CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 ottobre 2019
252.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02866 Tasso: Istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.
5-02870 Mulè: Istituzione dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Rispondo congiuntamente ai question time dell'Onorevole Tasso e dell'Onorevole Mulé in quanto vertono su analogo argomento.
  Con riferimento ai provvedimenti da adottare per dare piena attuazione alle disposizioni di cui all'articolo 12 del decreto-legge Genova (d.l. n. 109/2018) riguardanti l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANSFISA) comunico che proprio oggi il Consiglio di Stato sta esaminando – ai fini del prescritto parere – sia lo schema di regolamento di amministrazione che lo schema di statuto dell'Agenzia.
  Quanto all'Archivio informatico integrato delle opere pubbliche (AINOP), di cui all'articolo 13 del predetto decreto- legge, informo che l'8 ottobre scorso il Ministro De Micheli ha firmato il decreto che definisce le modalità con cui i soggetti tenuti ad alimentare l'Archivio rendono disponibili i servizi informatici di rispettiva titolarità per la condivisione dei dati e delle informazioni. Inoltre, il decreto definisce le modalità con cui i soggetti titolati non dotati di servizi informatici rendono disponibili i dati e le informazioni relativamente alle opere di propria competenza.
  Il provvedimento è stato già inviato ai competenti organi di controllo per la registrazione, dopodiché verrà trasmesso alla Gazzetta Ufficiale per la pubblicazione.

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ALLEGATO 2

5-02867 Stumpo: Circolazione dei veicoli immatricolati all'estero.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In merito alle modifiche apportate all'articolo 93 del Codice della strada con l'obiettivo di contrastare il fenomeno della cosiddetta esterovestizione – ossia la circolazione di autoveicoli con targa estera nel territorio nazionale – sono state assunte informazioni presso il Ministero dell'interno, il quale ha riferito quanto segue.
  Attualmente le uniche deroghe al divieto di circolazione sono quelle elencate al comma 1-ter del citato articolo 93 per i veicoli concessi in leasing o locazione senza conducente da parte di imprese che hanno sede in altro paese comunitario e non abbiano altra sede secondaria o effettiva in Italia, nonché per i veicoli concessi in comodato a dipendenti o collaboratori da parte di imprese che hanno sede in altro paese comunitario e non abbiano altra sede secondaria o effettiva in Italia.
  Il 23 luglio u.s. la Commissione europea ha inviato una richiesta di informazioni alle Autorità italiane relativamente alla normativa in materia di circolazione in Italia di veicoli immatricolati all'estero.
  Al fine di superare le iniziali criticità di natura operativa derivanti dall'entrata in vigore delle nuove norme, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha adottato due circolari interpretative. La prima, del 10 gennaio 2019, recante «prime indicazioni operative per l'uniforme applicazione delle norme riguardanti la circolazione stradale», con la quale ha chiarito che il presupposto per l'applicazione del divieto è la residenza anagrafica in Italia; la seconda, del 4 giugno 2019, recante chiarimenti operativi che, a parziale modifica della precedente e nell'evidenziare che era in corso di predisposizione una modifica normativa, ha precisato che tale divieto non si applica nei confronti delle persone aventi la residenza anagrafica in altro Stato membro della UE che lavorano o che collaborano in modo stagionale con imprese aventi sede nel territorio dello Stato e che hanno temporanea o normale in Italia.
  Il 10 settembre u.s. la Presidenza del Consiglio ha fornito riscontro alla richiesta di informazioni della Commissione Europea, inoltrando le menzionate circolari e precisando che quella del 4 giugno 2019, in particolare, risolve i dubbi espressi sul trattamento dei lavoratori stagionali. Relativamente al prestito a titolo gratuito di autoveicoli ad uso transfrontaliero, la Presidenza del Consiglio ha rappresentato alla Commissione che, se necessario, valuterà l'opportunità di proporre un'apposita modifica normativa.

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ALLEGATO 3

5-02868 Silvestroni: Cessione di quote azionarie di ENAV.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In relazione alla possibile privatizzazione della restante quota azionaria detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale sociale di ENAV, pari al 53,3 per cento circa, lo stesso Dicastero ha rappresentato quanto segue.
  In data 16 maggio 2014, il Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'articolo 1 del decreto-legge 31 maggio 1994, n. 332, e relativa legge di conversione, e dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 novembre 1995, n. 481, ha approvato il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ha individuato i criteri e le modalità per la cessione di azioni della società ENAV, recependo, anche, il parere fornito dalle competenti Commissioni parlamentari.
  In particolare, il decreto approvato ha previsto l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal MEF in ENAV S.p.A., che assicuri comunque il mantenimento in capo allo Stato di una quota di partecipazione non inferiore al 51 per cento.
  Peraltro, ai sensi dell'articolo 3 del citato decreto-legge n. 332/94, l'articolo 6 dello Statuto di quotazione di ENAV prevede che nessun soggetto diverso dal MEF, da enti pubblici o da soggetti da questi controllati, potrà detenere una partecipazione superiore al 5 per cento del capitale sociale della società e che, qualora la detenga, possa esprimere diritti di voto fino a tale soglia.
  Le negoziazioni del titolo hanno avuto avvio il 26 luglio del 2016 e la struttura dell'azionariato di ENAV è riassumibile in 53,28 per cento MEF, 46,50 per cento azionariato istituzionale e individuale, 0,22 per cento azioni proprie.
  Il MEF conclude precisando che, alla luce dell'attuale quadro normativo, non appare dunque realizzabile una ulteriore alienazione di una quota del capitale sociale di ENAV.

