CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 febbraio 2020
323.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2110, relativa a un sistema di ispezioni per l'esercizio in condizioni di sicurezza di navi Ro-Ro da passeggeri e di unità veloci da passeggeri adibite a servizi di linea, che modifica la direttiva 2009/16/CE e che abroga la direttiva 1999/35/CE (Atto n. 139).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, Poste, Telecomunicazioni),
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2110, relativa a un sistema di ispezioni per l'esercizio in condizioni di sicurezza di navi Ro-Ro da passeggeri e di unità veloci da passeggeri adibite a servizi di linea, che modifica la direttiva 2009/16/CE e che abroga la direttiva 1999/35/CE (atto n. 139);
   evidenziato che la direttiva in recepimento è nata dall'esigenza, da parte del legislatore europeo, di aggiornare la normativa in materia di condizioni di sicurezza di navi Ro-Ro da passeggeri e di unità veloci da passeggeri adibite a servizi di linea – risalente al 1999 – ai progressi compiuti nell'attuazione del regime del controllo dello Stato d'approdo posto in atto dalla Direttiva 2009/16/CE (Direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 relativa al controllo da parte dello Stato di approdo);
   sottolineato, altresì, che la medesima direttiva, al fine di ridurre gli oneri amministrativi gravanti sui proprietari delle navi, nonché di razionalizzare gli sforzi richiesti alle amministrazioni marittime degli Stati membri, ha inteso snellire e semplificare, sistematizzandolo, un quadro normativo caratterizzato da sovrapposizioni e duplicazioni, come emerso dal controllo qualità condotto in sede europea nell'ambito del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (iniziativa REFIT);
   rilevato che il termine per il recepimento della direttiva (UE) 2017/2110, fissato al 21 dicembre 2019, risulta scaduto,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2108 che modifica la direttiva 2009/45/CE, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri (Atto n. 140).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, Poste, Telecomunicazioni),
   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2017/2108 che modifica la direttiva 2009/45/CE, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri (atto n. 140);
   rilevato che la direttiva 2017/2108 è nata dall'esigenza di semplificare e razionalizzare il quadro normativo esistente in materia di sicurezza delle navi da passeggeri nell'Unione europea al fine di mantenere un quadro normativo necessario e proporzionato, di assicurarne la corretta attuazione e di eliminare le sovrapposizioni e le discrepanze fra atti legislativi inerenti la medesima materia;
   evidenziato che dal controllo di qualità condotto in sede europea nell'ambito del programma di controllo dell'adeguatezza e dell'efficacia della regolamentazione (iniziativa REFIT, che mira a rendere la legislazione dell'Unione europea più semplice e meno costosa), è emersa la necessità di una maggiore chiarezza e coerenza giuridica della normativa inerente il trasporto dei passeggeri via nave, da realizzarsi anche mediante l'aggiornamento di alcune definizioni al fine di allinearle a quelle in uso nelle norme internazionali;
   rilevato che il termine per il recepimento della direttiva (UE) 2017/2108, fissato al 21 dicembre 2019, risulta scaduto,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

5-03551 Tasso: Potenziamento della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con il Piano Operativo FSC Infrastrutture 2014-2020 sono stati assegnati a Rete Ferroviaria Italiana (RFI), giusta delibera CIPE 54/2016, 50 milioni di euro per il potenziamento della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia, con penetrazione urbana nella città di Manfredonia con caratteristiche tranviarie e introduzione della tecnologia tram-treno su tutta la linea.
  Nel dicembre 2018, la Regione Puglia ha chiesto una riprogrammazione del predetto stanziamento ai fini della realizzazione dell'intervento denominato BRT (Bus Rapid Transit) in sostituzione del citato intervento tram-treno, così da conseguire gli obiettivi prefissati di riequilibrio modale e riqualificazione urbana per il corridoio Foggia-Manfredonia, in linea con il Piano Regionale dei Trasporti.
  L'intervento BRT ha l'obiettivo di potenziare e rendere competitiva ed ecocompatibile l'offerta di trasporto pubblico locale di connessione tra la città di Foggia, capoluogo e polo di commutazione dei flussi locali verso la rete ferro-stradale di rango nazionale, e la città di Manfredonia.
  Su tale nuova proposta RFI ha evidenziato delle criticità derivanti dalla dismissione parziale della linea ferroviaria Foggia-Manfredonia e dal contestuale mantenimento in esercizio della restante tratta, per finalità diverse da quelle attualmente previste.
  Pertanto gli uffici del MIT, nel maggio 2019, hanno convocato apposita riunione con tutti i soggetti interessati per esaminare le criticità evidenziate da RFI.
  Sia la Regione Puglia che il comune di Manfredonia hanno confermato la necessità di attuare il sistema BRT, mentre RFI ha rappresentato che la sua realizzazione presuppone l'utilizzo di 4 km di sedime ferroviario attualmente nel proprio patrimonio e che andrebbe definito con la Regione l'esercizio ferroviario da svolgere sulla parte residua della linea ferroviaria.
  Ad oggi non vi sono aggiornamenti in ordine agli esiti del confronto convenuto in sede di riunione.
  Quanto poi alla citata proposta delle Ferrovie del Gargano per l'ammodernamento e l'implementazione del servizio ferroviario sulla tratta Foggia-Manfredonia, ricordo che la competenza di programmazione dei servizi di trasporto nell'ambito del territorio regionale è in capo alla stessa Regione.
  RFI riferisce che recentemente la Regione Puglia ha promosso un incontro coinvolgendo il comune di Manfredonia, il comune di Foggia e le Ferrovie del Gargano.
  Quanto all'effettuazione di eventuali interventi sulla linea, RFI ha rappresentato il proprio interesse alla loro realizzazione a condizione che essi risultino coerenti con le esigenze del modello dei servizi previsti dalla committente Regione.

