CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 febbraio 2020
323.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01633 Benamati: Sulla situazione dello stabilimento Demm di Alto Reno Terme.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La DEMM s.p.a., come noto, è un'importante realtà produttiva operante nel settore metalmeccanico della Valle del Reno.
  La citata società faceva parte del gruppo Paritel e da novembre 2015 è in amministrazione straordinaria. A tal proposito, rappresento che con decreto del Ministro dello sviluppo economico, in data 4 dicembre 2015, è stato nominato commissario straordinario il prof. Umberto Tombari.
  Con successivo decreto ministeriale 28 aprile 2016, adottato previo parere favorevole del Comitato di Sorveglianza, è stata poi autorizzata l'esecuzione del programma finalizzato alla cessione del complesso aziendale della Società.
  Di conseguenza, è stata avviata la procedura di vendita del complesso aziendale con una prima asta competitiva pubblica in data 8 luglio 2016, tramite divulgazione su alcune testate nazionali e internazionali di un invito a manifestare interesse all'acquisto.
  A seguito dell'esito negativo di alcuni tentativi di dismissione, il Commissario straordinario, ha poi avviato un'ulteriore fase procedurale di cessione, in seno alla quale, in data 26 marzo 2018, è stata raccolta un'offerta vincolante da parte della società tedesca SCV s.r.l. che presentava le seguenti condizioni:
   i) prezzo offerto per il ramo d'azienda: euro 1.100.000,00, al netto dell'acconto versato contestualmente all'offerta e pari ad euro 465.000,00, per un totale complessivo di euro 1.565.000,00;
   ii) prezzo offerto per il compendio immobiliare: 1.000.000,00;
   iii) trasferimento in capo al cessionario di numero massimo 125 dipendenti, e ciò a fronte, di n. 186 lavoranti a quel tempo alle dipendenze di DEMM.

  Pertanto, in data 6 aprile 2018 il Commissario è stato autorizzato dal MISE al perfezionamento della cessione del complesso aziendale in favore della predetta società SCV s.r.l. e in data 30 aprile 2018 si procedeva ad avviare le consultazioni sindacali (ai sensi dell'articolo 47 della legge n. 428 del 1990).
  Successivamente, in data 10 luglio 2018 è stato sottoscritto tra la DEMM in amministrazione straordinaria, le Organizzazioni Sindacali nazionali e territoriali e la Società Acquirente l'accordo sindacale.
  A tal ultimo riguardo, devo rappresentare come, tramite l'accordo, la Cessionaria, si impegnava ad assumere tutti i n. 186 lavoratori alle dipendenze di DEMM, vincolandosi altresì alla salvaguardia e conservazione dei livelli occupazionali dell'intero organico per il periodo di due anni dalla cessione, con mantenimento dello stesso livello economico-retributivo, salvo riduzione dei premi strutturali e della contrattazione di secondo livello.
  In data 1o agosto 2018, l'amministrazione straordinaria ha poi perfezionato, con la società neo-costituita DEMM s.r.l., la cessione del complesso aziendale alle seguenti condizioni:
   i) prezzo-base per il ramo d'azienda: euro 1.850.000,00, oltre ad ulteriore corrispettivo Pag. 156eventuale di euro 250.000,00 a titolo di earn out; rispetto al prezzo-base;
   ii) prezzo offerto per il compendio immobiliare: euro 1.000.000,00, di cui euro 100.000,00 da pagare alla sottoscrizione del contratto, con saldo entro il 30 novembre 2018; in ragione di tale rateizzazione, all'interno del contratto, è stata prevista una riserva di proprietà dell'immobile in favore della Procedura;
   iii) trasferimento in capo alla Cessionaria DEMM s.r.l. di tutti i dipendenti in forza alla Società e pari a n. 186 unità.

