CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2020
393.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final).

Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3).

PROPOSTA DI PARERE DELLA RELATRICE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   esaminati congiuntamente, per le parti di competenza, il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 (COM (2020) 37 final), il Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM (2020)440 final) nonché la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3);
   rilevato favorevolmente che:
    il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 si concentra su una serie di tematiche di fondamentale rilievo tra le quali, in particolare, la realizzazione di un Green Deal europeo, nell'ambito del quale, sarà presentata una nuova strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030 e una strategia «dal produttore al consumatore» per l'intera filiera alimentare, volta ad aiutare gli agricoltori a fornire ai cittadini europei alimenti di elevata qualità, nutrienti, accessibili e sicuri in un modo più sostenibile;
    nel Programma di lavoro adattato la Commissione europea, in conseguenza della pandemia causata dal Covid-19, è intervenuta sulla scansione temporale di alcune delle iniziative preannunciate, segnalando di avere adottato, entro la scadenza del 1o trimestre 2020 già prevista dal Programma originario, la «Strategia dal produttore al consumatore», il «Nuovo piano d'azione per l'economia circolare» e la «Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030», mentre l'adozione della «Nuova strategia forestale dell'UE» è stata posticipata dal 4o trimestre 2020 al 1o trimestre 2021;
    nel quadro delle iniziative «Refit» (allegato II), che la Commissione adotterà entro la fine del 2020, è inclusa la valutazione delle indicazioni geografiche e delle specialità tradizionali garantite sotto il profilo della coerenza tra i vari strumenti del quadro giuridico per i regimi di qualità dell'UE e della eventuale necessità di una modernizzazione, semplificazione e razionalizzazione del sistema. I risultati potrebbero fungere da base per una riflessione sulla necessità di modifiche normative per quanto riguarda i regimi di qualità dell'UE;
    entro il 1o trimestre 2021, sarà altresì effettuata inoltre la revisione del regolamento sulle norme di commercializzazione applicabili ai prodotti della pesca e dell'acquacoltura nell'UE, al fine di garantire, entro un'ottica di semplificazione del quadro normativo di riferimento, maggiore trasparenza e una più corretta informazione dei consumatori;Pag. 129
    il Programma prevede, inoltre, la valutazione della direttiva 2009/128/CE sull'utilizzo sostenibile dei pesticidi per quanto concerne gli effetti da essa prodotti nel ridurre la dipendenza da tali sostanze e incentivare l'adozione di alternative a basso rischio e non chimiche; la valutazione della strategia dell'UE per il benessere degli animali (2012-2015), sotto il profilo della semplificazione del quadro dell'UE in questo ambito;
    nel contesto della pandemia causata dal Covid-19, la Commissione europea ha inoltre adottato una serie di misure d'emergenza per sostenere il settore agro-alimentare, incluse pesca e acquacoltura, al fine di garantire, anche attraverso una maggiore flessibilità riguardante le norme della politica agricola comune, la sicurezza alimentare e sostenere tutti gli operatori maggiormente colpiti dalla crisi del coronavirus;
   valutato altresì con favore che:
    nell'ambito del piano di ripresa europea, il bilancio a lungo termine rafforzato dell'UE per il 2021-2027, adattato alle esigenze della ripresa dalla crisi socio-economica post Covid-19, avrà un ruolo fondamentale per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus e a rilanciare la ripresa europea, convogliando gli investimenti lì dove vi è maggiore necessità e contribuendo a mobilitare gli investimenti pubblici e privati di cui gli Stati membri hanno bisogno per realizzare la transizione verso un continente climaticamente neutro;
    dalla Relazione programmatica emerge che il Governo si adopererà, nell'ambito del negoziato sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, per impedire tagli ulteriori alle politiche tradizionali dell'Unione, ossia la politica di coesione economica e sociale e la politica agricola comune;
    con specifico riferimento alla PAC viene evidenziato che l'Esecutivo si adopererà per difendere i fondi destinati al settore agricolo nazionale e si opporrà alla prosecuzione del meccanismo di c.d. convergenza esterna dei pagamenti diretti agli agricoltori, che premia l'estensione delle aziende agricole senza tenere conto di aspetti rilevanti come la qualità delle colture, l'intensità degli investimenti effettuati, l'occupazione generata dal settore agricolo e i costi del terreno e dei fattori produttivi;
    per quanto concerne il settore dell'agricoltura, sono sottolineati alcuni impegni primari del Governo, tra i quali: il completamento del quadro normativo europeo in materia di agricoltura biologica; la tutela delle indicazioni geografiche italiane nel contesto europeo e internazionale; il rapido recepimento della direttiva (UE) 2019/633 in materia di pratiche sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare; l'incremento delle tutele attualmente previste dall'ordinamento europeo della trasparenza delle informazioni sull'origine delle materie prime;
