CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 ottobre 2019
259.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02095 De Menech: Sul futuro dello stabilimento industriale di Mel nel bellunese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il tavolo di confronto sulla Wanbao-Acc si è tenuto il giorno 24 settembre 2019 presso il Ministero dello sviluppo economico tra tutte le parti interessate (tra cui i rappresentanti della Regione, quelli dell'Azienda e le organizzazioni sindacali).
  Nel citato incontro, gli Amministratori di Wanbao hanno evidenziato la ridotta marginalità delle produzioni italiane negli ultimi anni, che ha indotto la proprietà cinese a prendere la decisione di non supportare più le perdite dello stabilimento di Mel.
  Pertanto, è stato chiesto all'azienda di prendere l'impegno di intraprendere un percorso condiviso con il Ministero dello sviluppo economico, con la Regione e con le parti, al fine di elaborare un piano di rilancio dello stabilimento veneto e salvarne le produzioni.
  C’è dunque una grande attenzione del Governo nei confronti di questa importante realtà produttiva per il territorio e per il relativo settore produttivo in Italia.
  Le organizzazioni sindacali, ricordando i recenti licenziamenti e i sacrifici dei lavoratori che sono stati fatti con la promessa di un rilancio, hanno chiesto un piano industriale di lungo periodo finalizzato alla stabilizzazione delle produzioni attraverso investimenti in innovazione di prodotto e di processo e un potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo.
  I vertici di Wanbao, di fronte all'atteggiamento di disponibilità dimostrata da Governo e Regione a condividere un percorso di rilancio per l'azienda, hanno chiesto un po’ di tempo per chiarire definitivamente la loro posizione e per dare la disponibilità ad intraprendere il percorso indicato dal Ministero dello sviluppo economico.
  L'Assessore al lavoro della regione Veneto ha esortato l'azienda a utilizzare il periodo richiesto per fornire garanzie di continuità produttiva e di investimenti, aggiungendo che, qualora non dovessero concretizzarsi seri progetti di investimento, la strada da intraprendere ritiene debba essere quella dell'individuazione di un nuovo soggetto investitore che garantisca il mantenimento della produzione a Mel – Borgo Valbelluna.
  Informo, che il tavolo ministeriale è stato riconvocato il prossimo 24 ottobre. Nel frattempo è stato chiesto all'Azienda di non intraprendere cambiamenti nelle produzioni o nelle strategie commerciali.
  Il Ministero dello sviluppo economico seguirà, comunque, in modo attento l'evoluzione di questa vicenda al fine di affrontare le problematiche emerse, con l'obiettivo di individuare un percorso che consenta di superare l'attuale momento di crisi, verificando ogni possibile soluzione affinché questa importante realtà produttiva possa continuare ad operare nel territorio della provincia di Belluno.

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ALLEGATO 2

5-02669 Tommaso Foti: Sulla crisi industriale della Selta Spa.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come correttamente ricorda l'Onorevole interrogante, la società Selta S.p.a. è una società italiana che opera nell'ambito della cyber security e degli impianti ad alta tecnologia digitale. Nelle sue sedi di Cadeo, Tortoreto Lido, Roma e Avellino, sono impiegati complessivamente 250 persone.
  Nel dicembre 2018, la società, a seguito di una importante esposizione debitoria, ha sottoposto domanda di concordato preventivo.
  Con sentenza dell'11 aprile 2019, il Tribunale di Milano ha dichiarato lo stato di insolvenza della società Selta, ai fini dell'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria e ha nominato i Commissari Giudiziali, affidando loro la gestione dell'impresa.
  In data 13 maggio 2019, i Commissari Giudiziali hanno depositato apposita relazione contenente la descrizione puntuale delle cause dello stato di insolvenza e una valutazione positiva circa l'esistenza delle condizioni di legge per l'ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria.
  Con decreto 12 giugno 2019, il Tribunale di Milano, anche alla luce del parere del Ministero dello sviluppo economico, ha dichiarato aperta la procedura di amministrazione straordinaria della società.
  Come ricordato dall'Onorevole interrogante, con decreto del 27 giugno 2019, il Ministro dello sviluppo economico ha provveduto alla nomina dei commissari straordinari della società Selta nelle persone degli stessi professionisti già designati quali commissari giudiziali «al fine di garantire la continuità dell'attività gestoria nonché nell'ottica di ottimizzare le risorse e valorizzare l'esperienza acquisita».
  In data 7 agosto 2019, i Commissari Straordinari hanno depositato il programma della procedura, redatto secondo l'indirizzo della cessione dei complessi aziendali.
  L'Onorevole interrogante richiama inoltre l'impegno, preso il 21 marzo 2019 dall'allora Sottosegretario di Stato, a convocare un tavolo di confronto presso il MiSE per discutere della situazione della società Selta.
  Il tavolo è stato aperto in data 7 maggio 2019. Alla prima riunione hanno preso parte i rappresentanti delle regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Campania, Lazio e Lombardia, i Commissari Giudiziali, i rappresentanti di Federmanager, le rappresentanze sindacali e le RSU.
  I Commissari Giudiziali, ai quali il Tribunale di Milano ha conferito funzioni di gestione ordinaria e di vigilanza dell'azienda, nonché delega a compiere tutti quegli atti di ordinaria amministrazione che sono finalizzati a salvaguardare le attività aziendali, hanno riferito sull'andamento delle attività e hanno riscontrato punti deboli nella situazione di immobilità (che ha causato perdite di mercato).
  Per contro, gli stessi Commissari hanno sottolineato che le professionalità presenti in azienda sono un importante asset da valorizzare e sono fiduciosi sulla ripresa aziendale.
  In conclusione, tengo a sottolineare che il tavolo presso il MiSE rimane attivo e sarà riconvocato, su richiesta delle parti, per far fronte ad eventuali ulteriori criticità dovessero presentarsi (anche dopo Pag. 149l'aggiornamento della procedura), fermo restando il ruolo e le competenze dei Commissari Giudiziali in tale fase.
  A tal proposito, per quello che attiene l'operato dei Commissari Giudiziali, sottolineo che il MiSE ne cura il monitoraggio e che attualmente si è in attesa dell'espressione del parere del Comitato di Sorveglianza per il completamento dell'istruttoria del Ministero, finalizzata all'autorizzazione all'esecuzione del predetto programma della procedura.

