CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 marzo 2020
337.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-03734 Fregolent: Ritardi da parte di ANAS nelle ispezioni volte alla verifica della sicurezza dei viadotti.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alle attività di ispezione dei viadotti di competenza ANAS, la medesima società ha rappresentato che gestisce un patrimonio di oltre 14.500 opere d'arte tra ponti e viadotti e su ciascuna infrastruttura svolge ispezioni trimestrali a prescindere dalla natura, complessità e importanza dell'opera.
  Ogni opera, quindi, è soggetta a quattro ispezioni annuali, che si sommano all'attività quotidiana di controllo su strade, ponti e viadotti da parte delle strutture tecniche territoriali dell'azienda. In particolare, nel corso del 2019 sono state effettuate circa 51 mila ispezioni trimestrali.
  Dagli esiti dei suddetti monitoraggi i tecnici di ANAS traggono le informazioni base sullo stato di ogni opera d'arte, ne evidenziano le eventuali criticità e pianificano le fasi successive dell'attività ispettiva.
  Queste fasi si concretizzano, poi, nell'esecuzione delle ispezioni annuali.
  Al riguardo ANAS evidenzia che nel corso del 2019 sono state eseguite oltre 3.800 ispezioni sulle opere principali e sui manufatti segnalati come critici a seguito del monitoraggio trimestrale dell'intero patrimonio di opere d'arte.
  Quanto ai ponti e ai cavalcavia senza proprietario, che sovrappassano la rete in gestione, a partire dal 2018 ANAS ha avviato un complesso lavoro di mappatura per individuare i responsabili della gestione e della manutenzione dei manufatti.
  L'elenco completo di queste opere è pubblicato sul sito ANAS alla pagina https://www.stradeanas.it/it/cavalcavia-senza-documentazione-di-proprieta.
  Quanto alle iniziative del MIT, rappresento che con direttiva del 27 gennaio 2020 ANAS è stata invitata ad estendere l'attività di monitoraggio, sia trimestrale che annuale, in presenza di rischi per la staticità del manufatto, anche a ponti e viadotti dei quali non sia nota la titolarità.
  ANAS è stata inoltre autorizzata ad intervenire anche su infrastrutture non di propria competenza, in anticipazione e con potere di rivalsa nei confronti dell'ente inadempiente, in presenza di rischi di sicurezza per la circolazione.

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ALLEGATO 2

5-03735 Gagliardi: Tempi e modalità di assegnazione dei lavori per la realizzazione della variante alla strada statale 1 Aurelia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'intervento cui si riferisce l'interrogazione degli onorevoli Plangger e Gagliardi è relativo alla strada statale 1 «Aurelia – Viabilità di accesso all’hub portuale di La Spezia – Variante alla strada statale 1 Aurelia – 3o lotto tra Felettino ed il raccordo autostradale».
  L'appalto originario è stato oggetto di risoluzione contrattuale e il progetto esecutivo di completamento è stato suddiviso in tre stralci funzionali (A-B-C), per i quali ANAS ha segnalato quanto segue:
   1o stralcio funzionale A – dallo svincolo del Forno e lo svincolo Buonviaggio.

  L'intervento inizia dall'esistente galleria Castelletti e si estende tra lo svincolo del Forno e lo svincolo Buonviaggio, prima dell'imbocco della galleria Felettino I, per una lunghezza di 1,8 km oltre le rampe degli svincoli, con sezione stradale di categoria C1. Le opere principali sono il viadotto del Forno, la galleria Pellizzarda ed il viadotto Buonviaggio. Il progetto esecutivo di completamento, approvato a dicembre 2018 per un importo complessivo di circa euro 57.236.446,46, è finanziato a valere su fondi CIPE dell'appalto principale.
  Il 29 marzo 2019 è stato pubblicato il bando di gara per l'affidamento dei lavori e lo scorso 11 febbraio è stata effettuata la seduta di aggiudicazione.
   2o stralcio funzionale B – dallo svincolo di Buonviaggio allo svincolo di San Venerio.

  L'intervento parte dallo svincolo di Buonviaggio e, a mezzo della galleria naturale Felettino I e poi del viadotto San Venerio I, si collega allo svincolo di San Venerio. In tal modo vengono collegati gli svincoli di via del Forno e Buonviaggio, dello stralcio A, con quelli di San Venerio e Melara dello stralcio C, completando l'inserimento nella viabilità comunale ed in quella autostradale (bretella La Spezia – Santo Stefano di Magra) dell'intera variante Aurelia.
  La tratta ha una lunghezza complessiva di 900 metri e risulta autonomamente funzionale in quanto collega tra loro i costruendi svincoli di Buonviaggio e San Venerio. L'opera è inserita nella rimodulazione del Contratto di Programma 2016-2020 approvata dal CIPE con delibera n. 36/2019 ed ha un costo di circa 37 milioni di euro finanziati per circa 20 milioni con fondi derivanti dalla legge di bilancio 2018, per circa 7,86 milioni con economie di gara dell'appalto originario e per circo 9,15 milioni con fondi derivanti dal Contratto di Programma 2014. Ad oggi, è in fase di redazione il progetto esecutivo.
   3o stralcio funzionale C – dallo svincolo di San Venerio allo svincolo Melara.