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ALLEGATO 4

5-03552 Maccanti: Soppressione di alcuni distaccamenti della Polizia stradale.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo all'interrogazione sulla base degli elementi che sono stati forniti dal Ministero dell'interno.
  Il Piano di razionalizzazione della Polizia stradale è il frutto di una complessa attività di valutazione sulle mutazioni in corso nella mobilità stradale, che tiene conto, in primo luogo, del mutamento delle dinamiche con le quali l'utenza sceglie gli assi viari da percorrere.
  Il continuo aggiornamento delle politiche della sicurezza, anche al fine di una gestione più razionale ed efficiente delle risorse in campo, ha portato, inoltre, ad un ulteriore riparto tra le forze di polizia anche dei compiti connessi all'espletamento dei servizi di polizia stradale, sia con riferimento ai centri abitati che alla rete ordinaria e autostradale, come previsto dalla direttiva del Ministro dell'interno dell'agosto 2017.
  In particolare, il citato progetto di razionalizzazione prevede un adeguamento dell'organizzazione e una rimodulazione degli organici secondo criteri e parametri specifici per ciascuna struttura.
  Con particolare riferimento ai Distaccamenti, l'intenzione è quella di pervenire ad una revisione degli organici in ragione di criteri di efficienza operativa, e ad un ripianamento della loro forza effettiva al fine di incrementarne, prioritariamente, l'attività di pattugliamento.
  Più in generale, per quanto riguarda ciascun reparto, l'organico sarà adeguato per far fronte ai fattori di vincolo autostradale, all'incremento dei processi gestionali e contabili e all'esigenza di garantire almeno un turno continuativo di vigilanza stradale nonché lo svolgimento dei compiti investigativi e di controllo amministrativo delle squadre di polizia giudiziaria.
  Ne consegue che la soppressione dei presidi di polizia stradale citati dagli onorevoli interroganti risponde all'esigenza di recuperare l'organico di personale e di rafforzare altri reparti operativi autostradali ed ordinari, nonché di realizzare economie di gestione con l'impiego degli operatori attualmente assegnati a compiti interni e non operativi.
  La vigilanza stradale, in ragione degli itinerari di competenza, sarà in futuro assegnata a sezioni o sottosezioni poste a pochi chilometri dagli attuali Distaccamenti e saranno, per tale motivo, incrementate da assegnazioni straordinarie di personale, pari alla forza effettiva dei Distaccamenti che saranno soppressi.
  Tali considerazioni sono confermate dai dati numerici relativi ai Distaccamenti in argomento, che dispongono in media di una pattuglia al giorno.
  Con riferimento ai dati ISTAT per il 2018 e all'ipotetico pregiudizio alla sicurezza stradale causato dalla razionalizzazione dei Distaccamenti, specie nelle strade extraurbane, si rappresenta che il 73 per cento degli incidenti è avvenuto su strade urbane, il 22 per cento su strade extraurbane ed il 5,5 per cento in autostrada.
  Inoltre – premesso che relativamente agli incidenti con feriti, il 69,8 per cento degli stessi è avvenuto su strade urbane, il 23,8 per cento su strade extraurbane ed il 6,4 per cento in autostrada, e che la Polizia stradale rileva circa il 18 per cento di tutti gli incidenti con esito mortale e con feriti in Italia – il Ministero dell'interno esclude che possa esservi una proporzione diretta tra il personale della Polizia di Stato in forza ai Compartimenti ed il numero di sinistri rilevati dalle pattuglie.