  In esecuzione del suddetto Contratto di Cessione, in data 20 dicembre 2018, la Cessionaria eseguiva il pagamento della seconda tranche del prezzo rateizzato, e l'amministrazione straordinaria provvedeva alla cancellazione della riserva di proprietà dell'immobile (tramite stipulazione di un apposito atto notarile di avveramento della relativa condizione sospensiva).
  Con decreto del 12 febbraio 2019 il Tribunale di Bologna ha disposto la chiusura dell'esercizio d'impresa, e conseguentemente, l'Amministrazione Straordinaria è entrata nella fase liquidatoria.
  Relativamente all'apertura di «un tavolo di concertazioni», il Ministero dello sviluppo economico, proprio al fine di dare il massimo supporto a tale società nella fase di transizione ha subito aperto un tavolo di monitoraggio che si è già riunito più volte, l'ultima della quale, si è tenuta il 2 aprile scorso.
  All'incontro erano presenti, oltre ai rappresentanti del MISE, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna, il Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Bologna, il Vice Sindaco del Comune di Alto Reno Terme, il Commissario Straordinario di DEMM in A.S., i rappresentanti di Demm s.r.l., nonché i rappresentanti delle segreterie nazionali e territoriali di Cisl, Cgil e Ugl Metalmeccanici, unitamente alle RSU.
  In tale sede, il rappresentante della DEMM s.r.l. ha informato che si stava dando corso al piano industriale e seppure non fosse semplice fare previsioni di lungo periodo, si stava lavorando per ampliare il portafoglio clienti e si prevedeva un recupero in tempi congrui. Si stava inoltre lavorando per mettere a punto un piano di formazione degli addetti con il supporto degli strumenti della Regione.
  Le Organizzazioni Sindacali hanno espresso l'auspicio che il temporaneo calo di volumi possa essere superato in tempi ravvicinati.
  Inoltre, vorrei informare che dopo l'ultimo incontro la società ha provveduto, presso lo stabilimento di Alto Reno Terme, sia alla nomina del Direttore di stabilimento sia di quello commerciale.
  Sentito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunico altresì che è stato firmato il decreto che autorizza il prolungamento del trattamento di cassa integrazione straordinaria in deroga (ossia, in deroga agli articoli 4, comma 1, e 22, comma 2, del decreto legislativo 14 settembre 2015 n. 148) a favore di 172 dipendenti della azienda metalmeccanica DEMM di Alto Reno Terme, per il periodo intercorrente tra il 29 luglio 2019 e il 28 gennaio 2020.
  Infine, informo che, in data 10 gennaio scorso, la procedura ha presentato una nuova istanza di esame congiunto della situazione aziendale finalizzato alla concessione di un ulteriore periodo di proroga della durata di due mesi del trattamento di CIGS per crisi aziendale. Il Ministero del lavoro nella propria sede istituzionale provvederà a convocare la DEMM s.r.l. per l'espletamento del citato esame congiunto.
  Concludo precisando che il Ministero dello sviluppo economico si impegna a riconvocare il tavolo di confronto ministeriale per effettuare il monitoraggio sull'andamento industriale e per offrire all'azienda tutto il supporto necessario a superare le difficoltà evidenziate.

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ALLEGATO 2

5-02857 Benamati: Sullo stabilimento del centro di ricerca dell'Enea del Brasimone.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto in discussione, l'Onorevole Interrogante fa riferimento al Centro ricerche del Brasimene, in particolare agli impegni assunti da ENEA per il suo rilancio e potenziamento.
  A tale proposito ENEA riferisce che, di concerto con le Regioni Emilia Romagna e Toscana, intende perseguire gli obiettivi riportati nel «Progetto Brasimone», documento che accompagna in allegato il Protocollo di Intesa siglato fra le parti nel gennaio 2019. Tale Protocollo, infatti, pone le basi per la valorizzazione del sito nell'Appennino tosco-emiliano, già considerato un polo scientifico e tecnologico di rilievo internazionale.
  Come noto, il documento riporta tre linee di intervento che ENEA intende attuare con il supporto di tutti gli enti locali coinvolti, mediante investimenti congiunti che riguardano:
   DTT (Divertor Tokamak Test): sviluppo tecnologico del divertore, componente cardine del Progetto, per il quale è previsto un investimento fino a 12 milioni di euro nel periodo 2019-2025;
   DEMO: sviluppo tecnologico del breeding blanket (componente fondamentale della maggior parte dei progetti di reattori a fusione commerciali), per il quale è previsto un investimento fino a 8 milioni di euro nel periodo 2018-2024, con un potenziamento dell'organico già avviato da ENEA con l'assunzione delle prime 9 unità presso il Centro Ricerche Brasimone;
   SORGENTINA-RF: infrastruttura di ricerca per la produzione di radiofarmaci e applicazioni neutroniche, per cui è previsto un investimento fino a 85 milioni di euro nel periodo 2019-2025, con un potenziamento dell'organico più consistente.