  Il progetto ha origine presso il costruendo svincolo di San Venerio, che collega il quartiere della Pieve con la variante Aurelia, sviluppandosi poi con un susseguirsi di viadotti e di gallerie, sia artificiali che naturali, fino al costruendo svincolo di Melara, che raccorda appunto la variante Aurelia con l'esistente bretella autostradale La Spezia – Santo Stefano di Magra. La tratta ha una lunghezza complessiva in asse di 1280 metri e risulta Pag. 215autonomamente funzionale attraverso l'esecuzione dei suddetti svincoli, che si riallacciano alla viabilità esistente.
  L'opera è inserita nella rimodulazione del Contratto di Programma 2016-2020, approvata dal CIPE con la citata delibera n. 36/2019 ed ha un costo di circa 67,57 milioni di euro finanziati per circa 2,97 milioni con fondi derivanti dal Contratto di Programma 2014, per 14,11 milioni con fondi derivanti dal Contratto di Programma 2015 e per 50,5 milioni con fondi derivanti dal Fondo Sviluppo e Coesione 54/2016.
  Ad oggi, è in fase di redazione il progetto esecutivo.

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ALLEGATO 3

5-03736 Mazzetti: Tempi e modalità di realizzazione dell'infrastruttura stradale Grosseto-Siena.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito allo stato dei lavori del lotto 4 della tratta Siena – Grosseto della E78, la società ANAS ha confermato che, come evidenziato dagli Onorevoli interroganti, la gara è stata riaggiudicata al secondo classificato, ATI Itinera – Monaco.
  Le verifiche per procedere alla stipula del contratto sono tuttora in corso.
  ANAS ha comunicato che, a valle della stipula del contratto e della consegna dei lavori, i tempi di esecuzione previsti dal progetto sono di circa 1.190 giorni.
  Con riferimento ai lotti 5, 6, 7 e 8, ANAS ha evidenziato che i lavori di realizzazione si sono conclusi nell'ottobre 2019 e che, nell'ambito della rimodulazione del Contratto di Programma 2016-2020, è previsto un intervento di miglioramento dell'esistente galleria Casal di Pari con un investimento di circa 30 milioni di euro.
  La redazione del progetto esecutivo è in fase di ultimazione e l'approvazione è prevista entro il mese di novembre 2020, una volta acquisiti i pareri del competente Provveditorato alle opere pubbliche e della Commissione Permanente Gallerie.
  Quanto al lotto 9, ANAS ha evidenziato che, a seguito della delibera CIPE del 24 luglio 2019 di approvazione con prescrizioni del progetto definitivo, il provvedimento è divenuto efficace con la pubblicazione della delibera nella Gazzetta Ufficiale del 3 gennaio scorso.
  ANAS riferisce che è in fase di completamento e di consegna da parte del progettista incaricato il progetto esecutivo.
  Non appena approvato il progetto esecutivo, ANAS provvederà alla pubblicazione del bando per la gara di affidamento dei lavori.
  Concluse le procedure di gara, saranno consegnati i relativi lavori per una durata di circa 1095 giorni, con termine di realizzazione previsto entro l'anno 2024.

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ALLEGATO 4

5-03737 Pezzopane: Messa in sicurezza della strada statale Tiburtina.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione alle criticità segnalate dall'Onorevole interrogante, la società ANAS ha rappresentato che la strada statale 5 Tiburtina Valeria è classificata come strada extraurbana secondaria ed è costituita da una unica carreggiata con una corsia per senso di marcia, ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 28 del 30 aprile 1992, e non prevede la separazione fisica delle corsie di marcia.
  Ad ogni modo il limite massimo di velocità imposto è di 70 km/h, che si riduce a 40 km/h in avvicinamento alle rotatorie; inoltre è presente la segnaletica verticale e la striscia di mezzeria continua e invalicabile che indica il divieto di sorpasso.
  Circa l'attività di manutenzione, ANAS ha evidenziato che il tratto di strada compreso tra i km 123+900 e 129+620, negli scorsi anni è stato oggetto di lavori di adeguamento della sede stradale, con sistemazione degli innesti tra i km 127+400, 129+620 e 123+900, mediante la realizzazione di rotatorie a raso.
  Tutte le rotatorie sono state dotate di impianto di illuminazione.

