CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 novembre 2019
278.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-03176 Tripodi: Sulla Caserma la Francescatto di Cividale del Friuli.

TESTO DELLA RISPOSTA

  A premessa della risposta si conferma che la Difesa attribuisce grande rilevanza alla politica di razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione del patrimonio immobiliare militare esistente che avrà, come primo obiettivo, il contenimento dei costi di esercizio.
  Tanto premesso, in merito al quesito posto con l'interrogazione in discussione, relativo «all’iter di trasferimento della Caserma Francescatto, dal Demanio al Comune di Cividale del Friuli, al fine di evitare il deterioramento dell'immobile», va precisato che il cespite in argomento, come risulta dalla scheda inventariale trasmessa dalla Direzione tecnica dei lavori e del demanio, è stato definitivamente dismesso all'Agenzia del Demanio, con verbale n. 9567/18 del 14 novembre 2018.
  A tale data, pertanto, cessa per l'amministrazione militare ogni onere e responsabilità connessa alla gestione dell'immobile, per ricadere nell'ambito delle attribuzioni di esclusiva e diretta competenza del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Al riguardo, il competente Dicastero ha riferito che:
   il comune di Cividale del Friuli ha chiesto, da tempo, alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia l'acquisizione in proprietà dell'immobile alla regione medesima, ai fini del successivo trasferimento gratuito al comune;
   la regione ha avviato, sin dal 2016, l’iter per il trasferimento del bene alla medesima, su base volontaria, tenuto conto del parere del Consiglio di Stato n. 1199/2005 del 15 giugno 2005, con l'inoltro dell'istanza alla competente Commissione Paritetica Stato-Regione;
   quest'ultima Commissione non ha ancora adottato il relativo decreto legislativo nell'ambito delle norme di attuazione dello Statuto speciale;
   l’iter avviato è l'unico percorso consentito dalla legge per poter soddisfare la richiesta del comune e che, nelle more dell'adozione di tale decreto, l'Agenzia ha avviato contatti con il comune per consentire all'Ente locale l'utilizzo anticipato della Caserma, anche per garantire la migliore conservazione del bene.

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ALLEGATO 2

5-03174 Deidda: Sul trasferimento alla Regione Sardegna delle somme relative agli indennizzi per le servitù militari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il quesito posto dall'interrogante mi dà modo di evidenziare come la problematica esposta abbia rappresentato e rappresenti, tuttora, un obiettivo al quale la Difesa ha dedicato molta attenzione.
  Per quanto attiene al pagamento degli indennizzi alla Regione Sardegna per il periodo 2010/2014, di cui all'articolo 330, comma 2, del Codice dell'Ordinamento Militare, si fa presente, innanzitutto, che ogni anno il Ministero dell'economia e delle finanze alloca delle somme destinate al pagamento di tali contributi.
  Successivamente, la competente Direzione tecnica della Difesa procede all'erogazione dei fondi, a seguito di uno specifico decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che interessa non solo la Regione Sardegna, ma anche il Trentino, il Friuli Venezia Giulia, la Sicilia e la Valle d'Aosta.
  La complessità delle procedure, il coinvolgimento di vari attori istituzionali – Presidenza del Consiglio, Ministero dell'economia e delle finanze, regioni e province autonome interessate – e l'estensione temporale hanno comportato che i fondi relativi al periodo 2010-2014 finissero in perenzione.
  Questi fondi, tuttavia, rimangono disponibili per l'esigenza, significando che la riassegnazione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze prevede una richiesta delle regioni.
  Tale richiesta, a seguito del diretto interessamento dei competenti organi del Ministero, è stata recentemente effettuata dalla Regione Sardegna e, per il quinquennio 2010-2014, è prevista che venga erogata alla stessa Regione la somma complessiva di 7.189.549 euro, la cui re-iscrizione in bilancio sarà formalizzata entro il corrente anno, mentre per il periodo 2015-2019, è stato erogato in favore della Regione Sardegna un importo totale pari a 6.241.003 euro.
  Sottolineo, infine, che la percentuale di contributo assegnato alle singole regioni non è in funzione di una scelta discrezionale di un solo organo di governo, bensì deriva dall'applicazione di parametri oggettivi, condivisi con le regioni stesse, sulla base di importi finanziari stanziati dal Ministero dell'economia e delle finanze.