  Riguardo a DTT e DEMO, così come declinate fra le attività in ambito EUROFUSION, l'Agenzia conferma che intende mantenere e, ove possibile, incrementare il livello di coinvolgimento dei partner operanti nella Regione interessata.
  Un discorso più ampio va fatto per ciò che attiene alla Delibera della Regione Emilia Romagna dell'8 aprile 2019, con la quale si invita ENEA e altri soggetti pubblici e privati a presentare proposte per investimenti tecnologici connessi a progetti di sviluppo del Centro ENEA del Brasimone. La disposizione contempla il finanziamento di progetti triennali che portino a compimento le aspettative del citato Protocollo.
  Tale bando prevede contributi fino a 3,5 milioni di euro in tre anni (2019-2021) e, come voci di spesa eleggibili, la progettazione e la realizzazione di opere infrastrutturali, che consentiranno a ENEA di recuperare e valorizzare edifici e spazi di proprietà, per l'attuazione di attività ad alta rilevanza industriale e a positivo impatto territoriale.
  L'Agenzia ha presentato a tale scopo tre progetti:
   SORGENTINA RF – Thermomechanical Demonstration.

  L'obiettivo del progetto è quello di studiare a livello tecnologico, nell'ambito della sperimentazione di radiofarmaci destinati alla diagnosi e alla terapia dei Pag. 158tumori, l'accoppiamento acceleratore di protoni e bersaglio rotante, depositando una potenza fino a 2 MW.
   LINC-ER – Laboratorio per la caratterizzazione di Irradiatori Neutronici Compatti in Emilia Romagna.

  Il progetto intende realizzare una nuova infrastruttura in cui sia possibile la caratterizzazione sperimentale e fisica di generatori compatti di neutroni veloci da fusione con previsione del loro utilizzo in applicazioni industriali «portabili» che possano spaziare dalla scienza dei materiali ai beni culturali e alle applicazioni medicali.
   EXADRONE.