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ALLEGATO 5

5-03553 Zanella: Iniziative urgenti per accertare il livello di sicurezza sulle tratte ferroviarie dell'alta velocità.
5-03555 Gariglio: Iniziative urgenti per rafforzare le misure di sicurezza nel settore della manutenzione della rete ferroviaria.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente agli atti dell'onorevole Zanella e dell'onorevole Gariglio in quanto vertono entrambi sui livelli di sicurezza delle linee ferroviarie.
  In proposito preciso che il presidio della manutenzione e della sicurezza ferroviaria è nella responsabilità di Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e viene attuato sull'intera rete ferroviaria nazionale.
  Le risorse impiegate sono sia di parte corrente, per le attività di manutenzione ordinaria, che in conto investimenti per la manutenzione straordinaria e per lo sviluppo della sicurezza ferroviaria, ossia per il mantenimento e il miglioramento degli attuali standard. Come è noto, il finanziamento di tali attività avviene attraverso i due Contratti di Programma: parte Servizi e parte Investimenti.
  La parte Servizi disciplina il finanziamento delle attività di gestione e manutenzione straordinaria della rete, finalizzate a garantirne l'utilizzabilità in condizioni di sicurezza e affidabilità mediante le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché il finanziamento di altri oneri di gestione relativi all'esercizio ferroviario quali circolazione, safety e security, e dei servizi di assistenza alle persone con ridotta mobilità. L'attuale CdP – parte servizi prevede fabbisogni annuali pari a circa 976 milioni di euro quale contributo dello Stato alle attività del gestore.
  Quanto al Contratto di Programma parte Investimenti, rappresento che – in linea con gli obiettivi strategici declinati negli strumenti di pianificazione e programmazione (DEF) – gli stanziamenti per la sicurezza, per obblighi di legge e/o in adempimento a prescrizioni inerenti la circolazione ferroviaria, costituiscono una priorità e rappresentano la principale voce di finanziamento.
  A valere sulle nuove risorse di cui alle leggi di bilancio 2018 e 2019, lo schema di Aggiornamento 2018-2019 al predetto Contratto di Programma, trasmesso alle competenti Commissioni parlamentari per l'acquisizione del prescritto parere, prevede l'allocazione di ulteriori 2 miliardi di euro circa per il proseguimento degli interventi necessari a contenere i rischi nelle gallerie, nelle zone sismiche e in quelle soggette a dissesto idrogeologico, oltre ad interventi per la salvaguardia dell'ambiente e la mitigazione del rumore, per la soppressione dei passaggi a livello e la protezione in sicurezza delle rimanenti interferenze strada-ferrovia, per le nuove esigenze connesse al Piano sicurezza armamento nonché per l'avvio del nuovo programma di adeguamento alle Specifiche Tecniche di Interoperabilità.
  Altre risorse per circa 1,8 miliardi di euro sono destinate alla prosecuzione del piano di attrezzaggio ERTMS (European Rail Traffic Management System) e per l'ammodernamento tecnologico della dotazione delle linee e degli impianti ferroviari e per adeguarne l'efficienza alla crescente richiesta di mobilità ed eliminare gli impianti tecnologicamente superati ed obsoleti.

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ALLEGATO 6

5-03554 Rotelli: Rispetto delle procedure di sicurezza negli interventi di manutenzione sulla linea ferroviaria Milano-Lodi.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In apertura desidero esprimere il cordoglio mio e di tutto il Governo alle famiglie dei macchinisti vittime dell'incidente e augurare pronta guarigione ai feriti.
  Per quanto di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, evidenzio che, non appena appresa la notizia dell'incidente, la Direzione Generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del MIT ha incaricato un proprio investigatore della conduzione delle indagini.
  L'investigatore ha raggiunto il sito dell'incidente circa 3 ore dopo l'evento ed ha potuto accedere al sito soltanto il successivo giorno 10, trattandosi di luoghi sottoposti a provvedimento di sequestro da parte dell'Autorità giudiziaria.
  La prima ispezione visiva effettuata non ha consentito di acquisire elementi sufficienti alla determinazione delle cause dell'incidente, pur essendo evidente che i danni all'armamento sono presenti a partire da un deviatoio.
  Gli organi di manovra del deviatoio saranno ispezionati nel corso degli accertamenti non ripetibili disposti dalla Procura della Repubblica di Lodi a partire proprio da oggi.
  In proposito informo che la predetta Direzione ha presentato istanza formale a tale Procura affinché il proprio personale possa presenziare agli accertamenti.
  Quanto poi alla verifica dell'attuazione e dell'adeguatezza delle procedure di sicurezza adottate dal gestore dell'infrastruttura, questa sarà oggetto dell'indagine tecnica a cura della citata Direzione generale.
  Infine, Rete Ferroviaria Italiana riferisce di aver nominato una commissione di indagine interna per accertare le cause e le responsabilità dell'evento nei tempi più brevi possibili, così da assumere le decisioni conseguenti.