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ALLEGATO 3

5-03175 Tondo: Sui lavori per la riqualificazione del Sacrario di Cima Grappa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo per gli aspetti di diretta riferibilità alle competenze istituzionali della Difesa, in quanto la tematica oggetto dell'atto in discussione involge profili anche di altre Amministrazioni.
  Nello specifico, in data 18 aprile 2013 è stato sottoscritto un Protocollo d'Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la Difesa, con il quale le parti si sono impegnate a condurre sinergicamente le attività di preparazione e di promozione degli interventi e delle iniziative connesse alla commemorazione del centenario della prima guerra mondiale, per la riqualificazione e la valorizzazione di alcuni tra i più importanti e significativi siti e musei militari, nonché per la realizzazione degli eventi ad essi connessi.
  In attuazione di quanto previsto all'articolo 3 del Protocollo, la zona monumentale di guerra del Monte Grappa è stata individuata quale sito d'interesse nell'ambito delle commemorazioni del centenario della Grande Guerra e, con successivo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del maggio 2014, è stato approvato il programma degli interventi di restauro conservativo del Sacrario, la cui la progettazione di livello definitivo è, allo stato, in corso di verifica da parte della stessa Presidenza (Stazione appaltante).
  Per quanto riguarda la ex base NATO, la sua demolizione è stata ed è oggetto di interesse anche per le comunità locali che si sono espresse favorevolmente in tal senso, nell'ambito della Conferenza dei servizi tenutasi in data 21 dicembre 2016.
  Tale demolizione, ricompresa nella progettazione urbanistica (Masterplan), si configura anche quale propulsore per l'attuazione degli ulteriori interventi indicati nello stesso Masterplan, in particolare per quelli che prevedono la realizzazione di una nuova ricettività turistica coerente con le esigenze paesaggistiche del sito.
  In data 1o agosto 2019, la «Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazionale» – presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – e il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti hanno firmato l'Accordo che prevede, per il Ministero della difesa, le seguenti attività che sono state già svolte:
   la nomina delle figure del Responsabile del Procedimento in fase di progettazione e in fase di esecuzione, del Direttore dei lavori, del Coordinatore della Sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione;
   l'attività amministrativa per l'acquisizione dei pareri degli enti competenti;
   il coordinamento e raccordo con l'Unità operativa individuata dai competenti Uffici del Ministero della difesa per l'esecuzione della demolizione.

  Per la Presidenza del Consiglio dei ministri, lo stesso Accordo prevede:
   l'espletamento delle procedure amministrative necessarie all'individuazione dell'operatore economico per le attività di trasferimento a discarica autorizzata e smaltimento dei materiali da risulta;
   l'assunzione degli oneri finanziari per l'attuazione dell'intervento, nella misura Pag. 15massima indicata nel quadro economico di progetto esecutivo, comprensiva delle somme necessarie per il compimento di tutte le attività, anche amministrative e non superiore a 319.990 euro;
   l'attività amministrativa-contabile necessaria nelle varie fasi, ivi compresa la sottoscrizione dei contratti con eventuali operatori economici esterni alle Amministrazioni sottoscrittrici che dovessero esser individuati per l'espletamento di specifiche attività.

  Ribadisco, in conclusione, che per le attività di competenza della Difesa, il Commissariato Generale ha svolto – e continuerà a svolgere – tutte le azioni previste dalla firma dell'Accordo e rimane tuttora in attesa di conoscere dalla competente Struttura di Missione le indicazioni in merito alla ripresa dell’iter tecnico amministrativo per individuare l'operatore economico cui affidare il servizio di trasporto e conferimento a discarica dei detriti. Tale attività, di specifica competenza della Struttura di Missione, infatti, risulta imprescindibile per il prosieguo delle attività, come previsto dall'Accordo e dalle norme di tutela ambientale.

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ALLEGATO 4

5-03177 Iovino: Sulla Caserma «Antonio Cavalleri» di San Giorgio a Cremano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Sulla destinazione della Caserma «Cavalieri» di San Giorgio a Cremano (Na), la Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili non residenziali del Ministero della difesa ha avviato un Tavolo tecnico con il comune di San Giorgio a Cremano e con l'Agenzia del Demanio – Direzione Regionale Campania.
  In tale ambito, nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 7 ottobre con i rappresentanti dei citati Enti, il Direttore della Task Force ha comunicato che sono tuttora in itinere le attività atte a riallocare le funzioni residue svolte all'interno della caserma, in prospettiva di un rilascio della struttura indicativamente entro il mese di luglio 2020.
  Preso atto di tali tempistiche, in occasione della suddetta riunione il rappresentante dell'Agenzia del Demanio ha manifestato la necessità di inviare quanto prima una manifestazione di interesse alle Amministrazioni – statali, regionali e locali – così da conoscere le concrete potenzialità di utilizzo futuro dell'infrastruttura da parte dei citati Enti, nell'ottica di ridurre i fitti passivi a carico delle Amministrazioni dello Stato e di incrementare la presenza istituzionale sul territorio.
  Parallelamente, si sta inoltre valutando, in ambito Difesa e per il tramite della Società Difesa Servizi S.p.A., la fattibilità di valorizzare un'aliquota del compendio consentendone l'apertura anche alla cittadinanza – con possibili finalità turistico/ricettive e commerciali – anche in linea con quanto auspicato dallo stesso sindaco in tema di riqualificazione, sviluppo e sicurezza dell'area.