  Il Progetto intende realizzare presso ENEA Brasimone un centro di eccellenza permanente per la progettazione meccanica ed elettronica, attrezzato per la realizzazione e sperimentazione di prototipi industriali personalizzati e di sistemi robotici intelligenti, operanti in volo, perfezionati per operazioni di controllo e monitoraggio in ambienti critici oggi non accessibili a simili strumentazioni. Sarà creata una Accademia di volo teorica e pratica, con una nuova area operativa sperimentale stabile di Automazione e controllo in ambito materiali, elettronica e sensoristica avanzata rivolta in particolare per le applicazioni in campo nucleare e civile (infrastrutture di grande rilevanza).
  Il 10 ottobre 2019, la Regione Emilia Romagna ha comunicato a ENEA che i tre progetti sono stati valutati tutti ammissibili per il finanziamento, e che nel triennio 2019-2021 ulteriori 960.132,81 euro verranno stanziati in aggiunta ai 3,5 milioni di euro già previsti, per un totale di circa 4,5 milioni di euro. I progetti elaborati, coerenti con il Protocollo di Intesa, rientrano quindi nel programma di rilancio e valorizzazione del Centro del Brasimone.
  Il 22 novembre 2019, presso il Centro ricerche Brasimone, si è tenuto un incontro tra il Presidente dell'ENEA, l'Assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna, i rappresentati delle aziende interessate e la Città Metropolitana di Bologna. L'evento nasce nel solco del citato Protocollo d'intesa ed è stato l'occasione per fare il punto sui progressi fatti e sui progetti finanziati nonché sullo stato delle attività e sull'impatto per il territorio, dando l'avvio a una più concreta interazione con le potenzialità industriali.
  Tale confronto segnerebbero il primo passo verso la nascita di un Polo HiTech specializzato non solo nello sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate nel campo della medicina nucleare e delle radiazioni ionizzanti per diagnosi e terapie oncologiche, ma anche nella realizzazione di droni hi-tech per il monitoraggio della sicurezza di infrastrutture strategiche come ponti e viadotti. Gli investimenti prospettati e l'eventuale capacità di creare sinergie con università e organismi di ricerca potrebbero arricchire il lavoro del sito e attrarre competenze qualificate al fine di realizzare un centro di eccellenza in settori molto innovativi.
  A tal fine e nella logica di apertura e di integrazione tra le attività del Centro Brasimone e le imprese che operano nei distretti industriali delle Regioni interessate, si evidenzia il coinvolgimento nella presentazione di uno dei Progetti (EXADRONE) della METAPROJECTS, una realtà industriale locale di rilevanza nazionale ed internazionale nel settore della progettazione elettronica.
  La prevista riapertura del Bando Regionale per l'attrattività (legge regionale n. 14 del 2014) rappresenta, infine, una prospettiva di medio termine strategicamente molto importante per insediare presso il Centro ENEA Brasimone ulteriori imprese che possano in primo luogo interagire con i progetti in avvio.
  La volontà dell'Agenzia di procedere in tal senso è anche evidenziata dalla partecipazione attiva come socio fondatore ai Clust-ER regionali dei settori pertinenti (Meccanica e Meccatronica, Energia e Sviluppo Sostenibile). I Clust-ER rappresentano, infatti, i soggetti operativi di eccellenza di aggregazione tra ricerca industriale e impresa per il territorio regionale, nazionale ed europeo.Pag. 159
  Per quanto attiene, infine, il corrispondente incremento di risorse umane nel triennio 2019-2021, ENEA informa che si impegnerà affinché nell'ambito del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare e, in particolare, presso la divisione di Bologna, vengano reperite tutte le risorse complementari per lo svolgimento delle attività progettuali in questione.
  Concludo, ribadendo che per il Ministero dello sviluppo economico è prioritario rafforzare le sinergie tra il mondo della ricerca e quello produttivo, al fine di favorire, attraverso il trasferimento tecnologico, le competitività nel nostro Paese e la creazione di nuovi posti di lavoro. Pertanto, si vigilerà, nell'ambito delle proprie competenze, affinché gli steps dei progetti finanziati vengano rispettati e il rilancio e la valorizzazione del polo internazionale di ricerca del Brasimone produca l'atteso significativo impatto occupazionale e socio-economico nell'interesse dell'intero sistema territoriale.