    con specifico riferimento alla tutela della qualità delle produzioni agroalimentari, viene evidenziato, anche per il 2020, l'importanza strategica di garantire la trasparenza delle informazioni sull'origine delle materie prime in etichetta. In particolare, l'Esecutivo si adopererà per sviluppare in ambito europeo un lavoro di allargamento delle tutele previste dal regolamento 1169/2011 e sul regolamento di esecuzione 775/2018;
    viene altresì evidenziato l'impegno del Governo nel definire il concetto di «frode alimentare» e a categorizzarlo a livello UE, al fine di rendere omogenee le procedure, uniformare l'analisi del rischio e proporzionare la frequenza dei controlli ufficiali tra gli Stati Membri;
    viene ribadito che il Governo seguirà con estrema attenzione il negoziato sulla nuova programmazione della Politica agricola comune (PAC) 2021- 2027 e sul Quadro Finanziario Pluriennale, con misure in grado di assicurare la competitività del settore, la sicurezza degli approvvigionamenti, unitamente alla gestione dei rischi Pag. 130legati ai cambiamenti climatici in atto, e al rispetto dell'ambiente, tenendo nel debito conto il contributo della PAC alle tematiche climatico-ambientali, alla luce degli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall'Agenda 2030;
    in particolare, l'Esecutivo assicura il proprio impegno a tutela della salvaguardia del reddito degli agricoltori, del ricambio generazionale in agricoltura, del sostegno ai settori agricoli in difficoltà, in un contesto di attenzione alla sostenibilità ambientale dell'attività agricola, alla semplificazione normativa e alla riduzione dei costi amministrativi per gli agricoltori e le amministrazioni pubbliche, compresa la condizionalità estesa, gli eco-schemi, i pagamenti agro-climatico-ambientali;
   apprezzato che:
    l'Esecutivo non trascurerà l'esigenza di incentivare gli investimenti per l'incremento e la modernizzazione degli impianti oleicoli;
    sarà posta attenzione alla difesa degli interessi nazionali su alcuni punti di interesse, quali le proposte di modifica della OCM nei settori carne, latte ed apicoltura, nonché il regime di frutta e latte nelle scuole e, con riferimento al settore vitivinicolo, nell'ambito della OCM vitivinicola, sarà gestita l'eventuale revisione del quadro normativo nazionale relativo del sistema delle autorizzazioni all'impianto dei vigneti;
    sarà data applicazione concertata alle novità normative introdotte dalla nuova regolamentazione europea del settore fitosanitario, tenendo conto delle priorità connesse al tema internazionale della protezione contro gli organismi nocivi per le piante, nonché agli obblighi discendenti dalla revisione in atto del Piano di azione nazionale sui prodotti fitosanitari (PAN);
    in relazione ai negoziati internazionali in materia commerciale, il Governo parteciperà attivamente alla definizione della posizione negoziale dell'Unione, garantendo la tutela dei prodotti agroalimentari italiani e l'abbattimento delle barriere sanitarie e fitosanitarie;
    dalla Relazione emerge l'impegno del Governo a garantire lo sviluppo del settore agroalimentare nazionale, puntando su iniziative che innalzino la qualità e l'incisività dei controlli istituzionali e che favoriscano la tracciabilità, la lealtà commerciale e la trasparenza delle informazioni per il consumatore;
    il Governo continuerà, inoltre, la propria azione a tutela del Made in Italy e dei prodotti di qualità anche mediante la piena applicazione e valorizzazione degli accordi internazionali;
   considerato che:
    relativamente al settore della pesca, la Relazione evidenzia che nel corso del 2020 proseguirà l'impegno nella concreta attuazione del Programma Operativo del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e per la Pesca (PO FEAMP) e nelle attività di coordinamento con gli Organismi Intermedi – le Regioni – con particolare riferimento allo sforzo in termini di accelerazione della spesa e di presentazione delle domande di pagamento;
    il Governo si impegnerà a negoziare il Regolamento relativo al Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca per il periodo 2021-2027, dando particolare rilievo alle proposte sui meccanismi di semplificazione, per consentire l'utilizzo delle risorse finanziare a sostegno dell'intero settore della pesca e dell'acquacoltura senza ritardi;
    tra le linee programmatiche che caratterizzeranno il 2020, viene richiamata l'attenzione sull'impegno del Governo teso alla reintroduzione dell'arresto temporaneo dell'attività di pesca, considerata una delle misure più efficaci adottate dall'Italia per garantire il raggiungimento degli obiettivi della Politica comune della pesca (PCP) ed indispensabile per la salvaguardia degli stock ittici nel Mar Mediterraneo, e sulla maggiore valorizzazione del settore dell'acquacoltura; Pag. 131
    nella Relazione si sottolinea altresì l'impegno dell'Esecutivo ad introdurre misure di modernizzazione volte a migliorare la sicurezza, le condizioni di lavoro, l'efficienza energetica delle imbarcazioni e, ove possibile, l'innalzamento della percentuale di co-finanziamento con l'incremento dell'intensità di aiuto, soprattutto per gli interventi finalizzati alla prima acquisizione di una unità da pesca e alla sostituzione o all'ammodernamento di motori principali o ausiliari dell'imbarcazione;

  esprime

PARERE FAVOREVOLE