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ALLEGATO 4

5-02869 Grippa: Ripristino della viabilità del viadotto Sente-Longo.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In relazione a quanto richiesto, la società ANAS ha rappresentato l'impossibilità di intervenire sul viadotto Sente in quanto parte di arteria stradale non rientrante nella propria competenza.
  Tuttavia la società ha manifestato la disponibilità tecnica ad intervenire sul viadotto all'interno di una cornice di collaborazione istituzionale.
  A tal fine potrebbe valutarsi anche la possibilità di inserire il viadotto Sente in una prossima revisione della rete stradale Molisana, così da farlo rientrare nella competenza di ANAS.
  Per completezza d'informazione, ricordo che la legge di conversione del decreto-legge Genova (n. 130/2018) ha autorizzato, «al solo fine di permettere la riapertura al traffico del viadotto Sente, la spesa di 2 milioni di euro per l'anno 2018».
  Il 25 marzo 2019 è stata firmata la convenzione con la provincia di Isernia per l'attuazione degli interventi finalizzati alla riapertura del viadotto Sente-Longo, lungo la SP 86/var Sente con la quale sono stati definiti tutti gli aspetti relativi ai tempi e alle modalità operative e di controllo necessarie per le varie fasi realizzative dell'intervento, nonché i tempi e le modalità di erogazione del finanziamento concesso. Infatti il 13 agosto 2019 è stato disposto il pagamento a favore della provincia di Isernia della somma di 400 mila euro, riscossa il successivo 23 agosto.

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ALLEGATO 5

5-02871 Maccanti: Istituzione di una nuova struttura tecnica di controllo delle infrastrutture.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  L'articolo 4 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, ha istituito la Struttura tecnica per il controllo interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al fine di potenziare le funzioni ispettive atte a rafforzare il sistema dei controlli interni di regolarità amministrativa, contabile e di gestione di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286.
  Tale struttura nasce dall'esigenza di assicurare il migliore e razionale utilizzo delle risorse pubbliche mediante il controllo di gestione, nonché per vigilare e svolgere verifiche di audit interno, anche a campione, sulla base di parametri definiti in raccordo con il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e con l'Organismo indipendente di valutazione.
  La struttura, pertanto, non rappresenta un duplicato del sistema dei controlli né tanto meno può essere intesa come una struttura che ostacola il processo autorizzativo ai fini della realizzazione delle opere pubbliche.
  Essa, per contro, costituisce un presidio finalizzato ad accrescere l'imparzialità, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa.

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ALLEGATO 6

5-02872 Gariglio: Iniziative per il rilancio di Alitalia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Per quanto riferisce il Ministero dello sviluppo economico, Alitalia è stata ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria nel maggio del 2017, alla cui data i dipendenti del gruppo ammontavano a 11.418 unità.
  Il Governo, al fine di far fronte alle esigenze di cassa necessarie a garantire la prosecuzione dell'attività di impresa, preso atto della gravissima tensione di liquidità in cui versava la società, con decreto-legge n. 55/2017 ha disposto: un finanziamento ponte oneroso di 600 milioni di euro e un successivo incremento del prestito di 300 milioni di euro, erogati nel mese di gennaio 2018.
  Il prestito complessivo, pari dunque a 900 milioni di euro, è stato utilizzato – oltre che per rispettare gli impegni connessi alla regolamentazione internazionale del trasporto aereo – anche e soprattutto a supporto del business e delle relative esigenze economico finanziarie.
  Quanto all'attuale liquidità nella disponibilità della gestione commissariale, sempre il MISE riferisce che, poco più di due settimane fa, alla presenza di tutte le parti sociali coinvolte nella vertenza, i Commissari hanno risposto sul punto, facendo presente come alla fine dello scorso mese di agosto vi fossero risorse per, all'incirca, 360 milioni di euro.
  Peraltro tale cifra dal 2017 in avanti si è ridotta, non potendo i Commissari effettuare investimenti o sviluppare il business aziendale in quanto il loro mandato è strettamente legato al mantenimento della ordinaria operatività aziendale.
  Su autorizzazione del Ministro dello sviluppo economico, l'organo commissariale di Alitalia ha concesso a Ferrovie dello Stato una proroga al 15 di ottobre prossimo per presentare l'offerta definitiva e vincolante per gli asset della società.
  L'auspicio è, pertanto, che FS – unitamente agli altri soggetti che compongono il costituendo consorzio acquirente – possa formalizzare il proprio impegno e che si possa, il prima possibile, giungere alla fase di negoziazione esclusiva, prodromica alla firma dei contratti, rammentando che, affinché l'operazione di trasferimento divenga efficace, sarà necessario attendere il via libera delle competenti autorità antitrust e il raggiungimento di uno specifico accordo sindacale.

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ALLEGATO 7

5-02873 Nobili: Iniziative volte a scongiurare la liquidazione dell'azienda municipalizzata Roma Metropolitane.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In ordine agli eventuali provvedimenti annunciati dal Sindaco di Roma circa la messa in «liquidazione controllata» di Roma Metropolitane Srl, ricordo che non sussistono competenze dirette del Ministero sui compiti gestionali delle procedure esecutive, esercitate in piena autonomia dall'ente interessato.
  Parimenti esulano dalle competenze del Ministero gli aspetti relativi ai possibili risvolti sui rapporti di lavoro tra Roma Capitale e la società Roma Metropolitane.
  Infine, essendo il finanziamento statale concesso a Roma Capitale, non si verrebbe comunque a determinare una perdita del finanziamento stesso per il solo effetto del cambiamento del modello gestionale esecutivo.