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ALLEGATO 3

5-03447 Vizzini: Sul piano industriale del polo siderurgico di Piombino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla vertenza in esame occorre, in via preliminare, ricordare quali sono le principali tappe che hanno segnato la vicenda.
  A luglio 2018 era stato formalizzato il passaggio di proprietà dello stabilimento siderurgico ex Lucchini dagli algerini di Cevital agli indiani di JSW Steel Italy Group, player a livello mondiale nella produzione e lavorazione dell'acciaio, interessato a sviluppare e ad implementare a Piombino un nuovo progetto industriale.
  JSW Steel Italy srl ha dunque presentato le linee guida del Piano Industriale alle organizzazioni sindacali Nazionali, Territoriali ed RSU, spiegando il percorso di ristrutturazione e rilancio che la stessa intendeva fare per garantire una continuità produttiva all'Azienda.
  Conseguentemente, sempre nel mese di luglio 2018, è stato sottoscritto al MISE l'Accordo di programma che ha previsto 33 milioni di euro di finanziamenti per realizzare progetti di tutela ambientale e di risanamento del territorio attraverso appositi contratti di sviluppo nonché l'impegno da parte della Regione Toscana di finanziare con 30 milioni di euro (a valere sul Por Fesr 2014-2020) un progetto di efficientamento energetico e miglioramento ambientale del ciclo produttivo dello stabilimento ex Lucchini. Inoltre, sono state previste risorse per progetti di ricerca e sviluppo e per la formazione, che saranno presentati dal nuovo proprietario del polo siderurgico.
  Ulteriori e numerosi incontri di monitoraggio si sono tenuti presso il MiSE con gli uffici competenti per fare il punto sia sullo stato di avanzamento del piano industriale e degli impegni assunti da JSW Steel Italy srl nel citato accordo di programma, che per discutere sulla possibilità di accesso a costi energetici maggiormente vantaggiosi (presupposto imprescindibile per la produzione competitiva dell'acciaio).
  Ad oggi, JSW ha richiesto una proroga di 4 mesi per la presentazione della cosiddetta fase 2 del piano industriale, ossia quella per la produzione di acciaio basata su tecnologie sostenibili. Fermo restando che nel merito della proroga sono tenute a esprimersi le parti firmatarie dell'Accordo di Programma 24 luglio 2018, si ritiene che la complessità degli investimenti e lo stato di avanzamento degli impegni previsti per la prima fase, consentano di accogliere favorevolmente la richiesta di proroga.
  Sul punto tengo a sottolineare l'impegno assunto in prima persona, con la delega ricevuta dal Ministro Patuanelli a seguire il rilancio del sito di Piombino, già avviato con la convocazione delle parti sociali e da ultimo nella giornata di ieri, con un proficuo incontro tenuto con il Ministro e il commissario Nardi.
  Nel corso di tale incontro è stato delineato un cronoprogramma delle attività da mettere in campo, anche con la partecipazione delle altre amministrazioni coinvolte – tra cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il sindaco di Piombino e l'Autorità portuale – per delineare tutte le azioni necessarie al rilancio del sito siderurgico. Si procederà dunque ad avere interlocuzioni con la proprietà in merito alla realizzazione del piano industriale, nonché a convocare un tavolo che Pag. 161con tutte le parti interessate, consenta di fare il punto sugli stati di avanzamento delle attività previste dall'Accordo di Programma.
  Al contempo, informo che il Ministero del lavoro ha comunicato – per quanto di competenza – che in data 24 settembre 2019, si è tenuto presso il medesimo un incontro tra i vertici della società JSW Steel Italy di Piombino spa, le rappresentanze sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della regione Toscana per l'espletamento dell'esame congiunto della situazione aziendale finalizzato alla concessione di una proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (CIGS), ai sensi dell'articolo 44 del decreto legislativo n. 148/2015 (relativo alle imprese che insistono in territorio riconosciuto Area di Crisi Complessa).
  All'esito dell'incontro, le Parti hanno sottoscritto un accordo avente ad oggetto il ricorso da parte della Società ad un ulteriore periodo di CIGS pari a 12 mesi, a partire dal 1o novembre 2019 fino al 31 ottobre 2020 in favore di 1661 lavoratori occupati presso il sito di Piombino.
  Inoltre, informo che nell'ambito del predetto accordo la Regione Toscana si è impegnata a realizzare durante il periodo di proroga del trattamento di CIGS un «piano di politiche attive e di recupero occupazionale» in favore dei lavoratori coinvolti.
  Concludo ribadendo che l'obiettivo perseguito dal MiSE in questa fase, dunque, è quello di garantire tutta l'attenzione necessaria alla buona risoluzione della vicenda e al rispetto degli impegni assunti dall'Azienda con l'accordo di programma, al fine di risolvere la crisi che da troppo tempo grava sul secondo polo siderurgico italiano.

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ALLEGATO 4

Sulla missione svoltasi a Bruxelles dal 21 al 22 gennaio 2020 in occasione della 12a edizione della Conferenza di alto livello sulla politica spaziale europea.