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ALLEGATO 3

5-02743 Costanzo: Sul progetto di rilancio dello stabilimento industriale di Riva di Chieri nel torinese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Premetto che la vicenda riguardante lo stabilimento ex Embraco di Riva di Chieri, attualmente di proprietà della società Ventures S.r.l., è già oggetto di attenzione da parte del Ministero dello sviluppo economico.
  I fatti che hanno caratterizzato il cambio di gestione da Embraco a Ventures, correttamente rappresentati dall'interrogante, hanno inizio a gennaio 2018, quando la società Whirlpool decideva la chiusura dello stabilimento di Riva di Chieri con procedura di licenziamento collettivo per 497 lavoratori.
  Nei mesi successivi, a seguito di incontri tra le Amministrazioni locali, regionali e nazionali, si era addivenuti a una soluzione al problema occupazionale tramite un progetto di reindustrializzazione del sito piemontese, ritenuto solido e concreto.
  Il 16 luglio 2018 è, quindi, avvenuto il passaggio dall'azienda brasiliana a Ventures con la concessione di 24 mesi di cassa integrazione straordinaria, per permettere la dismissione degli impianti esistenti e la successiva installazione di quelli della nuova gestione per la produzione di Robot pulitori per pannelli fotovoltaici.
  Il 22 ottobre 2018, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto direttoriale, ha approvato il programma per riorganizzazione aziendale relativamente al periodo dal 16/07/2018 al 15/07/2020 ed è stata autorizzata, per il medesimo periodo, la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 413 lavoratori impiegati presso l'unità di Riva di Chieri.
  Il 21 marzo 2019 si è svolto un tavolo di confronto istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico riguardante la situazione produttiva e occupazionale dello stabilimento ex Embraco, a cui hanno partecipato i vertici dell'azienda, gli enti locali e le organizzazioni sindacali. L'incontro ha avuto il fine di monitorare il processo di reindustrializzazione e supportare il riavvio delle attività da parte della società Ventures, dopo l'acquisizione (avvenuta nel luglio 2018).
  In tale contesto, la proprietà ha confermato l'intenzione di produrre in Italia, internalizzando nello stabilimento in questione la maggior parte delle proprie linee di attività, che saranno realizzate attraverso forniture italiane. L'Amministratore delegato della società ha, altresì, confermato l'impegno a riassorbire tutti i 412 addetti di Riva di Chieri.
  Pertanto, è evidente che le preoccupazioni espresse dall'Onorevole interrogante per la riuscita del citato piano di reindustrializzazione, scaturiscono dal fatto che tuttora nello stabilimento piemontese la produzione non è ripartita. Tra l'altro, ad oggi, l'attesa ripresa occupazionale riguarda soltanto 187 lavoratori rientrati dagli esuberi.
  In merito allo specifico quesito posto, informo l'interrogante che proprio in queste ore è in corso presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo di confronto tra le parti, convocato di nuovo al fine di condividere e affrontare le problematiche esposte, con l'intento di chiarire il futuro dell'area produttiva in questione e salvaguardare tutto il personale.