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ALLEGATO 5

5-03738 Lucchini: Realizzazione di un invaso nella ex cava di Calcinato (BS) per la raccolta delle acque del lago Idro.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito all'intervento di regolazione e messa in sicurezza del lago d'Idro, rappresento che il 5 giugno 2019 il Consorzio di bonifica Chiese ha presentato il progetto ai competenti uffici del MIT ai fini del suo inserimento nel «Piano nazionale degli interventi nel settore idrico – sezione invasi».
  In proposito informo che il 1° stralcio di interventi del suddetto Piano nazionale è stato approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 aprile 2019 ed entro il prossimo mese di giugno il MIT procederà alla programmazione del 2° stralcio di detta pianificazione.
  Evidenzio inoltre che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 1° agosto 2019, n. 345, sono stati adottati gli indicatori di valutazione e i criteri di ripartizione delle risorse dell'intero Piano.
  Sulla base del citato decreto l'Autorità di Bacino Distrettuale territorialmente competente dovrà procedere alla valutazione della proposta pervenuta.
  L'intervento dovrà quindi essere sottoposto alle procedure individuate per la programmazione degli ulteriori interventi che andranno a costituire i successivi stralci del suddetto Piano.

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ALLEGATO 6

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2102, recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 4 ottobre 2019, n. 117. Atto n. 146.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  L'VIII Commissione,
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo n. 27 del 2014, di attuazione della direttiva (UE) 2017/2102 recante modifica della direttiva 2011/65/UE sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (atto n. 146);
   preso atto che la direttiva (UE) 2017/2102, oggetto di recepimento, modifica la direttiva 2011/65/UE (c.d. RoHS 2) sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) allo scopo di proteggere, con sempre maggiore efficacia, la salute umana attraverso il recupero e lo smaltimento ecologicamente corretti dei rifiuti di AEE promuovendo il riutilizzo di tali prodotti ed il riciclaggio dei materiali usati, nonché di armonizzare le disposizioni della direttiva RoHS 2 con la normativa europea in materia di immissione dei prodotti sul mercato unico, dettando al contempo, in coerenza con i principi dell'economia circolare, una specifica disciplina per le AEE escluse dall'ambito di applicazione della precedente direttiva 2002/95/CE fino al 22 luglio 2019 al fine di dare una soluzione alle situazioni che si sarebbero potute verificare dopo tale data con riguardo alle restrizioni delle operazioni sul mercato secondario e all'accorciamento del ciclo di vita di talune categorie di AEE,
   preso atto del parere favorevole della Conferenza Unificata reso nella seduta del 29 gennaio 2020;
  considerato che:
   dai rapporti ISPRA risulta che buona parte dei RAEE (oltre il 75 per cento) non vengono recuperati adeguatamente nel nostro Paese e fluiscono fra i rottami ferrosi, in circuiti illegali o non vengono comunque smaltiti adeguatamente;
   dall'inchiesta ECODOM-ALTROCONSUMO è emerso con banali microchip che percentuali significative di RAEE eseguono doppi o multipli trattamenti in impianti con doppi o multipli trasporti, incrementando il costo di gestione e il costo delle AEE stesse;
   da numerose inchieste e rapporti ambientali emergono criticità crescenti relative alla gestione delle sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) utilizzati ancora in molti prodotti fra cui le AEE (in particolare i nuovi PFAS fra cui il cicloC6O4); non è prevista al momento l'indicazione della presenza di PFAS nelle AEE né il monitoraggio dei PFAS nei RAEE;
   dall'audizione di ENEA è emerso che con brevetti italiani sarebbe possibile già oggi chiudere il riciclo completo delle materie prime critiche contenute nei Pag. 220RAEE, assicurando sicurezza sanitaria e ambientale nonché recupero delle materie critiche,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) valuti il Governo l'opportunità di inserire una specifica disposizione per migliorare i controlli per la tracciabilità di AEE e RAEE;
   b) valuti il Governo l'opportunità di incentivare il recupero nazionale di specifiche materie prime critiche contenute nei RAEE garantendo sicurezza ambientale e sanitaria;
   c) valuti il Governo l'opportunità di richiedere alla Commissione europea il riesame dell'elenco delle sostanze con restrizioni d'uso di cui all'allegato II della direttiva 2011/65/UE, ripreso dall'allegato II del decreto legislativo n. 27 del 2014, inserendo anche i PFAS (PFOA, PFOS e cicloC6O4), secondo le procedure di cui all'articolo 6 del citato decreto legislativo.