RELAZIONE

  Lo scorso 20-21 gennaio si è svolta a Bruxelles la dodicesima edizione della Conferenza sulla politica spaziale europea, intitolata «Nuovo decennio, ambizione globale: crescita, clima, sicurezza e difesa».
  La Conferenza ha registrato una significativa presenza di rappresentanti della nuova Commissione europea (in particolare, l'Alto Rappresentante Borrell, la Vicepresidente esecutiva Vestager, il Commissario francese al Mercato interno Breton, funzionari apicali) e una massiccia partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e dell'imprenditoria francese e tedesca.
  Per quanto riguarda l'Italia, sono intervenuti il Sottosegretario alla difesa Tofalo, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Fraccaro, il Consigliere militare alla Presidenza del Consiglio dei ministri Massagli, l'europarlamentare Massimiliano Salini (PPE), oltre che alcuni rappresentanti dell'industria spaziale italiana. La Camera era rappresentata dall'on. Benamati (PD), Vicepresidente della Commissione attività produttive, commercio e turismo.
  Il tema delle risorse finanziarie destinate alla politica spaziale è stato particolarmente dibattuto, alla luce dei negoziati attualmente in corso sul Quadro finanziario pluriennale 2021-2027. Tutti gli oratori intervenuti sul tema hanno osservato che la dotazione finanziaria per il Programma spaziale dovrebbe essere almeno pari ai 16 miliardi di euro proposti dalla Commissione. Il testo presentato in Consiglio dalla Presidenza finlandese reca invece una forte riduzione delle risorse che ammonterebbero in totale a 12,7 miliardi. Come sottolineato dall'industria dello spazio, mantenere la dotazione proposta sarebbe essenziale per il consolidamento dei programmi Copernico e Galileo, oltre che per sviluppare nuove idee e tecnologie, legate ad esempio all'uso della tecnologia 5G o finalizzate all'obiettivo di uno spazio più pulito. Ai fini del finanziamento della politica spaziale europea, si è discusso inoltre delle sinergie con altri Fondi e programmi di spesa, quali il Fondo europeo per gli investimenti strategici, Horizon e il Fondo europeo per la difesa (anche quest'ultimo radicalmente ridimensionato nel testo della Presidenza finlandese sul QFP).
  Altro tema centrale nel dibattito è stato quello dell'interazione tra la politica spaziale ed altre politiche.
  Rappresentanti del Parlamento europeo hanno in particolare sollecitato l'inclusione dello spazio nell'ambito della nuova strategia industriale dell'UE (che dovrebbe essere presentata dalla Commissione a marzo). La Vicepresidente Vestager ha inoltre ribadito la necessità di dedicare un'attenzione particolare alle piccole e medie imprese che operano nel settore nell'ambito del Quadro finanziario in corso di negoziato.
  La stessa Vicepresidente ha evidenziato la necessità di un forte collegamento tra la politica dello spazio e la difesa. Ciò naturalmente non si traduce nella militarizzazione dello spazio, ma implica il riconoscimento che le due politiche affrontano le stesse sfide e che le tecnologie militari Pag. 163possono essere utilizzate anche per finalità civili. La rilevanza dello spazio nell'area della difesa è stata ribadita anche dal Commissario francese Breton. Il Commissario ha in particolare osservato come i programmi Galileo e Copernico abbiano una dimensione legata alla difesa e alla sicurezza, e ha invitato gli Stati membri a partecipare ai progetti sullo spazio finanziati attraverso il Fondo europeo per la difesa. Sempre in tema di sinergia tra politica spaziale e della difesa, il Commissario ha richiamato il lancio di due iniziative, la Space Situational Awareness (SSA), finalizzata ad accrescere la conoscenza dell'ambiente spaziale ed evitare la collisione di satelliti, e l'iniziativa Govsatcom, volta ad assicurare una comunicazione satellitare civile e militare conveniente e sicura. La Presidente francese della Sottocommissione difesa del Parlamento europeo, Nathalie Loiseau (Renew Europe), ha inoltre evidenziato la dimensione spaziale del Fondo europeo per la difesa. Sul tema dell'interazione tra spazio e difesa è intervenuto il Sottosegretario Tofalo, il quale ha osservato come, da un lato, l'interesse strategico a proteggere