CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 gennaio 2020
308.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-03399 Murelli: Contrasto del precariato e tutela dei lavoratori, in particolare presso i negozi della catena H&M.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla situazione contrattuale dei lavoratori del negozio di abbigliamento H&M della sede di Piacenza.
  Concordo pienamente sul fatto che non è possibile consentire un utilizzo distorto di uno strumento normativo qual è il contratto a chiamata che, in base alla sua natura può essere utilizzato quando il datore di lavoro deve sopperire ad esigenze di prestazioni di carattere discontinuo o intermittente previste dal CCNL e non può e non deve diventare uno strumento cui si fa ricorso in maniera strutturale.
  Con riguardo a questa particolare tipologia di contratto, si evidenzia, inoltre, che – ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo n. 81 del 2015 – ai lavoratori assunti con tale tipologia contrattuale spetta un trattamento retributivo, normativo e previdenziale complessivamente non meno favorevole di quello che spetterebbe al lavoratore subordinato di pari livello a parità di mansioni svolte e che tale trattamento va riproporzionato in ragione della prestazione lavorativa effettivamente eseguita.
  Pertanto, diversamente da quanto paventato dall'interrogante, sul piano normativo, al lavoratore non vengono riconosciute tutele ridotte, atteso che il ricorso al contratto a chiamata è possibile solo in presenza delle condizioni sopra specificate e che al lavoratore devono essere garantiti, per i periodi lavorati, gli stessi diritti riconosciuti alla generalità dei lavoratori.
  In ogni caso, l'impegno del Ministero del lavoro sarà quello di implementare le verifiche presso le aziende, al fine di prevenire e contrastare un uso improprio di questa forma contrattuale o, viceversa, un'applicazione distorta delle relative finalità.
  Ciò posto, condivido l'attenzione posta su questa tematica, in quanto il Governo ed il Ministero che rappresento hanno dimostrato una particolare sensibilità in favore dell'inserimento occupazionale dei giovani.
  Le norme del decreto dignità unite a quelle già presenti nelle norme di bilancio degli anni passati, tra cui ricordo a me stesso gli esoneri contributivi, gli incentivi alle assunzioni di giovani, i premi erogati alle assunzioni di eccellenze, sono il battistrada sul quale il Governo intende continuare e muoversi con convinzione e motivazione, cercando risorse economiche da impiegare sempre più cospicue, nella convinzione che la stabilità del posto di lavoro e l'apertura del mercato ai giovani siano gli ingredienti primari per la ripresa del Paese.

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ALLEGATO 2

5-03400 Serracchiani: Salvaguardia dei livelli occupazionali della Safilo Group S.p.A.
5-03401 Rizzetto: Salvaguardia dei livelli occupazionali della Safilo Group S.p.A.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con i presenti atti parlamentari, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla situazione produttiva e occupazionale dell'azienda Safilo Group spa.
  Preliminarmente mi corre l'obbligo di evidenziare che la competente struttura tecnica del Ministero del lavoro non ha finora ricevuto comunicazioni in merito né richieste di intervento, per quanto di propria stretta competenza, sulla situazione dell'azienda di cui ci occupiamo.
  L'Amministrazione che rappresento è pronta ad ascoltare e ad accogliere le richieste che perverranno con uno sguardo attento e aperto alla soluzione che si potrà percorrere per garantire in primo luogo la tutela dei lavoratori.
  La stessa attenzione che pare aver già manifestato la regione Friuli Venezia Giulia che, con riferimento all'annunciata chiusura del sito produttivo di Martignacco, ha comunicato, interpellata dal Ministero del lavoro, che alla questione, monitorata dall'Assessorato alle attività produttive, è stata data massima rilevanza con l'obiettivo precipuo di tutelare i lavoratori impegnati nell'attività aziendale, cercando soprattutto soluzioni che vadano nella possibilità di far rilevare e riconvertire lo stabilimento e prestando, quindi, massima attenzione alla ricollocazione dei lavoratori. È del 14 gennaio scorso, infatti, l'incontro che si è tenuto presso la regione Friuli Venezia Giulia al quale hanno preso parte l'Amministrazione regionale, le organizzazioni sindacali, l'azienda e le associazioni di categoria.
  Nell'evidenziare l'attenzione massima del Governo sulla vicenda occupazionale dell'Azienda in parola, vorrei rassicurare gli interroganti sul fatto che il Ministero che rappresento monitorerà gli sviluppi della questione e sarà pronto ad intervenire con ogni strumento disponibile a salvaguardia dei lavoratori.
  Per gli ulteriori sviluppi che potranno emergere nella vertenza Safilo Group, attendiamo gli esiti del tavolo convocato per oggi presso il Ministero dello sviluppo economico con le parti interessate per avere chiarezza massima della situazione complessiva di azienda e lavoratori in modo da poter tempestivamente e risolutivamente intervenire.