solido fondamento razionale e censurabile anche in sede di contenzioso – in un contesto normativo che già oggi consente una progressione interna verso il ruolo marescialli per il personale appartenente ai ruoli sottostanti.
  Alla luce di quanto rappresentato, l'individuazione della platea dei destinatari della procedura straordinaria di reclutamento Pag. 58dei Marescialli e le correlate modalità di selezione risultano pienamente conformi al disposto dell'articolo 2197-ter del Codice dell'Ordinamento Militare.
  Relativamente, infine, alla illegittimità dell'esclusione di alcuni militari dalle procedure concorsuali «conseguenza di un'errata interpretazione del bando», la competente Direzione Generale del Personale Militare ha riferito che a seguito di verifiche svolte sull'intera procedura concorsuale sono effettivamente emersi 3 casi di esclusioni di personale appartenente alla Marina Militare che, in ragione dell'incompleta trascrizione risultante nei relativi Fogli matricolari, erano stati inizialmente esclusi dalla procedura stessa.
  In tale contesto, accertata la sussistenza dei requisiti previsti, tutti i militari sono stati riammessi al concorso in argomento e, quindi, dichiarati vincitori e immessi nel Ruolo Marescialli, di cui:
   n. 2 candidati, con Decreto n. 31/1D del 23 dicembre 2019 emanato di concerto con Autorità di pari rango del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Corpo;
   n. 1 candidato, con Decreto Dirigenziale n. M_D GMIL REG2020 0176062 del 6 maggio 2020.

  Per quanto precede, la procedura concorsuale in argomento si è definitivamente conclusa, conformemente alle prescrizioni dettate dalla normativa vigente in materia.

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ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-04132 Ermellino: Sulle assunzioni di personale tecnico destinato agli arsenali e agli stabilimenti militari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A premessa, ricordo che gli Arsenali della Marina Militare si pongono come vere e proprie industrie del settore della manutenzione navale, costituendo fattore di stabilità e di equilibrio sul territorio, in aree che vivono, in generale, situazioni economiche e, in particolare, occupazionali sensibilmente critiche.
  In tale contesto il Piano Industriale 2020-2025, orientandosi ad una valorizzazione tanto degli assetti produttivi e del correlato patrimonio storico e socio-culturale quanto delle capacità in house già acquisite/da sviluppare, prevede, in aderenza ai compiti d'istituto assegnati, ai vincoli finanziari e al quadro normativo in vigore, tra l'altro, il ripianamento delle tabelle organiche ordinative previste da Decreti Ministeriali di struttura (attraverso lo sblocco del turn over del personale civile). Quanto precede, fermo restando che, una volta individuato il contingente massimo di assunzioni consentito dal vigente quadro normativo, la successiva ripartizione tra le Forze Armate non potrà prescindere da una valutazione complessiva e coordinata che tenga in debita considerazione le esigenze funzionali prospettate dalle singole Forze Armate medesime ad esito, altresì, di un più ampio e proficuo confronto interforze, sotto la guida tecnica dello Stato Maggiore della Difesa.
  In merito alle ulteriori assunzioni straordinarie autorizzate con l'articolo 1, comma 305, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, così come precisato dagli interroganti, nel mese di maggio 2020, in considerazione dell'urgente esigenza del Dicastero Difesa di reclutare personale qualificato e specializzato per il ripianamento di posizioni strategiche, la Direzione Generale per il personale civile ha chiesto al Dipartimento della Funzione pubblica l'autorizzazione a svolgere in proprio le relative procedure concorsuali, in deroga al concorso unico, ai sensi dell'articolo 4 comma 3-quinquies del decreto-legge 31 agosto 2013, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125.
  In merito, poi, all'approvazione dell'importante provvedimento di iniziativa governativa denominato «Pacchetto Taranto», è di tutta evidenza che le tempistiche di approvazione hanno subito gli effetti derivanti dall'attuale situazione emergenziale dovuta al COVID-19.
  Nella piena consapevolezza della rilevanza nazionale del provvedimento e della discendente ricaduta sociale ed economica sul territorio, il Dicastero porrà in essere tutte le azioni necessarie per la definizione dello stesso.
  Voglio rappresentare, in conclusione, che l'area tecnico-industriale è di prioritaria importanza per la Difesa e, pertanto, tenuto conto dei rilevanti numeri di pensionamenti fra il personale civile del Dicastero, su mandato del Vertice politico gli organi tecnici sono stati incaricati di predisporre, con proiezione fino al 31 dicembre 2024, una programmazione strategica delle esigenze funzionali di personale civile, già comprensiva delle assegnazioni, suddivise per aree e per profilo, agli enti in carenza di organico.

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ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-04134 Ferrari: Sui velivoli F-35 B a decollo verticale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Quello della componente STOVL (Short Take Off and Vertical Landing) dei velivoli F-35 è un tema connotato da implicazioni di natura operativa, organica, logistica ed infrastrutturale tali da rendere necessarie, da parte della Difesa, valutazioni protratte, approfondite ed articolate che – è opportuno evidenziarlo – sono state effettuate anche ad opera di precedenti compagini governative e risalgono in buona parte a trascorse legislature.
  Il programma, nel suo complesso, è destinato alla sostituzione di due linee di volo dell'Aeronautica Militare (AMX e TORNADO) e la linea volo imbarcata della Marina Militare (AV8B) che hanno già terminato o sono prossime al termine della loro vita operativa. In particolare, la decisione di dotare entrambe le Forze Armate della versione a decollo verticale F35B risale al 2009 e il tema della dislocazione degli F-35 STOVL (15 dell'Aeronautica Militare e 15 della Marina Militare) è stato oggetto di valutazioni tecnico-operative già dal 2015.
  In tale quadro va inoltre considerato che – da tempo – tutti i programmi di riorganizzazione della componente operativa dello strumento militare perseguono i criteri di razionalizzazione, integrazione interforze e riduzione del peso logistico, allo scopo di consentire flessibilità e agilità di impiego, criteri peraltro ripresi dalle linee di indirizzo del Ministro della Difesa.
  La pianificazione prevista conferma il conseguimento della capacità operativa STOVL per entrambe le Forze Armate.
  In particolare, le attività svolte dalla Difesa, concretizzatesi in una serie di disposizioni tese ad assicurare l'implementazione di una moderna capacità nazionale di proiezione in senso interforze (così detta JOINT FORCE STOVL), si pongono l'obiettivo di consentire al Paese di disporre di uno strumento operativo quanto più flessibile e prontamente impiegabile in tutto lo spettro capacitivo, da quello fondamentale della difesa nazionale a quello di proiezione.
  Circa la sequenza delle assegnazioni, aspetto eminentemente tecnico, si tratta di una prerogativa del vertice tecnico-militare, che terrà in considerazione la necessità di mantenimento della capacità operativa portaerei, un obiettivo che sarà raggiunto e successivamente consolidato, anche in considerazione dell'avvio – recentemente deciso – della fase 2 del programma di acquisizione.
  Per quanto attiene, infine, al tema della dislocazione delle due componenti a decollo verticale, esso è da tempo oggetto di riflessione ed approfondimento, guidati dallo Stato Maggiore della Difesa unitamente alle Forze Armate interessate e condotti nell'ottica di favorire il processo di integrazione e la ottimizzazione nell'utilizzo della preziosa capacità STOVL, nel rispetto delle peculiarità di impiego proprie di ciascuna delle due Forze Armate.