attivamente le infrastrutture spaziali, grazie alle quali beneficiamo di informazioni ed applicazioni indispensabili nella vita quotidiana, responsabilizza fortemente il mondo della Difesa e Sicurezza. Dall'altro lato, le Forze armate sono fortemente condizionate dallo sviluppo delle applicazioni spaziali, rappresentando lo spazio un layer che eroga servizi essenziali per il funzionamento di sistemi d'arma sempre più avanzati e complessi. Il sottosegretario ha aggiunto come l'ambiente spaziale sia sempre più congestionato, per via dell'avvento del c.d. «Commercial Space» e dell'accumulo di detriti; in questa situazione, alcuni Paesi ritengono che lo Spazio non possa più essere considerato solo un layer ma che esso stia evolvendo in un vero e proprio dominio di confronto militare. In tale contesto, il Sottosegretario ha richiamato la riflessione in corso, nell'ambito del ministero della Difesa italiano, su quale possa essere una collocazione organica ideale e quali le più idonee dipendenze funzionali di un Comando Operazioni Spaziali.
  La Vice presidente Vestager ha introdotto il tema del legame tra politica dello spazio e Green deal. Tale tema è stato in particolare oggetto dell'intervento del sottosegretario Fraccaro, il quale si è soffermato sul ruolo dei programmi spaziali (in particolare Copernico) ai fini del raggiungimento degli obiettivi climatici e ha evidenziato la necessità di un forte coordinamento delle politiche spaziali fra le Istituzioni coinvolte ed un coinvolgimento dei cittadini. Lo spazio deve diventare più democratico e le informazioni e applicazioni relative allo spazio più fruibili.
  Più in generale, diversi oratori hanno posto la questione di una migliore comunicazione ai cittadini e, in particolare, di una più efficace informazione sui programmi Copernico e Galileo.
  Rappresentanti istituzionali e dell'industria hanno quindi evidenziato la necessità di una cooperazione tra l'UE e altri attori internazionali che operano nel settore e di un forte coordinamento tra il programma spaziale europeo ed il programma ESA Space 19+, definito a livello ministeriale lo scorso novembre e con una dotazione finanziaria di 14,4 miliardi di euro. Le industrie hanno inoltre posto l'esigenza di un quadro normativo chiaro e stabile, che sia espressione di una strategia spaziale europea.
  Un tema particolarmente rilevante e fortemente condiviso ha riguardato l'indipendenza dell'UE nell'accesso allo spazio. Anche alla luce dei progressi americani in tema di lancio dei satelliti nello spazio, occorre una strategia europea in materia e supportare l'industria dei lanciatori al fine di sviluppare nuove tecnologie. Allo stato, l'Europa sta sviluppando i lanciatori Ariane 6 (con la franco-tedesca Ariane Group) e Vega C (con l'italiana Avio). I rappresentanti dell'industria hanno evidenziato la necessità di un meccanismo europeo di preferenza per i lanci nazionali ed internazionali (come avviene in Cina e negli Stati Uniti) e di risorse europee per gli investimenti in ricerca e sviluppo.Pag. 164
  Si segnala infine l'intervento del coordinatore della politica aerospaziale tedesca, il quale ha anticipato le priorità della Presidenza tedesca (II semestre 2020) in materia di spazio. La Germania punterà a concludere i dossier aperti in materia (a partire dal Programma spaziale europeo), si focalizzerà (in collaborazione con la NASA) sul tema della gestione del traffico spaziale, sul ruolo del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici per il finanziamento di progetti sullo spazio, sulla necessità di supportare le start-up, sul tema della cyber security. L'obiettivo della Presidenza tedesca sarà di discutere questi temi al Consiglio europeo di dicembre.

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ALLEGATO 5

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Burkina Faso relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 1o luglio 2019. C. 2322 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,
   esaminato il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Burkina Faso relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 1o luglio 2019» (C. 2322 Governo),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE